Attore neozelandese, perfetto per calarsi nei ruoli action o fantasy che un tempo potevano essere offerti ad Arnold Schwarzenegger. Seppur siano ritenuti personaggi meno nobili di altri, per Karl Urban è necessario puntualizzare che la sua bravura nel campo recitativo è comunque brillante.

Origini
Figlio di un pellettiere (che per anni ha sperato che il figlio seguisse le sue orme), Karl Urban, fin da piccolo, dimostra di essere più dotato per i lavori manuali che per lo studio. Infatti, nel tempo libero, trova persino più divertente lavorare nella grande fattoria dei suoi zii, dove svolge i compiti più differenti e spesso ributtanti, che andare a giocare con gli amici. In questo ambiente inizia a prendere confidenza con i cavalli, animali con i quali arriverà a stabilire un rapporto quasi simbiotico, e che gli permetteranno, una volta imparato a cavalcarli, di essere scelto per determinati ruoli.

Il precoce debutto, la passione che diventa mestiere
Il debutto lo ha all'età di otto anni, quando compare in una trasmissione televisiva e nel 1989 fa una comparsata nei panni di un tossicodipendente nella serie tv drammatica "Shark in the Park" (1989) di Peter Barrett, ma è solamente dopo la fine degli studi superiori che il giovane decide di volersi dedicare alla recitazione.
Mentre si prepara agli esami d'ammissione alla Victoria University gli viene offerto il ruolo del paramedico Jamie Forrest nello sceneggiato neozelandese "Shortland Streets" (1992) di Simon Bennett (il regista lo rivorrà poi in un altro serial "Riding High", 1995).
Nel frattempo prova a frequentare i corsi universitari ma, vista l'impossibilità di dedicarsi in maniera proficua ad entrambe le attività, decide di lasciare gli studi per dedicarsi anima e corpo alla carriera di attore. Negli anni che seguono, Karl entra in varie compagnie teatrali attive nella sua città interpretando i ruoli ed i generi più disparati, ad un certo punto però capisce che se vuole sfondare nel cinema deve cercare fortuna altrove.
L'attore si trasferisce ad Auckland, città dove tuttora vive, e comincia a passare da una produzione televisiva all'altra fino ad ottenere una serie di piccoli ruoli nel popolare telefilm mitologico Hercules (1995-1999) con Kevin Sorbo e nel suo spin-off Xena - La Principessa Guerriera (1995-2001).
Nel 2000, ha anche un figlio, Hunter, dalla compagna.

La svolta
Ma la carriera di Karl Urban arriva ad una svolta solo nel 2002, anno in cui l'attore viene chiamato per far parte del cast di Nave fantasma di Steve Beck (seguito de I 13 Spettri, 2001 dello stesso Beck), pellicola horror ad alto budget prodotta dalla Warner Bros (dove fa una parte anche la nostra Francesca Rettondini). Subito dopo gli viene affidato uno dei ruoli più importanti della sua carriera cinematografica: il regista Peter Jackson lo impone nel cast de Il Signore degli Anelli - Le due Torri (2002) e Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re (2003). Urban è Eomer, uno dei cavalieri che combatterà accanto a Viggo Mortensen, Orlando Bloom e Miranda Otto nella guerra dell'anello tratta dalle pagine scritte di Tolkien e da quel momento in poi, la sua carriera sarà lanciata verso ruoli da protagonista.

I film d'azione
Nel 2004 compare in The Chronicles of Riddick di David Twohy, al fianco di un'altra action-star, Vin Diesel, e in The Bourne Supremacy di Paul Greengrass accanto a Matt Damon.
Grazie alla sua crescente popolarità viene anche preso in considerazione come nuovo tenebroso volto di James Bond (dopo la rinuncia di Pierce Brosnan a continuare il ruolo), ma al suo posto viene scelto l'inglese Daniel Craig. Karl Urban allora sceglie l'ambiziosa pellicola ad alto budget Doom (2005) di Andrzej Bartkowiak come primo film da protagonista e poi in Pathfinder (2006) di Marcus Nispel, pellicola liberamente tratta dal norvegese "Ofelas", in cui interpreterà Ghost, un vichingo allevato dai pellerossa.
Dopo aver fatto parte del cast di Star Trek - Il futuro ha inizio, nel 2011 Karl partecipa ad altri due film: Red, con Bruce Willis e Morgan Freeman, e Priest, diretto da Scott Stewart.
In seguito recita nei film di fantascienza Riddick e Into Darkness - Star Trek e si dedica al doppiaggio di A spasso con i dinosauri (2013).
Nel 2014 viene coinvolto nel claustrofobico thriller The Loft (Erik Van Looy) dove interpreta Vincent Stevens, e due anni dopo è sui grandi schermi con due lungometraggi. Del 2016 infatti sono le partecipazioni, di lodevole nota, in Star Trek Beyond e in Pete's Dragon.