Il balletto di Christopher Wheeldon, basato sul celebre libro di Lewis Carroll, è una storia esuberante, popolata di personaggi immediatamente riconoscibili, come il Cappellaio Matto che balla il tip-tap, il suscettibile Bianconiglio e la cupa e lunatica Regina di Cuori. Wheeldon, con l'aiuto del compositore Joby Talbot e dello scenografo Bob Crowley, ha creato un balletto per famiglie, genuino e fedele allo spirito dell'amato classico per l'infanzia di Carroll. Mentre i conoscitori del balletto apprezzeranno i riferimenti ad altre opere famose (vi è, per esempio, una parodia dell'adagio rosa de La Bella Addormentata, con le crostate al posto dei fiori) lo spettacolo è soprattutto una brillante riproduzione del mondo bizzarro e fantastico di Carroll, con meravigliose coreografie, una musica vivace e una buona dose di magia da palcoscenico. Recensione ❯
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Il balletto del Bolshoi presenta la storia intensa e appassionata di Marco Spada ovvero il figlio del bandito. Espandi ▽
Il bandito Marco Spada saccheggia la regione proprio sotto il naso del Governatore e nasconde sapientemente la sua identità. Sua figlia Angela, completamente inconsapevole della doppia vita del padre e delle sue attività clandestine, è intanto preoccupata della sua difficile situazione sentimentale: innamorata del Principe Federici è infatti distrutta quando scopre che potrebbe non poterlo sposare perché lui è già impegnato con un'altra donna... Recensione ❯
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Basato sul romanzo di Balzac, Illusioni Perdute è una storia stuzzicante fatta di passioni, ambizioni e delusioni. Espandi ▽
Basato sul romanzo di Balzac, Illusioni Perdute è una storia stuzzicante fatta di passioni, ambizioni e delusioni. Il libro è un romanzo diviso in tre parti, dedicato a Victor Hugo e si inserisce nella produzione di Balzac che si occupa di studiare gli usi e i costumi della società francese. La storia è incentrata su un giovane ambizioso, Lucien de Rubempré, che percorre un percorso dissestato e deludente tipico dell'uomo di provincia, pieno di debolezze e che sa vestire i panni dell'eroe e dell'antieroe alla stesso momento. Recensione ❯
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Dopo il delizioso balletto di Alice nela paese delle meraviglie, Christopher Wheeldon continua la sua collaborazione di grande successo con lo scenografo Bob Crowley e il compositore Joby Talbot per creare i lsuo primo balletto basato su un'opera di Shakespeare, la tarda commedia romantica Il racconto d'inverno. La storia racconta la distruzione di un matrimonio per gelosia, l'abbandono di un bambino e un amore apparentemente senza speranza. Eppure, attraverso il rimorso e rimpianto - e dopo che una statua prende miracolosomante vita - il finale è all'insegna del perdono e della riconciliazione. Si tratta di un ottimo materiale per il balletto, con una storia che consente di rappresentare intense emozioni tra i personaggi e all'interno della loro anima, e la possibilità pe rla compagnia di creare non solo nuovi protagonisti, ma tutto un mondo fiabesco. Recensione ❯
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Ispirato alle celebri gioiellerie della 5a strada a New York, questo trittico è un tributo alle donne e alle città di Parigi, New York e San Pietroburgo. Espandi ▽
Jewels si articola in tre parti, Emeralds, Rubies e Diamonds, dove per ognuna sono state scelte musiche diverse, ispirate dal coreografo originale. Un esempio di danza astratta, che vede protagonista la prima ballerina del Bolshoi, Nina Kaptsova, ispirato alle celebri gioiellerie della 5a strada a New York, questo trittico è un tributo alle donne e alle città di Parigi, New York e San Pietroburgo. Recensione ❯
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Interpretata dalla ballerina Svetlana Zakharova, La figlia del faraone è coreografata da Pierre Lacotte. Espandi ▽
Prima coreografia firmata da Marius Petipa, La figlia del faraone viene portata in scena in pompa magna per la prima volta nel 1862 a San Pietroburgo. Divenuta sin da subito immensamente popolare presso il grande pubblico, La figlia del Faraone è stata ripensata e nuovamente coreografata in numerose occasioni. Nel 1864, il balletto è stato trasferito da San Pietroburgo al Teatro Bolshoi di Mosca. In epoca sovietica però l'opera è stata accusata di essere ideologicamente immatura rimanendo così a lungo dimenticata. Nel 2000 Pierre Lacotte ha ricevuto la commissione dal Teatro Bolshoi di far risorgere il possente affresco egiziano pensato da Petipa, dando nuova vita a questo capolavoro dimenticato. Recensione ❯
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Questo primo capolavoro di Puccini fa un gradito ritorno a Covent Garden, dopo un'assenza di oltre 20 anni, in una nuova produzione di Jonathan kent con la direzione di Antonio Pappano. La splendida soprano lettore Kristine Opolais ha stupito la critica con la Madama Butterfly del 2011 e con manon Lescaut, l'eroina coraggiosa ma influenzabile, vedremo un lato molto diverso del suo carattere. Il suo carisma corrisponde perfettamente a quello di Jonas Kaufmann, il suo amante Des Grieux, e Christopher Maltman, il cinico fratello di Manon. Si tratta di una nuova produzione molto attesa e la visione di Kent di una giovane che affronta la tentazione della grande città soddisferà sicuramente le aspettative del pubblico di oggi. Recensione ❯
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Sulla musica immediata di Minkus, le avventure di Don Chisciotte e del fido scudiero Sancho Panza si incrociano, o meglio fanno da pretesto per una storia d'amore e per una serata di scoppiettante danza. Fra fughe, inganni e travestimenti, la giovane Kitri e il barbiere Basilio coroneranno il loro sogno; Don Chisciotte lotterà con i mulini a vento e danzerà con la sua Dulcinea nel sogno di un giardino incantato.
C'è il respiro di un'opera buffa, di una pièce della Commedia dell'Arte in questo balletto senza pensieri, tra folklore spagnolo, danze di gitani e il candore sospeso del regno delle Driadi. Scintillante e pieno di temperamento, Don Chisciotte richiede superba tecnica, nelle variazioni e soprattutto nel gran pas de deux finale che celebra il trionfo dell'amore: una vera prova di bravura per ogni étoile. Recensione ❯
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La Leggenda dell'amore è una delle prime realizzazioni coreografiche di Youri Grigorovitch. Espandi ▽
La storia si apre negli appartamenti del re, dove la principessa Shyrin sta morendo per una grave malattia. Solo sua sorella, la regina, può salvarla offrendo la propria bellezza in cambio della vita di Shyrin. La sorella si sacrifica ma, dopo l'estremo gesto, vedendosi sfigurata e scoprendo la sorella innamorarsi dell'uomo che lei ama (il pittore Ferkhad) è colta drammaticamente dal rimorso per il gesto d'amore compiuto. La Leggenda dell'amore fu per anni una sorta di scuola per i ballerini nonché il luogo in cui Grigorovich sperimentò molti degli effetti coreografici che mise poi in scena, perfezionandoli, negli spettacoli successivi. Recensione ❯
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Manon Lescaut è una giovane e bella donna che cade preda della corruzione morale che attraversa la Parigi del XVIII secolo. Kenneth MacMillan porta questa storia sul palco con un balletto che evoca la brutalità e la decadenza descritte nel celebre romanzo di Abbé Prévost e il tormentato personaggio di Manon, combattuto tra l'amore per il poeta Des Grieux e la sua brama di denaro e attenzione. Il cast di complessi personaggi comprende lo spietato Monsieur GM, lo spavaldo Secondino, il malizioso fratello di Manon e la sua frivola Amante, ma il cuore del balletto risiede nei passi a due che MacMillan ha creato per Manon e Des Grieux, tra i più intensi, emozionanti e passionali mai coreografati. Recensione ❯
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L'incontro fra due grandi compositori quali Bizet e Ravel e due coreografi del New York City Ballet sottolinea affinità e dissonanze in un crescendo di intensità emotiva. Recensione ❯
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