Ecco un tipico esempio del fatto che, come dice il detto, "se Dio chiude una porta, è per aprire un portone". L'australiano Costas Mandylor sognava di fare il calciatore, un brutto infortunio ha troncato i suoi sogni. C'era da disperarsi? Poco male, grazie alla sua straordinaria prestanza fisica è diventato un attore.
Sognando il calcio
Figlio di una casalinga e di un tassista, fratello dell'attore Louis Mandylor, si appassiona totalmente allo sport, arrivando a diventare calciatore professionista per la Grecia e per l'Australia. Disgraziatamente però, a causa di una frattura si dovrà ritirare prematuramente dal campo. Così Costas decide di provare la strada dell'attore e, prendendo e modificando il cognome di sua madre (da "Mandylaris" a "Mandylor"), tenta di imporsi come interprete.
Le prime pellicole
Nel 1987 si sposta a Los Angeles in cerca di fortuna, ma solo nel 1989 debutta in una pellicola, quella di Robert M. Young Oltre la vittoria (1989) con Willem Dafoe e Robert Loggia. Segue poi il film The Doors (1991) di Oliver Stone, con Meg Ryan, e la commedia Bolle di sapone (1991) con Kevin Kline. Dopo il ruolo di Frank Costello ne L'impero del crimine (1991), è il protagonista di un episodio del telefilm horror Racconti di mezzanotte (1993), recitando anche ne Morte apparente (1994), nel film tv Morte a 14 carati (1995) e nella pellicola erotica Il delta di Venere (1995). Sempre nel 1995, è accanto a Denzel Washington ne Virtuosity (1995), thriller fantascientifico, mentre l'anno dopo diventa uno dei protagonisti del giallo Oltre l'innocenza, apparendo anche nel telefilm Oltre i limiti (1996).
La carriera televisiva
Da questo momento in poi la sua carriera sarà principalmente televisiva, soprattutto perché Mandylor viene scelto per il ruolo di Kenny nel telefilm La famiglia Brock (1992-1996) di Ron Lagomarsino, dove avrà occasione di recitare con Tom Skerritt, Kathy Baker, Lauren Holly, Holly Marie Combs, Justin Shenkarow, Adam Wylie, Fyvush Finkel e Zelda Rubinstein. Sposato (e oggi divorziato) dall'attrice Talisa Soto, si fanno sempre più rari i suoi film sul grande schermo (per esempio la pellicola di Sean Penn La promessa, del 2001, con Jack Nicholson), mentre si moltiplicano i ruoli in fiction come Nella mente di Joe (1998) o in telefilm come Sex and the City (2001, era il monaco francescano che Samantha cercava di sedurre), Nash Bridges (2001), Streghe (2002), Flatland (2002, con Dennis Hopper) e Settimo cielo (2004-2006).
La saga di Saw
Ma la fortuna di Mandylor non è legata a pellicole mediocri come Experiment 14 (2004) o In campo per la vittoria (2005), quanto alla saga thriller Saw - firmata da Darren Lynn Bousman e David Hackl - che lo vede spiccare come uno dei protagonisti, anche se si può vantare di avere recitato virtualmente con Anthony Hopkins e John Malkovich nell'atipico La leggenda di Beowulf (2007). L'ultimo film in cui ha recitato è proprio il settimo capitolo della saga che lo ha reso celebre: Saw 3D (2010).
