fabio1957
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mercoledì 18 marzo 2015
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carino
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Carino e disinvolto,questo film minimalista ma garbato, semplice ma non semplicistico, appassiona per la naturalezza dei suoi interpreti.La storia è delicata e piacevole, a tratti commovente.Notevole l'interpretazione del piccolo protagonista,depositario di grande saggezza e intuito,fondamentale per la svolta di maturità del padre,ricorda "l'enfant prodige" di "Sole a catinelle" di Zaloniana memoria. Dialoghi spiritosi,sceneggiatura scorrevole e puntuale.Leo attore sempre più credibile e ottimo esordio di Amendola alla regia.
Insieme possono fare buone cose.
Da vedere
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ultimoboyscout
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venerdì 23 gennaio 2015
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il sogno olimpico degli sfigati.
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Claudio Amendola dirige una storia che è un vero inno alla lealtà e alla fatica, qualità assolutamente necessarie per raggiungere sogni in apparenza impossibili. E il film si addice a tutti i malati di sport (ma anche di vita) delusi da quegli aspetti che purtroppo ormai tradiscono la purezza che dovrebbe essere alla base di qualsiasi disciplina sportiva. Si tratta dell'esordio alla regia per l'artista romano in una commedia agrodolce (ispirata a una storia vera) che ha per protagonista Bruno, sposato con figlio, diversi fallimenti alle spalle e poche prospettive e certezze davanti, che cerca di convincere altre tre persone a partecipare alle selezioni italiane per le Olimpiadi invernali di Torino in uno sport del tutto insolito per noi: il curling! Il film mescola spunti comico-brillanti a note amare, Amendola confeziona una commedia in stile "Full Monty" che rende omaggio allo spirito sportivo più elevato ed onesto, dove a contare è la squadra e l'unità della stessa più dei risultati, del talento e della vittoria.
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Claudio Amendola dirige una storia che è un vero inno alla lealtà e alla fatica, qualità assolutamente necessarie per raggiungere sogni in apparenza impossibili. E il film si addice a tutti i malati di sport (ma anche di vita) delusi da quegli aspetti che purtroppo ormai tradiscono la purezza che dovrebbe essere alla base di qualsiasi disciplina sportiva. Si tratta dell'esordio alla regia per l'artista romano in una commedia agrodolce (ispirata a una storia vera) che ha per protagonista Bruno, sposato con figlio, diversi fallimenti alle spalle e poche prospettive e certezze davanti, che cerca di convincere altre tre persone a partecipare alle selezioni italiane per le Olimpiadi invernali di Torino in uno sport del tutto insolito per noi: il curling! Il film mescola spunti comico-brillanti a note amare, Amendola confeziona una commedia in stile "Full Monty" che rende omaggio allo spirito sportivo più elevato ed onesto, dove a contare è la squadra e l'unità della stessa più dei risultati, del talento e della vittoria. Amendola fa centro mixando al curling amicizia e umanità, creando la sua personalissima "Armata Brancaleone" che pesca a piene mani dalla commedia all'italiana nel quale personaggi minori, dei simpatici perdenti, diventano protagonisti assoluti, grazie alle proprie virtù ma soprattutto alle proprie debolezze. meravigliosi i bisticci tra Fassari e Fantastichini, tra vecchi rancori e spicciola filosofia legata al gioco delle bocce, sono l'emblema di una pellicola che non cerca virtuosismi ma semplice umanità. E il neoregista ci riesce in pieno in questo film equilibrato che non diventa mai lamentoso apparendo fortemente ironico e spingendo nella direzione di diventare persone migliori per raggiungere i propri scopi.
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enzo70
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martedì 18 novembre 2014
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amendola indovina la mossa, quella del pinguino
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Amendola riesce sia da attore che da regista ad incarnare bene i vizi e le virtù del popolo italiano. Ottima l’idea di questo film che racconta il variegato universo della precarietà di un Paese che è diventato precario. Nessun piagnisteo, ma la storia di due ragazzi che lavorano in un’impresa di pulizie. Uno è sposato ed ha un figlio; l’altro vive ancora con il padre. Ma il sognatore è il primo, per certi profili ricorda il Walter Mitty di Ben Stiller, irresponsabile fino all’estremo, La mossa del pinguino è un film leggero, senza alcuna pretesa di dare lezioni e morali, ma riesce a dare un senso facendo sorridere lo spettatore per tutta la durata del film.
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Amendola riesce sia da attore che da regista ad incarnare bene i vizi e le virtù del popolo italiano. Ottima l’idea di questo film che racconta il variegato universo della precarietà di un Paese che è diventato precario. Nessun piagnisteo, ma la storia di due ragazzi che lavorano in un’impresa di pulizie. Uno è sposato ed ha un figlio; l’altro vive ancora con il padre. Ma il sognatore è il primo, per certi profili ricorda il Walter Mitty di Ben Stiller, irresponsabile fino all’estremo, La mossa del pinguino è un film leggero, senza alcuna pretesa di dare lezioni e morali, ma riesce a dare un senso facendo sorridere lo spettatore per tutta la durata del film. Le buone interpretazioni di Edoardo Leo e di Ricky Memphis insieme agli altri protagonisti del film aiutano Amendola nel cogliere nel segno con un film che, diciamolo, proprio perché privo di obiettivi ambiziosi coglie nel segno.
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flyanto
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martedì 26 agosto 2014
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a cosa non si arriva per inseguire i propri sogni
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Film in cui si racconta di un giovane padre di famiglia, alquanto sognatore ed immaturo, il quale al fine di migliorare economicamente la propria condizione di vita insegue di continuo progetti e sogni strampalati e poco realizzabili. Questo comportamento porta ovviamente il protagonista a grossi dissapori e litigi con la propria consorte che ciò nonostante però non riesce mai a farlo desistere dai suoi intent. L'ultimo di una lunga serie prevede di partecipare insieme ad un caro amico e ad altri due individui più anziani, ma anch'essi in una situazione economica di precariato, di partecipare a Torino alle gare olimpiche di curling, uno sport che nessuno dei quattro componenti sa realmente giocare ma che, qualora ruscissero a vincere, li porterebbe a guadagnare un'ingente somma di denaro.
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Film in cui si racconta di un giovane padre di famiglia, alquanto sognatore ed immaturo, il quale al fine di migliorare economicamente la propria condizione di vita insegue di continuo progetti e sogni strampalati e poco realizzabili. Questo comportamento porta ovviamente il protagonista a grossi dissapori e litigi con la propria consorte che ciò nonostante però non riesce mai a farlo desistere dai suoi intent. L'ultimo di una lunga serie prevede di partecipare insieme ad un caro amico e ad altri due individui più anziani, ma anch'essi in una situazione economica di precariato, di partecipare a Torino alle gare olimpiche di curling, uno sport che nessuno dei quattro componenti sa realmente giocare ma che, qualora ruscissero a vincere, li porterebbe a guadagnare un'ingente somma di denaro. Dopo moltissime vicissitudini il protagonista ovviamente non riuscirà appieno nel suo programma ma rimarrà soddisfatto in quanto ci ha provato.
Tale commedia, scritta dallo stesso protagonista Edoardo Leo insieme a Claudio Amendola, qui peraltro alla sua prima prova registica, risulta sicuramente assai improbabile per ciò che concerne il contenuto ma al contempo anche originale per il suo contesto in cui viene presentato allo spettatore il gioco, poco difuso e conosciuto, del curling con tutte le sue regole. Essendo comunque ben girata e presentando una vicenda divertente con dei personaggi ben amalgamati tra loro che, inoltre, si attirano sicuramente la simpatia del pubblico, essa si presenta come un leggero scacciapensieri, lineare negli eventi raccontati e piacevole da guardare.
Edoardo Leo si dimostra anche in questa occasione un bravo attore tale da rendere quasi credibile il proprio personaggio di padre stralunato e parecchio ingenuo. Ennio Fantastichini conferma la propria professionalità e tutti gli altri che fanno loro da contorno, da Ricky Menphis ad Antopnello Fassari ed a Francesca Inaudi, non sfigurano e soprattutto riflettono il grande e comune affiatamento vigente.
Sicuramente c'è di meglio ma anche molto di peggio.
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liuk!
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giovedì 31 luglio 2014
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no
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Film banale e che non diverte. Amendola alla regia non convince e l'astro nascente Edoardo Leo, contorniato da ottime vecchie glorie, é alla sua peggiore interpretazione degli ultimi anni.
Si puó tranquillamente evitare, ci sono in circolazione commedie italiane ben superiori.
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maxfrata
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domenica 6 luglio 2014
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commedia leggera e divertente
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Il film è leggero, divertente, un pò surreale, ma fa trascorrere 90 minuti in modo piacevole. La regia di Claudio non è proprio il massimo, ma fortunatamente un grandissimo Edoardo Leo (non a livello di "smetto quando voglio") corregge qualche difetto di gioventù. Una nota stonata, è il monotòno (e anche monòtono) Ricky Memphis. Sono anni che mi chiedo come abbia fatto a diventare attore... e ancora non ho una risposta.
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veritasxxx
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venerdì 16 maggio 2014
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quasi meglio di un posto al sole
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La storia sembra un po' una brutta copia di Smetto quando voglio e inizialmente sembra un filmetto divertente...invece poi cade nel banale e diventa un po' patetico col finalino che fa contenti tutti. E poi Ricky Memphis nun se pò guardà. A Claudié, mettite a fa' le fiction che è mejo...
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mausi
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domenica 13 aprile 2014
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superiore alle aspettative.
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la mossa del pinguino è un film superiore alle aspettative. Io mi sono sinceramente divertita. Per quanto surreale la storia scorre bene senza i soliti intoppi e le incoerenze proprie del cinema italiano. Sarà per il protagonista il film mi ha ricordato " smetto quando voglio". Promosso
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mausi
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domenica 13 aprile 2014
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superiore alle aspettative.
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la mossa del pinguino è un film superiore alle aspettative. Io mi sono sinceramente divertita. Per quanto surreale la storia scorre bene senza i soliti intoppi e le incoerenze proprie del cinema italiano. Sarà per il protagonista il film mi ha ricordato " smetto quando voglio". P
romosso
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mausi
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domenica 13 aprile 2014
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superiore alle aspettative.
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la mossa del pinguino è un film superiore alle aspettative. Io mi sono sinceramente divertita. Per quanto surreale la storia scorre bene senza i soliti intoppi e le incoerenze proprie del cinema italiano. Sarà per il protagonista il film mi ha ricordato " smetto quando voglio". P
romosso
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