Un film che si sporca le mani e che ha una sua verità, malgrado i limiti realizzativi. Drammatico, Italia2023. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che affronta la dura realtà della vita adolescenziale nelle periferie romane. Espandi ▽
Mattia è un ragazzo di 18 anni appena uscito dal riformatorio. La madre Gabriella è spesso in pena per lui e teme che possa prendere di nuovo una cattiva strada, dopo essere stato colto in flagrante per aver spacciato anche all'interno della scuola della periferia romana che frequenta.
Per non tornare in carcere, deve fare le pulizie nella sua scuola e svolgere un'attività di volontariato nel reparto oncologico di un ospedale dove conosce Alessia, una ragazza gravemente ammalata di cui s'innamora. Ma non ha ancora chiuso i conti col passato perché deve restituire al boss criminale da cui si riforniva per la droga un'enorme quantità di denaro. Con Francesco, il compagno di scuola che l'ha messo nei guai, deve trovare al più presto la soluzione per saldare il debito.
C'è chi spaccia, chi si prostituisce, chi finisce nella rete di organizzazioni criminali e non sa come uscirne. È una realtà che Spinocchio conosce bene, che ha osservato a lungo, e il film sottolinea anche quanto sia importante e decisivo il ruolo delle istituzioni per dare ai ragazzi una possibilità di riscatto. Come Il ragazzo dai pantaloni rosa, il tema conta più del risultato. Recensione ❯
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Un'opera per tornare a riflettere sulla vicenda di Mimmo Lucano grazie alla sua stessa comunità. Documentario, Italia, Francia, Belgio2024. Durata 97 Minuti.
Dopo vent'anni di armonia, l'arresto del sindaco Lucano costringe Riace, modello per l'accoglienza dei migranti, a un doloroso dilemma: resistere o scomparire. Espandi ▽
Mimmo Lucano, accogliendo i primi 200 migranti giunti sulle vicine coste della Calabria ha fato il via ad un modello di integrazione che ha rivitalizzato strutture del paese ormai improduttive. Qualcuno però non apprezzava il modello e, denunciandolo con l’accusa di diversi reati, ha interrotto l’attività costringendo di fatto molti dei nuovi arrivati e ormai integrati ad andarsene. Il documentario segue tutta la vicenda illustrando motivazioni ed accuse.
Siamo di fronte a un reportage di una lunga, troppo lunga, vicenda di diffamazione (così è di fatto visto che in definitiva tutte le accuse tranne una minore sono state alla fine ritenute prive di fondamento) che si schiera nettamente dalla parte di Lucano.
Ci sono documentari che consentono di ripercorrere in sintesi ciò che la cronaca ci aveva proposto un po’ alla volta. Permettono così di tornare a riflettere sull’accaduto e assumere una nuova e più circostanziata lettura perché offerta, in questo caso, dall’interno di una comunità attiva e, come suggerisce il titolo, resistente. Un paese di resistenza appartiene alla categoria. Recensione ❯
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Il sentito ricordo di un'ingiustizia dimenticata, uno scorcio su un angolo nascosto di un'epoca oscura. Storico, Italia2024. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dal fatto di cronaca che nel 1981 segnò la fine dei cosiddetti anni di piombo. Espandi ▽
1981, Italia. Durante uno dei periodi più difficili della storia italiana, segnato dal terrorismo delle Brigate Rosse, Giuseppe Taliercio, direttore del petrolchimico Montedison a Porto Marghera, viene rapito dalla "colonna veneta" delle Brigate Rosse. Dopo quarantasei giorni di prigionia, il suo corpo viene ritrovato in un'auto vicino alla fabbrica. Recensione ❯
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Un'altra idea di carcere: un carcere possibile grazie al teatro. Espandi ▽
Il documentario segue, fino al debutto, nel carcere di Volterra, le prove di Armando Punzo con i suoi attori nell'ambito del progetto teatrale Atlantis cap. 1 - La permanenza. Qui, con altri registi provenienti da diverse esperienze di teatro-carcere, la Compagnia della Fortezza organizza la masterclass, riunendo tutte queste realtà nel segno di un'utopia possibile. Recensione ❯
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Un film intimo e gentile, in cui la relazione esclusiva con il proprio cane diventa una riflessione sui limiti della presenza umana nel mondo. Documentario, Italia2024. Durata 83 Minuti.
Una regista s'interroga sul rapporto d'affetto con il suo cane, la sua immediatezza, la sua naturalità. Chi è un cane? E da quale prospettiva guarda il mondo? Espandi ▽
Claudia Tosi, la regista e sceneggiatrice del film, ha un cane, un golden retriever di nome Beau. Con lui, come dice nel film, è stato amore a prima vista, fin da cucciolo, e da allora Claudia e Beau vivono l’uno per l’altro, sempre insieme, in casa, al lavoro, in viaggio, tra mille giochi e coccole e pure qualche problema, poiché Beau è vivace, testone e con qualche problema di autorità con gli esseri umani. Prima ancora che Beau si ammali di tumore, venga sottoposto a dei test scientifici e affidato alle cure di addestratori professionisti, Claudia si chiede: chi è il mio cane? Quali sono i suoi sentimenti? Cosa pensa della vita con gli umani? La regista e produttrice Tosi realizza un film intimo e gentile, in cui la relazione esclusiva con il proprio cane diventa una riflessione sui limiti della presenza umana nel mondo. Il pregio del film sta nella sua assoluta mancanza di pudore, anche a costo di scivolare talvolta nell’eccesso di confidenzialità e intimità. Del resto, in mancanza di una risposta verbale o anche solo razionale, Claudia Tosi riempie le immagini di parole, di pensieri ad alta voce e riflessioni ridondanti, accettando il rischio – ed è questo, dall’altro lato, il limite di Mr Beau – di scivolare nel didascalico, nel desiderio tutto umano di comprendere e capire, laddove il desiderio animale è puramente quello di vivere, e cioè amare, condividere, battagliare, dare e ricevere, rubare e consegnare. Recensione ❯
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L'incredibile storia di Antonia Singla, la celebre ballerina di flamenco che, nonostante fosse sorda, conquistò i più prestigiosi palcoscenici d'Europa. Espandi ▽
Helena Kaittani, giovane donna di Siviglia appassionata di flamenco, scopre grazie a un'insegnante di ballo l'arte di Antonia Singla, ballerina degli anni '60 e '70, sorda ma straordinariamente in sintonia con il ritmo febbrile della musica. Colpita dai video visti in rete, Helena avvia una ricerca per scoprire che n'è stato della Singla, venendo a conoscenza della sua storia straordinaria, dall'apice della fama che la portò a esibirsi per Dalì, Cocteau, a Parigi e in Germania, fino alla sparizione delle scene nei tardi anni '70. E se la Singla fosse ancora viva, Helena troverebbe il coraggio incontrarla?
Il film è la storia di una ricerca che diventa via via un incontro fra la sua guida, alter ego della regista, e la sua protagonista, inizialmente solo un'immagine da osservare e poi un volto da conoscere.
L'incontro tra Helena e Antonia, oggi nonna settantenne felicemente distante quattro decenni dal mondo della musica, è ripreso con estremo pudore, cercando nel volto di una donna anziana la bellezza di un tempo. O meglio, la sua bellezza senza tempo, uguale a quella che emerge dai video del passato e che nel momento migliore del film avvicina al mistero del flamenco. Dura un attimo, ma è la cosa più vicina al vero di questo documentario. Recensione ❯
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Due sorprendenti, dolci e toccanti mediometraggi d'animazione tratti dagli amatissimi albi illustrati di Julia Donaldson e Axel Scheffler. Espandi ▽
Su un pianeta lontano, gli Smei, di colore rosso, e gli Smufi, di colore blu, fanno di tutto per evitarsi. Quando due giovani delle rispettive famiglie si innamorano, decidono di scappare su un razzo per esplorare insieme l'universo. Smei e Smufi partono quindi alla loro ricerca. Sarà proprio questa esperienza a insegnare loro a convivere, superando le reciproche diffidenze.
Nel cuore di Londra, il gatto canterino Bigio Randagio e il suo caro amico, il musicista di strada Fred, si esibiscono tutti i giorni di fronte a una folla entusiasta, finché una inaspettata e lunga separazione non metterà alla prova il loro fortissimo legame. Ma le vere amicizie non finiscono mai. Recensione ❯
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Una commedia leggera e divertente composta da una carrellata di piccole storie con tanti personaggi pieni di umanità e tenerezza. Espandi ▽
Otto brevi episodi di vita quotidiana compongono l’affresco di una Roma periferica e tragicomica. Una donna single rincasa da un matrimonio. Un padre si arrabbia col figlio adolescente che per amore ha trasgredito le regole del lockdown. Un pensionato si preoccupa per i traumi del suo canarino. Una giovane coppia finge di sposarsi in casa durante la pandemia. Un venditore porta a porta di aspirapolvere s’imbatte in una scaltra vedova. Un fidanzato tirchio fa un regalo economico alla compagna per San Valentino. Un disoccupato over 30 che vive con la mamma si ritrova sommerso di telefonate dopo che il suo numero di telefono è stato stampato per errore sui volantini di una rosticceria. Un uomo di mezza età si vede affidare dall’anziana vicina l’urna con le ceneri del marito defunto… Con ironia e un retrogusto lievemente amaro, la commedia ad episodi mette in scena una galleria di personaggi sconfitti, soli o smarriti, guardandoli sempre con dolcezza, mantenendo lo stesso tono leggero e malinconico, che appartiene anche ai racconti di Antonio Agrestini da cui il film è tratto. Come fa sin dal suo primo lungometraggio Peggio per me (2017), Camilli mette al centro della sua commedia gli sconfitti, i perdenti, rappresentanti di un’umanità smarrita, alle prese coi problemi della contemporaneità — c’è anche il fantasma del Covid ma, significativamente, i personaggi più soli non sono quelli in lockdown. Un’umanità che, nonostante tutto, è ancora disposta ad aggrapparsi all’ultima speranza. Recensione ❯
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Un documentario che ha saputo cogliere l'emotività di una donna insieme alla sua voglia di giustizia. Documentario, Italia, Svizzera2024. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto di una famiglia siciliana all'ombra del MUOS, un massiccio sistema di comunicazioni satellitari. Espandi ▽
Valentina ha 28 anni e vive nella provincia di Niscemi dove è stato installato il MUOS, un sistema di rilevamento radar statunitense che sostituisce i satelliti nella dislocazione e rilevamento dei mezzi bellici a fini di attacco e difesa. Anche se la popolazione ha cercato di evitarne la presenza il MUOS è ancora lì e le conseguenze non sono di poco conto. Valentina ha una madre e, soprattutto, un padre di cui sente il dovere di occuparsi. Perché quest’ultimo soffre di una serie di disturbi invalidanti di cui la scienza ufficiale ancora non riconosce le cause. Scalisi ha saputo cogliere i momenti intimi di una persona portata all’emotività come Valentina e anche quelli dei suoi genitori che non vogliono abbandonare la loro casa e cercano di portare avanti una quotidianità non semplice. Si ha così modo di riflettere su quanto decisioni prese dall’alto finiscano con l’influire non solo sulla sicurezza sul piano sanitario delle persone, ma anche sulle loro scelte di vita future. Recensione ❯
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L'affettuoso omaggio ad un periodo che ha segnato la storia. Espandi ▽
Negli anni Sessanta la musica beat arriva in Italia, trascinata dalla Beatles-mania. La cosiddetta British Invasion, portata avanti dai Beatles e da altre storiche band britanniche quali Rolling Stones, Animals, Kinks, Troggs, Searchers, e preceduta poco prima dalla rivoluzione americana del rock and roll, spinge tanti giovani in Italia a formare gruppi e a suonare quella stessa musica. È la colonna sonora di un cambiamento sociale, culturale, sessuale: "nascono" i giovani, con le loro mode, i loro gusti, i dubbi, le debolezze, l'entusiasmo e il desiderio di libertà.
Con un taglio prettamente divulgativo, il documentario ripercorre una stagione decisiva della musica e della società italiana, tentando di restituire lo spirito di quei favolosi anni '60.
C'è la funzione divulgativa su un periodo storico-musicale così fervente che si sarebbe chiuso all'alba degli anni Settanta - quando inizia in Italia l'era dei grandi cantautori partiti dal beat-pop come Lucio Battisti, mentre la musica rock vira verso forme più elaborate. Ma di quei favolosi anni Sessanta suscita ancora una certa impressione riscoprire lo spirito, specialmente se paragonato all'oggi. Recensione ❯
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Uno sguardo sincero e originale sulla sfida di trasformare un sogno in realtà in un contesto socio-politico complesso e spesso ostile. Espandi ▽
1971. In una docu-fiction con veri attori e finte interviste raccontiamo SABINO, giovane pugliese amante del Jazz, che con il cugino Michele e con Pasquale, giocatore d'azzardo - entrambi di Bari vecchia - apre a Torino un jazz club, lo Stolen Moments, in uno dei famigerati capannoni destinati alle famiglie degli emigrati del Sud: e facendolo porta cultura e musica, senza volerlo, al posto del degrado.
A loro si uniscono altri amici, tutti pugliesi ed entusiasti.
Dopo i primi problemi il locale decolla: una scommessa vinta in anni difficili e in una terra ostile. Ma non tutto, purtroppo, andrà secondo i piani. Recensione ❯
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Tratto dal romanzo best seller in Germania "Töchter" di Lucy Fricke. Espandi ▽
Dopo anni di relazioni turbolente con il padre Kurt, Martha si prepara ad accompagnarlo in un ultimo viaggio: quello verso la clinica Svizzera in cui dovrebbe ricevere l'eutanasia. Gravemente malato di cancro ai polmoni, Kurt desidera infatti trascorrere i suoi ultimi momenti accanto alla figlia, con cui per tutta la vita ha avuto rapporti altalenanti, costellati da reciproche incomprensioni. Martha, però, non se la sente di affrontare la situazione da sola e chiede alla sua migliore amica Betty di farle compagnia durante il viaggio.
Betty, Martha e Kurt partono così su una vecchia Golf impolverata alla volta di un'avventura che li costringerà a fare i conti con solitudini nascoste, conflitti irrisolti e fantasmi del passato.
La regista tedesca Nana Neul dedica il suo terzo lungometraggio all'indagine del rapporto disfunzionale tra due padri assenti e due figlie sull'orlo di una crisi di nervi. Il risultato è un tragicomico road movie dal ritmo serrato, indebolito da una sceneggiatura a tratti caotica e frammentata. Recensione ❯
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Il racconto, attraverso questa particolare forma di opera musicale moderna, del percorso personale, umano e artistico che ogni figura partecipante alla realizzazione attraversa durante le varie fasi, fino al debutto, la cosiddetta "sera della prima". Recensione ❯
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