Masters of Horror: Contro natura

Luglio, Houston. Un uomo sta annaffiando il giardino davanti a casa chiacchierando amabilmente con la vicina la quale si accorge che nelle pozzanghere c'è del sangue. Di lì a poco la polizia scoprirà nell'abitazione tre cadaveri di donne. L'uomo dice di avere avuto l'ordine da parte di Dio.
Agosto, Ann Arbor, Michigan. Anne , un'assistente sociale riceve una confidenza da una donna sconvolta per la separazione dalla parte femminile della sua famiglia. A sera Anne si ritrova con sua madre Bella, sua figlia Amy e con il marito Alan che ha portato con sé il fratello Barney. I due parlano di un esperimento che hanno condotto su degli insetti e Bella, epidemiologa, li ammonisce sui rischi connessi ad esperimenti sulla Natura che vadano oltre i limiti. Di lì a poco riceve una telefonata e deve raggiungere la base militare di Jacksonville in Florida dove viene informata che è stato ucciso un migliaio di donne. È l'inizio della fine.
Joe Dante non rinuncia mai a intervenire sul genere iniettandovi dosi massicce di critica sociale. Dopo i soldati-zombie di ritorno dall'Iraq è ora la volta del rigurgiti collettivo, lo spettatore scoprirà da solo quali ne siano le cause, del maschilismo più bieco. Gli uomini, a qualsiasi età, ceto o livello culturale facciano riferimento, diventano dei bruti assatanati che dalle donne vogliono solo sesso e sottomissione ringraziandole con l'omicidio.
Al servizio di una sceneggiatura che prende le mosse da un evento isolato, Dante lavora in progress e, soprattutto, fa leva sul microcosmo di una famiglia unita in cui il marito e padre Alan si trova a dover mettere in guardia moglie e figlia non da un pericolo proveniente da estranei ma da lui stesso. In questo modo l'invito a non spingersi troppo oltre nello sperimentare sulla Natura finisce con l'andare oltre la battuta di un personaggio per divenire, pur nell'ambito di una serie di intrattenimento per appassionati, un monito che trova nella concretezza di un agire distorto un'occasione di riflessione. 