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Taylor Swift è un fenomeno senza freni. E anche Christopher Nolan elogia il suo The Eras Tour

Il film della pop star ha sfiorato i cento milioni di dollari al box office solo nella prima settimana negli USA. Ma non è l'unica artista a scommettere sui film concerto. Dai Negramaro a Beyoncè, ecco cosa ci aspetta nei prossimi mesi. E perchè.
di Giovanni Bogani

Taylor Swift (Taylor Alison Swift) (34 anni) 13 dicembre 1989, Reading (Pennsylvania - USA) - Sagittario. Interpreta Se stesso nel film di Sam Wrench Taylor Swift - The Eras Tour.
domenica 29 ottobre 2023 - Focus

Anche Christopher Nolan ha elogiato il film concerto di Taylor Swift. Il regista di Oppenheimer plaude a The Eras Tour, il film concerto della popstar Taylor Swift, che ha sfiorato i cento milioni di dollari al box office solo nella prima settimana negli Stati Uniti e 123 milioni a livello globale. Il debutto migliore della storia per un film-concerto.

Nolan, in realtà, ha parlato soprattutto di scelte produttive e distributive. Taylor Swift ha deciso di produrre il film in proprio, e di non affidarlo a una major americana. “Il suo film non è distribuito da uno studio, ma da una catena cinematografica, e sta incassando moltissimo. È un segnale. La proiezione cinematografica ha un valore incredibile, è un modo di condividere storie ed esperienze. Se gli studi non la vogliono più, qualcun altro ne approfitterà”.

Nolan, insomma, apprezza soprattutto la fiducia che Swift ha riposto nell’uscita in sala. E naturalmente, rivendica per sé la medesima scelta: Oppenheimer è stato un blockbuster che ha risollevato gli entusiasmi per la visione “theatrical” dei film.

The Eras Tour sarà nelle sale ancora per un weekend, dal 2 al 5 novembre. Dura 160 minuti, quindi è davvero un’esperienza simile, anche per durata, a quella di un concerto. Nessuno poteva scommettere con tranquillità sul fatto che Taylor Swift potesse diventare un fenomeno alla Barbie. Intanto, dal 27 ottobre, è stata “ri-rilasciata” la nuova versione dell’album che l'ha consacrata, l’album nel quale ha abbandonato il country per il pop, “1989”, con successi come “Shake It Off” e “Out of the Woods”, con cinque brani inediti e nuove registrazioni delle tracce che componevano il disco originale. Il titolo del nuovo/vecchio album è “1989 (Taylor’s Version)”. E nel film di animazione Prendi il volo, nei cinema dal 22 dicembre, ci sarà un brano di Taylor Swift.

“The Eras Tour” racconta diciassette anni di carriera della popstar, e include una setlist di oltre quaranta brani, tratti dai vari album di Taylor Swift fino dal 2006.
 


In foto Taylor Swift durante un concerto di The Eras Tour. Il film-concerto tornerà al cinema, per l'ultimo weekend, dal 2 al 5 novembre

Intanto, i rapporti fra Taylor Swift e il cinema si stringono. Al Toronto Film festival e al Tribeca era stato applaudito il cortometraggio che aveva diretto, All Too Well: The Short Film, con protagonisti Sadie Sink e Dylan O’Brien, mentre da tempo si parla del suo debutto come regista di un lungometraggio per Searchlight Pictures. Come attrice, recentemente la Swift ha recitato una piccola parte in Amsterdam di David O. Russell, mentre nel 2019 aveva preso parte a Cats (guarda la video recensione) di Tom Hooper.

Attrice, sceneggiatrice, regista, popstar. Ma soprattutto fenomeno popolare e caso finanziario. La rivista “Time” ha riportato che la sola parte americana dell’Eras Tour della cantante avrebbe generato ricavi complessivi superiori ai 5 miliardi, con appena 53 concerti. E la Federal Reserve, la Banca centrale americana, si è azzardata a dire che l’economia americana sarebbe stata salvata da Taylor Swift. La cantante, 34 anni, ha venduto fino ad oggi 200 milioni di copie dei suoi dischi. È passata dal country al pop, e si è avvicinata sempre più a sfumature indie, conquistando anche la critica. Dal 2019 ha iniziato a schierarsi apertamente a favore delle politiche progressiste e della difesa dei diritti della comunità Lgbtq+. I biglietti per i suoi concerti costano cari, ma vanno esauriti in un soffio: per l’Italia, l’appuntamento è per il 13 e 14 luglio 2024.

Sembrava una cantante “leggera”, una cantante pop che piace alle ragazze giovani e non molto di più.  Invece è molto di più. Durante la pandemia ha pubblicato album dai suoni meno commerciali, si è impegnata in iniziative progressiste, e sta rimettendo mano a tutta la sua produzione musicale, in una specie di “director’s cut” dei suoi lavori.

Taylor Swift è stata oggetto di gossip legati alle sue molte relazioni con personaggi famosi – Jake Gyllenhaal, Harry Styles, Tom Hiddleston fra gli altri – e al fatto che scrivesse spesso dei suoi amori nelle canzoni.


In foto Michael Jackson in una scena di Michael Jackson’s This Is It, il doc di Kenny Ortega su una serie di concerti che non vennero mai fatti, a causa della morte improvvisa della star. Nel film vediamo l'artista muoversi sulle musiche di Bad, Thriller, Billie Jean, Go to be there, o ancora da Smooth Criminal a I just can't stop loving you.

I film concerto, o più in generale i film che hanno portato la musica live al cinema, hanno sempre avuto uno spazio importante. Forse, per limitare il campo, si potrebbe pensare a film che ci hanno permesso di essere dove non potevamo: Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica, nel 1970, che ci ha permesso di essere fra gli spettatori del più grande evento musicale della fine degli anni ’60, facendoci amare Joe Cocker o Crosby, Stills e Nash, Janis Joplin e Jimi Hendrix. Gimme Shelter nello stesso anno ripercorre le vicende del tour americano dei Rolling Stones. Indimenticabile Pink Floyd: Live at Pompei, e L’ultimo valzer di Martin Scorsese, del 1978, sull’ultimo concerto dei The Band. Nel 1988 arriva nei cinema U2: Rattle and Hum.

Negli anni 2000 il maggiore successo è quello di Michael Jackson’s This Is It, che paradossalmente non è un film-concerto, ma è composto da immagini delle prove dei concerti che Michael Jackson non fece mai, a causa della sua improvvisa morte. Ha incassato, nel mondo, 281 milioni di dollari, il film sul concerto che non c’è.

In Italia, esce nel 2011 Campovolo di Luciano Ligabue, nel 2015 Campovolo 2.0 e quest’anno Luciano Ligabue – 30 anni in un giorno, che segna il ritorno del rocker di Correggio dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia. La regia è di Marco Salom, e ci sono una trentina di brani del concerto di Campovolo del 4 giugno 2022.

L’anno scorso si è visto in sala – e subito dopo sulla piattaforma – Sbagliata - Ascendente Leone su Emma Marrone. E quest’anno è andato nelle sale Coldplay: Music of the Spheres. Live at River Plate, il film concerto sugli show di Buenos Aires della band di Chris Martin.

 


In foto Beyoncè in un'immagine del Renaissance World Tour, al centro del documentario che lo racconta, dal suo inizio, all'apertura a Stoccolma, in Svezia, fino al concerto finale a Kansas City, Missouri. Si vedrà il lato più intimo di Beyoncé, il duro lavoro, il coinvolgimento in ogni aspetto della produzione.

Perché funzionano i film concerto? Molto semplice: costano molto meno di un concerto. 20 euro – anzi, 19,89, con la Swift che gioca sul titolo del suo album più celebre – per un biglietto. Più che per un film, ma molto meno che per un concerto: i concerti della Swift a Milano partivano da 62,25 euro. E certo, forse la scarica emotiva, la sensazione di far parte di un grande evento è minore: ma la qualità del suono è di solito eccellente, molto migliore di come si possa ascoltare schiacciati nella folla, seppelliti dai Watt e dai decibel di un mega impianto. E invece di stare sempre nello stesso posto, ci si può spostare virtualmente: le immagini del film concerto dei Coldplay sono state realizzate usando trenta telecamere, droni e riprese a 360°. L’audio è stato rimixato rispetto a quello del palco, e il film include anche filmati che non sono stati mostrati durante l’evento in diretta.

E fra gli italiani, anche Zucchero Fornaciari si è convinto del fatto che le sale cinematografiche possono essere un ottimo veicolo per la sua musica: il 23, 24 e 25 ottobre è passato nei cinema Zucchero – Sugar Fornaciari, sul percorso artistico e umano del bluesman emiliano. Un grande ritratto del musicista attraverso le immagini del suo ultimo World Wide Tour, ma anche attraverso le testimonianze di Bono, Sting, Andrea Bocelli, Francesco De Gregori, Francesco Guccini.

Sempre quest’anno, i Negramaro hanno festeggiato vent’anni di carriera con un concerto immortalato nel documentario Negramaro – Back Home. Ora so restare diretto da Giorgio Testi, in uscita a novembre.

Mentre il film concerto sul tour Renaissance di Beyoncé - Renaissance: A film by Beyoncè - debutterà il 25 novembre a Los Angeles, il 30 a Londra. Il film arriverà nelle sale il 1 dicembre negli Stati Uniti, e nel resto del mondo ancora non si sa.

È un vero e proprio fenomeno. O anche, potremmo dire, una forma di marketing, un modo per ottimizzare i profitti: nel momento in cui si prepara il concerto, si piazzano anche le telecamere, e ci si prepara all’uscita al cinema e sulla piattaforma. Poi, in alcuni casi, i ritratti che ne vengono fuori sono interessanti, profondi, capaci di dirci anche quello che il concerto non riesce a dirci. Capaci di raccontarci anche i chiaroscuri, i momenti di esitazione, le incertezze delle rockstar. Capaci di farci entrare lì, nel backstage, dove forse non entreremmo mai. O di farci percepire la paura del palcoscenico. Il successo e l’insuccesso, visti dai camerini.


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