La sublime tragicommedia di Mozart offre ai registi possibilità illimitate e Kasper Holten l'ha scelta dopo il debutto con Eugenio Onegin. L'orientamento della regia sposta l'enfasi della vita sessuale di Don Giovanni in luoghi oscuri dell'anima che spiegano le caratteristiche di donnaiolo di Don Giovanni come un tentativo di allontanare l'idea della propria mortalità. Ogni donna che seduce rappresenta una vita che avrebbe potuto avere. Anche se l'opera è fosca e tragica, Holten la gestisce con un tocco leggero. Recensione ❯
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