Un biopic sportivo dedicato alla figura di Marty Reisman. Espandi ▽
Ebreo newyorkese classe 1930, Marty Reisman scoprì il ping pong a soli 12 anni, giocando nel lower East Side. Divenuto professionista, vinse numerosi titoli, tra i quali uno all'età di 67 anni, che gli valse il record di vincitore più anziano in una competizione nazionale. Soprannominato "Ago" per il fisico sottile, amava vestirsi in modo eccentrico con abiti dai colori vivaci, cappelli panama e accessori sgargianti. Recensione ❯
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Un'ode comica e malinconica sulla condizione umana. Un film toccato dalla grazia, con Toni Servillo che giganteggia. Drammatico, Italia2025. Durata 131 Minuti.
Ritratto immaginario di Mariano De Santis, Presidente della Repubblica alla fine del mandato. Tra dilemmi morali sulle grazie e vita privata, dovrà scegliere. Espandi ▽
Mariano De Santis, il Presidente della Repubblica, è a fine mandato; è infatti entrato nel semestre bianco. Vedovo da otto anni della moglie Aurora, ha due figli. Si trova davanti a due dilemmi morali. Il primo riguarda la richiesta di grazia per Isa Rocca che ha fatto fuori il marito nel sonno dopo essere stata a lungo maltrattata e per Cristiano Arpa, che ha ucciso la moglie malata di Alzheimer. Il secondo: non sa se firmare o no la legge sul diritto all'eutanasia.
La grazia non è un film sulla nostalgia ma sulla memoria che riaffiora nelle parole, nei pensieri, nelle cose che non si sono fatte, nel rapporto con i figli, in particolare Dorotea, dove risalta l'ottima prova di Anna Ferzetti.
Nel film si incrociano le pause del cinema di Sorrentino ma in realtà non c'è un attimo di tregua. La forma, che segna sempre l'identità della sua opera, accompagna il piacere autentico del racconto. Per questo, oltre ad essere sorretto da Toni Servillo che giganteggia, è un dramma privato, una commedia dell'assurdo, un film sentimentale. Un'ode sulla condizione umana. Allegra e triste. Comica e malinconica. Un film toccato dalla grazia. Recensione ❯
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Un padre e suo figlio cercano la figlia scomparsa tra i rave nel deserto marocchino, affrontando una realtà estrema e i propri limiti interiori. Espandi ▽
Luis con il giovane figlio Esteban si aggira in un rave party mostrando una foto della figlia Mar della quale ha perso da alcuni mesi le tracce. Nessuno la conosce ma, nel corso della ricerca, l’uomo fa delle conoscenze che, dopo la chiusura della festa da parte dei militari, lo indirizzano verso un altro rave. Il viaggio non sarà dei più facili e non solo per le asperità del terreno. Óliver Laxe dirige un film la cui sceneggiatura, scritta con Santiago Fillol, finisce con il disperdere le potenzialità iniziali. C’è Pedro Almodovar tra i produttori del film e quindi c’era da aspettarsi un’opera quantomeno interessante. In effetti lo è almeno per due terzi. Si presenta infatti come un film fortemente fisico. A un terzo dalla fine però non sono soltanto i mezzi di trasporto a sbandare sul terreno accidentato del deserto marocchino. A farlo è il film stesso che inizia ad inanellare colpi di scena la cui serialità finisce con il disperdere tutto quello che fino a quel punto era stato costruito. Recensione ❯
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Un'intensa black comedy (quasi) natalizia. Espandi ▽
Sta per arrivare il Natale. Petra e Jure sono due fratelli vivono in paesino friulano innevato con pochi abitanti. Si arrangiano a fare ogni tipo di lavoro ma non basta. Un giorno vedono per strada un cane che sta vagando. Poi, un avviso che ne denuncia la scomparsa. Si chiama Marlowe e chi lo ritrova avrà una lauta ricompensa. Alla fine lo rintracciano, lo portano con loro e ora sono pronti per chiedere il riscatto. Ma le cose vanno diversamente. Ultimo schiaffo non è solo una dark comedy ma anche una favola amara, un ritratto di provincia, una declinazione inaspettata delle forme del cinema natalizio. Un film che può essere insieme straniante ed evocativo, che racconta le difficoltà del presente (la crisi economica) e accenna alle notizie da cui si è spesso bombardati (il podcast true crime). Ma lo fa sempre seguendo il punto di vista dei due protagonisti, nomadi nella loro stessa terra, forse variazioni degli outsider del cinema di Kaurismäki dove anche Oleotto combina tristezza e ironia. Contemporaneamente, il regista disegna precise traiettorie geografiche dove il paesaggio non è solo lo sfondo ma parte integrante del racconto. Recensione ❯
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Un ritratto senza sconti del mondo degli affari, della politica e, più sottilmente, di un architetto-artista. Drammatico, Francia2025. Durata 104 Minuti.
Un biopic dedicato alla figura di Otto von Spreckelsen, l'architetto danese che progettò l'Arco de La Défense di Parigi. Espandi ▽
Parigi, 1983. François Mitterrand, neoeletto Presidente della Repubblica, ha grandi progetti per la Francia e la sua capitale. Bandito un concorso internazionale di architettura per la costruzione della Défense, il primo quartiere di affari europeo, a vincerlo, contro ogni aspettativa, è Johann Otto von Spreckelsen, architetto danese, sconosciuto anche in patria. Mitterrand lo accoglie con entusiasmo e lo lancia sotto i riflettori con il lavoro più emblematico della sua presidenza. Creatore discreto e purista, che aveva realizzato fino a quel momento la sua casa e quattro chiese in Danimarca, l'inconnu concepisce un progetto rivoluzionario, esteticamente audace, un grande arco per tradurre l'ottimismo del potere pubblico dell'epoca. Ma il suo sogno architettonico deve fare i conti con la burocrazia francese, i bilanci, le elezioni legislative, le rivalità politiche. Determinato a non cedere di un millimetro, soprattutto sulla qualità dei materiali, finirà con un congedo. Il più triste. Con L'Inconnu de la Grande Arche, Stéphane Demoustier continua la sua esplorazione sulle tensioni tra individuo e istituzioni, cominciato con La ragazza con il braccialetto e approfondito in Borgo. Recensione ❯
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La storia segue Fernando, un tranquillo professore di geografia, la cui vita viene sconvolta dalla misteriosa scomparsa della moglie. Espandi ▽
La scomparsa della moglie lascia Fernando, un silenzioso insegnante di geografia, completamente devastato. Senza uno scopo, si spaccia per un altro uomo come giardiniere in una casa di campagna portoghese, dove stringe un'inaspettata amicizia con il proprietario. Recensione ❯
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Un'esperienza sensoriale disturbante e sconvolgente nei meandri della mente. Drammatico, USA, Polonia, Francia2006. Durata 172 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La storia di un mistero. Il mistero di un insieme di mondi che si svelano intorno a una donna. Espandi ▽
Nikki Grace (Laura Dern) e Devon Berk (Theroux) recitano nel cast del nuovo film diretto da Kingsley Stewart (Jeremy Irons).
La vita di Nikki diventa sempre più confusa quando inizia a entrare nella parte che le è stata assegnata: presto inizia a confondere la vita reale con quella di Susan Blue, il personaggio che sta interpretando.
L'intreccio si complica sempre di più finché la vita del personaggio Susan non inizia a prendere il sopravvento sulla vita reale di Nikki. Recensione ❯
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Un altro titolo d'epoca che a buon diritto fa parte della leggenda del cinema. Nessun film è stato più faticosamente prodotto. Viene da molto lontano.... Espandi ▽
Jack Nicholson fa la parte di un pregiudicato che si fa internare in una clinica psichiatrica per sfuggire a guai maggiori. È vivace e intelligente, ed è un ribelle. Dunque comincia col sovvertire tutto. Induce i ricoverati a protestare, li porta a fare una gita in barca, fa loro scoprire un'altra vita fuori da quel luogo. Naturalmente si fa nemici medici e infermieri che per neutralizzarlo alla fine lo riducono un vegetale. Recensione ❯
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Ipertrofico e ipercostruito, il cinema di Park Chan-wook è ancora una volta un modo per conoscere il mondo. E cambiarlo. Commedia, Drammatico - Corea del sud2025. Durata 139 Minuti.
Un uomo perde il posto di lavoro. Troverà una soluzione estrema per risolvere la situazione. Espandi ▽
Licenziato dopo 25 anni di esperienza, Man-su, specialista nella produzione della carta, vede messe a rischio la sua vita perfetta. Deciso a trovare immediatamente un altro lavoro, si butta a fare colloqui, ma diversi mesi dopo la situazione non si è ancora sbloccata. Per Man-su, allora, la sola possibilità per ricominciare è crearsi da sé il posto vacante perfetto.
Park Chan-wook torna al cinema dopo la serie Il simpatizzante e gira una commedia nerissima che guarda al Cacciatore di teste di Costa-Gavras (a produrre anche la moglie e la figlia del regista greco) e lo aggiorna a una società del lavoro in tragico mutamento.
Il cinema del regista è ancora una volta ipertrofico, iper-parlato e iper-costruito, e per questo rischia la saturazione, ma è innegabile che il regista usi il cinema come Man-su la carta: come un modo, cioè, per conoscere, raccontare, interpretare, anche cambiare il mondo. Recensione ❯
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Due sorelle affrontano il ritorno del padre regista e l'arrivo di una star americana che sconvolge gli equilibri della loro fragile famiglia. Espandi ▽
Nora (nome ricorrente nella drammaturgia internazionale) è un’attrice di teatro che soffre di attacchi di panico ogni volta che deve entrare in scena. Ha una relazione con un collega sposato, non ha figli ed è legata solo a sua sorella Agnes e alla di lei famiglia. Gustav, il padre di Nora e Agnes, è un famoso regista che dopo il divorzio ha lasciato la Norvegia (e la famiglia) per tornare nella nativa Svezia. Ora però è tornato per il funerale della ex moglie, e per chiedere a Nora di interpretare la protagonista della sua ultima sceneggiatura, a suo dire la più riuscita e personale, che dovrebbe essere ambientata proprio nella casa dove Nora e Agnes sono cresciute.
In Sentimental Value il regista e sceneggiatore norvegese Joachim Trier fa una cosa difficilissima: imprimere la propria cifra stilistica personale e inconfondibile ad un argomento già molto frequentato dal cinema mondiale (compreso quello nordico), ovvero la complessità dei rapporti famigliari.
La regia di Trier si muove con la consueta morbidezza e fluidità nelle transizioni fra gli spazi e i sentimenti, spesso interrotta da schermi al nero e brusche frenate musicali, e riproduce la natura caleidoscopica dei rapporti, mantenendo una raffinatezza compositiva rarefatta ed essenziale, ma mai algida o priva di pathos. Recensione ❯
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Un lungometraggio animato suddiviso in tre episodi tratti da tre brevi storie a fumetti di Katsuhiro Otomo. Espandi ▽
Film d'animazione composto da tre episodi. Nel primo si racconta di una missione di salvataggio nello spazio, nel secondo di un arma batteriologica che cade tra le mani di un giovane assistente di laboratorio, nel terzo della vita di una città intenta a bombardare un nemico invisibile. Recensione ❯
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Un'opera che risponde alla necessità di non seppellire nell'oblio quanto accaduto in Brasile negli anni della dittatura. Thriller, Brasile, Francia, Paesi Bassi, Germania2025. Durata 158 Minuti.
Negli anni '70 in Brasile un uomo torna nella propria città di origine essendo ricercato da chi lo vuole morto. Espandi ▽
1977. Il Brasile vive sotto un regime militare dittatoriale. Con il falso nome di Marcello un professore universitario torna con il figlio nel nordest del Paese per cercare notizie sulla madre in attesa di espatriare. Nel passato si è messo di traverso rispetto all’attività di un corrotto imprenditore di origini italiane ed ora due killer sono sulle sue tracce per eliminarlo. Kleber Mendonça Filho torna a Recife, sua città di nascita, per raccontare il clima di violenza che dominava nel Brasile degli anni della dittatura. Il film viene strutturato in capitoli come fosse un romanzo e inserito, da un certo punto in poi, nella ricerca che due giovani studentesse stanno svolgendo nel presente in un archivio al fine di far emergere storie del periodo della dittatura. Questa modalità di narrazione ci rimanda alle origini giornalistiche del regista offrendo anche occasione per un riferimento alla necessità di non seppellire nell’oblio quanto accaduto in quegli anni. Recensione ❯
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Un racconto di tensione, desiderio e inganni ambientato nel cuore dell'alta società, dove niente è come sembra e la perfezione è solo apparenza. Espandi ▽
Millie è alla disperata ricerca di un lavoro e di un alloggio che le permetta di usufruire della libertà condizionata. L'offerta di fare la governante presso la ricca famiglia Winchester le appare come un miraggio, e quando Nina Winchester la assume per badare alla sua casa e alla figlia Cecelia, Milllie pensa di avere svoltato. Ma è l'inizio di un incubo, perché Nina sembra davvero posseduta: la maltratta, la accusa ingiustamente, le affida compiti impossibili. E anche Cecelia si comporta verso di lei in modo inspiegabilmente ostile.
Meno male che dalla sua parte c'è Andrew, il marito di Nina e padre putativo di Cecelia, uomo bellissimo e infinitamente paziente, l'unico che sembra essere in grado di rimettere in riga sua moglie. Ma non tutto è come sembra, così come non è tutto oro quello che luccica.
Dal punto di vista recitativo Una di famiglia è uno spasso, merito soprattutto di Amanda Seyfried, che si conferma attrice in grado di gestire tutte le sfumature di un personaggio, mentre Sydney Sweeney fa leva sulla sua naturale sfuggevolezza per riprodurre la natura liquida della sua Millie. Il film è anche un racconto ammonitore sul rischio di credere alle illusioni perpetuate da certe favole al femminile. Recensione ❯
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Agnes, segnata da una violenza subita, finge che tutto vada bene finché una riunione di classe la costringe a confrontarsi col passato. Espandi ▽
“Mi è successo qualcosa di molto brutto”, dice Agnes, studentessa post laurea e neodocente: quel qualcosa è una violenza sessuale che ha subìto e che cerca ad ogni costo di rimuovere, asserendo agi altri che “tutto va bene”. Una riunione di classe è l’evento che farà riemergere il ricordo della violenza, di cui è stato colpevole un suo ex professore. Sorry, Baby è il film di esordio di Eva Victor, che ne ha scritto la sceneggiatura, dirige e interpreta il ruolo della protagonista. Ed è un esordio folgorante che rivela un vero talento cinematografico e una voce femminile unica e potente. Affronta in modo originale il tema della sopravvivenza a una violenza alternando dramma e humour, con una leggerezza che non è mai svilente di quanto è accaduto e una capacità di andare a fondo nel dolore della protagonista, e di descrivere il danno che la violenza sessuale causa in chi sembra sopravviverle in modo “efficiente”. Recensione ❯
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Il film racconta della sottilissima linea tra bene e male e di ciò che scorre in mezzo alle nostre vite travolgendole spesso come un fiume in piena. Espandi ▽
Carlo ed Elisa, coppia affermata e brillante, vivono a Roma tra successi, abitudini e un amore che, forse, non è più quello di una volta. Lui è un professore universitario e scrittore in crisi creativa, lei una giornalista brillante e stimata anche all'estero. In cerca di nuovi stimoli, partono per il Marocco insieme ai loro amici di sempre, Anna e Paolo, e alla loro figlia adolescente, Vittoria. Tra dinamiche irrisolte, segreti e sguardi che confondono i confini e mettono in discussione certezze acquisite, il gruppo si trova a fare i conti con ciò che nessuno avrebbe mai voluto affrontare. E poi arriva Blu, giovane studentessa di filosofia di Carlo, misteriosa presenza che accende interrogativi e tensioni. In un paesaggio lontano, caldo e immobile, i rapporti si tendono, si rivelano, si trasformano. Recensione ❯
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