giomo891
|
giovedì 22 settembre 2022
|
anche le menti sofferenti possono volare. giomo891
|
|
|
|
Qualcuno volò sul nido del cuculo-Milos Forman 1975- uno dei pochi film (con Accade una notte e Il silenzio degli innocenti) a vincere tutti gli Oscar (5) per i quali era stato nominato.
Una storia che avrebbe voluto produrre ed interpretare Kirk Douglas, già negli anni 50.
Ha segnato la storia del cinema nella trattazione innovativa di un argomento molto delicato come il disagio presente negli ospedali psichiatrici, denunciando il trattamento inumano cui venivano sottoposti i pazienti ospitati nelle strutture ospedaliere statali, verso i quali vigeva un atteggiamento discriminatorio, alimentato dalla paura dell'aggressività che caratterizza in qualche caso la malattia mentale.
[+]
Qualcuno volò sul nido del cuculo-Milos Forman 1975- uno dei pochi film (con Accade una notte e Il silenzio degli innocenti) a vincere tutti gli Oscar (5) per i quali era stato nominato.
Una storia che avrebbe voluto produrre ed interpretare Kirk Douglas, già negli anni 50.
Ha segnato la storia del cinema nella trattazione innovativa di un argomento molto delicato come il disagio presente negli ospedali psichiatrici, denunciando il trattamento inumano cui venivano sottoposti i pazienti ospitati nelle strutture ospedaliere statali, verso i quali vigeva un atteggiamento discriminatorio, alimentato dalla paura dell'aggressività che caratterizza in qualche caso la malattia mentale.
Ci sono scene talmente commoventi che sono difficili da descrivere, come quando Nicholson porta i "matti" a fare una gita, fuori dalle "gabbie". Una realtà, quella dei manicomi, che oggi sembra lontana, ma che, invece, è stata tra noi per tanto tempo...troppo !
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giomo891 »
[ - ] lascia un commento a giomo891 »
|
|
d'accordo? |
|
trouffldpotemkez
|
giovedì 25 agosto 2022
|
incredibile film
|
|
|
|
Quasi nulla da dire dell'ogni complimento per il film
poi sorprendente nonostante l'istintività di forman e l'esosità
di qualche tipo di scene, si ricordano temi di valore sorprendente
quando quegli autopatentati s'inventavano quel giro con il
loro pulmann da sembrare decennale senza rispettare
un sacco di regole, e quando sembrano
tornare loro, si ritrovano a quelloro modo, sembrano aver
fatto delle fesserie neanche vi fosse
guerre virus e prezzi del gas per alimentare con altre cose
quei pulmann triplicati, con qualsiasi genere di merce, per
non si sa cosa, con quel
poco di sano, murphy, combattendo persone che non
sembravano possedere le sue abilità.
[+]
Quasi nulla da dire dell'ogni complimento per il film
poi sorprendente nonostante l'istintività di forman e l'esosità
di qualche tipo di scene, si ricordano temi di valore sorprendente
quando quegli autopatentati s'inventavano quel giro con il
loro pulmann da sembrare decennale senza rispettare
un sacco di regole, e quando sembrano
tornare loro, si ritrovano a quelloro modo, sembrano aver
fatto delle fesserie neanche vi fosse
guerre virus e prezzi del gas per alimentare con altre cose
quei pulmann triplicati, con qualsiasi genere di merce, per
non si sa cosa, con quel
poco di sano, murphy, combattendo persone che non
sembravano possedere le sue abilità. Rimangono grande
capo e altre cose di consolazione a essere onesti, per il grande film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a trouffldpotemkez »
[ - ] lascia un commento a trouffldpotemkez »
|
|
d'accordo? |
|
ragnetto46
|
venerdì 14 maggio 2021
|
w i matti
|
|
|
|
Ha fatto una recensione bellissima e come sempre ammiro i suoi commenti sui film anche più recenti. Questo è comunque uno dei miei preferiti in assoluto. Me lo rivedo in DVD e smpre mi affascina. Di questi registi e attori se ne sente sempre più la mancanza. Il cinema è meraviglia e pensiero, ma stento sempre a farmi piacere quelli attuali e quasi mai italiani. Gli ultimi che ho visto erano sempre americani , guarda caso!!! Una nonna di MYmovies
|
|
[+] lascia un commento a ragnetto46 »
[ - ] lascia un commento a ragnetto46 »
|
|
d'accordo? |
|
brunopepi
|
domenica 27 settembre 2020
|
opera da museo
|
|
|
|
Recensire quest'opera suprema della storia del cinema ai giorno d'oggi mi sembra un tantino superfluo e sarebbero scarse le parole per reiterarne tanta maestosità, così mi limiterò a riproporre il post con qualche interessante particolarità.
Il suo fiore all'occhiello è quello di aver vinto i cinque Oscar principali, impresa fino ad oggi preclusa a soli tre film e sfiorando il premio alla colonna sonora soffiato con criterio da John Williams con "Lo squalo" Questo capolavoro assoluto della storia del cinema fu girato completamente in un vero ospedale psichiatrico dove molte comparse erano autentici malati di mente tanto che ogni membro del cast e della troupe operarono a stretto contatto con alcuni pazienti.
[+]
Recensire quest'opera suprema della storia del cinema ai giorno d'oggi mi sembra un tantino superfluo e sarebbero scarse le parole per reiterarne tanta maestosità, così mi limiterò a riproporre il post con qualche interessante particolarità.
Il suo fiore all'occhiello è quello di aver vinto i cinque Oscar principali, impresa fino ad oggi preclusa a soli tre film e sfiorando il premio alla colonna sonora soffiato con criterio da John Williams con "Lo squalo" Questo capolavoro assoluto della storia del cinema fu girato completamente in un vero ospedale psichiatrico dove molte comparse erano autentici malati di mente tanto che ogni membro del cast e della troupe operarono a stretto contatto con alcuni pazienti.
Il ruolo di McMurphy fu inizialmente offerto a James Caan il quale poi dichiarò: “Milos Forman ha fatto un grande lavoro. Jack è stato fantastico. Ho fatto un errore del cazzo a rifiutare”. Inoltre il ruolo fu offerto anche a Marlon Brando, Burt Reynolds, Gene Hackman ma alla fine era scritto che il genio in questo lavoro doveva essere Nicholson e genialità fu, al punto che la maggior parte della scena del suo arrivo in ospedale fu improvvisata e di conseguenza le reazioni di Dean R. Brooks che interpretava il dottor John Spivey dovettero essere autentiche per l'improvvisazione dell'attore. Non pochi gli ostacoli, primo fra tutti quello del regista Forman e la star Nicholson che entrarono in forte attrito per le loro diverse visioni dell’intreccio narrativo. Forman voleva che i pazienti fossero già un manipolo di insubordinati, mentre Nicholson pretendeva che la rottura delle regole dovesse avvenire soltanto con l’ingresso di McMurphy nell’ospedale. Quest’ultimo la spuntò, ma i due non si parlarono più, utilizzando membri dello staff come intermediari delle loro comunicazioni.
Per quel che concerne il ruolo del Grande Capo si scelse l'inesperto Will Sampson che era un ranger di un parco dell’Oregon poiché per la parte, era l’unico dei nativi americani ad avere le incredibili dimensioni richieste del personaggio. Il titolo deriva da una filastrocca popolare americana: “Three geese in a flock, one flew East, one flew West, one flew over the cuckoo’s nest”. Il nido del cuculo (the cuckoo's nest) è una delle molte espressioni del gergo americano per indicare il manicomio, da qui il romanzo omonimo di Ken Kesey, storia basata sulla sua esperienza mentre lavorava presso l’ospedale Veterans Administration a Palo Alto, in California.
Concludo con una bellissima citazione del protagonista McMurphy che mi rimase impressa: " Ma credete veramente di essere pazzi? Davvero? E invece no, voi non siete più pazzi della media dei coglioni che vanno in giro per la strada, ve lo dico io!" Che aggiungere? Sempre emozionante è ricordare e parlare di questo capolavoro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a brunopepi »
[ - ] lascia un commento a brunopepi »
|
|
d'accordo? |
|
cinephilo
|
lunedì 23 settembre 2019
|
rivoluzionario, vero, coraggioso, epocale
|
|
|
|
Semplicemente il più grande film mai girato insieme a Pulp Fiction. Milos Forman + Jack Nicholson vuol dire cinema nella forma più pura. Difficile da descrivere a parole questo capolavoro : bisogna semplicemente vederlo, ammirarlo in rigoroso silenzio e infine riflettere bene su un film che scava nell'anima.
|
|
[+] lascia un commento a cinephilo »
[ - ] lascia un commento a cinephilo »
|
|
d'accordo? |
|
inesperto
|
mercoledì 19 dicembre 2018
|
il joker e la kai
|
|
|
|
Questo film è entrato meritatamente di diritto nella storia del cinema. L'importanza e la gravità dell'argomento affrontato lo pongono all'attenzione del grande pubblico mondiale di quegli anni; la grande qualità della lavorazione ed un ottimo cast che dà vita ad interpretazioni realmente spettacolari lo innalzano fra i cult del genere drammatico. Jack Nicholson e Louise Fletcher non vincono l'oscar per caso, ma DeVito, Lloyd e Douris danno una completezza recitativa che raramente si vede in altre opere cinematografiche. Complimenti.
|
|
[+] lascia un commento a inesperto »
[ - ] lascia un commento a inesperto »
|
|
d'accordo? |
|
coppone
|
sabato 17 febbraio 2018
|
transgenerazionale
|
|
|
|
Avevo 13 anni ed ero ancora un bambino (negli anni ‘70 i tredicenni erano bambini) quando i miei genitori, dopo aver visto questo film al cinema, ne parlarono con fervore per settimane lasciando un segnalibro di curiosità tra le pagine della mia memoria.
Avevo 16 anni quando mi capitò finalmente di vederlo, e posso affermare che abbia contribuito in modo decisivo non solo a farmi innamorare di un certo tipo di cinema, grazie alle risate per le stramberie dei “matti”, per la potenza indelebile dei personaggi (tra l’altro Grande Capo, non siete obbligati a crederlo, assomigliava incredibilmente a mia nonna Maria...) e per il dolore-gioioso del finale, ma anche a definire il mio carattere, la mia sensibilità, il mio gusto; ricordo che uscii dal cinema traballante, e numerose notti seguenti ebbero come preambolo del sonno immagini e suoni ormai impressi dentro me.
[+]
Avevo 13 anni ed ero ancora un bambino (negli anni ‘70 i tredicenni erano bambini) quando i miei genitori, dopo aver visto questo film al cinema, ne parlarono con fervore per settimane lasciando un segnalibro di curiosità tra le pagine della mia memoria.
Avevo 16 anni quando mi capitò finalmente di vederlo, e posso affermare che abbia contribuito in modo decisivo non solo a farmi innamorare di un certo tipo di cinema, grazie alle risate per le stramberie dei “matti”, per la potenza indelebile dei personaggi (tra l’altro Grande Capo, non siete obbligati a crederlo, assomigliava incredibilmente a mia nonna Maria...) e per il dolore-gioioso del finale, ma anche a definire il mio carattere, la mia sensibilità, il mio gusto; ricordo che uscii dal cinema traballante, e numerose notti seguenti ebbero come preambolo del sonno immagini e suoni ormai impressi dentro me.
Avevo 54 anni, ed è la storia di questi giorni che chiude il cerchio, quando voltandomi durante la visione della scena finale verso mia figlia Beatrice, una quidicenne rockettara che come molti suoi coetanei ama celare dietro un’apparente imperturbabile indifferenza la propria sensibilità, ho scoperto i suoi occhi pieni di lacrime e le sue labbra tremanti per la commozione. E l’ho abbracciata come un padre felice ed emozionato può abbracciare il proprio capolavoro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a coppone »
[ - ] lascia un commento a coppone »
|
|
d'accordo? |
|
biso 93
|
venerdì 2 dicembre 2016
|
un grande film
|
|
|
|
Qualcuno volò sul nido del cuculo e' un film del 1975 diretto dal grande Milos Forman ed interpretato tra i tanti, da un grandissimo ed immenso Jack Nicholson. E' davvero difficile trovare film che ti trasmettono così tante emozioni e riflessioni come questo. Un film dolce, il quale riesce ad essere divertente, drammatico e disturbante allo stesso tempo, in un equilibrio incredibile retto da un ottima sceneggiatura. Il cast e' ricco di attori che bene o male grazie a quest' ultimo, si sono ritagliati un posto nel mondo del cinema. La colonna sonora trova il suo mondo nella urla dei matti, una regia puntigliosa ricca di primi piani perfetti ed una messa in scena ottimale sono i pregevoli aspetti tecnici i quali vengono in secondo piano rispetto agli aspetti politici, metaforici ed emotivi.
[+]
Qualcuno volò sul nido del cuculo e' un film del 1975 diretto dal grande Milos Forman ed interpretato tra i tanti, da un grandissimo ed immenso Jack Nicholson. E' davvero difficile trovare film che ti trasmettono così tante emozioni e riflessioni come questo. Un film dolce, il quale riesce ad essere divertente, drammatico e disturbante allo stesso tempo, in un equilibrio incredibile retto da un ottima sceneggiatura. Il cast e' ricco di attori che bene o male grazie a quest' ultimo, si sono ritagliati un posto nel mondo del cinema. La colonna sonora trova il suo mondo nella urla dei matti, una regia puntigliosa ricca di primi piani perfetti ed una messa in scena ottimale sono i pregevoli aspetti tecnici i quali vengono in secondo piano rispetto agli aspetti politici, metaforici ed emotivi. Questo inno alla ribellione, alla libertà di pensiero e questo attacco verso il sistema psichiatrica trovarono in Jack Nicholson un simbolo di enorme potenza. Grazie a questa sua incredibile performance, Nicholson ottenne il suo primo Oscar al migliore attore e permise a Someone flew on ThE Cuckul nest di entrare di diritto nella storia del cinema. Imperdibile!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a biso 93 »
[ - ] lascia un commento a biso 93 »
|
|
d'accordo? |
|
paolino77
|
sabato 20 agosto 2016
|
un film mito della cultura popolare
|
|
|
|
Inizialmente rifiutato da tutti i principali studi, è uno dei più bei film americani di sempre, diretto magistralmente da Milos Forman, con un Jack Nicholson perfetto (forse solo in “Professione reporter” e "Shining" è stato ancora migliore), Will Sampson meraviglioso, Brad Dourif assolutamente unico. Un film di grande forza, che non si dimentica, terribile e struggente, emotivamente profondo. McMurphy vede i pazienti del reparto come persone con bisogni e desideri, rispetto al ruolo di dell'infermiera Ratched (una grandissima Louise Fletcher) che li inscatola nel conformismo. Egli sfida il concetto stesso di pazzia: un messaggio confortante che dà ai pazienti fiducia in se stessi. Sorprendente l'alchimia tra Nicholson e la Fletcher: il ribelle in conflitto con l'infermiera è una delle guerre psicologiche più intriganti mai viste sullo schermo.
[+]
Inizialmente rifiutato da tutti i principali studi, è uno dei più bei film americani di sempre, diretto magistralmente da Milos Forman, con un Jack Nicholson perfetto (forse solo in “Professione reporter” e "Shining" è stato ancora migliore), Will Sampson meraviglioso, Brad Dourif assolutamente unico. Un film di grande forza, che non si dimentica, terribile e struggente, emotivamente profondo. McMurphy vede i pazienti del reparto come persone con bisogni e desideri, rispetto al ruolo di dell'infermiera Ratched (una grandissima Louise Fletcher) che li inscatola nel conformismo. Egli sfida il concetto stesso di pazzia: un messaggio confortante che dà ai pazienti fiducia in se stessi. Sorprendente l'alchimia tra Nicholson e la Fletcher: il ribelle in conflitto con l'infermiera è una delle guerre psicologiche più intriganti mai viste sullo schermo. Miss Ratched vede la sua organizzazione completamente capovolta: McMurphy, pieno di voglia di vivere, sconvolge l'ospedale psichiatrico e cerca di portar fuori i pazienti dal pantano in cui si trovano, offrendo loro l'opportunità di vivere la vita che il personale dell'istituto li priva, avendo come soluzione per tutto lo psicofarmaco quando non l'elettrochock o la lobotomia frontale. McMurphy crede che nessuno ha il diritto di rendere un uomo uno stampo. Forman immette un umorismo che paradossalmente esalta il dramma. Il regista ha incoraggiato gli attori a vivere vicino a pazienti veri al fine di ottenere le interpretazioni più realistiche possibili: infatti sono tutti bravissimi e credibili. Il regista attraverso il realismo opera una metafora. Più che il benessere o i metodi di trattamento, la questione è l'imprigionamento dello spirito libero, l'abuso del libero arbitrio, il livellamento della personalità, il trionfo dell'impersonale sulla espressione sulla originale e magari geniale personalità (un tema caro a Fellini che aveva un personalissimo modo per conciliare l'ordine con la trasgressione e sentiva limitative le soluzioni politiche), che viene incontro alle tendenze conformiste della gente. Il film è basato sul romanzo omonimo di Ken Kesey, di gran successo popolare, basato in gran parte sulle esperienze che aveva acquisito lavorando in un istituto psichiatrico. Nel film ci sono molti destini umani riuniti in un ospedale, forse la migliore fusione nella storia del cinema. L'impressione realistica è rafforzata dal fatto che il film è stato girato in un vero ospedale con medici veri, con infermieri e pazienti nel cast di supporto. A volte ci vuole uno spirito così pieno di vita che non può essere addomesticato per portare la vita a chi ha più bisogno di esso. McMurphy, che vuole vivere come gli pare, è un criminale abituale, anche se di lievi reati. Egli si rende conto che stare accanto alle persone che più hanno bisogno rende l'uomo migliore. L'infermiera sembra trionfare alla fine, nonostante il seme gettato da Mc Murphy. Louise Fletcher mette in mostra il lato sadico che rappresenta il difetto, la parte cattiva o i cattivi tra i medici. Alla fine, l'ordine è stato restaurato e la vita può andare avanti come al solito. Fondamentalmente il ribelle può agire come vuole durante il corso del film, e noi ci divertiamo con lui, ma non vincerà mai. Un destino non dissimile a quello dei protagonisti di “Easy rider”, per i quali la libertà era tutto, dove non a caso ha una parte Nicholson che là come qui e come sempre recita con la più grande intelligenza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolino77 »
[ - ] lascia un commento a paolino77 »
|
|
d'accordo? |
|
|