Biancaneve è un classico delle fiabe per bambini? Secondo Angelin Preljocaj no: il grande coreografo francese, di origine albanese, vede in questa favola, che tutti conosciamo, un racconto capace di essere attualizzato e adattato alle principali problematiche della contemporaneità. La matrigna di Preljocaj, ad esempio, è una donna non più giovane che si affida alla chirurgia plastica per continuare a gareggiare in bellezza con la giovane Biancaneve. Questo è il nuovo specchio delle brame. E la mela avvelenata è il simbolo dell'incapacità di Biancaneve di diventare adulta conquistando il proprio posto del mondo, come in una condanna all'eterna giovinezza. E così via. Il tutto danzato sulle musiche di Mahler e calato in un'atmosfera non fiabesca, ma da fumetto, con qualche strizzatina d'occhio al pulp di Tarantino. Lo spettacolo, che ha debuttato nel 2008 alla Biennale de la Danse de Lyon, è uno dei più grandi successi coreografici degli ultimi anni: tutto esaurito ovunque e un video, girato dallo stesso Preljocaj, che è andato a ruba.