Il flm che chiude la trilogia dedicata ai principi fondamentali della Rivoluzione francese. Drammatico, Francia1994. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Con Film blu è il più riuscito della triologia di Kieslowki. Se in quello prevalevano la fotografia e le tinte forti, qui fanno da padroni la semplicità e il quotidiano. Espandi ▽
Valentine è una modella che vive a Ginevra e ha un compagno che sta a Londra con cui la relazione non va benissimo. Una sera investe una cagna che appartiene a un uomo solitario che scoprirà essere un giudice in pensione il quale sembra indifferente a ogni rapporto umano. L'uomo ha più di un segreto, uno dei quali riguarda un'attività illegale. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Winocour prova a mettere ordine nel ritratto collettivo di una tragedia che continua a scioccarci. Drammatico, Francia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna rimane vittima di un attacco terroristico all'interno di un club. Dovrà fare i conti con il trauma per riabbracciare Parigi e se stessa. Espandi ▽
Traduttrice dal russo, Mia vive a Parigi con il fidanzato medico Vincent. La sera del 13 novembre 2015, Mia decide di fermarsi in un locale del centro: sarà una delle centinaia di persone ferite ma sopravvissute agli attentati terroristici di quella sera. Per reazione allo shock, nei mesi successivi l'attentato Mia dimentica tutto e nel tentativo di recuperare i ricordi di quella sera e di ridare un senso alla sua vita comincia a ricostruire ciò che ha vissuto, cercando in particolare la persona con la quale ha passato quei tragici momenti. Per Mia sarà l'inizio di un cammino doloroso.
La regista Alice Winocour ha vissuto l'orrore degli attentati di Parigi attraverso l'esperienza del fratello, anche lui miracolosamente scampato alla morte: da lì parte per raccontare l'indagine personale di una donna che ha perso tutto.
La cineasta prova dunque a mettere ordine nel caos interiore di una donna, misurando con fin troppo calcolo e controllo la sceneggiatura del suo film. Il film inserisce delle fratture, delle aperture improvvise, in cui le storie di altri sopravvissuti vanno a costruire il ritratto collettivo (purtroppo mancato) di una tragedia che continua a scioccarci e a riguardarci da vicino. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La Callas al massimo del suo splendore, consegnata all'immortalità con questo un restauro che annulla il tempo. Documentario, Francia2023. Durata 90 Minuti.
A cento anni dalla nascita di Maria Callas, il film trasporterà il pubblico nel cuore di un evento straordinario, proponendo immagini meticolosamente restaurate in 4K HD e completamente rielaborate a colori da Composite Films. Espandi ▽
Tom Volf, a cento anni dalla nascita di Maria Callas, riporta al presente, con un eccezionale lavoro di restauro, un momento leggendario della lirica del Novecento: il suo esordio all’Opéra di Parigi, il 19 dicembre del 1958. Non occorre essere esperti o appassionati d’opera per venire investiti dalla sensazione di assistere a qualcosa di misterico, come se la Callas fosse lo strumento attraverso il quale passa un suono che proviene da un misterioso altrove. Ma al di là della varietà degli stili, dell’interpretazione personale, dell’agilità del canto, del talento come soprano lirico e soprano drammatico, le riprese del concerto di Parigi, quasi tutte a mezza figura, e dunque ravvicinate, ci restituiscono un’eccezionalità di atteggiamento. La Callas non si sbraccia, non si spoglia, non guarda in alto, non esibisce se stessa. Il risultato è di un’eleganza tale che la stacca dallo sfondo del coro d’altri tempi, agghindato in maniera punitiva, ma anche dalle logiche narcisiste dell’oggi, e le consegna l’immortalità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
L'irresistibile ritorno di Michel Gondry che dentro ad una commedia esilarante mette tutta la sua infanzia, intelligenza e depressione. Commedia, Francia2023. Durata 102 Minuti.
Un regista si rifugia nella casa di una vecchia zia per portare a termine un grande progetto. Espandi ▽
Dopo un silenzio di otto anni, Michel Gondry ritorna con un film ‘confidenziale’, un delirio autocentrato che fa il punto sugli anni di inattività. A immagine del suo personaggio, un autore in piena crisi esistenziale e creativa, si è rifugiato anni prima da sua zia, nella stessa casa ‘abitata’ dal suo film. Si è rinchiuso e isolato proprio come lui per concludere The Book of Solutions e prendere altrettante decisioni irrazionali. Con The Book of Solutions, Gondry ritorna alla commedia e fa centro. Il dolore stempera nelle immagini costantemente esilaranti, disegnando il profilo di un uomo e di un autore sopraffatto dalla vita e dal suo stesso progetto. Michel Gondry si spinge lontano con l’autoironia, offrendo al suo alter ego fittizio un incredibile terreno di gioco. Un playground che rivela una vocazione comica evidente e completamente sbrigliata. Vedere per credere. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'epopea romantica che mescola pathos e humor come atto di resistenza. Drammatico, Francia, Italia, Libano2022. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due innamorati in difficoltà decidono di rischiare tutto e lasciare insieme Beirut. Espandi ▽
Beirut, i percorsi di due outsider si intrecciano in un amore reso difficile dalla città e dalle condizioni di vita. Ahmed è un rifugiato che viene dalla Siria, pieno di metallo in corpo e che cerca di sopravvivere come può rivendendo materiali di recupero. Mehdia è una ragazza etiope che lavora come badante presso una famiglia che la tratta da schiava. I due si incontrano in rapidi attimi rubati, si danno conforto e progettano una fuga insieme. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una tesa e inquietante storia di doppie verità che ribalta i ruoli di coppia tradizionali. Con due attori superbi. Drammatico, Francia2023. Durata 150 Minuti.
Una donna è sospettata dell'omicidio del marito. Il loro figlio cieco dovrà affrontare un dilemma morale essendo l'unico testimone. Espandi ▽
Anatomy of a Fall utilizza i meccanismi del film di indagine quelli del “courtroom drama” per parlare d’altro: infatti non va valutato come esempio riuscito dei due generi, dei quali non ha la coerenza ermetica, ma come esplorazione metaforica di una relazione di coppia come questione supremamente percettiva. La regista francese Justine Triet alza parecchio il tiro rispetto al suo precedente Sibyl nel creare una storia (scritta insieme all’attore e sceneggiatore Arthur Harari) tesa e inquietante che compie una scelta fondamentale: quella di ribaltare i ruoli di coppia tradizionali. L’altro asso nella manica di Triet sono due superbi attori: Swann Arlaud nel ruolo dell’avvocato Renzi e soprattutto Sandra Huller in quello della protagonista sua omonima (il che fa venire il sospetto che la parte sia stata scritta su di lei): la sua risata, allo stesso tempo salvifica e ferina, è al centro di una caratterizzazione magistrale. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un piccolo e grazioso film che invita a non cedere all'ansia. Animazione, Francia, Belgio, Svizzera2022. Durata 66 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un musical giocoso, in cui ogni canzone rafforza i personaggi nella loro identità. Espandi ▽
In un castello sorvegliato da un grosso gatto vanesio, la simpatica topolina Yuku accetta controvoglia di aiutare la mamma a recuperare cibo e adora piuttosto ascoltare con le sorelline le letture dell'amatissima nonna. Dopo un attacco del gatto e il ferimento della nonna travolta dal crollo dei libri della biblioteca, Yuku si mette in viaggio per raccogliere il magico fiore dell'Himalaya, che si nutre di luce pura, e salvare così la nonna dall'oscurità eterna. Yuku ripercorre così i passi della sua storia preferita e vive un'avventura irta di ostacoli e pericoli.
Il Belgio si conferma come uno dei paesi specializzati nel cinema d'animazione, in particolare in quello pensato per un pubblico di bambini, svincolato, per fortuna, dai modelli della produzione americana. La cosa interessante di Yuku e il fiore dell'Himalaya è proprio la sua semplicità, con i vari personaggi investiti di un valore simbolico evidente, ma mai appesantiti da proclami o prediche, o peggio ancora smitizzati nel loro valore narrativo dall'ironia.
Si tratta di un film ingenuo come i piccoli spettatori a cui è rivolto. E la sua lezione, buona e giusta e nemmeno così scontata, è soprattutto un monito a non cedere all'ansia, malattia dilagante del mondo in cui viviamo. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'opera prima fresca e semplice che mette in scena un'età di passaggio, preferendo il racconto al giudizio. Drammatico, Francia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza incita viene ospitata in una struttura per giovani madri. Espandi ▽
Camille ha sedici anni ed è incinta di quattro mesi. Nonostante lei e la madre urlino di voler restare insieme, Camille viene assegnata ad una casa famiglia. Nel centro di accoglienza per giovani gestanti, fa amicizia con Alison, una ragazza insofferente alle regole, madre della piccola Diana, ma anche con Nadine, l'educatrice, che la segue con pazienza, nonostante i tanti momenti di rabbia e di ribellione. Inizialmente Camille nega la sua gravidanza, ma col passare dei mesi qualcosa cambia.
Con sguardo semi-documentaristico e con la grazia della giusta misura, Julie Lerat-Gersant affronta un argomento di cui si parla poco e male, perché scatena reazioni istintive. È l'argomento della genitorialità responsabile, dalla quale dipende in gran parte lo sviluppo psicofisico del bambino.
Un'opera prima che ha la freschezza e la semplicità di un film d'esordio, ma anche la maturità di lasciare interamente lo spazio al soggetto del proprio racconto anziché, come talvolta accade, all'esibizione delle proprie intenzioni artistiche. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un percorso folle con Jean Dujardin che dimostra ancora una volta il suo grande eclettismo. Drammatico, Francia2023. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dal libro autobiografico dello scrittore francese Sylvain Tesson " Sentieri neri". Espandi ▽
Pierre è uno scrittore che nei suoi libri ha descritto spesso considerazioni sui suoi viaggi. Una grave caduta lo blocca a lungo in un letto d'ospedale da cui si ripromette, qualora ne uscisse ancora in grado di deambulare, di compiere un'impresa. Intende camminare per circa 1300 chilometri attraversando la Francia percorrendo vie e sentieri poco o per nulla praticati.
Denis Imbert trova in Jean Dujardin l'interprete giusto; egli dimostra ancora una volta il proprio consapevole eclettismo consegnandoci un essere umano in cammino che, tappa dopo tappa, mentre procede con passi a volte stentati e con dolori che si riacutizzano per poi comunque venir dominati dalla volontà, compie anche un percorso nel passato.
Ed ecco il fil rouge del film: un corpo segnato dal dolore che cerca le ragioni profonde dell'esistere attraverso un contatto con la Natura che la cosiddetta 'civiltà' sta rendendo sempre meno presente. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Besson ritorna con un ammirevole tour de force attoriale che tuttavia rimane incapace di risolversi. Drammatico, Francia, USA2023. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragazzo, ferito dalla vita, trova la sua salvezza attraverso l'amore dei suoi cani. Espandi ▽
Cresciuto nel New Jersey tra le violente angherie del padre e del fratello, che lo tengono prigioniero nella gabbia dei cani da combattimento, il giovane Douglas arriva all’età adulta con enormi ferite psicologiche e fisiche, essendo confinato alla sedia a rotelle con il precario uso delle gambe. Solo i suoi adorati cani gli danno sollievo: sono addestrati a rispondere a ogni suo comando, e per conto del loro padrone aiutano i bisognosi e rubano nelle case dei ricchi.
Sono lontani i tempi in cui il cinema pop ed energetico di Luc Besson sfidava Hollywood dalla Francia - prima, naturalmente, di farsene inglobare - con un successo dopo l’altro.
Besson è sempre stato un autore istintivo, abile a creare momenti, colorare d’assurdo la realtà e contaminare generi piuttosto che a lavorare di cesello.
Dogman accentua questa contraddizione perché più delle altre opere del regista vuole affrancarsi dal genere e avvicinarsi a un’idea di complessità psicologica, per un personaggio torturato che trova in Caleb Landry Jones un interprete affamato di sfide. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Babinet trasfigura una realtà che conosce bene per riflettere sulla definizione di normalità. Riuscita l'alchimia tra Poelvoorde e Lacroix. Commedia, Drammatico - Francia2023. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Adattamento dall'opera Monster in the hall di David Greig. Espandi ▽
Lucie è un'adolescente orfana di madre che si deve prendere cura di suo padre William che è affetto da sclerosi multipla. È così costretta a mettere insieme lo studio, le faccende domestiche e il lavoro in una paninoteca per far quadrare il bilancio. La sua passione per la scrittura e per inventare storie spesso al limite della credibilità l'aiuta ad andare avanti nonostante tutto. L'annunciata visita di un assistente sociale mette però tutto in discussione. Potrebbe essere trasferita in una casa famiglia e quindi la sua vita deve apparire assolutamente 'normale'.
Olivier Babinet trasfigura una realtà che conosce bene creando un contesto in cui gli elementi parlano del presente senza doverlo però connotare con precisione. Il suo obiettivo era quello di realizzare un film in cui instillare, come lui stesso afferma, "una goccia di Miyazaki nei fratelli Dardenne". Ha cioè inserito nel film dei detour che si dirigono sul versante fantastico per evitare l'imitazione di quelli che ritiene dei maestri (il regista è nato a Strasburgo e vive a Parigi ma la coproduzione è belga).
La visione del film ci conferma che il suo obiettivo è stato raggiunto grazie anche all'alchimia che si crea tra i suoi due protagonisti Benoît Poelvoorde e Justine Lacroix. Recensione ❯
Vota da 1 a 5 stelle
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Humor e riflessioni socio-politiche per il secondo film della trilogia, dedicato all'uguaglianza. Commedia, Francia, Svizzera, Polonia1994. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il secondo dei tre film dedicati ai colori. Si tratta del meno sofisticato e più vicino allo spirito del Decalogo. Espandi ▽
Karol Karol, polacco sposato con la francese Dominique, viene portato in Tribunale dalla consorte per una causa di divorzio. Motivazione: il matrimonio non è stato consumato. Con la carta di credito bloccata e con la valigia dallo scarso contenuto si ritrova in strada. Qui viene raggiunto da un individuo che gli propone di farlo rimpatriare clandestinamente se ucciderà un uomo che non vuole più vivere ma non ha il coraggio di suicidarsi. Una volta in Polonia la sua vita cambierà in modo radicale. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il racconto della travagliata storia d'amore tra Tchaikovsky e sua moglie. Espandi ▽
Il 18 luglio 1877 Pëtr Il'ic Cajkovskij sposa Antonina Ivanovna Miljukova, una sua ex allieva di cui aveva perso il ricordo, che gli aveva scritto una lettera appassionata dichiarandogli il suo amore. Con questo matrimonio il noto compositore compie un tentativo per negare a se stesso la propria omosessualità. Si tratterà di un totale fallimento che viene letto attraverso la vicenda della donna la quale non rinuncerà mai all'idea di considerare Pëtr come il proprio uomo.
Se già Ken Russell in L'altra faccia dell’amore aveva fatto suo l’argomento in modo dissacrante, Serebrennikov sceglie coraggiosamente di affrontare la turbolenta vita coniugale del noto compositore dal punto di vista femminile.
Il regista non solo mette lo spettatore di fronte alla vita e ai sentimenti di una donna, che all’epoca non contavano granché, ma va anche oltre, scegliendo una tematica che lancia un segnale anche rispetto a ideali sociali e politici perfettamente attuali. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il ritratto di un'adolescenza così com'era 50 anni fa, con tutta la consapevolezza e la tenerezza necessarie. Drammatico, Francia1974. Durata 123 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Daniel è diviso tra Pessac, dove vive con la nonna e Narbonne, dove vive sua madre con la quale non riesce ad avere un bel rapporto. Espandi ▽
Daniel sta entrando nell'adolescenza con tutto il bagaglio di domande e di aspettative che ciò comporta. Questa fase di passaggio ne implica anche un'altra. Il ragazzo deve lasciare l'abitazione della nonna per andare a vivere in un'altra località con la madre e il suo nuovo compagno. Questo non gli renderà le cose più facili ma contribuirà comunque a farlo crescere.
Jean Eustache torna a realizzare un film autobiografico volgendo lo sguardo ad una fase della vita importante per lo sviluppo della personalità. Eustache torna a parlare di sé e di sessualità ma lo fa attraverso la narrazione del suo alter ego Daniel che si trova in quella fase (che tutti hanno attraversato) in cui si cerca di comprendere il proprio ruolo nel mondo mentre si avvertono i primi impulsi che richiedono una gestione se non una soddisfazione.
In un film strutturato 'per sequenze separate da dissolvenze in chiusura Eustache riesce ad offrirci il ritratto di un'adolescenza così com'era 50 anni fa con tutta la consapevolezza, ma anche con tutta la tenerezza necessarie. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un intimo film di famiglia che ricorda come l'arte possa salvarci dai problemi della vita. Drammatico, Francia, Svizzera2023. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una famiglia gestisce uno spettacolo itinerante. Alla morte del padre, i restanti componenti tentano di mandare avanti l'attività. Espandi ▽
Tre fratelli, un padre e una nonna gestiscono uno spettacolo di burattini itinerante. Quando il padre muore durante uno spettacolo, i restanti membri della famiglia cercano di mantenere viva la sua eredità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.