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Tre stelline non si possono certo negare: è un film con una storia che si apre e si chiude senza lasciare punti troppo evidentemente scoperti, ha una studiata colonna sonora e più che eccellenti effetti grafici.
Ma non merita certo di più. Potendo gli darei una metà del punteggio: la storia per me è insufficiente. Io sono particolarmente esigente per quel che riguarda nella fattispecie la trama: qui non abbiamo assolutamente nulla di nuovo. Antropocentrismo umano, insensibilità, anima corrotta dal denaro, sensibilità che tornano fuori tornando a credere in una divinità che effettivamente da segno d'esistere. Quasi commovente la scena dell'uomo che torna a camminare in un corpo non suo, un corpo assai più bello - tra l'altro - e assai più potente sul pianeta di Pandora.
Abbiamo di nuovo un Eletto, clan divisi che si uniscono per difendere il proprio pianeta (cosa che gli uomini tendono a rappresentare ma non a fare), il cambio di nazionalità-identità, la storia d'amore tra di due "diversi", la scoperta di un mondo più genuino e così via.
Ripeto: la storia è molto banale. In breve, ecco la sinossi: gli americani arrivano su questo pianeta, Pandora, ricco d'oro. Ma sul più ricco giacimento di minerale, guarda un po', vivono gli aborigeni (e sul loro aspetto ci soffermeremo successivamente). Allora gli umani si portano dietro una gran massa di marines ma anche gli scienziati. Questi ultimi riproducono il corpo dei nativi unendo al loro il DNA umano e trasportano la coscienza di alcuni uomini dentro il corpo vuoto. Questi sono gli avatar.
Il nostro protagonista, Jake Sully, è un marines costretto sulla sedia a rotelle al quale viene offerto il posto del fratello (morto) nel Programma Avatar. Jake accetta, entra nel suo corpo blu e durante la prima spedizione nella foresta di Pandora si trova a dover scappare da un'enorme sorta di pantera nera con tante zampe e una criniera sibilante. Così si allontana dal suo gruppo, perde le armi e si trova solo nel bosco, di notte. Qui viene salvato da una bellissima nativa, figlia del capo clan, la quale, letto un segno di predestinazione, lo introduce nel clan.
Jake dovrebbe convincere i nativi a spostarsi dal giacimento onde evitare una guerra o almeno avvertire il suo clan del pericolo, ma sembra dimenticarsi di entrambe le cose. Non vi dico oltre ma è piuttosto facile indovinare il finale. Storia alquanto misera.
Ora, la grafica.
Non sono un'esperta, quindi non potrò enunciarvi le grandi innovazioni tecniche nel campo. Ma è davvero una gran bella esperienza. Una vera goduria per gli occhi; e compensa perfettamente la storia allungata per dar sfogo alle capacità dei grafici. Congratulazioni: i colori, le luci, i gatti-blu o nativi di Pandora, sono bellissimi. Meritano davvero tanti applausi.
Ma ecco, se non fosse solo un film estetico, sarebbe un film completo. E' chiedere troppo?
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
