Leone Ginzburg, evoluzione di un risoluto oppositore del fascismo e delle sue nefandezze. Espandi ▽
Torino, 1923. Al liceo d'Azeglio di Torino un gruppo di diciassettenni si forma intorno all'insegnamento di maestri antifascisti come Augusto Monti e Umberto Cosmo. Tra loro spicca per maturità e carisma un giovane ebreo russo nato a Odessa, Leone Ginzburg. Confrontati alla fase trionfante del fascismo, ognuno di loro lotterà negli anni successivi contro la retorica e l'oscurantismo del regime, con i mezzi dell'azione politica e della diffusione culturale. La scelta più radicale sarà quella di Leone. La sua morte a soli 34 anni a Regina Coeli sotto la feroce tortura nazista; gli anni del confino, l'impegno nel Partito d'Azione e in Giustizia e Libertà, il lavoro editoriale all'Einaudi (di cui è il grande ispiratore) fanno di lui una figura centrale della cultura e dell'identità torinese negli anni in cui questa si afferma come punto di riferimento morale e intellettuale per la Nazione intera, punta di diamante di un'Italia che continua a lottare per difendere i suoi valori più alti. Recensione ❯
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Shashamane, città per tutti gli esuli che cercano di tornare a casa e che ritrovano sogni, rassegnazioni, utopie. Espandi ▽
La Terra Promessa? Per alcuni si trova in Etiopia. È Shashamane, a 250 chilometri da Addis Abeba, donata nel 1948 dall'imperatore etiope Hailé Selassié a tutti gli africani che, dispersi per il mondo nella diaspora della schiavitù, avessero voluto tornare nella loro patria. E alcuni sono tornati: dal Giappone e dai Caraibi, dall'America e dalla Svezia. Questo film è la loro storia, attraverso le voci di chi ce l'ha fatta e di chi ci ha ripensato, di chi è rimasto deluso e di chi ancora insegue un'utopia. Shashamane si è una città caotica e disinibita, ma anche in una "enclave" di rasta decisi a vivere secondo l'ispirazione di Bob Marley, cantore e araldo della fratellanza. Perché la realtà è difficile ma i sogni sono duri a morire. Per fortuna. Recensione ❯
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Il film è tratto dal libro "Too proud, too fragile" scritto da Alfonso Signorini. Espandi ▽
Il film sarà incentrato sulla passionale relazione tra la cantante e il magnate greco Aristotle Onassis che è durata quasi per due decenni. Recensione ❯
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Quattro madri e i loro figli, rapporti diversi uniti dal racconto della regista che ci porta vicini a ogni singola vicenda. Espandi ▽
Daimon è un film sulla maternità che racconta di quattro donne e del rapporto con i loro figli. Si va dalla gravidanza di Lucy ai primi tre anni del bimbo di Laura, ai sette della bimba di Sara, fino ai diciassette della figlia di Chicca. Il film unisce le loro vite e i loro racconti attraverso un unico sguardo, quello della regista, che ricerca nell'osservazione e nel dialogo con le sue amiche le risposte a quelle domande che sorgono quando si decide di diventare madri. Sette anni di riprese per un film che documenta la quotidianità e l'eccezionalità della maternità in un modo intimo e naturale che ci porta vicini, anche emotivamente, al vissuto delle protagoniste. Recensione ❯
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Remo Remotti raccontato, anche tramite la sua voce, in nove capitoli di poesia, arte e musica del poliedrico (non solo) attore italiano. Espandi ▽
Remo Remotti, attore, musicista e artista, l'ultimo poeta della Capitale, l'ultimo Casanova. Nel 2015 si spegneva lasciando un vuoto grande come la sua personalità complessa, la sua esuberanza verbale, la sua energia istrionica. Questo film lo racconta in nove capitoli, nove storie nella storia attraverso cui ci conduce la voce stessa del protagonista. Una trama autobiografica che si intreccia con le testimonianze di amici e colleghi e con le immagini delle sue performance. Recensione ❯
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Il regista premio Oscar e vincitore per due volte della Palma d'oro Bille August alla regia. Antonio Banderas nei panni di Versace. Espandi ▽
Nella primavera 2016 inizieranno le riprese, tra Reggio Calabria, Milano e Miami del film sulla vita di Gianni Versace, diretto da Bille August e interpretato da Antonio Banderas. Il regista danese, premio Oscar e vincitore per ben due volte della Palma d'oro, ha dichiarato: "Racconterò la parte più intima di questo artista e i suoi lati meno conosciuti". Recensione ❯
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L'universo di Riccardo Mannelli, ricostruito anche grazie a contributi di personalità della cultura italiana e americana. Espandi ▽
Un ritratto, un viaggio nella quotidianità dell'artista e dell'uomo Mannelli. Un punto di vista che vuole raccontare gli infiniti mondi paralleli in cui Riccardo Mannelli si muove. Girato durante il periodo dell'organizzazione della mostra personale dell'artista a Los Angeles, il film è impreziosito da contributi di importanti personalità della cultura italiana e americana e dalle riflessioni dell'artista sull'umanità e sulla propria ricerca artistica. Recensione ❯
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