Il crepuscolo del maestro sviscerato con classe da una regia sofisticata e un'interpretazione spiazzante. Biografico, Gran Bretagna2022. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'elettrizzante ritratto di Salvador Dalì, una delle figure più iconiche del XX secolo, la cui esistenza fu caratterizzata fino alla fine da un irresistibile mix di genio e sregolatezza. Espandi ▽
Una meravigliosa istantanea degli anni ’70 che mette al centro un Dalì crepuscolare sospeso tra pulsioni di morte, malattia e nodi irrisolti. Costretto a dipingere solo per finanziare il suo trimalcionico stile di vita, Mary Harron mette in scena un Dalì sul viale del tramonto, che cerca di aggrapparsi con tutte le sue forze all’amata moglie, ma dalla quale riceve solo tradimenti e rancore. Gli anni ’70 sono poi per Dalì un punto di non ritorno soprattutto per la sua carriera: quel limite tra uomo e personaggio, diventato via via sempre più labile, veniva percepito dal pubblico di allora come una tendenza dell’artista ad accartocciarsi su sé stesso, a diventare irrimediabilmente una sorta di figura caricaturale. Tutte le scelte stilistiche, dalla colonna sonora, alle scenografie, passando per i costumi e i dettagli, sono sofisticatamente azzeccate e del tutto estasianti. Recensione ❯
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Un classico feel good movie all'inglese che trova il tempo e il modo di farsi voler bene. Commedia, Gran Bretagna2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Entrato in depressione, senza nessuno con cui parlare, Brian fa quello che farebbe qualsiasi persona sana di mente di fronte a una situazione così malinconica. Costruisce un robot. Espandi ▽
Dopo aver trovato la testa di un manichino nei rottami che si diverte ad assemblare, Brian costruisce un robot dalle dimensioni umane. In una notte di tempesta, incredibilmente il robot si anima e comincia a interagire con Charles. Brian finalmente trova un amico in Charles, ma i problemi cominciano quando il robot comincia a chiedere di uscire dalla loro proprietà. Seguendo le regole della commedia drammatica e dell’apologo dal sottofondo politico, l’amicizia fra i due protagonisti scatena la reazione di chi non conosce altro che il proprio mondo. Brian e Charles è così una stramba storia d’amicizia e conoscenza reciproca, ambientata in una provincia inglese, rurale e arretrata, che mostra in filigrana le derive di un popolo tentato dall’isolazionismo e della paura del diverso. Recensione ❯
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Una storia piena d'inventiva e di emozioni che racconta la Siria staccandosi dalla triste cronaca. Drammatico, Siria, Gran Bretagna, Francia2022. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Anche se le bombe cadono su Damasco, Mutaz si rifiuta di fuggire nella vita incerta di un rifugiato. Sua moglie, Hala, e sua figlia, Zeina, devono scegliere se restare o andarsene. Espandi ▽
Graziosa storia di formazione adolescenziale nascosta sotto le spoglie dolorose di una testimonianza sulla situazione in Siria, Nezouh - Il buco nel cielo ha il merito di offrire una prospettiva diversa tanto sulla Siria quanto sulla sua produzione cinematografica, usando i linguaggi della commedia e delle schermaglie romantiche per raccontare una giovane ragazza e con lei una generazione tutta. La firma è quella degna di nota di Soudade Kaadan, regista siriana cresciuta in Francia di cui si attendeva con fiducia l’opera successiva all’esordio The day I lost my Shadow, presentato a Venezia nel 2018 e vincitore del premio per la Miglior Opera Prima. Qui la regista espande uno stile visivo che già apparteneva al suo esordio, un mondo di ricchezza dell’immagine che certamente la attrae e al quale è difficile resistere, anche a scapito delle caratterizzazioni dei personaggi: come tutti gli inviti ad andare, questa è una corda che penzola invitante dal soffitto e che va afferrata ad occhi chiusi. Recensione ❯
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Un film dall'efficace atmosfera di minaccia e tensione ma dalla trama ingarbugliata. Thriller, Portogallo, Gran Bretagna, USA2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'autore solitario e controverso Bruce Cogburn viene tirato fuori dal suo nascondiglio da un fan ossessivo, costringendo il romanziere a confrontarsi con un passato a cui pensava di poter sfuggire. Espandi ▽
Bruce Cogburn, autore di un solo romanzo, il celebre "The Infernal Machine" che, a inizio anni '80, ispirò un lettore a compiere una strage di civili, vive da tempo isolato dal mondo. Perseguitato da un fan che gli invia continuamente lettere minatorie e inviti a riprendere a scrivere, Bruce è costretto a mettersi a contatto con la sua casa editrice e con il suo stesso stalker. La ricerca lo porterà a rinvangare un passato a lungo rimosso, risalendo all'origine della sua opera maledetta, che prima ancora di innescare una furia omicida poggiava su un misfatto inconfessabile...
Guy Pearce interpreta la classica figura dello scrittore travolto dalla sua stessa opera, con echi delle ossessioni tipiche di Stephen King e, come a un certo punto si sente dire, «il look di Sam Shepard, la passione per il bere di Truman Capote e lo stile di vita di Jim Thompson».
La trama di The Infernal Machine s'ingarbuglia così in modo inutilmente confuso, dal momento che la soluzione è talmente ovvia - non tanto per lo spettatore quanto per il protagonista - che viene da chiedersi come sia possibile che l'esasperato Cogburn non ci abbia pensato fin dalla prima apparizione delle lettere minatorie… Recensione ❯
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Un graffitista che prende di mira le case dei benestanti scopre un oscuro segreto in un seminterrato nascosto e scatena così eventi che mettono in pericolo i suoi cari. Recensione ❯
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L'indimenticabile storia dell'alpinista trentenne Tom Ballard, scomparso insieme a Daniele Nardi mentre tentavano di salire sulla cosiddetta montagna assassina, il Nanga Parbat, in Pakistan, nel febbraio 2019. Espandi ▽
Tom Ballard è stato tra i più brillanti e talentuosi alpinisti del mondo. Nel 2019, nel tentativo di scalare una delle montagne più pericolose della catena himalayana, il Nanga Parbat, l’alpinista britannico e l’italiano Daniele Nardi persero la vita. Poco chiare sono le circostanze della loro scomparsa, avvolta da una fitta neve di supposizioni e congetture. A pochi chilometri dal punto del loro ritrovamento, 25 anni prima, Alison Hargreaves morì sul K2. L’alpinista inglese, una delle più grandi di sempre, era la madre di Tom Ballard. L’ultima vetta, documentario diretto da Chris Terrill, percorre il viaggio della sorella di Tom, Kate, verso il Nanga Parbat per dare l’ultimo addio al fratello.
Chris Terrill racconta una storia memorabile, emotivamente delicata e intensa, che brilla per le sue molteplici sfumature e convince per la sua intelligente impostazione.
Il documentario, pur concentrando il proprio contenuto sulla vita di Tom e sulla sua famiglia, dilata sapientemente e con successo il raggio d’azione, approfondendo un altro importantissimo protagonista, ovvero la montagna. Tanto è stato scritto, tramandato, documentato e analizzato, ma ciò che la montagna tende a suscitare in ognuno, così come l’alpinismo, è qualcosa che resta sospeso tra un autentico magnetismo e un inspiegabile mistero. Recensione ❯
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Un ex soldato scopre un giacimento d'oro in Lapponia. Ma i soldati nazisti gli danno la caccia, guidati da un brutale agente delle SS. Espandi ▽
Durante gli ultimi disperati giorni della Seconda Guerra mondiale, un minatore solitario (Jorma Tommila) incrocia uno squadrone di nazisti nelle terre selvagge della Lapponia finlandese. I nazisti gli rubano l'oro, ma si rendono presto conto di non aver pestato i piedi a un minatore comune. Il termine finlandese \"sisu\" non ha un corrispettivo nella nostra lingua, ma questo leggendario ex... Recensione ❯
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Un dramma potente ma senza sfumature, dove l'urgenza di scrittura e di messinscena è esibita. Drammatico, Irlanda, Gran Bretagna, USA2022. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La bugia di una madre ha un impatto devastante sul figlio e su tutta la comunità che la circonda. Espandi ▽
In Irlanda, in un piccolo villaggio di pescatori, vive Aileen, operaia in una fabbrica che lavora le ostriche pescate dagli uomini della zona. Impegnata a occuparsi del suocero e del piccolino nato dalla figlia Erin, Aileen rinasce quando il figlio Brian torna a casa dopo diversi anni passati in Australia. Intenzionato a riprendere l'attività di famiglia di pescatori d'ostriche, Brian spinge la madre a commettere un furto sul lavoro e per questo si scontra con il padre Con. La vita della famiglia viene ulteriormente sconvolta dall'accusa di stupro a carico di Brian, denunciato dall'ex fidanzata Sarah, ora collega di Aileen. Chiamata a testimoniare, Aileen prova a salvare il figlio, assecondando i suoi sentimenti ma tradendo la sua moralità.
Gli occhi di Emily Watson, bravissima interprete di Aileen, che nel momento in cui ritrova il figlio (è il Paul Mescal di Normal People e Aftersun) lo guarda con un misto di stupore e incredulità, dicono tutto del dolore e della fatica che stanno al cuore di Creature di Dio: sono occhi di donna, stanchi e fieri, colmi di risentimento e di amore, interrogativi e insieme esplicativi.
L'urgenza di scrittura e di messinscena è esibita, il realismo sporco delle immagini si specchia nella freddezza delle relazioni e nella durezza della lingua, lasciando allo spettatore la certezza - e la stanchezza - di assistere a un dramma potente ma senza sfumature. Recensione ❯
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Un gruppo di amici a una festa decide di rubare delle moto d'acqua e divertirsi in mare aperto. I ragazzi rimangono bloccati al largo in preda a un branco di famelici squali. Espandi ▽
Un gruppo di amici - Nat e il fidanzato Tom, Milly, Tyler e Greg - sta trascorrendo una vacanza in una località marittima. Per divertirsi dopo una notte di baldoria, due di loro, adocchiate delle moto d'acqua attraccate al molo, forzano la porta di un baracchino per trafugare le chiavi e impossessarsi delle moto d'acqua per una gita in mare aperto. Gli altri tre si accodano subito, con solo qualche remora da parte di Nat, la più assennata del gruppo. Dopo essere sfrecciati assai lontano dalla riva, i giovani non trovano di meglio, per spassarsela, che puntare le moto d'acqua una contro l'altra a tutta velocità con la conseguenza di causare un incidente nel quale Greg si ferisce e l'unica moto d'acqua rimasta a galla comunque non riparte. E se la situazione sembra brutta, peggiora alquanto quando compare sulla scena un famelico squalo bianco.
Shark Bait si inserisce nel ricco panorama di film sugli squali senza aggiungere niente di indispensabile al genere. Rimane molto difficile infatti l'immedesimazione con i personaggi, che si ritrovano in difficoltà a causa del loro stesso comportamento inutilmente sconsiderato.
Nonostante questo, il lungometraggio di James Nunn regala alcuni bei momenti di suspanse e degli apprezzabili valori di produzione, tra una suggestiva ambientazione marittima e degli effetti speciali che puntano al realismo.
Degna di nota anche la prova dell'attrice di Holly Earl, alle prese con il personaggio di maggior spessore. Recensione ❯
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Non un biopic né un santino, ma una parabola (laica) asciutta ed essenziale sul coraggio necessario. Biografico, Italia, Germania, Gran Bretagna2022. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
A San Giovanni Rotondo arriva Padre Pio evocando da subito un'aura carismatica tra i fedeli. Espandi ▽
Padre Pio di Abel Ferrara non è né un biopic né un santino televisivo, ma una parabola (laica) asciutta ed essenziale sulla necessità di portare le idee e le azioni fino alle loro estreme conseguenze, e conserva un’essenzialità espositiva di per sé radicale, resa più credibile dall’interpretazione scarnificata di Shia Le Boeuf, che racconta un calvario personale tangibile. Dentro Padre Pio ci sono molti temi cari al regista: la ricerca della redenzione, la religione come dogma indiscutibile, la colpa, anche come compiacimento. E l’ipocrisia opportunista di un clero che arriva a benedire le armi degli oppressori è collocata senza dubbi dalla parte dei cattivi. Certo, qualche primo piano è da cartellone didascalico, e qualche scena d’azione sfiora il compiacimento autoriale, ma Padre Pio resta un film potentemente etico, viscerale e furibondo, curiosamente poco retorico nonostante la definizione manichea del Bene e del Male, attento ai dettagli, e sostenuto da un commento sonoro calzante da parte del fedele Joe Delia. Recensione ❯
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Un survival drama ispirato a una storia vera: una scalatrice cerca di portare in salvo se stessa e un uomo rimasto bloccato nella neve. Espandi ▽
Una scalatrice esperta si arrampica sul monte Washington da sola. Ma si trova costretta a tornare indietro a causa di una bufera di neve. Durante la discesa incontra un uomo rimasto bloccato e decide di portarlo giù con sé. Ma sulla strada verso casa incontreranno tantissimi ostacoli. E la notte si avvicina. Recensione ❯
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Un horror complesso, stratificato e coraggioso nella sua apparente inaccessibilità. Horror, Australia, Gran Bretagna, Serbia2022. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia inquietante, poetica e soprannaturale che si trasforma in una storia umana, intrisa di rituali e tradizioni macedoni. Espandi ▽
Montagne della Macedonia, 19° secolo. Tra le storie che terrorizzano gli abitanti del luogo da secoli, c'è quella di una strega cattiva chiamata la "Vecchia Zitella Maria" che ha sempre desiderato avere una figlia. Compare così all'improvviso a una donna a cui è nata da poco una bambina, Nevena. Inizialmente la vuole rapire e poi fa con lei un patto terrificante: la farà crescere dalla madre fino a quando avrà 16 anni e poi la porterà via con sé trasformandola in una strega. Intanto però la rende muta. Arriva il giorno in cui Nevena compie 16 anni e Maria arriva puntuale per reclamarla. Le insegna a trasformarsi nelle creature che uccide e poi l'abbandona. Così la ragazza arriva in un villaggio e inizia le sue metamorfosi quando prende il posto di una contadina uccisa accidentalmente. Sarà il primo dei suoi delitti che continueranno fino a quando intravede la possibilità di vivere quell'infanzia che non ha mai avuto.
Non sarai sola lascia entrare nel suo universo apparentemente inaccessibile poco per volta. Non è sempre facile e lineare nei passaggi della protagonista da un corpo e l'altro, ma è un film che sa parlare di infanzia negata e della condizione femminile senza essere esplicito.
L'esordio di Stolevski è complesso, stratificato e prova con coraggio a indicare una strada nuova nell'horror contemporaneo come hanno già fatto Eggers e Aster. Recensione ❯
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La linea fragile e sottile che rappresenta l'istruzione secondaria nelle periferie di Buenos Aires. Espandi ▽
Lucio è un professore di letteratura che sta cercando di rimettersi in piedi. Accetta di lavorare come insegnante in un liceo della periferia di Buenos Aires. La vita lì è difficile, e non può esserlo di meno la scuola, con i suoi studenti schiacciati da famiglie assenti, criminali, senza un pesos. Tra di loro c’è Dilan, che forse è attratto dalla letteratura, ma sicuro ha bisogno di aiuto. È un film pieno di barriere, Il supplente. Ci sono tende, vetri, recinzioni, porte, staccionate, con gente da una parte e dell’altra, che a volte riescono a passare e altre volte no. E questi sbarramenti divengono spazi liminali quando investiti di significato familiare, sociale, politico, così da mutare in confini personali e collettivi. Un buon, ottimo, prodotto di cinema impegnato ma non pedante, sorretto dalle trattenute e naturali interpretazioni di un buono, ottimo, cast, che forse non va oltre tutto questo ma forse nemmeno vuole. E va bene, benissimo, così. Recensione ❯
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Storia sensuale tratta dal romanzo di D.H. Lawrence con l'attrice premio Golden Globe Emma Corrin e Jack O'Connell. Espandi ▽
L'aristocratica e infelicemente sposata Lady Chatterley intreccia una relazione passionale con il guardiacaccia della tenuta del marito e se ne innamora perdutamente. Recensione ❯
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