Una madre deve decidere se credere o meno a ciò che afferma suo figlio. Espandi ▽
La realtà dell’emigrazione ucraina prima dell’occupazione russa in un film che riflette sul sottilissimo confine tra verità e menzogna. Le premesse per realizzare un efficace film di denuncia non mancavano nella sceneggiatura. Ma, certo non per demerito della protagonista, quanto piuttosto della regia, tutto viene spento in un appiattimento narrativo che fa sì che anche gli scatti di sincerità e il bisogno di far emergere la verità si spengano in un continuum di una donna che finisce con il lasciarsi trasportare dagli eventi. Questo dispiace perché si è persa un’ottima occasione per tornare a sottolineare che da sempre, ma in questa fase storica ancora in misura maggiore, ciò che interessa alle masse non è la realtà ma la sua rappresentazione, non importa se distante anni luce dalla verità.