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Film in tv: Al ritmo del cinema

Settimana segnata da riprese, rifacimenti e dalle note dei grandi musical di successo.
di Edoardo Becattini

High School Musical(s)

giovedì 6 novembre 2008 - Televisione

High School Musical(s)
In una stagione cinematografica che vede i suoi principali successi commerciali in film come Mamma mia! o High School Musical 3, anche la televisione segue il flusso della corrente e struttura la sua programmazione di inizio settimana sui musical di "alta scuola" americana. Fin dalla prima mattina della domenica, la giornata si illumina e si colora al ritmo dei passi di tip tap di Gene Kelly, veterano di guerra in terra francese nel capolavoro del genere Un americano a Parigi (La7, 10.00). Con un elegante salto verso la prima serata, troviamo invece, presentate in sequenza, le prime due parti del fenomeno globale High School Musical, aggiornamento cool, concepito sotto l'egida Disney, di Grease: High School Musical (Italia 1, 19.00) e High School Musical 2 (Italia 1, 21.10). Dai toni edulcorati delle palestre liceali yankee alla "sonata in tre atti" di Krzysztof Kieslowski, di cui viene trasmessa nella notte la prima parte, virata in blu: Tre colori - Film Blu (La7, 1.25).
Dal replicante all'indiscutibile matrice originale, per la prima serata di lunedì viene rispolverato Grease (Italia 1, 21.10), intramontabile fenomeno di culto con John Travolta e Olivia Newton-John, capace di attraversare tre decenni senza appannare la sua aura. Più tardi, è invece la tragica poetica senza tempo della guerra a muovere i pensieri e le parole degli animi che abitano La sottile linea rossa (Rete 4, 23.30), straordinaria ballata anti-militarista realizzata da Terrence Malick con un grande cast di attori.

Trame detenute e trame riutilizzate
Dopo la parentesi rosa di inizio settimana, con martedì l'atmosfera si fa più realistica e disincantata. A cominciare dai due film di ambito carcerario che propone questa giornata: Le ali della libertà (Rete 4, 21.10), primo di tre film che Frank Darabont ha tratto da un'opera di Stephen King, racconta la dura esperienza in un penitenziario di un moderno Edmond Dantès (Tim Robbins) e della sua amicizia con un detenuto esperto in contrabbando (Morgan Freeman). Da un noto film di Henry Hathaway degli anni Quaranta, è invece tratto Il bacio della morte (Rete 4, 0.15), noir in cui si confrontano Nicolas Cage e l'ispettore Horatio Caine di C.S.I Miami, David Caruso. Mercoledì sera, prima serata e prima visione per i canali in chiaro del grande film di Martin Scorsese The Departed (Italia 1, 21.10), dove il conflitto a tre fra Leonardo di Caprio, Matt Damon e Jack Nicholson è al servizio di una grande sceneggiatura (a onor del vero, desunta da un hard boiled di Hong Kong, Infernal Affairs) e di un incredibile ritmo di montaggio. Sempre sull'indistinto confine fra bene e male si gioca Black book (Sky Mania, 21.00) di Paul Verhoeven, in cui, sul finire della seconda guerra mondiale, una ballerina ebrea si finge collaborazionista per vendicare la sua famiglia, sterminata da gerarchi nazisti. Giovedì restiamo sul fronte dei remake e dei riadattamenti, cominciando dal nuovo Lo spaccacuori (Sky 1, 21.00), che dall'essere garbata commedia scritta da Neil Simon, a 35 anni di differenza, diventa preda dell'umorismo a grana grossa dei fratelli Farrelly e della mimica di Ben Stiller. Realizzazione talmente pedissequa e ossequiosa da aver aperto dibattiti amplissimi, lo Psycho (Rete 4, 23.25), remake quasi shot by shot, rivisto con colori ed attori inediti da Gus van Sant è senza dubbio un'opera che ha fatto discutere teorici sostenitori e detrattori della post-modernità.

La sostenibile frivolezza dell'essere
L'ultima parte della settimana si concede invece un tocco leggermente più autoriale, fra il lato più frivolo e quello più ricercato e sofisticato del fare cinema. Venerdì sera l'ultima opera di realismo sociale realizzata da Ken Loach, In questo mondo libero... (Sky Mania, 21.00), in cui il cineasta inglese riesce con efficacia e la giusta convinzione a raccontare sia la condizione dei lavoratori immigrati sfruttati, che quella dei piccoli impresari che ne determinano lo sfruttamento. Caso anomalo di sequel d'autore è invece Belle Toujours – Bella sempre (RaiTre, 1.50), dove il maestro de Oliveira rilegge la figura di Séverine, moglie frigida e turbata in Bella di giorno di Buñuel, facendole ritrovare dopo 38 anni l'uomo che in qualche modo la introdusse nella casa di appuntamenti che le valse il suo "nome d'arte". Darkman (Rete 4, 2.25) è invece un ottimo film d'azione in cui Sam Raimi trovò un'ottima palestra per la futura saga di Spider-Man. Nel film Liam Neeson è uno scienziato dedito all'elaborazione di una pelle sintetica che, dopo essere rimasto fortemente ustionato e senza volto in seguito ad un incidente, si serve della sua invenzione per soddisfare un desiderio di vendetta. Con il sabato invece invece i ritmi rallentano e seguono il lento adagio delle conversazioni che abitano la tabaccheria di Harvey Keitel in Smoke (Sky Mania, 21.00), film scritto e parziamente diretto dal grande letterato americano Paul Auster; oppure ancora i toni melliflui di Me and You and Everyone We Know (Italia 1, 2.00), esordio nel lungometraggio deliziosamente inventivo per la scrittrice e visual artist australiana Miranda July. Chiude la notte un'altra felice parentesi del cinema indipendente australiano, E morì con un felafel in mano (Italia 1, 3.25), storia di dubbi, nichilismo ed inquietudini giovanili, narrate con brio e dialoghi arguti.

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