Giuseppe Sobreroni è un top manager che, licenziato in tempo di crisi, sarà disposto a tutto pur di ritornare in vetta. Espandi ▽
Umberto Dorloni è un avvocato d'affari nella Milano che si finge impermeabile alla crisi. È un tipo senza scrupoli, pronto a licenziare i "collaboratori" meno produttivi e a fare lo sgambetto ai partner del suo studio legale di grido. Ma il capo non lo stima, la moglie Carla è stanca delle sue disattenzioni, la figlia preadolescente Martina si ribella e il figlio Giacomino simula malori letali. Umberto però resta convinto di far parte della "gente che sta bene", quanto a denaro e a sanità mentale. Dietro la sua parlantina assordante, dietro il suo sguardo sfuggente si intravvede la paura di un uomo che annaspa per rimanere a galla e nascondere a se stesso l'evidenza che la sua vita non è quella che voleva. A scoperchiare il vaso di Pandora è il licenziamento improvviso, che dà inizio ad una serie di mosse da parte di Umberto per recuperare terreno e non cadere vittima della crisi, come tutti. Recensione ❯
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Un road movie su due amici inseparabili di Foggia che dovranno lasciare la loro amata città per sfuggire a una situazione piuttosto imbarazzante. Espandi ▽
Pio e Amedeo sono due grandi amici che gestiscono a Foggia un negozio di pompe funebri high tech dal nome Hai l'Under (spelling foggiano di Highlander). Pio sta per sposare Rosa, una maestrina locale, ma tramite Amedeo scopre che in rete circola un video hard in cui appare la ragazza. Pio e Amedeo decidono allora di lasciare la cittadina pugliese (Fuggi da Foggia è la canzone di sottofondo) dirigendosi prima a Roma e poi a Milano. Recensione ❯
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Essere licenziati è terribile. Essere licenziati a cinquant'anni è spaventoso. Essere licenziati a cinquant'anni con un'ex moglie e - soprattutto - una figlia da mantenere può far perdere la testa. A quel punto decidere di non dire nulla a nessuno è una reazione umana. Ma le bugie non sono fatte per durare in eterno... Recensione ❯
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Una miniserie per ricordare Don Diana, parroco anti-camorra che si impegnò per l'educazione dei giovani e il riscatto della propria terra. Espandi ▽
Don Giuseppe Diana, per tutti Don Peppe, è un sacerdote della forania di Casal di Principe, dove due famiglie, (gli Esposito e i Capuano), si affrontano senza esclusioni di colpi per il controllo del territorio. Per non tradire gli scout che vedono in lui un'alternativa al mondo che li circonda Don Peppe rinuncia all'opportunità di trasferirsi a Roma e diventa Parroco nel suo paese natale. A Don Peppe viene affidato Domenico, il figlio illegittimo di Antonio Esposito, diviso tra il desiderio di far parte del mondo dei camorristi e quello di essere integrato nel gruppo dei ragazzi che fanno riferimento a Don Peppe. Don Peppe compie subito delle azioni per rompere l'omertà che lo circonda: rifiuta i soldi che gli offre un noto camorrista, organizza una fiaccolata in paese, crea in Parrocchia delle occasioni di incontro e divertimento per allontanare dalla strada il maggior numero di bambini e ragazzi. Recensione ❯
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Nel 1981, qualche tempo dopo l'attentato a Giovanni Paolo II, la famiglia del giovane maestro di sci e provetto alpinista Lino Zani (Giorgio Pasotti), che gestisce un rifugio alpino tra le vette dell'Adamello, riceve una visita inattesa e straordinaria: proprio quel Karol Wojtyla (Aleksei Guskov) che ha, con la montagna, un rapporto profondissimo e antico. Insieme al papa arriva anche un suo caro amico, altro importante personaggio: il Presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini (Giuseppe Cederna). Gli Zani sono gente normale, una famiglia abituata ad accogliere nel suo rifugio sciatori e scalatori con la semplicità un po' spartana che si addice ad un luogo estremo come l'Adamello, dove per mesi non è nemmeno possibile salire. Figurarsi lo sgomento e l'emozione di trovarsi ad ospitare due fra le personalità più significative del Ventesimo secolo. Recensione ❯
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Un tuffo vertiginoso nel cinema contemporaneo di genere in una commedia italiana d'esordio ai tempi della crisi. Commedia, Italia2013. Durata 100 Minuti.
Sette brillanti cervelli, laureati nelle discipline più complesse ma ormai senza lavoro, hanno un'idea geniale per sconfiggere la (loro) crisi. Espandi ▽
Roma, i nostri tempi. A un ricercatore universitario viene negato il rinnovo dell'assegno di ricerca; ha 37 anni, una casa da pagare, una fidanzata da soddisfare, molti amici accademici finiti per strada, stesso destino. Pietro Zinni, un chimico, non vuole fare la loro stessa fine, non vuole essere umiliato facendo il lavapiatti in un ristorante cinese, né il benzinaio per un gestore bengalese. Le sue qualifiche e il suo talento non possono essere buttati al vento. Si ingegna e scopre una possibilità ai limiti della legalità: sintetizza con l'aiuto di un suo amico chimico una nuova sostanza stupefacente tra quelle non ancora messe al bando dal ministero. La cosa in sé è legale, lo spaccio e il lucro che ne derivano no. Ma fa lo stesso, i tempi sono questi. Pietro recluta così tutti i suoi amici accademici finiti in rovina, eccellenti latinisti, antropologi e quant'altro e mette su una banda. Lo scopo è fare i soldi e vedersi restituita un briciolo di dignità. Le cose poi prendono un'altra piega... Recensione ❯
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Senza grandi pretese, una storia di falliti non ancora rassegnati che si fa volere bene e strappa più di una risata convinta. Commedia, Italia2013. Durata 90 Minuti.
Il debutto alla regia dell'attore romano Claudio Amendola in un film prodotto dai De Angelis. Espandi ▽
Bruno è un marito e padre affettuoso ma inaffidabile. Per usare le parole di chi lo conosce bene, è "inconcludente, superficiale, distratto, illuso e sognatore": tutte caratteristiche pericolose nell'era della crisi, in cui trovare un lavoro stabile per chi è "senza competenze" e con troppi grilli per la testa diventa una missione impossibile. Dunque Bruno passa le notti a pulire con lo scopettone i pavimenti di un museo romano, insieme all'amico di sempre Salvatore, che gli dà corda in tutte le mattane - come quella di mettere su un delfinario nel lago di Bracciano - pur capendone l'irrealizzabilità. Recensione ❯
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Attraverso un forte senso dell'immagine e con il contributo di un commento sonoro convincente, Carissimi costruisce un mood inquietante ed efficace. Thriller, Italia2013. Durata 93 Minuti.
La storia di Penny, giovane gallerista di successo, e di Andy, artista fallito e disturbato ossessionato da Andy Warhol. Espandi ▽
Mr. America si sofferma sui possibili effetti nefasti che Warhol ha avuto sulle vite di chi, a vari livelli, si è avvicinato a lui. Ci sono conseguenze talmente potenti che non si fermano alla distruzione delle vite degli artisti (molti sono morti suicidi o a causa dell'uso di droghe), ma ricadono anche sui loro discendenti simboleggiando il peso e l'influenza che la sua opera ancora rappresenta nel mondo dell'arte e nelle generazioni di artisti a lui successivi. Mr America rappresenta la spirale negativa di molti artisti, abbagliati dalla temporanea celebrità che prometteva Warhol, quasi una maledizione che per alcuni è stata decisamente fatale. Recensione ❯
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Da un'idea di partenza buona, Zarantonello realizza un film spiazzante e insolito, denso di simbolismi e notazioni psicanalitiche. Thriller, Italia, USA2012. Durata 87 Minuti.
Quando Ann, una donna di mezz'età, diventa amica della giovane, seducente e ambigua Alice, si scatena una spirale di violenza che solo una bambina di nove anni riesce a intuire. Espandi ▽
Ann, una solitaria signora elegante con l'ossessione per le farfalle, fa amicizia con la giovane, bella e misteriosa Alice. Usando la sua innocenza seducente, Alice stabilisce un inquietante rapporto in stile madre e figlia con Ann. Attirata nel mondo contorto della ragazza, Ann scopre ben presto di non essere l'unica destinataria degli affetti della ragazza. Di fronte alle altre donne amiche di Alice, lo shock di Ann risveglia un oscuro passato nascosto, scatenando una spirale di follia: una serie di crimini brutali e apparentemente illogici che Ann dovrà commettere. L'unica che riconosce che c'è qualcosa di inquietante in Ann è Julie, la figlia di nove anni del vicino di casa. Recensione ❯
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Una storia di formazione e di iniziazione in cui tutto è troppo pulito e imprigionato nella levigatezza e nell'improbabilità. Drammatico, Italia2012. Durata 99 Minuti.
Le sponde dell'isola di Salina, terra adottiva del regista, incorniciano la sua opera prima. Espandi ▽
Lo sfondo cristallino delle Eolie, e la segreta ricerca delle proprie origini, sono la méta del viaggio d'estate di due fratelli francesi, André e Camille. La loro amicizia con Santino, un ragazzo di Salina, si trasforma presto in viaggio esistenziale, e in un confronto con l'età adulta e con i pregiudizi verso ciò che è diverso. E diverso è un amore che si rivelerà spregiudicato agli occhi di molti, rompendo gli equilibri di un microcosmo, e della sua solo apparente tranquillità. Recensione ❯
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Un amarcord affettuoso e sentito decisamente imperdibile tanto per i fan di Rondelli quanto per quelli di Virzì. Documentario, Italia2009. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Un documentario sulla vita e sulle canzoni del cantautore livornese Bobo Rondelli realizzato dall'amico Paolo Virzì. Espandi ▽
In un'estate bollente, in una Livorno che sembra L'Avana, si incontrano due vecchi amici dai diversi destini: Paolo Virzì e Bobo Rondelli. Nati e cresciuti nello stesso quartiere popolare, uno è il regista cinematografico che ha fatto conoscere al mondo l'irriverente animo livornese, l'altro è il geniale cantautore che di questa orgogliosa città portuale è la voce più affascinante e talentuosa. Nel corso della sua carriera musicale, come solista e insieme al gruppo "Ottavo Padiglione", Rondelli è stato più volte sfiorato dal successo commerciale, ma è sempre riuscito a eluderlo con uno spirito di sfida anarchico e beffardo, ai limiti dell'autodistruttivo. Attraverso un mosaico di testimonianze, pedinamenti indiscreti e rievocazioni di memorie di quartiere, Virzì indaga il bizzaro mistero della personalità di Rondelli, svelandone il profondo radicamento nello spirito livornese, l'espressione di un'identità che resiste fieramente all'omologazione. Recensione ❯
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Documentario sul quattordicesiamo Dalai Lama che lancia uno sguardo al viaggio - fisico ma anche interiore - di Tenzin Gyatso. Espandi ▽
Il protagonista, Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama del Tibet, dice: «Io amo i sorrisi e le risate. Se uno vuole più sorrisi nella vita, deve creare le giuste condizioni per farlo. Ci sono molte specie di sorrisi. Alcuni, quelli diplomatici o sarcastici, creano una spiacevole atmosfera e danno adito al sospetto mentre un sorriso autentico ci dà grande soddisfazione. Come fare quindi per ottenere questo? Certamente non attraverso la rabbia, la gelosia, l'avidità o l'odio, ma attraverso l'amorevole gentilezza, una mente aperta e la sincerità». Il film è il viaggio di Tenzin Gyatso che perse la libertà a quindici anni e il suo paese a ventiquattro. In tutti questi anni ha vissuto in esilio come un profugo. Dalla sua terra non arrivavano che notizie tristi. Egli tuttavia è sempre sembrato essere in pace. Vincere il dolore è l'eterna ricerca dell'umanità. L'illusione di avvertire come permanente ciò che è passeggero induce all'errore e porta alla distruzione. Recensione ❯
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Daniele Baroni rimane vittima di un clamoroso errore giudiziario. È un giovane imprenditore milanese che un giorno, alla guida della sua Tipo color amaranto, viene improvvisamente fermato da una pattuglia di Carabinieri del Ros. I tutori dell'ordine lo scambiano per un pericoloso trafficante di droga ricercato, che ha un'auto uguale alla sua, e lo arrestano. Comincia così una lunga e travagliata odissea nella quale Daniele cerca disperatamente di dimostrare la propria innocenza. Il p.m. Erika Schneider, prima contro di lui, si schiera in seguito dalla sua parte, battendosi per la revisione del processo. Recensione ❯
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Intorno ai primi anni Sessanta nasceva a Milano un'etichetta, piccola ma battagliera, che raccoglieva il meglio dei canzonieri popolari e della canzone impegnata italiana: I dischi del sole . Quelle musiche e quelle parole, spesso di autori sconosciuti, insieme alla grafica nuova e graffiante delle copertine, sono l'espressione dei momenti più significativi della nostra storia e della nostra cultura, ne riscoprono le radici, ne interpretano i sogni, le angosce, le tensioni e le utopie. Recensione ❯
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Anni settanta. Un gruppo di ragazzi cerca di mettere insieme una radio libera in ricordo di un amico "trasgressivo". Espandi ▽
20 giugno 1933 sera. Diciotto anni dopo essere stata aperta, Radiofreccia (originariamente Radio Raptus) chiude le trasmissioni. Bruno Iori, fondatore e deejay, decide di raccontare come è nato il nome con cui l'emittente è ora nota. Cambiò il giorno dopo la morte per overdose da eroina di Ivan Benassi detto "Freccia" per una macchia su una tempia. Per farlo descrive com'era la vita in una cittadina emiliana a metà anni Settanta con gli amici che facevano gruppo anche se avevano caratteri diversi e differenti visioni della vita e con gli amori, le delusioni, gli incontri della vita quotidiana. Recensione ❯
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