In un piccolo paese dell'Albania un gruppo di bambini discutono della storia di Caino e Abele. Espandi ▽
In alcuni villaggi dell'Albania rurale vige ancora il Kanun, antico codice tribale che impone alla famiglia di una persona assassinata il diritto di vendicare la morte del proprio caro uccidendo a sua volta un membro maschio della famiglia dell’assassino, costretta per questo a chiudersi in casa per anni fino all’ottenimento dell’eventuale perdono. In un contesto estremamente chiuso e arretrato, un gruppo di volontari ha creato un gruppo di aiuto per i bambini delle famiglie colpite dal Kanun, spingendoli a confrontarsi l’un con l’altro e a riflettere sulla loro condizione attraverso fiabe e storie bibliche.
Un documentario di creazione, sospeso tra realtà e sogno, disperazione e speranza, in cui le immagini servono da tramite verso un mondo alternativo.
La regista Keti Stamo, albanese di nascita, cresciuta in Italia e in Svizzera si è recata in una di queste zone e seguendo il lavoro di un gruppo di volontari ha registrato i sogni e i racconti dei bambini e delle bambine vittime del Kanun e dato loro la possibilità di influenzare la struttura stessa del film. Il film è elementare nella sovrapposizione dei duplici registri espressivi, quello realistico e quello onirico, ma ha la semplicità, e dunque la forza, di uno sguardo diverso su un mondo poco conosciuto o addirittura mai visto.