Supereroi fighi, scene epiche, grandi nemici da combattere, ironia tagliente, una caterva di effetti speciali. Sono questi gli elementi che hanno reso i cinecomic di casa Marvel un autentico successo planetario creando, in pochissimi anni, un immaginario destinato a durare nel tempo. Conferma ancora una volta la qualità della saga Ant-Man and the Wasp, ventesimo capitolo del Marvel Cinematic Universe.

Ambientato all'indomani di Captain America: Civil War e un passo prima di Avengers: Infinity War, il film segue l'ex ladro Scott Lang alle prese con le proprie responsabilità. Difatti, a seguito di quanto raccontato in Ant-Man (2015), deve confrontarsi con i suoi nuovi compiti. Da una parte c'è da crescere nel migliore dei modi la figlia Cassie, dall'altra ci sono da gestire abilità e capacità eccezionali. Lui, con modalità sorprendenti, riesce a restringersi e ingrandirsi a suo piacimento. Può diventare piccolo e quasi invisibile come una formica o può crescere a dismisura arrivando fino a un'altezza di diciannove metri.

Da lunedì 1 a domenica 14 aprile gli eroi e supereroi più amati del cinema, dei fumetti, dei videogiochi e della tv popoleranno Sky Cinema Collection con oltre 30 titoli in programmazione. Ant-Man and the Wasp è uno dei film che la Collection può vantare.

Dato che da grandi poteri derivano grandi responsabilità, Scott Lang è chiamato in missione per frenare l'avanzata di Ghost, al secolo Ava Starr, una criminale proveniente da un'altra dimensione che riesce a superare e attraversare la materia. Il suo obiettivo? Rubare l'avanzatissima tecnologia Pym e usarla per conquistare il mondo da noi conosciuto. Un villain di un certo livello per Ant-Man che, per bloccare l'avversaria, ha un disperato bisogno di aiuto. In suo soccorso arriva Wasp, ovvero Hope van Dyne. Quest'ultima però ha anche altri pensieri per la testa: infatti, insieme al padre Hank, è disposta a tutto per ritrovare la madre, Janet, intrappolata nel regno quantico subatomico a seguito di un incidente avvenuto nel 1987.

I due supereroi, supportati da tute all'avanguardia, vengono coinvolti in combattimenti che non minano però il loro senso dell'umorismo. Fanno conoscenze inaspettate - si veda lo spassoso incontro con Bill Foster, ex partner di Hank - e si ritrovano a districarsi in situazioni altamente pericolose con continui ribaltamenti di fronte. La conclusione del film - d'obbligo la visione della scena dopo i crediti, non solo perché una formica gigante suona la batteria - è indicativa a tal proposito e riallaccia indistricabilmente i fili con Avengers: Endgame in uscita in Italia il 24 aprile 2019.

Lunedì 8 aprile alle 21.15 su Sky Cinema Uno, poi disponibile anche on demand, Ant-Man and the Wasp porta sempre la firma di Peyton Reed, già dietro il successo del primo capitolo cinematografico dedicato al supereroe Marvel.

Il cast, capitanato da Paul Rudd ed Evangeline Lilly, è impreziosito dalle presenze di Michael Douglas e Michelle Pfeiffer, interpreti rispettivamente di Hank Pym e Janet van Dyne. Nella squadra si segnalano infine Laurence Fishburne, Bobby Cannavale, Michael Peña, Judy Greer e Randall Park. La parte di Ghost, che nei fumetti è un personaggio maschile, è stata affidata invece a Hannah John-Kamen, attrice britannica dall'interessante curriculum televisivo (Black Mirror, Killjoys, Game of Thrones).

Ospiti al Giffoni Film Festival, i due attori protagonisti si sono dichiarati entusiasti della loro partecipazione a un'opera come Ant-Man and the Wasp. La Lilly, che molti ricordano in Lost e nella trilogia de Lo Hobbit, ha detto: "Vedo il Marvel Cinematic Universe come una piccola fuga dalla realtà, un modo di sentirsi bene e speranzosi anche se nel mondo le cose non vanno al meglio. Inoltre mi ricorda di cercare il coraggio dentro di me: incarnare un eroe è una sfida e mi permette di vedere il potenziale che posso raggiungere come madre e cittadina".

Paul Rudd, che dei due film su Ant Man è anche sceneggiatore, si è soffermato invece su altri aspetti: "La partecipazione a questa saga è stata una grande aggiunta alla mia vita e una forza del tutto positiva. Mi piace far parte di un fenomeno così conosciuto e amato in tutto il mondo. Mi permette di condividere moltissimo con i miei figli. Per me è una grandissima gioia".