Una reunion nostalgica che allarga il cuore dei fan lasciandoli con la voglia di tornare ancora a Hogwarts. Documentario, Family - Gran Bretagna, USA2022. Durata 100 Minuti.
L'attesissima retrospettiva targata Max Original che in Italia sarà in prima tv assoluta su Sky, su un canale interamente dedicato, Sky Cinema Harry Potter e in streaming su NOW. Espandi ▽
Sono passati vent’anni da quando la saga letteraria di Harry Potter ha fatto la sua comparsa sul grande schermo, e oggi il cast principale si ritrova per ricordare gli otto film girati insieme e quel lungo periodo di crescita personale e professionale cominciato nell’infanzia e terminato da giovani adulti. Accanto a loro ci sono i registi degli otto film più gli interpreti di molti dei personaggi che hanno caratterizzato la saga.
Purtroppo ci sono anche molti assenti, i motivi sono vari, e ovviamente mancano alcuni attori purtroppo deceduti.
Forse sono anche queste scomparse definitive e queste riflessioni legate al passare del tempo a imprimere alla riunione un carattere malinconico che si mescola con il timbro nostalgico dei ricordi dei tre protagonisti.
Return to Hogwarts è soprattutto efficace nel ricreare quella magia che si è creata sul set, in mezzo a scenografie piene di meraviglia e grazie alla chimica fra attori che si sono gettati anima e corpo nell’impresa, a cominciare dai tre protagonisti che ancora oggi appaiono legati da qualcosa di misterioso e indefinibile, una sorta di fratellanza istintiva. E l’inevitabile melassa di queste riunioni nostalgiche lascia spazio a momenti di autentica intimità che allargherà il cuore dei fan, lasciandoli con la voglia di tornare a Hogwarts, o anche solo di ritornare bambini. Recensione ❯
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Tra reale e rappresentato, il film di Grabsky racconta Hopper attraverso le più diverse angolazioni. Documentario, Gran Bretagna2022. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il pittore che più di ogni altro ha saputo raccontare la geografia delle emozioni, la solitudine, il silenzio e l'attesa. Espandi ▽
Le opere pittoriche di Edward Hopper hanno sempre rappresentato un momento particolare della storia dell'arte. Il film di Phil Grabsky inizia proprio da qui: dal contesto storico in cui un talento americano sviluppa i primi passi nel mondo dell'arte. Nei primi del Novecento, quando il giovane studente americano inizia a dipingere le sue tele di piccole dimensioni, e a creare illustrazioni che narravano il quotidiano, le avanguardie artistiche si stavano facendo strada attraverso sperimentazioni e forti rotture formali ed estetiche.
Una storia d'amore americana va in profondità nell'analisi di Hopper, analizzandone gli aspetti più privati. Grabsky fa intervenire professionisti dell'arte che raccontano di Hopper attraverso le più diverse angolazioni.
Piccole tracce di bellezza, di paesaggi americani, di riflessioni visive e introspezioni dell'anima, soprattutto femminile; i tetti, gli abbaini, i campi, le pompe di benzina, i bar semi vuoti, i colori accesi degli abiti delle donne, gli sguardi e pose immobili rivolte all'esterno.... questi sono i frammenti che Hopper ha, traccia dopo traccia, lasciato nel suo percorso, da pittore rigoroso di un quotidiano immobilizzato. Recensione ❯
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L'indimenticabile storia dell'alpinista trentenne Tom Ballard, scomparso insieme a Daniele Nardi mentre tentavano di salire sulla cosiddetta montagna assassina, il Nanga Parbat, in Pakistan, nel febbraio 2019. Espandi ▽
Tom Ballard è stato tra i più brillanti e talentuosi alpinisti del mondo. Nel 2019, nel tentativo di scalare una delle montagne più pericolose della catena himalayana, il Nanga Parbat, l’alpinista britannico e l’italiano Daniele Nardi persero la vita. Poco chiare sono le circostanze della loro scomparsa, avvolta da una fitta neve di supposizioni e congetture. A pochi chilometri dal punto del loro ritrovamento, 25 anni prima, Alison Hargreaves morì sul K2. L’alpinista inglese, una delle più grandi di sempre, era la madre di Tom Ballard. L’ultima vetta, documentario diretto da Chris Terrill, percorre il viaggio della sorella di Tom, Kate, verso il Nanga Parbat per dare l’ultimo addio al fratello.
Chris Terrill racconta una storia memorabile, emotivamente delicata e intensa, che brilla per le sue molteplici sfumature e convince per la sua intelligente impostazione.
Il documentario, pur concentrando il proprio contenuto sulla vita di Tom e sulla sua famiglia, dilata sapientemente e con successo il raggio d’azione, approfondendo un altro importantissimo protagonista, ovvero la montagna. Tanto è stato scritto, tramandato, documentato e analizzato, ma ciò che la montagna tende a suscitare in ognuno, così come l’alpinismo, è qualcosa che resta sospeso tra un autentico magnetismo e un inspiegabile mistero. Recensione ❯
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Ironia, ritmo, molta musica, backstage: una sintesi dinamica e non lineare di una regnante eccezionale. Documentario, Gran Bretagna2022. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto celebrativo e irriverente della regina Elisabetta, donna icona del nostro secolo, nell'anno del suo Giubileo. Espandi ▽
Elisabetta II è la regnante più longeva e che è stata più tempo in carica alla monarchia inglese di tutti i tempi. È anche il capo di Stato donna più in carica della storia. A livello simbolico rappresenta molto altro: madre di più nazioni, incarnazione della corona, l'impero coloniale, quintessenza del protocollo formale e della ragione di Stato. Icona pop, dalle serigrafie di Warhol alle tazze da tè.
Il movimento oscillante, non lineare, che in assenza di didascalie e presenza moderata di voce over guida il montaggio, è il più evidente dei molti valori estetici di un eccellente lavoro di squadra in tutti i settori, e il fattore che permette di apprezzare meglio il transito più o meno glorioso dei Windsor.
Film che va gustato al massimo della dimensione e del volume, di cui vanno riconosciute intelligenza e originalità del filo narrativo. Un modello di scrittura e di impiego d'archivio per ogni aspirante filmmaker. Recensione ❯
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Il film cattura l'umore e lo spirito di Nick Cave e Warren Ellis mentre si muovono attraverso una nuova ottimistica fase della vita. Espandi ▽
Nello stallo dell'isolamento pandemico, Nick Cave e il suo sodale di palco, il polistrumentista e compositore Warren Ellis non se ne stanno certo con le mani in mano. Il cantante dei Bad Seeds (che ha un omonimo, ugualmente artista in attività) si dedica al disegno e alla ceramica, modellando e dipingendo statuine antropomorfe di santi, ma anche un ciclo di diciotto soggetti, sulla storia del diavolo. Poi, prima del tour programmato, a primavera del 2021 i due tornano davanti alla macchina da presa di Andrew Dominik, il regista australiano di Chopper per il quale hanno già composto la colonna sonora di L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007) e quella di Blonde, tratto da Joyce Carol Oates, su Marilyn Monroe.
Dominik nel 2016 li ha ripresi in One More Time With Feeling, sulla creazione dell'album Skeleton Tree, realizzato dopo la morte del figlio di Cave, Arthur; a quel film This Much I Know to Be True è legato a doppio filo, come una metà mancante. Ritornano gli stessi temi: la creatività costante, inarrestabile, la relazione con il lutto, lo scambio misterioso, quasi telepatico, tra Cave e Ellis (quest'ultimo, già esplorato in 20.000 Days On Earth di Iain Forsyth e Jane Pollard).
Al centro dello spazio vuoto, Ellis (al piano, campionatore, violino) e Cave; poco distanti da loro tre coristi, un quartetto d'archi. Per il tempo di un trionfale cameo, anche Marianne Faithfull ci onora della sua presenza. Recensione ❯
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Un doc dedicato a una storia vera: uno dei più criminali truffatori che ha agito su Tinder. Espandi ▽
Attirava donne online per derubarle di milioni di dollari fingendosi un ricco magnate dei diamanti amante del jet set. Ora alcune delle vittime vogliono vendicarsi. Recensione ❯
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Una storia di umana crudeltà e intrusione selvaggia, cartina di tornasole di un cambiamento necessario. Documentario, Gran Bretagna2022. Durata 106 Minuti.
La storia della principessa Diana raccontata esclusivamente attraverso le immagini d'archivio. Espandi ▽
È sul corpo di Diana, sottoposto a disturbi alimentari e lesioni auto inflitte, e sulla sua immagine di icona di stile, che si compie la parabola di The Princess, il documentario di Ed Perkins che fin dall'inizio è la cronaca di una morte annunciata: un film di montaggio il cui unico commentario proviene dai giornali e dai talk show che hanno seguito ossessivamente Diana, ma che non è privo del senno di poi nell'allineare immagini e parole attraverso le quali vediamo la principessa trasformarsi davanti ai nostri occhi da 19enne timida e impacciata a trentenne consapevole e malinconica. The Princess è una storia di umana crudeltà e di intrusione selvaggia e sistematica nella vita di figure pubbliche senza alcun diritto alla privacy, ed è la storia della graduale presa di coscienza di una di queste figure che diventa cartina di tornasole di un cambiamento necessario. Recensione ❯
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L'ascesa e il crollo di Quadriga CX e di Gerry Cotten, il suo fondatore. Espandi ▽
L'unica regola nel mondo dei bitcoin e delle altre criptovalute è non fidarsi di nessuno. Ben 250 milioni di dollari in bitcoin spariscono all'improvviso da QuadrigaCX, un tempo il più grande exchange canadese di criptovalute, e l'unica persona in grado di recuperarli muore misteriosamente. L'avidità diventa una questione di vita e di morte in questo documentario true crime sull'ascesa e sul crollo di QuadrigaCX, sulla morte sospetta del suo fondatore Gerry Cotten e sulla storia delle vittime lasciate ad affrontare le conseguenze. Recensione ❯
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Un omaggio di spettacolare bellezza in memoria di due vulcanologi, perfetta incarnazione dell'eroe herzoghiano. Espandi ▽
Mt. Unzen, Kyushu, Giappone, ore 15:18 del 3 giugno 1991, un flusso piroclastico -una nuvola di gas surriscaldati e particelle - discese dalla cima del vulcano, consumando tutto ciò che ha trovato sul suo cammino. Uccise all'istante Katia e Maurice Krafft, vulcanologi e cineasti dalla regione dell'Alsazia in Francia. Erano troppo vicini. Erano quasi sempre troppo vicino. Il giorno prima che morissero, Maurice disse in un'intervista: "Non ho mai paura, perché ho visto così tante eruzioni in 25 anni che, anche se morirò domani, non mi interessa.". Recensione ❯
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26 anni dopo gli storici concerti degli Oasis del 1996, Liam Gallagher è tornato a Knebworth e ha raccolto 170.000 spettatori. Espandi ▽
Un documentario che riporta Liam Gallagher nel luogo delle esibizioni più importanti della sua ex band, con interviste inedite, dietro le quinte e filmati dei concerti ripresi da 20 camere. Ma il docu-film si spinge anche oltre, alla ricerca di storie e punti di vista di collaboratori e fan di diverse generazioni provenienti da tutto il mondo, confrontando il contesto emotivo e sociale degli spettacoli degli anni '90 rispetto al tumulto della nostra epoca attuale. Recensione ❯
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Il ritratto di un maestro le cui sfide ci fanno volare verso mete prima ritenute impensabili. Documentario, Germania, Gran Bretagna2022. Durata 102 Minuti.
Un film che svela l'uomo dietro il mito per celebrarne la vita e l'opera in occasione degli ottant'anni appena compiuti. Espandi ▽
Il ritratto di un maestro del cinema la cui coerenza è rimasta intatta pur nella molteplicità delle scelte espressive. Werner Herzog sostanzialmente è incapace di sognare. Lo sa però fare ad occhi aperti, magari quando si trova a guidare l’auto per diverse ore. E lo sa fare benissimo consentendo a tutti coloro che amano il suo cinema di andare oltre il ‘fatto’ che accade sullo schermo per coglierne il senso in profondità. È questo il leit motiv di tutta la sua filmografia così come emerge da questo percorso volutamente e giustamente cronologico. Herzog si racconta con abbondanza di citazioni e con il desiderio esplicito di tornare a pensare al proprio cinema con una prospettiva si potrebbe dire ‘pacificata’. Se, come afferma Wim Wenders, il Werner giovane non aveva un carattere proprio facile essendo molto determinato e con convinzioni incrollabili quello di oggi guarda al passato non con distacco ma come se lo osservasse dall’alto. D’altronde dichiara di ritenere un’ingiustizia della Natura il fatto che gli esseri umani non abbiano le ali. Ma è il suo cinema che ci fa volare verso mete che ogni volta si spostano oltre il pensabile e si concretizzano ‘nonostante tutto’. Recensione ❯
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Un viaggio immersivo attraverso la scena musicale newyorkese dei primi anni 2000. Una nuova generazione ha dato il via a una rinascita musicale per New York City che ha echeggiato in tutto il mondo. Recensione ❯
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Una serie commovente che vede lo stesso David Beckham tornare alle sue radici nell'East London per fare da mentore ai Westward Boys. Espandi ▽
David Beckham fa da mentore alla giovane squadra dei Westward Boys, condividendo le storie della sua carriera di calciatore, durata oltre 20 anni e che lo ha visto giocare per alcuni dei club di maggior successo al mondo, per aiutarli a imparare lezioni preziose sulla pratica, l'ambizione e il lavoro di squadra. Fuori dal campo, Beckham ha la possibilità di trascorrere del tempo con i giocatori e le loro famiglie, conoscendo la loro vita, le speranze e le preoccupazioni e parlando loro dell'importanza della collaborazione, dell'etica del lavoro e della comunità. Recensione ❯
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Dall'ascesa fino alla messa al rogo mediatica di Sinead O'Connor. Espandi ▽
Nel 1992 Sinead O'Connor sale sul palco del Madison Square Garden per i 60 anni di Bob Dylan e non riesce a cantare una singola nota: il pubblico glielo impedisce a suon di fischi e ululati. La ragione è il gesto plateale compiuto qualche giorno prima dall'artista al Saturday Night Live, dove ha strappato una foto di papa Wojtyla per denunciare la diffusione della pedofilia nella chiesa cattolica statunitense. Da allora, per la cantante ai vertici della scena internazionale la vita non sarà più la stessa, il declino inarrestabile. Recensione ❯
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La band britannica New Wave Duran Duran celebra la loro carriera di quattro decenni. Espandi ▽
In questo lungometraggio docu-concert film, la band britannica New Wave Duran Duran celebra la loro carriera di quattro decenni, l'uscita del loro ultimo album in studio 'Future Past', e il lancio di un tour mondiale globale. Una straordinaria notte di musica, girato su un tetto di Los Angeles, con l'iconica Capitol Tower dietro di loro e l'insegna di Hollywood in lontananza. Un liceo di Hollywood ci ricorda la prolifica e diversificata scrittura di canzoni di Duran Duran, e cattura la loro sconfinata energia dal vivo. Il film dà vita anche al rapporto profondo e duraturo della band con Los Angeles, attraverso nuove interviste esclusive, video dietro le quinte e filmati d'archivio inediti. Recensione ❯
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