|
Polanski invita lo spettatore nell'appartamento dei suoi arresti domiciliari e, in un'unica intercettazione, presenta due coppie di genitori incontratesi nel salotto di casa per una constatazione amichevole ove, parafrasando chiasticamente il teatro greco, si constata che le colpe dei figli ricadono sui padri.
Così ne nasce un battibecco continuo, a pretesto del fatto che ognuno ha i suoi "criceti" nell'armadio, in cui i protagonisti mutano in continuazione ruoli, strategie, alleanze, scanditi da una serie di lanci di oggettistica, protagonista forse fin troppo fedelmente teatralmente sulla scena: vomiti, cellulari, borse, tulipani. La sorpresa claustrofobica dell'intuizione scenica viene meno in quanto svelata da più recensioni, ma non per questo non ne vanno riconosciuti i thrilling d'interni hitchcockiani, già nelle corde di Polanski, che vige nell'ombra sul pianerottolo.
Il film rende allo spettatore due convinzioni: Kate Winslet è splendida pure in versione splatter, diversamente da Kokoschka che fa' vomitare.
[+] lascia un commento a gambadilegnodinomesmith »
[ - ] lascia un commento a gambadilegnodinomesmith »
|
twitter
diventa fan
valutazione media:
3,68
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
