Nato e cresciuto nel New Jersey, la vita di Joe Dante subisce da subito un piccolo trauma: nel 1954 si ammala di poliomielite e si vede costretto a trascorrere un anno in ospedale, dove passa il tempo a vedere film e cartoni animati, e a leggere fumetti come "Topolino" e "MAD". Già dal 1962 riesce ad entrare nella redazione della rivista "Castle of Frankenstein", con la quale collabora per un paio d'anni.
I primi lungometraggi
Successivamente si mette alla prova con la regia e il montaggio: nel 1968 realizza infatti The Movie Orgy, una sorta di montaggio in sequenza di numerosissimi film di genere della durata di 7 ore. Nello stesso anno si diploma in cinematografia al Philadelphia College of Art e due anni dopo, una volta trasferitosi a Los Angeles, comincia a lavorare con Roger Corman, occupandosi dei trailer delle produzioni New World Pictures (ricordiamo, tra i tanti, la versione americana dell'italiano Amarcord di Fellini). Affiancato spesso dalla presenza di Allan Arkush, Dante decide di realizzare il suo primo lungometraggio assieme al suo fidato collaboratore. Nasce così Hollywood Boulevard (1976), seguito a ruota dal più famoso Piraña (1978), girato per Corman, realizzato in meno di un mese con un budget ridottissimo. Malgrado le premesse, il film si rivela un piccolo gioiello che incassa bene al botteghino, diventando in breve tempo un vero e proprio cult.
Il successo straordinario di Gremlins
Nel 1981 gira l'horror L'ululato, film su una giornalista in piena crisi di nervi che dovrà affrontare un gruppo di licantropi agguerriti, nascosti in una clinica psichiatrica. Viene chiamato a dirigere anche un episodio della serie Una pallottola spuntata 1 e 2 (1982) e uno di Ai confini della realtà (1983), ma è soprattutto l'incontro con Steven Spielberg ad aiutarlo nella carriera: il regista gli propone il soggetto di Gremlins che Dante girerà con grande passione, ottenendo uno straordinario successo di pubblico. La storia dei piccoli mostriciattoli (solo apparentemente innocui) conquista favori in tutto il mondo, tanto che qualche anno dopo verrà girato anche il seguito Gremlins 2 - La nuova stirpe (1990).
Qualche fallimento cinematografico
Dopo l'insuccesso di Explorers (1985), film vittima di disaccordi tra produttori, finito in fretta, senza avere il tempo necessario a renderlo un lavoro completo, Dante si dedica alla televisione, per la quale gira due episodi della serie Storie incredibili 3 (1986) e alcune sequenze di Donne amazzoni sulla luna (1987). Ritrova il suo lustro con la commedia nonsense Salto nel buio (1987) ma cade nuovamente con il successivo L'erba del vicino (1989), disprezzato dalla critica e ignorato in sala. I fallimenti della fine degli anni Ottanta chiudono i buoni rapporti che Dante aveva costruito con i produttori e si ritrova così costretto ad aspettare qualche anno prima di poter lavorare liberamente.
Il ritorno ad uno stile anticonformista e irriverente
Mette in gioco tutta la sua creatività con l'interessante Matinée (1993), lode alle paure al cinema (scosse sulle poltrone!) messe a confronto con quelle quotidiane, poi si ritira per alcuni anni prima di ricomparire alla regia de La seconda guerra civile americana (1997), dissacrante ritratto della società americana. L'anno dopo accetta il consiglio di Spielberg di girare Small Soldiers, nuova e agguerrita accusa all'arroganza guerrafondaia, che però non ottiene il successo sperato. Nello stesso anno ottiene il Pardo d'Oro al Festival di Locarno che, nel 1999 gli dedica anche una retrospettiva.
La televisione e l'approdo al 3D
Nel 2003 entra a far parte del gruppo della Warner Bros. e gira Looney Tunes Back in Action, riuscito mix di effetti speciali e intrattenimento. Partecipa al progetto "Masters of Horror", realizzando prima Homecoming - Candidato maledetto (2005) e poi Contro Natura (2006). Il ritorno al cinema è segnato da The Hole in 3D (2010), horror psicologico incentrato sulla scoperta di una botola che porta ad un misterioso mondo fatto di spiriti maligni che tortureranno le vite dei tre ragazzi della casa.