Anno | 1927 |
Genere | Fantascienza, Drammatico, |
Produzione | Germania |
Durata | 149 minuti |
Regia di | Fritz Lang |
Attori | Gustav Fröhlich, Brigitte Helm, Alfred Abel, Rudolf Klein-Rogge, Fritz Rasp Theodor Loos, Erwin Biswanger, Heinrich George, Olaf Storm, Hanns Leo Reich. |
Uscita | lunedì 16 marzo 2015 |
Tag | Da vedere 1927 |
Distribuzione | Cineteca di Bologna |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,56 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 16 marzo 2015
Il conflitto tra magia e tecnologia moderna ispirò a Fritz Lang uno dei più importanti film di ogni epoca. Antesignano del cinema di fantascienza, rappresenta uno dei capolavori del cinema espressionista. In Italia al Box Office Metropolis ha incassato 92,1 mila euro .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Metropolis, la megalopoli del futuro, è divisa in due parti. Nella città di sopra vivono i ricchi che godono di tutti gli agi. In quella inferiore gli operai, sfruttati come schiavi. Maria, che si occupa dei bambini di questi ultimi, li conduce un giorno a vedere un giardino della città di sopra. Qui incontra per la prima volta Freder, figlio del padrone assoluto di Metropolis, Frederer. Turbato dalla sua bellezza il giovane la va a cercare e scopre la dura vita degli operai. Maria mette tutte le sue forze nel tentativo di realizzare una mediazione tra quelle che definisce "le braccia e il cervello" ma lo scienziato Rotwang la rapisce e dona le sue sembianze a un robot che istigherà gli operai alla ribellione.
Capolavoro del cinema in assoluto e di quello di fantascienza in particolare Metropolis va collocato nella complessità socio-culturale del periodo in cui venne realizzato. La sceneggiatura è di Thea von Harbou, moglie di Lang, e già questo costituisce un elemento di riflessione perché la scrittrice pochi anni dopo avrebbe aderito al Partito nazista mentre il regista, ebreo per parte di madre, lasciò la Germania per raggiungere gli Stati Uniti. Sta in questo ibrido d'origine una delle possibili cause del fatto che Metropolis venisse, ad esempio, pesantemente criticato da un regista come Buñuel e apprezzato invece da Hitler, che vedeva nello sviluppo della trama e, in particolare nel finale, un sostanziale sostegno alla sua ideologia.
Al di là delle diverse letture coeve, il film costituisce una pietra miliare non tanto per la vicenda narrata, che ha molti debiti con il teatro (in particolare con quello di Ernst Toller e di Erwin Piscator) e non manca di elementi retorici, quanto per la visionarietà dal punto di vista scenografico. Lang si avvalse della collaborazione di ben tre scenografi (Kettelhut, Hunte e Vollbrecht) ed è grazie alla continua riflessione sull'immagine che la città avrebbe dovuto avere che il film superò qualsiasi aspettativa. Come doveva presentarsi una metropoli in cui dominavano l'oppressione e lo sfruttamento? Quanto il riferimento biblico (e brugheliano) alla Torre di Babele doveva divenire significativo? Come far percepire il trionfo delle macchine come un Moloch assetato di sacrifici umani? Sono tutte domande a cui la visionarietà di Lang e dei suoi collaboratori offre una risposta con un'opera che subì innumerevoli mutilazioni nel corso degli anni ma che ora gode di un restauro filologicamente accuratissimo.
In una megalopoli del XXI secolo, mentre il monopolista-dittatore Fredersen vive con il figlio Freder tra agi e lussi in un sontuoso giardino pensile, una gran massa di operai lavora in condizioni disumane nelle fabbriche del sottosuolo. Freder però incontra Maria, una giovane che predica tra gli operai la calma e la rassegnazione confidando nella Provvidenza, se ne innamora e grazie a lei scopre i sotterranei e il popolo dimenticato. Fredersen, avvertito del pericolo di una sommossa, fa allora costruire un robot che somigli a Maria e che semini discordia tra gli operai. Nei disordini che seguono, le fabbriche si fermano, la città rischia il collasso e gli operai la morte: solo quando il robot viene distrutto finalmente ritorna la pace sociale. Il conflitto tra magia e tecnologia moderna ispirò a Fritz Lang uno dei più importanti film di ogni epoca, realizzato nel 1926 con tecniche rivoluzionarie per l'epoca. Antesignano del cinema di fantascienza, dramma potente e imponente, rappresenta uno dei capolavori del cinema espressionista.
Questo film muto è uno dei capolavori assoluti della storia del cinema. Esiste una versione colorizzata curata da Giorgio Moroder con colonna sonora rock. La storia si svolge nel ventunesimo secolo. Nella tentacolare città di Metropolis, il proletariato vive e lavora sottoterra, ridotto a una condizione subumana e invitato alla calma e alla rassegnazione da una mite donna, Maria. Uno scienziato, però, dopo che della ragazza si è innamorato il figlio dell'industriale che è a capo della città, costruisce un robot somigliante a Maria che dovrebbe dividere gli operai, ma che in realtà li spinge alla rivolta.
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Dopo averci stupito con il DOTTOR MABUSE,e il capolavoro indiscusso dei NIBELUNGHI,Fritz Lang ci porta nel mondo futuristico di metropolis.Metropolis e' una citta' dove le macchine hanno il predominio,e l'uomo lavorando con esse in un certo senso ne diventa una parte(magistrale la scena in cui gli operai si muovono come macchine usando appunto le medesime),ma quando [...] Vai alla recensione »
Si tratta,probabilmente,del più importante esempio di film-precursore della cinematografia di fantascienza di tutti i tempi grazie alla sua portata estetica completamente innovativa(talmente elevata che i costi per la produzione mandarono in bancarotta la casa di produzione UFA). Il regista Fritz Lang(anche sceneggiatore insieme alla moglie Thea Von Harbou)ammise,per la sua realizzazione,di [...] Vai alla recensione »
Ci sono certi film che non possono mancare tra i film visti di coloro che amano il cinema e hanno il coraggio di guardare pellicole “superate” o “preistoriche”. “Metropolis” di Fritz Lang è tra questi film. Un film avanzatissimo per l'epoca (1927) che sembra uscire fuori dal futuro, una vasta gamma di temi, sentimenti, idee e fucine per dettare [...] Vai alla recensione »
Il capolavoro di Fritz Lang può essere visto con due prospettive; quello dello spettatore dell’epoca, era il 1927; e quello dello spettatore di oggi. Per il primo si tratta di un grande kolossal, un film pieno di effetti speciali in cui Metropolis è una sorta di futuro possibile; per il secondo Metropolis è un pezzo di storia del cinema in cui Metropolis è una sorta [...] Vai alla recensione »
Colonna portante del cinema tutto, Metropolis è forse la prima metafora sociale espressa dal cinema. Il proletariato alienato che lavora sottoterra per consentire alla medio-alta borghesia di vivere con tutte le comodità nella parte buona della città. Il rischio ribellione da parte degli operai ed il tentativo di fuorviarla da parte del padrone, al fine di trarne un ulteriore vantaggio. [...] Vai alla recensione »
Le pellicole di fantascienza sono unici per il modo in cui mostrano il futuro in diversi punti di vista tra cui cupo, apocalittico, disturbante e infine spaziale, dando sempre un messaggio o filosofico oppure metaforico. 'Il viaggio sulla Luna' di Melies, è stata la prima pellicola fantascientifica che ha sperimentato il linguaggio visivo, narrativo e infine tecnico con gli effetti speciali [...] Vai alla recensione »
Vidi "Metropolis" per la prima volta un anno fa, e ricordo che trovai la versione integrale. Fu una cosa emozionantissima, ricordo che all'inizio ero stanco, e alla fine del film ero talmente galvanizzato da sentirmi completamente risvegliato!
Metropolis, questo monumento mille volte citato e sotterraneamente presente in tanta cinematografia più recente, viene oggi offerta ai cinefili con il miglior restauro possibile e 25 minuti in più. Non ha senso recensirlo per ripetere quanto sia impressionante vedere di che cosa il regista sia stato capace nel 1926-27 per rappresentare una società meccanizzata e disumanizzante [...] Vai alla recensione »
metropolis,primo film protetto dall' UNESCO ed il primo film di vera fantascienza,ai tempi è stato rivoluzionario questo film,e ancora oggi molte città futuristihe sono ispirate da questo magnifico film,ancora all' epoca delmuto credo sia inutile dire che questo film e indiscutibilmente uno dei grandi capolavori del cinema,un ottima colonnasonora,avvincente la trama per un film [...] Vai alla recensione »
Capolavoro, oltre che pietra miliare cinematografica, Metropolis si erge come caposaldo della cinematografia muta e non solo, in quanto è uno dei primi film di fantascienza, con effetti speciali che, vista l'epoca, sembrano delle vere e proprie stregonerie (basti pensare agli scadenti effetti speciali dei film anni 70/80, che questi in confronto rendono molto meglio).
non esprimo un voto perchè non avendo mai visto un film muto ne tanto meno di questo genere non vorrei rovinarne la media. Comunque per l'epoca doveva essere un film indimenticabile,tutta un altra cosa rispetto ai film moderni,non perchè sia peggiore o migliore,semplicemente non può essere paragonato. Nel film si cercano di ricreare visivamente anche i sentimenti provati.
Con questo film, a parer mio, inizia un genere, la fantascienza moderna. Le anticipazioni sono molte, la città del fututro, gli uomini ridotti ad automi, sfruttati e costretti a vivere nel sottosuolo... Ma oltre a questi apprezzabili ed innovative scenografie per l'epoca, rimane un grande film, figlio dell'espressionismo, imperante in quegli anni.
Forse meno importante di Wiene, al quale si deve il gabinetto del dottor Caligari (vero e proprio gabinetto sperimentale e riassuntivo dell'espressionismo cinematografico tedesco) ma più avventuroso e poliedrico, Fritz Lang ha anche la disavventura di essere un po' un sopravissuto a se stesso. Esordì nel 1921, per poi subito clamorosamente affermarsi nel 1922 con l'allucinante Dottor Mabuse, e per [...] Vai alla recensione »