Advertisement
Peter Falk, le ragioni di un'amicizia

Il ritratto del tenente Colombo, dagli inizi al successo internazionale.
di Pino Farinotti

Peter Falk 16 settembre 1927, New York City (New York - USA) - 23 Giugno 2011, Beverly Hills (California - USA).

domenica 26 giugno 2011 - Celebrities

Non parto da Colombo. Peter Falk è del 1927, la classe del primo Actor's Studio. Quella febbrile e impegnata che aveva cambiato il cinema dopo la guerra. Gente come Brando, Newman, Dean, Steiger. Ma anche attori altrettanto popolari anche se meno 'febbrili', come Lemmon e Curtis, Hudson e Heston. Falk aveva frequentato l'Actor's a New York, per il teatro. Ha fatto film molto importanti, con grandi maestri. Ha intrapreso molte strade e le ha percorse tutte con sicurezza. Non era alto, né bello, anzi era goffo, era un carattere, ma ha saputo essere protagonista straordinario.
Lo ricordo, quasi all'inizio, nel ruolo del tirapiedi dello 'sciccoso' Glenn Ford in Angeli con la pistola, di Capra. Parlava siciliano, doppiato da Oreste Lionello. E lo notavi. In Questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo era il taxista che guida la caccia ai dollari nascosti. E sempre lo notavi. John Cassavetes, autore vero e importante, inventore di cinema, lo volle in ruoli complessi e drammatici in Mariti e Una moglie. Come sempre Falk fu perfetto. In Invito a cena con delitto, fa un detective a mezza strada fra Colombo e Marlowe, conduce una danza grottesca fra i grandi modelli di investigatori della tradizione del giallo. E come sempre prevale.
Uno dei massimi autori del cinema di ogni tempo, Wenders, coglie in Falk altre possibilità. Così gli fa fare un angelo umano e distratto in Il cielo sopra Berlino, titolo eroico del cinema: un ruolo davvero impervio, che Falk copre come sempre. Wenders gli dà una seconda occasione in Così lontano così vicino!. Ecco, questo è stato Peter Falk, 'oltre' Colombo. E a tutto il resto.
Poi naturalmente c'è il tenente di Los Angeles, con quell'impermeabile, quella Peugeot, il cane, la moglie sempre nominata che non si vede mai. La serie superculto è partita dal 1968 e, con alcune interruzioni, è arrivata agli anni Novanta. Centinaia di episodi. 'Colombo', ecco la ragione del titolo: non diventi amico di Peter Falk, coi film di Wenders, lo diventi con un personaggio apparentemente così normale che innesca il primo meccanismo dell'identificazione, quello del 'modello come te'. Sono trent'anni che vediamo, sulle emittenti, quei telefilm, passati almeno due volte l'anno. E continuiamo a vederli. Colombo è affidabile, normale, simpatico, garante. Ed è apparentemente normale, perché poi nelle indagini si confronta con avvocati, scienziati, imprenditori, psicopatici, prestigiatori, geni degli scacchi, e li batte tutti sul loro campo. Soprattutto Colombo, alla fine, fa giustizia. L'assassino non la fa franca. Ed è quello che il popolo della televisione, e non solo, si aspetta. E proprio adesso, dove il thriller viene vissuto in diretta e l'istruttoria e il processo li conducono i media, facendo confusione e non arrivando mai all'assassino, ecco che Colombo, da solo, con intelligenza e umanità scioglie la matassa. Non è poco. Così noi frequentiamo Peter, ragioniamo e sorridiamo con lui, e alla fine succede quello che ti aspetti che succeda. È più che sufficiente per un'amicizia. Da anni, devastato dall'alzheimer Falk non era più Colombo, non era più nemmeno Peter. Ma le sue parti rimangono, e il Tenente continuerà ad essere mandato stagione dopo stagione, sempre con lo stesso gradimento. C'è da giurarlo. Ciao, amico.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati