Sironi racconta l'adolescenza riconfermando l'indole pittorica della sua regia, che rende ogni inquadratura simile a un quadro. Drammatico, Italia, Francia2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due ragazze scappano dall'ospedale che le ha in cura per poter vivere la loro prima vera estate. Espandi ▽
Clara e Irène hanno 17 anni e un passato comune presso una clinica per malattie oncologiche. Durante un'uscita organizzata dalla struttura ospedaliera per le ex pazienti dopo la fine delle terapie le ragazze si incontrano e fanno subito amicizia, nonostante abbiano indoli caratteriali opposte.
Così le due decidono, di punto in bianco, di partire insieme per una vacanza su un'isola lontana dalle famiglie e dalle stanze di ospedale. Non ci vorrà molto perché un gruppetto di ragazzi si avvincini alle due soavi adolescenti e cerchi di fare amicizia con loro, sperando che l'attrazione sia reciproca. Ma al centro di quell'estate c'è soprattutto il rapporto sempre più stretto fra Clara e Irène.
Quell'estate con Irène sembra un'opera prima a firma femminile, e invece è l'opera seconda di Carlo Sironi dopo Sole, esordio con cui ha in comune uno degli attori, Claudio Segaluscio, e l'indole pittorica che rende ogni inquadratura simile a un quadro. Recensione ❯
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Una fiacca fiaba moderna in tecnica mista che non sfrutta a dovere il cast. Fantastico, Animazione, Commedia, Family - Italia2023. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Billie, una bambina vivace e intelligente, finisce nella trappola di un supercattivo. Saranno i Puffins a soccorrere la giovane Billie, salvandola dalle grinfie del malvagio. Espandi ▽
Billie è una ragazzina sveglia e intelligente che ha perso la madre e vive con il padre che pensa quasi sempre al lavoro. Una mattina, mentre stanno facendo colazione, i due hanno l'ennesima discussione per un brutto voto a un compito di matematica e soprattutto perché il peluche preferito della ragazzina, Johnny Puff, viene danneggiato dal fuoco di un fornello.
All'uscita da scuola, Billie viene avvicinata da Gregory e Florence, due misteriosi personaggi che le promettono che esaudiranno ogni suo desiderio. In cambio però deve seguirli nel castello di Lord Domino, una creatura malvagia che rapisce i bambini e usa la loro rabbia e disperazione come energia per il suo progetto di conquista del mondo. La ragazzina però non si lascia abbattere e trova proprio in Johnny Puff il suo principale alleato per liberare gli altri prigionieri e scappare dal castello dove si trova intrappolata.
I fratelli Alec e William Baldwin assieme a Valeria Marini. Sono parte del curioso e bizzarro cast di Il magico mondo di Billie, una fiaba moderna in tecnica mista dove gli attori convivono con i protagonisti cartoon della serie Puffins. Il film punta a un respiro e una dimensione internazionale e guarda direttamente al suo pubblico di riferimento ma non c'è il giusto spessore. Recensione ❯
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Le vite dei norvegesi cambiano quando viene scoperto uno dei più grandi giacimenti di petrolio nel Mare del Nord. Espandi ▽
In Norvegia, nel 1969, il giorno della vigilia di Natale, il governo fa un annuncio che cambiera` per sempre la Storia del Paese: nel Mare del Nord e` stato scoperto uno dei piu` grandi giacimenti petroliferi del mondo, che prendera` il nome di Ekofisk e dara` avvio a un'avventura finanziaria senza precedenti. Da quel giorno, cinquant'anni di esperienza ci hanno offerto molte opportunita`, ma probabilmente non siamo ancora riusciti a comprendere pienamente le reali conseguenze ambientali di questa scoperta e delle successive operazioni petrolifere in mare. Questa impresa proseguira`, oppure dobbiamo ritenere che cinquant'anni fa sia stata scoperta una delle piu` potenti armi di distruzione di massa al mondo? Recensione ❯
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Una commedia tutta al femminile con al centro della vicenda, quattro amiche alla vigilia di un matrimonio. Espandi ▽
Eleonora voleva rifarsi tutta; Linda voleva morire prima dei 40 anni; Vanessa scommetteva che sarebbe diventata grassissima; e Chiara ha fatto fare loro una promessa: che anche vent'anni dopo ci sarebbero state sempre l'una per l'altra. Vent'anni sono passati, le quattro amiche dell'adolescenza hanno seguito strade diverse, ma da San Francisco, dove si è trasferita, Chiara invita le altre tre a celebrare insieme il suo addio al nubilato, ed Eleonora, Linda e Vanessa non possono mancare alla loro promessa di "esserci". Così si ritrovano immerse in una caccia al tesoro inventata da Chiara per fare festa nella maniera più folle. Recensione ❯
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Le Guay mette in scena i conflitti che animano la società francese le fragili convinzioni della sua borghesia. Thriller, Drammatico - Francia2021. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Simon ed Hélène vendono una cantina nel palazzo in cui abitano. La acquisterà un uomo misterioso che sconvolgerà pian piano la vita della coppia. Espandi ▽
Come nel suo film più famoso, Le donne del 6° piano, Philippe Le Guay usa un edificio parigino come innesco e rappresentazione dei conflitti che attraversano la società francese: là il classismo, qui l’antisemitismo e più in generale le fragili convinzioni della classe borghese. Il riferimento principale diventa chissà quanto consapevolmente Cape Fear - Il promontorio della paura, dove l’ingresso di un uomo pericoloso nella vita della coppia benestante (in quel caso un ritorno dal passato rimosso) portava alla distruzione di fragili equilibri familiari. Ci si chiede però se fosse davvero il caso di dare a un negazionista un ruolo così determinante e non, invece, approfittarne per smontare razionalmente tesi da tempo ridotte a ciarpame storiografico e lasciare per una volta la famiglia borghese alle sue classiche miserie e meschinità. Recensione ❯
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C'era bisogno del reboot di un film che ha già un posto unico nella memoria e nel cuore di molti spettatori?. Azione, Fantasy - Gran Bretagna, Francia, USA2024. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il leggendario e iconico personaggio della graphic novel di James O'Barr, rivisitato in questa nuova versione cinematografica diretta da Rupert Sanders. Espandi ▽
Eric Draven ha un passato oscuro del quale sappiamo solo che ha perso le persone e le creature che amava, e ora è internato in una struttura per la riabilitazione dalle tossicodipendenze. Shelly Webster è una ragazza che ha ricevuto un video compromettente, e lei e tutti coloro che hanno avuto parte in quel video sono entrati nel mirino di Mister Roeg, un uomo che si nutre del sangue delle creature innocenti nel tentativo di vivere in eterno e parla loro all’orecchio spingendole al suicidio. Per sfuggire a Roeg, Shelly viene catturata dalla polizia che la ricovera nella stessa struttura dove è rinchiuso Eric. I due si incontrano ed è amore a prima vista, ma dopo una parentesi di assoluta felicità vengono intercettati dai sicari di Roeg, che condannano l’una all’inferno, l’altro a vagare in una terra di mezzo e a cercare vendetta tornando nel mondo dei vivi come un non-morto capace di rigenerarsi – non senza dolore – all’infinito. Crow – Il corvo è il reboot, 30 anni dopo, di Il corvo – The Crow, film di culto del 1994 che costò la vita al suo attore protagonista Brandon Lee. Tutto rimane esteriore, compresa la tristezza esistenziale del protagonista e il suo presunto avventurarsi nelle parti più oscure dell’animo umano. I puristi della leggenda del Corvo resteranno forse perplessi, le nuove generazioni che non conoscono il personaggio di O’Barr (né quello di Lee) forse apprezzeranno questa storia un po’ raffazzonata che si conclude con una strizzatina d’occhio alla possibile apertura di un franchise. Ma la domanda resta: c’era bisogno del reboot di un film che ha già un posto unico nella memoria e nel cuore di molti spettatori? Recensione ❯
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La seconda regia di Michael Keaton recupera le atmosfere post-noir degli anni
'90. Thriller, USA2023. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
A un killer a contratto che soffre di una forma di demenza in rapida evoluzione viene offerta l'opportunità di riscattarsi, salvando la vita del figlio adulto da cui si era allontanato. Espandi ▽
John Knox è un killer a contratto con due dottorati di ricerca (letteratura inglese e Storia degli Stati Uniti) a cui è stata diagnosticata una forma di demenza chiamata 'malattia di Creutzfeldt-Jakob che non si può curare e che gli sta facendo perdere rapidamente la memoria. La memoria dell'assassino, seconda regia dell'attore statunitense dopo The Merry Gentleman del 2008, recupera le atmosfere di un post-noir degli anni Novanta, tra le iniziali sonorità jazz in un viaggio in macchina nella notte che rimanda alle atmosfere del cinema di Carl Franklin (soprattutto Il diavolo in blu) ed echi dal cinema di Quentin Tarantino evidenti nei lunghi dialoghi a cominciare da quello iniziale con il suo partner in cui commentano l'articolo di un omicidio su un giornale e nel modo in cui il protagonista ripulisce il luogo del delitto proprio come Mr. Wolf di Harvey Keitel in Pulp Fiction. Recensione ❯
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Il film segue Riley durante la sua adolescenza mentre incontra nuove emozioni. Espandi ▽
Riley è diventata officialmente una teenager. Il fatto è che con la pubertà la consapevolezza di sé di Riley è andata in crisi, complice anche la scoperta che le sue due migliori amiche, Grace e Bree, andranno in un liceo diverso dal suo dopo l'estate. Al momento però le tre ragazze sono in partenza per un campo estivo di hockey che durerà tre giorni, durante i quali Riley cercerà di farsi accettare da un nuovo gruppo, una squadra di hockey composta da ragazze più grandi che la vedono come una primina un po' "cringe", tranne Viv, la caposquadra, che prende Riley sotto la sua ala. Ma Riley sta provando nuove emozioni e nella sala comandi della sua psiche, finora abitata da Gioia, Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto, arrivano Ennui, Invidia, Imbarazzo e soprattutto Ansia.
Inside Out 2 fa un ottimo lavoro nel ricreare la confusione e la fragilità emotiva che dominano la testa e il cuore degli adolescenti, divorati da sensi di inadeguatezza e inaciditi dal sarcasmo per nascondere le loro false sicurezze.
Se la regia di Mann è meno pirotecnica e viscerale di quella di Docter, la sceneggiatura crea un crescendo emotivo che culmina in una commozione finale che coinvolgerà anche quei genitori che riconosceranno l'autolesionismo adolescenziale dei loro figli. Recensione ❯
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Al centro della vicenda un padre single e le difficoltà che ne conseguono nel crescere da soli una teenager ai nostri giorni. Espandi ▽
Da quando sua moglie è venuta a mancare, Paolo ha cresciuto la figlia Simone (“come la de Beauvoir”) cercando di non farle mancare niente, compresa una “famiglia” di inquilini condominiali. Paolo è docente di filosofia in un liceo della Capitale e insegna alla figlia a valutare le cose con spirito critico. Ma quando Simone entra nell’era dello smartphone la comunicazione padre-figlia subisce una battuta d’arresto: la ragazza, ormai quindicenne, sembra diventata ostaggio del suo cellulare, immersa in un mondo virtuale che il papà denigra. In particolare Paolo detesta gli influencer: “Ne basta uno per rovinare il lavoro di professori e genitori”. E quando Simone rende virale l’ennesima sparata di papà contro i “friggitori del nulla”, Paolo si ritrova a duellare con Ele_O_Nora, una influencer seguitissima dai ragazzi – fra cui Simone. Recensione ❯
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Un primo capitolo efficace e romantico che ha il pregio di rimettere in sella Kevin Costner. Western, Drammatico - USA2024. Durata 181 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film racconta un arco di 15 anni sfaccettato di espansione e insediamento dell'ovest americano prima e dopo la guerra civile. Espandi ▽
Primo capitolo di una saga divisa in tre, Horizon: An American Saga è costruito secondo il principio di una serie, ma all’antica. Perché il western di Kevin Costner avanza coi tempi delle sue carovane, alternando i destini dei suoi numerosi personaggi. Come Coppola, anche Costner ipoteca le sue fortune e scommette sul suo genere di predilezione per produrre un film che nessuno voleva. Tutto è in gioco, tutto è davanti agli occhi dello spettatore che accompagna i pionieri verso la conquista di una terra chiamata “Horizon”.
Montato di nuovo a cavallo, rivisita ancora una volta da attore e d’autore i territori che ha esplorato nei suoi giorni di gloria, accecanti per tutti, compreso lui. Ma non c’è nostalgia nel suo approccio, soltanto l’aria consapevole di girare un western onesto, governato dalla sua imperiale presenza e diffuso di un amore sincero per il genere.
Struttura narrativa classicamente efficace e romantica, Horizon, con le sue strade pieno di fango, i suoi convogli carichi di speranza e la sua terra da conquistare, prima e dopo la guerra civile, non ha il fascino ambiguo dei migliori Eastwood e nemmeno la potenza evocativa di Ford ma ha il pregio di rimettere in sella Kevin Costner. E tanto basta. Recensione ❯
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Un'animazione vintage e nostalgica sull'elaborazione di una separazione. Divertente e istruttiva per tanti tipi di pubblici. Animazione, Spagna, Francia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Tratto dalla graphic novel omonima di Sara Varon, Robot Dreams segna l'esordio nel lungometraggio d'animazione di Pablo Berger. Espandi ▽
Lo spagnolo Pablo Berger si cimenta nella trasposizione animata della graphic novel omonima di Sara Varon, dando vita a un film interessante, del tutto peculiare rispetto al panorama del cinema di animazione internazionale. Il mio amico Robot infatti non cerca la perfezione verista del digitale né si accosta all’animazione contemporanea. Quella di Berger è un’operazione dichiaratamente vintage e nostalgica, tanto nel tratto adottato, che nei contenuti, calati nell’epoca aurea della Grande Mela di inizio anni Ottanta, al termine della creatività inesauribile dei ’70 e appena prima del reaganismo.
Divertente e istruttivo, nostalgico ma adatto anche alle nuove generazioni o a un pubblico inconsapevole dei molti riferimenti, Il mio amico robot sembra ideale per rivolgersi a un target più ampio e garantire maggiore notorietà al nome di Berger, dentro e fuori il cinema di animazione. Recensione ❯
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Un film di eccessi e luoghi comuni che si va ad aggiungere a una serie di produzioni action sempre più simili tra loro. Azione, Corea del sud2023. Durata 101 Minuti.
Un incidente scatena l'ira di una bestia misteriosa. Espandi ▽
I ripetuti successi nel genere action del cinema sudcoreano portano a produzioni sempre più simili tra loro, che cercano di capitalizzare su ingredienti certi anziché percorrere nuove strade. Categoria alla quale certamente appartiene Project Silence di Kim Tae-gon, che inizia come un thriller politico, si trasforma in catastrofico e assume via via colori horror quando la muta di cani entra in azione. Eccessi in serie, tanto negli incidenti che nelle esplosioni, si sprecano, senza che l’escalation risulti particolarmente giustificata dalla sequenza di eventi né coinvolgente per lo spettatore. Difficile giustificare una sciatteria di sceneggiatura al di sotto dei già indulgenti standard di genere, ma ancor più grave in un prodotto simile è che a fare cilecca sia il comparto CGI, che rende i cani talmente poco realistici da eliminare qualunque velleità di transfert horrorifico Recensione ❯
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Luchetti ritrova Starnone e realizza il suo film più complesso e maturo. Dietro il thriller c'è molto di più. Drammatico, Italia2024. Durata 136 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Pietro è un professore di liceo che ha una relazione, una volta diplomata, con Teresa una sua ex studentessa. Un giorno lei gli propone di confessarsi vicendevolmente un segreto mai detto a nessuno. Dall'omonimo romanzo di Domenico Starnone. Espandi ▽
Pietro, professore di liceo amato dai suoi studenti, trova l’amore, nel senso pieno del termine, con Teresa, un’ex studentessa. Da quando lei gli propone di confidarsi reciprocamente un segreto mai rivelato a nessuno le cose cambieranno profondamente. Luchetti torna ad occuparsi di un romanzo di Starnone e realizza il suo film più complesso e ricco di sollecitazioni nei confronti dello spettatore. Il regista (e dietro di lui Starnone e Piccolo) è molto abile nel non cadere nelle trappole narrative made in USA modello Attrazione fatale. Qui non ci sono coniglietti bolliti e Teresa non è una pazza alla ricerca di vendetta. È qualcosa di più e di diverso. È la rappresentazione fisica della cattiva coscienza di Pietro. È in questa capacità di approfondire anche le minime sfumature che Luchetti ci mostra la solidità e la totale capacità di immergersi nella narrazione della sua regia. Sarebbe troppo semplicistico leggere questo film come un thriller. È molto di più. Recensione ❯
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Tableaux vivants di una guerra che è tutte le guerre insieme. Minervini si dimostra ancora una volta attentissimo a persone e luoghi. Drammatico, Italia, Belgio2024. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film di finzione, storico, in costume, che non sacrifica il realismo, l'immediatezza e l'intimità. Espandi ▽
Inverno, 1862. Da qualche parte nelle terre dell'Ovest, un manipolo di soldati nordisti deve perlustrare il territorio e resistere due settimane prima dell'arrivo della 'cavalleria'. In attesa di un nemico invisibile organizzano il campo e le guardie. Giovani volontari, che hanno sparato soltanto ai conigli, o soldati di lungo corso, che lucidano Colt e fucili, giocano a carte e si scambiano pensieri sulla guerra civile che dilania l'America. Come solo orizzonte un crinale dietro il quale riparare ed oltre il quale avanzare e interrogare il senso del loro arruolamento. Sono soli sulla terra, trafitti soltanto da un colpo di carabina, ed è subito neve.
Si fa domande Minervini e le risposte sono sempre magnifiche. Questa volta è un film di guerra come una preghiera, fondato sull'esperienza della durata, l'attenzione minuziosa alle persone e ai luoghi, la forza tellurica dei quadri, gli spazi vergini, l'assordante laconismo degli attori.
Assistiamo a una serie di tableaux vivants di una guerra che è tutte le guerre insieme, dove i soldati combattono per diventare uomini, forse eroi, sicuramente cadaveri. Il film prende piena misura del destino dell'individuo in mezzo a forze collettive. Minervini ci ricorda che qualche volta c'è più storia in un silenzio o in un guizzo di luce che in tutti i romanzi del mondo. Poi la neve cade sui volti levati, la morte è rimandata, la vita deve ancora arrivare. Recensione ❯
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Un thriller psicologico hitchcockiano che affascina e colpisce nel segno. Drammatico, Thriller - USA2024. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Jessica Chastain e Anne Hathaway al centro di un intenso thriller psicologico di influenza hitchcockiana. Espandi ▽
Alice e Celine sono due vicine di casa, ma soprattutto due care amiche. Si frequentano, organizzano feste insieme ai loro mariti, guardano i figli crescere e giocare insieme. Almeno finché il bambino di una delle due precipita dal terrazzo, davanti agli occhi increduli dell'altra. Nulla sarà più come prima, e una spirale di sospetti, sensi di colpa, paranoie e delitti comprometterà per sempre la loro amicizia.
Pur avendo a disposizione poco tempo (poco più di tre settimane) e un budget contenuto (per quelli che sono gli standard delle due attrici), il risultato è un thriller psicologico hitchcockiano e patinato che deve tutto all'affiatamento delle due dive Jessica Chastain e Anne Hathaway.
La riflessione che scaturisce dal film è importante: perdere un figlio diventa più che un inimmaginabile trauma personale, diventa anche una perdita di ruolo, di senso sociale. Se una donna non è più madre allora chi è? Che cosa resta di lei?
Il tema freudiano del doppio è sempre interessante, quando poi è combinato con il tema dell'emancipazione femminile nell'America degli anni Sessanta e sviluppato da un regista esperto di fotografia sa affascinare e colpire nel segno. Recensione ❯
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