Blue My Mind - Il segreto dei miei anni

Film 2017 | Drammatico, +13 97 min.

Regia di Lisa Brühlmann. Un film con Luna Wedler, Zoë Pastelle Holthuizen, Regula Grauwiller, Georg Scharegg. Cast completo Titolo originale: Blue My Mind. Genere Drammatico, - Svizzera, 2017, durata 97 minuti. Uscita cinema giovedì 13 giugno 2019 distribuito da Wanted. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,89 su 25 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 luglio 2019

Mia, una ragazza di quindici anni, si trasferisce con la sua famiglia nella periferia di Zurigo. A partire da quel momento la vita della ragazza prende una direzione differente. In Italia al Box Office Blue My Mind - Il segreto dei miei anni ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 12,4 mila euro e 8,3 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,89/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 3,00
PUBBLICO 3,17
CONSIGLIATO SÌ
Una versione insolita del coming of age che auspica l’autoaccettazione ed elogia metaforicamente la diversità.
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 13 giugno 2019
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 13 giugno 2019

Mia ha quindici anni e si è appena trasferita con la famiglia a Zurigo, in una nuova casa e in una nuova scuola. Non è facile ambientarsi, e per Mia non lo è nemmeno nel proprio corpo, che sta cambiando rapidamente, spaventandola. Non controlla i suoi istinti, che le fanno fare cose strane, e comincia ad avere dei misteriosi problemi cutanei alle gambe. La frequentazione di Gianna e delle sue amiche, ragazze che passano il tempo a bere e a combinare incontri di sesso via smartphone, la porta a sedare con l’alcool le sue preoccupazioni, ma la trasformazione del suo corpo non si arresta e prende il sopravvento.

La svizzera Lisa Brűhlmann prende alla lettera le sensazioni comuni a molte fasi dell’adolescenza e i discorsi che si accompagnano ad esse - l’impressione di non riconoscersi, di vedersi mostruosi, di combattere con nuovi e implacabili appetiti, di sfuggire a tal punto alla comprensione dei propri genitori da pensarli come estranei - e costruisce un’escalation che trasforma il classico coming of age in una sua versione allucinata e fantastica.

Non è però una fiaba, Blue my mind, o almeno non nello stile, che la regista forza nella direzione del realismo, costringendoci, in alcune parti, alla visione di sequenze quasi irritanti nella fotografia di una banalità claustrofobica e autodistruttiva, ma strettamente legata al tema del film e utile propulsore verso la liberazione finale.

Non è nemmeno un horror, pur percorrendo un sentiero comune, poiché tante volte, al cinema, il passaggio iniziatico dall’infanzia all’età adulta è stato trasfigurato in termini da incubo, con l’immagine del sangue mestruale nel ruolo di incidente scatenante. Il film della Brűhlmann raccoglie alcuni spunti ma sceglie una strada meno connotata e più insolita, che sfocia nell’elogio metaforico della diversità e nell’auspicio dell’autoaccettazione, senza però mai scollarsi di dosso una potente inquietudine, che la giovane protagonista, Luna Wedler, sostiene con efficacia. È la stessa ambivalenza che circonda la figura mitologica della sirena, ibrido tra donna e animale, traghettatrice delle anime nell’Aldilà, creatura mostruosa di abbagliante bellezza.

Più ruvido che poetico, magnetico e originale, nei momenti migliori, Blue my mind si concentra sul corpo come luogo di un cambiamento involontario, doloroso e incontrollabile, e sulla difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo e la propria vera identità, una volta completata la muta.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 1 novembre 2023
Lovemovies

Mia è un'adolescente che cerca nuove amicizie dopo il trasloco della famiglia in un'altra città. Inizialmente fatica a farsi accettare dalle altre ragazze, in particolare dal vivace gruppo di compagne di classe che avevano subito attirato la sua attenzione. A questo punto la regia si sofferma a narrare le inquietudini tipiche di quella età, la voglia di accettare ogni [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
martedì 11 giugno 2019
Ilaria Ravarino

Rientra nel genere del body horror perché racconta (anche) una mutazione radicale del corpo. Ma Blue My Mind, potente esordio dell'attrice e regista svizzera Lisa Brühlmann, è un horror a tutto campo. Perché spaventa, turba, scuote ed entra dentro toccando - in un solo colpo - tre punti sensibili del cine-inconscio collettivo.

Che paura, l'adolescenza. Età di mezzo per eccellenza, tempo del cambiamento che si fa mutazione - del corpo, del cuore, dei sentimenti - età delle scoperte e degli errori, anni tragici e comici, anni spaventosi come l'ignoto oltre la frontiera che separa il bambino dall'adulto, la dominazione dall'indipendenza.

L'adolescenza è un'età che ha sempre attratto il cinema, e che ha portato sul grande schermo storie potenti di ragazzi inquieti e ragazze interrotte, sorelle, amiche, complici ideali della Mia di Blue My Mind. Per citare solo le più famose, l'impacciata Nadine di 17 anni (e come uscirne vivi), esordio di Kelly Fremon, tradita dalla migliore amica e incapace di legare col fratello; l'insicura Olive di Easy Girl di Will Gluck, che rischia di farsi distruggere la vita da una montagna di bugie e pettegolezzi sulla sua presunta attività sessuale, diventata di dominio pubblico; l'inquieta Tracy di Thirteen - 13 anni, di Catherine Hardwicke, travolta e traviata da un'amicizia "sbagliata"; l'"anti-Barbie" Cady di Mean Girls di Mark Waters; la complicata Christine di Lady Bird (guarda la video recensione) di Greta Gerwig e la predestinata Marieme di Girlhood, di Céline Sciamma; e ancora le ragazze tristi de Il giardino delle vergini suicide e quelle ossessionate dalla celebrità di Bling Ring, entrambi di Sofia Coppola, le scatenate Spring Breakers di Harmony Korine e le loro sorelle maggiori, le sfortunate Ragazze interrotte di James Mangold. Mia si sente sola, ma al cinema - perlomeno - è in buona compagnia.

Che paura, il corpo delle donne. Strumento eletto del cinema, leva di seduzione o lama castrante (vedi alla voce Denti di Mitchell Lichtenstein), il corpo della donna sul grande schermo spaventa specialmente quando fa ciò che lo caratterizza anche nella realtà: mutare. Da Zoology di Ivan Tverdovski, storia di una donna e del suo rapporto con la sua coda, fino alla trasformazione in succube della bella (e famelica) protagonista di Jennifer's Body, la potenza atavica del femminile si incarnava già nella mostruosità ben prima che il cinema nascesse.

FOCUS
venerdì 7 giugno 2019
Claudia Catalli

È maledettamente interessante, Blue My Mind - Il segreto dei miei anni. Innovativo, perché interamente incentrato su una figura femminile descritta a tutto tondo, con la sua sete di ribellione e le sue scelte non convenzionali. Inquietante, come si addice a un film che mescola sapientemente fantasy, mystery e dramma adolescenziale. Intelligente, nel raccontare l'adolescenza come una grande metafora di trasformazione personale, durante la quale si cambiano letteralmente pelle, appetito, abitudini. Questo accade alla protagonista di Blue My Mind, un coming of age decisamente dark che ben sa raccontare le altalene emotive di una teenager alla scoperta di se stessa.

Usare il fantasy come strumento potente di metafora per far riflettere chi guarda eludendo ogni tentazione didascalica, ma anzi insistendo sul potere evocativo dell'immaginazione, è un'operazione che continua a rivelarsi cinematograficamente efficace. Specie - vale la pena accennarlo senza spoilerare troppo - per le creature acquatiche.

Guillermo del Toro con il suo La forma dell'acqua ha raccontato una fiaba di amore e integrazione, dove l'infatuazione per il diverso diventava lotta per farlo sopravvivere, per farlo "accettare", per salvarlo. Ali Abbasi in Border - Creature di confine lo usava per insistere sulla preziosità dell'essere differenti dagli altri, su come il valore anomalo in una società non siano mai le caratteristiche fisiche - per quanto inquietanti - quanto il rispetto delle regole di convivenza, su come il senso di comunità possa e debba esserci anche tra creature profondamente diverse. 

Arriviamo quindi a Blue My Mind, che narra l'iniziazione sessuale di un'adolescente e insieme il suo percorso di esplorazione. Approda in una scuola, conosce nuove persone, fa le sue prime esperienze. Un'avventura di ricerca costante di identità, ma anche di tentativo di comprensione del proprio corpo che reagisce in maniera insolita al menarca, che le impone stimoli nuovi e la espone a sensazioni mai provate prima. La deriva fantasy sul mondo acquatico impreziosisce tutto questo, riportandoci agli antipodi di film come Una sirena a Manhattan: qui il desiderio del ritorno all'universo marino è tutto inconscio e interiore, quasi un ritorno all'amnios materno, alla voglia di rispondere al quesito esistenziale di cui l'adolescenza si fa portavoce: "Chi sono veramente e da dove vengo". 

A poco serve il distrarsi da sé, che la protagonista prova disperatamente attraverso alcol e droghe. Fare i conti con se stessi è qualcosa di ineludibile per qualunque creatura dell'universo, pare suggerire la regista svizzera Lisa Brühlmann, bravissima a dirigere un'eccezionale Luna Wedler, che a tratti ricorda Marine Vacth di Giovane e bella di Francois Ozon. Ma soprattutto a firmare un film di formazione di quelli imperdibili, che affascina, strega, inquieta e non permette a chi guarda di staccare gli occhi dallo schermo. Quasi fosse soggiogato dal canto della Sirena.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 20 giugno 2019
Beatrice Fiorentino
Il Manifesto

Niente di neanche lontanamente vicino alla leggerezza di Splash una sirena a Manhattan, in Blue My Mind -esordio della svizzera Lisa Bruhlmann, siamo più dalle parti di Thelma in quanto a atmosfere livide da Nord Europa, a tensione para -horror, all'uso delle metamorfosi del corpo come metafora dei grandi tumulti che investono «la stagione di mezzo».

lunedì 6 maggio 2019
Claudio Bartolini
Nocturno

Capita. Non così spesso come a volte si tende a credere, ma (ancora) capita. Capita che nell'opera prima si riversino su pagina e schermo gli anfratti più bui (tematicamente) e illuminati (drammaturgicamente) della propria anima artistica, permettendo a sogni e incubi di confluire armonicamente in un'opera brillante inventiva e carisma. Allora gioiamo per l'esordio di Lisa Bruhlmann da Zurigo, che [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 giugno 2019
Martina Toma
Cult Week

Il cinema svizzero è sempre stato, almeno per quanto riguarda le sale italiane, sottovalutato, poco considerato nei cartelloni nonostante la vicinanza, dimenticato per lasciare spazio ai grandi kolossal americani. Negli ultimi anni, però, alcuni registi elvetici hanno creato piccole gemme di cinema indipendente da non trascurare. Tra queste vi è sicuramente Blue my mind, un film legato a temi cruciali, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 19 giugno 2019
Alberto Pezzotta
ViviMilano

Per metà sembra il solito film sulla teenager di buona famiglia ribelle senza perché, che si mette a frequentare cattive compagnie, sballarsi e scoprire la sessualità con le contraddizioni del caso. Ma poi il film dell'esordiente regista svizzera la pianta con la sociologia d'accatto e diventa ancora peggio: un fantasy che verrebbe voglia di spoilerare tanto è insulso.

martedì 18 giugno 2019
Roselina Salemi
Tu Style

Mia, 15 anni, si sente diversa. Gira con un gruppo di amiche che giocano a strangolarsi e rubano vestiti. Ha dubbi sulla sua identità. In effetti, si sta trasformando in una sirena. Le dita dei piedi si uniscono, le crescono branchie e coda. Dramma adolescenziale con venature fantasy, viaggio simbolico nel cambiamento, Blue my mind è un'opera prima affascinante. Da Tu Style, 18 giugno 2019

lunedì 17 giugno 2019
Gianni Canova
We Love Cinema

La mano di Mia si immerge con furia nell'acquario del salotto, afferra un pesciolino rosso, lo stringe con rabbia, lo porta alla bocca e lo mangia. Crudo e vivo. Con la coda che resta per un attimo lì, sospesa fra le labbra. Poi Mia va in bagno e vomita nel wc. La madre la sente, accorre. Le chiede se c'è qualcosa che non va. Ma lei si rialza, si sistema una ciocca di capelli biondi, fa finta di nulla [...] Vai alla recensione »

sabato 15 giugno 2019
Beatrice Fiorentino
Il Manifesto

Mia ha quindici anni e molti cambiamenti da affrontare: una nuova a casa alle porte di Zurigo, una nuova scuola, nuove amicizie e abitudini. E soprattutto c'è il corpo che cambia e si trasforma, incontrollabile, e obbedisce a nuovi istinti: rabbia, fame, desiderio. Il menarca la coglie di sorpresa e da quell'istante niente è più come prima, tutto assume una nuova luce, una luce livida.

venerdì 14 giugno 2019
Alessandra De Luca
Avvenire

Mia, una ragazza di quindici anni, si trasferisce con la sua famiglia nella periferia di Zurigo e da quel momento la vita della ragazza, costretta ad affrontare una trasformazione radicale, comincia a cambiare. Il suo corpo infatti sta mutando e, nonostante i tentativi di arrestare il processo, la ragazza deve accettare la forza dirompente della natura.

venerdì 14 giugno 2019
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Che cosa intende l'adolescente Mia quando, a metà film, urla alla psicologa: "Loro sono veramente i miei genitori? Io non sono normale. E non lo erano neanche i miei veri genitori". E non è una suggestione mentale. Per spostamenti progressivi, qualcosa sta mutando in una ragazzina incapace di minima spiegazione. In questo soft horror, incline alla metafora della scoperta dell'identità nel passaggio [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 giugno 2019
Silvia Di Paola
La Sicilia

Una sirena per raccontare l'adolescenza. Per raccontare come ci si sente quando il proprio corpo sembra impazzire, seguire leggi ignote, cambiare e quando si capisce che non si può tornare indietro, che si è impotenti davanti al cambiamento. Praticamente la storia di ogni adolescente ma in questo film (premiato nei festival di mezzo mondo) la regista Lisa Brühlmann lo racconta in un modo che non dimenticher [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2019
Claudia Ferrero
La Stampa

La voglia irrefrenabile di mangiare i pesciolini dell'acquario di casa. Poi la corsa in bagno a vomitare. È solo la prima di tante scene disturbanti che Mia si trova a vivere suo malgrado: «Non vorrei farlo, ma non riesco a controllarmi». Mia è preda di una inesorabile trasformazione del suo corpo di adolescente, una metamorfosi anche horror che prova a soffocare con alcol, droghe e con i primi stordimenti [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2019
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Mia ha quasi sedici anni e si trasferisce, con la famiglia, nella periferia di Zurigo. Lega, non senza difficoltà, con un gruppo di ragazze, finendo per seguirne le orme, tra alcol, sesso, droga. Intanto, però, il suo corpo sta cambiando radicalmente; cosa saranno quelle strane squame che si formano sulle sue gambe? Un film molto particolare, che racconta la fase della pubertà attraverso una metafora [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2019
Roberto Nepoti
La Repubblica

Esordio nel lungometraggio della regista svizzera Lisa Bruhlmann, Blue my mind è un film di formazione al confine tra realismo e "fantastico" (nel senso che introduce un elemento assurdo in un contesto noto). La quindicenne Mia è decisa a inserirsi in un gruppo che considera cool mediante gli strumenti noti: alcol, sesso, droga, esibizionismo. Nel frattempo ha le prime mestruazioni e scopre il proprio [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2019
Letizia Rogolino
Elle

Una bambina dai capelli rossi affonda i piedi tra i sassi bagnati sulla riva del mare, stregata dal fascino di quella immensa distesa d'acqua di un blu intenso. Inizia così Blue My Mind - Il Segreto dei miei anni, il film diretto da Lisa Bruhlmann che, dopo l'anteprima alla Festa del Cinema di Roma per Alice nella Città, arriva nelle sale il 13 giugno con WANTED Cinema.

martedì 11 giugno 2019
Caterina Bogno
Film TV

A ben vedere, tra metamorfosi inconsulte e creature che si scoprono estranee, ogni (buon) coming of age dovrebbe essere anche un racconto fantastico: il corpo cambia, producendosi in incoerenti escrescenze e mutando in una cosa altra da sé, misteriosa e aliena, mentre la mente tenta inutilmente di tenere il passo della trasformazione. Per questo l'esordio di Brühlmann pare benedetto da un'intuizione [...] Vai alla recensione »

sabato 8 giugno 2019
Andrea Frambrosi
L'Eco di Bergamo

«Blue My Mind - Il segreto dei miei anni», della regista zurighese Lisa Brühlmann. Già è difficile che approdino film svizzeri sui nostri schermi, ancora più sorprendente quello di un'esordiente come nel caso della Brühlmann che ha invece fatto centro con un'opera prima che ha già fatto il giro del Festival di mezzo mondo anche se, da noi, esce solo ora a un paio d'anni dalla sua realizzazione.

lunedì 3 giugno 2019
Marcello Garofalo
Ciak

Sul finire delle vacanze estive, Mia, un'inquieta quindicenne, trasloca con i genitori alle porte di Zurigo. La ragazza affronta il delicato momento della pubertà con ribellioni continue, supportata da un gruppo di amiche compiacenti, tra gesti inconsulti, droghe e forti esperienze sessuali, mentre avverte che il suo corpo sta cambiando radicalmente.

lunedì 3 giugno 2019
Marcella Peruggini
Vivi il Cinema

Mia è il nome di una quindicenne che vive il cambiamento. Quello di una nuova città, di una nuova scuola, di nuove, future amicizie. La freschezza della sua bellezza in confronto alle coetanee è disarmante. La ricerca di adeguamento porta con se il turbamento, già latente nella crescita e, se è l'adolescenza a issare le vele, allora ogni esperienza ha il sapore del proibito: poco importa se Mia deve [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 novembre 2018
Jessica Kiang
Variety

It is the first day at a new school for teenaged Mia (Luna Wedler). At lunch break, a girl shyly tries to make friends. But the pouty, pretty Mia, who is just days away from her first period and is perhaps taking this new start as an opportunity to better her social standing, has her eyes on a different clique. Wild-child Gianna (Zoë Pastelle Holthuizen), all silky waist-length hair and bare midriff, [...] Vai alla recensione »

giovedì 8 novembre 2018
Robert Abele
The Los Angeles Times

A 15-year-old only child thrown into a cliquish new school may believe her social struggles are spelled out for her, but Mia (Luna Wedler) - the forthright protagonist of Swiss actor Lisa Brühlmann's feature directing debut about tortured adolescence, "Blue My Mind" - has other currents roiling inside her too. She not only wonders if her parents are her biological ones, but notices her body is changing [...] Vai alla recensione »

domenica 5 novembre 2017
Laura Sinceri
Sentieri Selvaggi

Mia, quindici anni, alla fine dell'estate, si trasferisce con i genitori a Zurigo. Nuova città, nuova scuola, nuovi compagni per questa silenziosa ragazza dal volto lunare. Un desiderio profondo di fare amicizia, non con gli sfigati, con il gruppo più popolare, di essere guardata, desiderata, di sperimentare il sesso per la prima volta. Ci sono tutti i presupposti per un ottimo film di formazione, [...] Vai alla recensione »

lunedì 30 ottobre 2017
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Il dramma adolescenziale si consuma, nel caso di Blue My Mind, attraverso una mutazione. Il mostro dentro di noi si affaccia sul mondo e prende il sopravvento, come l'incontrollabile impulso che traghetta la protagonista dalla giovinezza all'età adulta. Il tempo del gioco, dei divertimenti, delle notti passate a ballare fino all'alba, da un giorno all'altro finisce e iniziano le responsabilità, le [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 settembre 2017
Giorgia Del Don
Cineuropa

Ricca di un lunga esperienza come attrice e recentemente laureata in regia alla Zürcher Hochschule der Künste, Lisa Brühlmann esordisce con un film molto personale che scivola progressivamente verso il soprannaturale lasciando lo spettatore incerto riguardo allo sviluppo degli eventi che sfilano davanti ai suoi occhi. Provocante e rinfrescante Blue My Mind, che si proietta in Nuovi registi al Festival [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 maggio 2019
Elisa Battistini
Quinlan

Mia ha quasi 16 anni ed è in piena pubertà. Sospinta da inedite pulsioni, in classe ha fatto comunella con altre ragazze che, come lei, vanno in cerca di trasgressione. A differenza delle sue amiche Mia però si sta trasformando non solo in una donna, ma in una sirena... Ci sono molti modi di mettere in scena l'adolescenza e va dato atto alla regista svizzera Lisa Brühlmann (al suo esordio nel lungometragg [...] Vai alla recensione »

NEWS
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lunedì 10 giugno 2019
 

Mia, una ragazza di quindici anni, si trasferisce con la sua famiglia nella periferia di Zurigo. A partire da quel momento la vita della ragazza prende una direzione differente: cambia casa, amici, atteggiamento, abitudini, ma soprattutto si trova ad [...]

TRAILER
martedì 14 maggio 2019
 

Mia, una ragazza di quindici anni, si trasferisce con la sua famiglia nella periferia di Zurigo. A partire da quel momento la vita della ragazza prende una direzione differente: cambia casa, amici, atteggiamento, abitudini, ma soprattutto si trova ad [...]

NEWS
venerdì 3 maggio 2019
 

Proprio al finire delle vacanze estive la quindicenne Mia trasloca con i genitori alle porte di Zurigo. Sentendosi da sempre estranea ai suoi genitori, si ritrova spesso a chiedere se è stata adottata ma la madre, seppur offesa dalle illazioni, non risponde. [...]

[LINK] FESTIVAL
giovedì 1 febbraio 2018
Francesca Ferri

Incoraggiare registi affermati, cercare nuovi talenti, celebrare il cinema in tutte le sue forme, sono i propositi che animano l'International Film Festival Rotterdam dalla sua prima edizione nel 1972.

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