Dalla storia del cinema più completa in lingua italiana, una selezione di 9081 film da vedere, dal 1895 al 2025. Scopri le recensioni, trame, listini, poster e trailer. Ordina per:
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Un film sull'Italia perbene, con bellissime intuizioni di regia e un Albanese come sempre magistrale. Drammatico, Italia2023. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Antonio, dovendo pagare il matrimonio della figlia, scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i nostri tesori non sempre custodisce anche i nostri sogni. Espandi ▽
Antonio Riva, operaio specializzato in prepensionamento, si reca in banca per prelevare dal conto su cui ha messo tutto ciò che ha. Non si è reso conto di aver tramutato le sue obbligazioni sicure in azioni a rischio, passando da risparmiatore ad azionista su consiglio di quella banca dove gli impiegati erano di famiglia, e che aveva sostenuto lo sviluppo dell’intero paesino sul lago di Lecco dove è nato e cresciuto. Quella banca, poi, mica può fallire, perché se fallisse “andrebbero a gambe all’aria tutti quanti”. Con Cento domeniche, di cui è protagonista, sceneggiatore (con Piero Guerrera) e regista, Antonio Albanese prosegue nel percorso di cinema civile che caratterizza la sua carriera di artista. Il suo intento qui è raccontare un’Italia perbene in via di sparizione, preda delle spietate logiche del mercato e della spregiudicatezza degli istituti bancari, che fanno ruotare il personale nelle filiali locali affinché nessuno possa costruire un rapporto di fiducia con il cliente. Dal punto di vista della regia Cento domeniche è convenzionale, quasi scolastico nelle transizioni fra un scena e l’altra, ma ha anche intuizioni bellissime e in qualche modo visionarie. Recensione ❯
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Un film al contempo arcaico e postmoderno, completamente libero come sa essere il cinema di Alice Rohrwacher. Drammatico, Italia2023. Durata 134 Minuti.
Ambientato negli anni '80, nel mondo clandestino dei "tombaroli", il film racconta di un giovane archeologo inglese coinvolto nel traffico clandestino di reperti archeologici. Espandi ▽
La chimera racconta una ricerca ostinata – di morte, di vita, di riscatto dalla povertà e di accumulo materiale – con il passo folk del cantastorie, evidenziandone il lato picaresco e quello simbolico.
È un film completamente libero come sa esserlo il cinema di Alice Rohrwacher, che sceglie il tempo del racconto cominciando lentamente, per dare al suo protagonista lo spazio di una rincorsa fatale, e accelerando in “ascese velocissime” che rivelano una comicità da film muto.
Ha i colori delle fiabe e l’apparente scanzonatura degli stornelli, attraversa un’Italia nel processo di essere svenduta agli stranieri ma in cui due stranieri sembrano gli unici a volerne conservare il mistero, ci aiuta a “stimare l’inestimabile” e a rivendicare la tutela delle “cose che appartengono a tutti” perché la proprietà non deve essere necessariamente possesso.
E il cinema di Rohrwacher si conferma qui contemporaneamente arcaico e postmoderno, nonché capace di inventare parabole agresti che presagiscono, come il migrare degli uccelli, la transizione verso il degrado a seguire. Recensione ❯
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Una storia universale d'amore e amicizia che ci regala un nuovo personaggio da ricordare. Animazione, Italia2023. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Liberamente tratto dal romanzo La gita di Mezzanotte di Roddy Doyle, edito in Italia da Guanda. Espandi ▽
Mary è una bambina di undici anni appassionata alla cucina. La nonna la sostiene sempre, anche quando esaminatori saccenti non apprezzano i suoi piatti. Ma la nonna è anziana e subisce un ricovero in ospedale. Mary ne è addolorata ed aumenta nei suoi confronti le attenzioni da nipote affezionata, sostenuta in questo da una misteriosa giovane donna che è comparsa all’improvviso sul suo cammino. Dal più irlandese degli scrittori contemporanei D’Alò trae una storia universale. E chi, se non il regista de La freccia azzurra poteva accettare la sfida di immettere nello stesso film questa molteplicità di sentimenti e stati d’animo facendoli emergere con misura e consentendo ad un pubblico di bambini e di adulti di poterne percepire ed apprezzare anche le sfumature? La rossa Mary diventa così un nuovo personaggio da ricordare nella galleria di un regista da sempre attento a coniugare forma e contenuto. Recensione ❯
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Un suggestivo coming of age incorniciato dal trionfo della natura brasiliana. Drammatico, Francia, Brasile2023. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Estate 1996, nord-est del Brasile. Tamara si gode le ultime vacanze prima di trasferirsi nella capitale per gli studi. Un giorno sente parlare di una ragazza soprannominata "Sem Coração". Espandi ▽
Estate 1996, Tamara si gode le vacanze sulle spiagge tropicali del nord-est del Brasile, al termine delle quali dovrà trasferirsi nella capitale per proseguire gli studi. Le giornate scorrono spensierate, fin quando un giorno non incontra la così detta "Sem Coração", ragazza dal fascino magnetico da cui rimane come ipnotizzata. Sarà un'estate di scoperte, esplorazioni, e avventure condivise con un gruppo di adolescenti in cerca di se stessi. E' un coming of age interessante, Heartless, capace di raccontare l'incertezza adrenalinica delle prime esperienze adolescenziali, calate nel fascino sensoriale delle spiagge tropicali brasiliane.Come spesso accade alle opere prime, tutto nacque da un cortometraggio. Era il 2014, i registi Nara Normande e Tião presentavano a Cannes il loro Sem Coração, premiato poi alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2014. Dopo neanche dieci anni ecco il lungometraggio che ne approfondisce e arricchisce storia e personaggi principali. Per essere un'opera prima, convince la scelta registica di osare sia a livello visivo che narrativo una contaminazione suggestiva tra crudo realismo e linguaggio simbolico, quest'ultimo espresso senza ricorrere nell'onirico, ma servendosi di elementi visionari che impreziosiscono la visione. Ne esce l'affresco di un'adolescenza selvaggia, viva, indomabile, incorniciata da panorami dominati dal trionfo della natura e capaci di rimanere impressi a lungo, anche dopo i titoli di coda. Recensione ❯
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Un mosaico di sterminata bellezza, con Valerio Mastandrea in uno dei ruoli più importanti della sua carriera. Drammatico, Italia1998. Durata 100 Minuti.
L'incendiario punto di riferimento del crime italiano di fine millennio. Espandi ▽
Roma, tra novembre 1979 e febbraio 1983. Remo Guerra, un ragazzo di borgata, è un poliziotto che di notte aggredisce per strada persone benestanti derubandoli. Con lui ci sono Maurizio, amante della vita lussuosa e delle belle donne, e Roberto che Remo aiuterà a comprarsi un bar. I suoi complici sono inaffidabili. Così Remo deve far entrare nella sua banda Marco Lorusso, detto "il Rozzo", di cui però non condivide i metodi violenti. Remo è sempre più tormentato e desidera una vita normale accanto a una donna a cui però non può rivelare la sua identità. In più, capisce che la fine è vicina e non può sottrarsi al suo destino.
C'è Valerio Mastandrea, in uno dei ruoli più significativi della sua carriera. Con la sua voce fuori campo che accompagna i suoi pensieri. "Ogni volta che mi specchiavo ero aggredito dalla mia immagine". C'è il suo tormento che prevale sull'estasi. In Remo ci sono le tracce di un gangster noir che attende la sua fine.
L'odore della notte fa parte di quei film che non solo migliorano nel corso degli anni ma che mostrano lo sguardo unico di un cineasta dove le storie, i personaggi, i dialoghi hanno sempre avuto qualcosa di intimamente familiare e in cui ogni immagine è un getto impetuoso su tela, carico di una poesia disperata che parla solo d'amore. Prima di tutto nei confronti del cinema. Recensione ❯
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Macellerie cannibali e virtuosismo post-apocalittico nel folgorante esordio di Caro e Jeunet. Commedia, Francia1990. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Pluripremiata commedia dark e surreale che racconta di un futuro distante e apocalittico, in cui la società è al collasso. Espandi ▽
In una Francia di un futuro distopico e indefinito, Clapet fa il macellaio e vive con la figlia nell'appartamento sopra al negozio. Suoi clienti sono i vari inquilini del palazzo, ghiotti di una carne che però è umana e viene dai malcapitati tenuti prigionieri da Clapet. L'ultimo arrivato è il clown Louison, che inizia a lavorare per il condominio in cambio di vitto e alloggio senza sapere del pericolo in cui si è cacciato. Quando Louison si invaghisce di Julie, figlia di Clapet, le tensioni dei vegetariani provenienti dal sottosuolo giungono a un punto di rottura.
Tra i film che più chiaramente annunciarono la cifra stilistica del cinema Anni Novanta, Delicatessen si conserva come una visione ricca di spunti anche a decenni di distanza. Questo curioso - e formalmente estremo - spezzatino di black comedy, distopia futuristica e horror corporeo porta il regista francese Jean-Pierre Jeunet alla ribalta con un esordio folgorante, parecchi anni prima che Il favoloso mondo di Amelie ne consolidasse l'apprezzamento del pubblico più mainstream.
È un peccato che un'unione creativa così felice non sia durata più a lungo - infrangendosi sul progetto di Alien - La clonazione del 1997 - ma è se non altro longevo il loro prodotto d'esordio, seminale per il cinema di fine secolo e anche oltre. Recensione ❯
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La cinefilia incontra ancora una volta il piacere dell'affabulazione. Veltroni ci ricorda la grandezza di Lucio Dalla. Documentario, Italia2023. Durata 90 Minuti.
Un film che nasce riportando alla luce una storia d'amore a più strati: quella napoletana di Caruso e quella che lega Dalla a Napoli e Sorrento. Espandi ▽
Il 23 marzo 1986 Lucio Dalla teneva al Village Gate di New York un concerto di cui si pensava si fossero perse le riprese che ora vengono invece proposte in un'edizione restaurata e rimasterizzata. Ad esse si aggiunge in apertura la ricostruzione della creazione di "Caruso" avvenuta pochi mesi dopo a Sorrento.
Un ritrovamento prezioso che, unendosi alla rievocazione di come è nato un classico della canzone, ci ricorda la grandezza di Lucio Dalla. Ancora una volta Walter Veltroni torna a offrirci l'occasione di assistere a un concerto del tutto particolare con le riprese di Ambrogio Lo Giudice che si ritenevano ormai perdute. Lo fa con il suo stile che unisce la cinefilia al piacere dell'affabulazione finalizzata ad ampliare la conoscenza del protagonista.
Alla fine del film (suggeriamo di vedere i titoli di coda perché c'è una sorpresa) compare un ringraziamento a un particolare commendatore. Chi non ne conoscesse il motivo potrà successivamente documentarsi scoprendo un ulteriore aspetto dell'ironia di Lucio. Recensione ❯
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Un film necessario che riflette sul ruolo del documento che si fa memoria. Drammatico, Francia2023. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ultimo spazio di ritrovo rimasto per i lavoratori di un comunità mineraria, un tempo florida ma oggi in dismissione dopo trent'anni di crisi. La situazione cambia quando arriva sul posto un gruppo di rifugiati siriani... Espandi ▽
L’Old Oak è un posto speciale. Non è soltanto l’unico pub aperto in un ex cittadina mineraria del nord est dell’Inghilterra, è l’unico luogo pubblico in cui le persone possono ritrovarsi. TJ Ballantyne lo tiene in piedi con buona volontà ma rischia di perdere una parte degli avventori affezionati quando nel quartiere vengono accolti alcuni rifugiati siriani. In particolare TJ si interessa alla giovane Yara che si è vista rompere, con un atto di intolleranza, la macchina fotografica a cui tiene in modo particolare. Per l’uomo è l’inizio di un tentativo di far sì che le due comunità possano trovare un modo per comprendersi.
Anche questa volta Loach, con il fedele sceneggiatore Paul Laverty, ci regala un film necessario. Entrambi sembrano avere in mente una frase di Abraham Lincoln: “Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose”.
Laverty, in un’annotazione sul protagonista TJ aveva scritto “TJ ha perso la speranza”. La domanda che lui e Ken si pongono è se sia possibile coltivarne ancora un possibile germoglio. Recensione ❯
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Una tragedia arcaica a forte tasso simbolico che pesca la verità umana nel mare di Sicilia e nel suo malessere. Drammatico, Italia2023. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un ragazzo cresciuto da tre prostitute amiche della madre. Espandi ▽
Da qualche parte in Sicilia, in un borgo marinaro e fatiscente, le donne fanno le mamme di giorno e le puttane di notte. A governarle tutte è un miserabile guercio, che ha ucciso a botte la madre di suo figlio, Arturo, anima semplice e altrove, cresciuto a giri di maglia e di amore da Betta e Nuccia. Tra miseria e mare un giorno arriva Anna, giovane prostituta a cui piace soltanto la cioccolata. Naïf e bellissima, fa corpo con Betta e Nuccia contro il predatore che chiede la pelle di Arturo. Ma a quel ragazzo antico, dervisci che gira sulla spina dorsale del (loro) mondo, le mamme putative hanno apparecchiato un futuro migliore. Emma Dante lo ha fatto di nuovo, ha pescato nel ‘mare di Sicilia’ e nel suo ‘malessere’ la verità umana, quella in carne e sangue, mai astratta e mai triviale. La vulcanica regista ha costruito negli anni un’opera imponente fra teatro, lirica e letteratura, abitata da nonne, zie, mamme sovente sottomesse agli uomini. Per Emma Dante il teatro e il cinema sono mezzi per esorcizzare la loro scomparsa e per denunciare le loro vite sacrificate. Recensione ❯
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Brando De Sica porta i vampiri a Napoli con tanta immaginazione, in un esordio "di genere"
scanzonato e dark. Drammatico, Italia2023. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Mimì è un adolescente orfano nato con i piedi deformi che lavora in una pizzeria a Napoli. Un brutto
giorno incontra Carmilla, una giovane ragazza convinta di essere una discendente del conte Dracula. Espandi ▽
Mimi` e` un adolescente orfano nato con i piedi deformi che lavora in una pizzeria a Napoli. Un brutto giorno incontra Carmilla, una giovane ragazza convinta di essere una discendente del conte Dracula. Insieme decidono di fuggire un mondo cinico e violento. Recensione ❯
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Il film ruota intorno al mistero di Laura scomparsa senza lasciare alcuna traccia a Trenque Lauquen, una piccola città della pampa argentina, dove aver svolto per diversi mesi una ricerca botanica. Espandi ▽
Argentina. Laura, un’esperta botanica ormai vicina ad ottenere una cattedra importante, scompare nella campagna. La cercano il suo fidanzato ufficiale Rafael ed Ezequiel, che è stato in più occasioni il suo autista accompagnatore. La donna sembra non voler essere ritrovata. Alla sua storia si intreccia quella di una relazione amorosa del passato emersa da una sua ricerca basata su un imponente epistolario erotico.
Laura Citarella fa parte di un gruppo di cineasti, denominato El Pampero Cine, che ha come proprio scopo quello di innovare il modo di fare cinema in Argentina.
Trenque Lauquen si presenta come una storia che contiene altre storie ed ha bisogno della lunga durata per potersi sviluppare appieno e propone un soggetto che basa sul mistero e sulla necessità di trovare risposte la propria scommessa produttiva.
Si è quindi di fronte ad un progetto ambizioso che non è privo di una sua struttura portante e che, sebbene senta a tratti la mancanza di potenti cliffhanger, unisce la necessità di fare chiarezza nell’evoluzione della vicenda unita a una complessità dell’intreccio. Recensione ❯
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Calcio, emigrazione, Meridione. Un'opera prima semplice ma appassionata, su un Sud pieno di malinconia universale. Drammatico, Italia2023. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una storia di amicizia tra il piccolo Marcello, interpretato dal giovanissimo Giuseppe Pacenza, alla sua prima prova cinematografica, e il calciatore a fine carriera Andrea Viscomi, alias Fausto Verginelli. Espandi ▽
Siamo sulla Costa degli Aranci, all'altezza di Catanzaro Lido. Questa è un'estate diversa, italiana, quella delle Notti Magiche, dei Mondiali di Italia '90. Lo è anche per Marcello, ragazzino di origine arbëreshë che vive con la madre Tereza nel quartiere popolare dell'Aranceto. E se gli stadi della Nazionale sono lontani, quello dell'U.S. Collidoro, la squadra locale, è invece dietro l'angolo. Qui gioca Andrea Viscomi, capitano, trentacinquenne romano trapiantato da anni in Calabria e alla sua ultima stagione come professionista. Andrea è piagato dagli infortuni, spremuto dalla criminalità, amareggiato dalla vita. Marcello e Andrea si incontrano, forse qualcosa in loro cambierà.
Quanta semplicità e quanta appartenenza in questa opera prima che mostra un Sud pieno di malinconia universale.
L'altra via è più essenziale che esile, più familiare che impersonale, con quella voglia di riscatto di Andrea e la necessità di crescita di Marcello, la parabola amara di un calciatore che si dà al Totonero e la formazione tra botte e pietre tirate contro i muri di un ragazzino. Recensione ❯
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Il flm che chiude la trilogia dedicata ai principi fondamentali della Rivoluzione francese. Drammatico, Francia1994. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Con Film blu è il più riuscito della triologia di Kieslowki. Se in quello prevalevano la fotografia e le tinte forti, qui fanno da padroni la semplicità e il quotidiano. Espandi ▽
Valentine è una modella che vive a Ginevra e ha un compagno che sta a Londra con cui la relazione non va benissimo. Una sera investe una cagna che appartiene a un uomo solitario che scoprirà essere un giudice in pensione il quale sembra indifferente a ogni rapporto umano. L'uomo ha più di un segreto, uno dei quali riguarda un'attività illegale. Recensione ❯
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Un film fantastico e cinefilo, in cui Joe Dante Dante rivisita la sua infanzia da spettatore con i sorrisi e le paure del cinema 'per bambini'. Fantastico, USA1984. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un "Mogwai", delizioso piccolo animaletto amante della musica, per la disattenzione del padrone genera una squadra di "gremlins", orrendi e ridicoli mostriciattoli. Espandi ▽
Dopo aver inutilmente mercanteggiato con un antiquario di Chinatown, Rand Peltzer, inventore dilettante e sfortunato, ottiene per pochi soldi dal ragazzino di bottega uno strano animaletto chiamato "Mogway" con l'intenzione di farne dono al figlio Billy in occasione del Natale. Il Mogway, ribattezzato Gizmo, ha un carattere mite e si affeziona facilmente alla famiglia, ma - come ha avvertito il ragazzino cinese - bisogna tenerlo lontano dalla luce diretta, non fagli toccare acqua e non dargli mai da mangiare dopo la mezzanotte. Recensione ❯
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Un film-saggio en plein air di una psicanalista sulla comprensione della violenza sulle donne. Parole di un'intelligenza ardente. Documentario, Italia2023. Durata 60 Minuti.
Un monologo in cui Marina Valcarenghi, giornalista e attivista, ripercorre le sue esperienze in fatto di disparità di genere. Espandi ▽
Milano, Università Statale degli Studi. Nel giardino del cortile della Legnaia, seduta dietro una cattedra collocata sul prato, che si fa teatro pubblico, la psicanalista Marina Valcarenghi offre una dissertazione sulle cause della violenza sulle donne e le possibilità di contrastarla. Laureata in giurisprudenza, giornalista, fondatrice di VIOLA, associazione per lo studio e la psicoterapia della violenza e di una scuola psicoterapeutica, la dottoressa è stata la prima psichiatra italiana a lavorare in carcere con detenuti in isolamento per omicidio, stupro e pedofilia, documentati nei saggi "Ho paura di me - Il comportamento sessuale violento e L'insicurezza. La paura di vivere nel nostro tempo".
Ponendola al centro di un luogo di sapere, di spinta utopica e cambiamento, Ancarani inquadra la relatrice sia di fronte che di lato, con stacchi continui che ne seguono la direzione dello sguardo. Una scelta di montaggio che evita il pericolo di monotonia di un'esposizione individuale, simula l'attenzione di più interlocutori, ricordando che il discorso è di interesse collettivo.
Pamphlet didattico, profondamente rivoluzionario, che richiama tutte e tutti a uno sforzo maggiore di comprensione e partecipazione, Il popolo delle donne è una versione aggiornata del manifesto nella rivista di lotta o del volantino novecentesco. Recensione ❯
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