Un inno alla vita gentile, un po' ingenuo ma in definitiva piacevole grazie al suo variegato e convincente cast. Drammatico, Corea del sud2022. Durata 129 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Storie di personaggi accomunati tra loro dalle "baby boxes": luoghi dove i genitori coreani possono lasciare i bambini che hanno messo al mondo ma che non possono o non vogliono tenere con sé. Espandi ▽
Un affare di famiglia ha cambiato molte cose nella carriera di Kore-eda, che dopo il grande successo internazionale e la Palma d’oro a Cannes nel 2018 ha allargato i suoi orizzonti dal nativo Giappone con la tappa in Francia per Le verità. Con Broker racconta invece una storia coreana (che lo vede lavorare con star locali come il Song Kang-ho di Parasite) che inizia a Busan e diventa poi un road movie itinerante, pur rimanendo molto vicina ai temi tradizionali del suo cinema. Broker si chiede e fa chiedere ai suoi personaggi cosa sia più giusto, esaminando un caleidoscopio di casi da diverse prospettive durante il viaggio sgangherato di questa famiglia improvvisata. Dilemmi sui quali Kore-eda si schiera sempre dalla parte dell’empatia e dei buoni sentimenti, in quello che è un inno alla vita gentile e perfino un po’ ingenuo. Recensione ❯
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Una commedia feroce, intelligente, attuale, in cui non c'è nulla da ridere e tutto da riflettere. Commedia, Norvegia2022. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una giovane donna assume deliberatamente un farmaco pericoloso per ottenere l'attenzione che desidera. All'inizio funziona, ma poi deve fare i conti con conseguenze indesiderate. Espandi ▽
Signe e Thomas sono due ragazzi ossessionati dall’avere addosso l’attenzione di tutti. Sono una coppia, ma l’amore per loro significa continua rivalità. Una relazione tossica, malsana, competitiva, che arriva ai massimi estremi: quando Thomas inizia ad affermarsi come artista contemporaneo, Signe arriva ad architettare un piano diabolico pur di attirare su di sé l'attenzione di tutti, tv e giornali compresi. Anche a discapito della propria salute. Chi ama le commedie feroci, intelligenti, attuali, in cui non c’è nulla da ridere e tutto da riflettere, non può perdersi Sick of myself, l’anti-apologia del narcisismo che attraversa e infesta i nostri tempi. Disturbante, respingente, a tratti detestabile, il film che segna l’esordio alla regia del norvegese Kristoffer Borgli è un’opera intelligente incentrata sul narcisismo che attraversa da parte a parte quest’epoca, morbosamente ossessionata dal mostrarsi e dal ricevere attenzioni. Recensione ❯
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Un prequel che realizza un piccolo grande miracolo e riporta il franchise alla brutalità delle origini. Azione, Drammatico, Horror - USA2022. Durata 99 Minuti.
Ambientato in una riserva di nativi americani tre secoli prima gli eventi del film Predator (1987), Prey è la storia non raccontata di una giovane donna che vuole disperatamente proteggere la sua gente da un pericolo imminente. Espandi ▽
Prequel di Predator dall'ambientazione improbabile, Prey realizza un piccolo grande miracolo e riporta il franchise alla brutalità delle origini, in un racconto teso e asciutto. Lo firma Dan Trachtenberg, già autore del migliore tra i capitoli dell'antologia sci-fi di J.J. Abrams: 10 Cloverfield Lane. Il Predator, come nel film originale, si svela pezzo a pezzo nel corso di Prey, ed è quindi una presenza spesso invisibile ma proprio per questo ancora più spaventosa. Anche il pubblico più appassionato alla saga di Predator avrà le sue sorprese da questo progressivo disvelamento, visto che si tratta di un precursore dell'alieno quello giunto sulla Terra due secoli e mezzo prima e affrontato da Schwarzenegger, dunque dotato di armi e armature a volte diverse. Prey dà così un senso alla propria ambientazione in secoli passati, rigenerando un poco di mistero intorno al celebre antagonista. Recensione ❯
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Una parabola ecologista tra fantasy e fantascienza che mostra già il genio inimitabile di Miyazaki. Animazione, Giappone1984. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Nausicaa, principessa della Valle del vento, si trova in mezzo ad una guerra combattuta tra due imperi nemici che mettono a repentaglio l'esistenza della Valle del vento e il futuro della terra. Espandi ▽
È nel futuro distopico di Nausicaa della Valle del vento che ha inizio la straordinaria epopea trentennale dello Studio Ghibli. Benché tecnicamente il film non sia ancora una produzione dello studio, ma un lavoro distribuito dalla Toei, Nausicaa è unanimemente considerata l'opera fondativa della casa cinematografica e del Miyazaki-pensiero, la filosofia che ha cambiato per sempre il mondo dell'animazione mondiale. Nausicaa è opera che trascende la propria contestualizzazione temporale, tanto da rappresentare, a distanza di decenni, un'inesauribile fonte di ispirazione. Fantasy e fantascienza si mescolano in parti uguali, in una versione quasi opposta per estetica e spirito rispetto allo steampunk. Al secondo film, dopo la rielaborazione della saga di Lupin III con Il conte di Cagliostro, Miyazaki Hayao è già un maestro indiscusso e Nausicaa l'inizio di un viaggio indimenticabile. Recensione ❯
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Desplechin adatta Philip Roth e realizza un film che dovremmo pregare di vedere. Luminoso e galvanizzante. Drammatico, Francia2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo si trova a conversare con donne che non sa nemmeno se esistono. Espandi ▽
Tromperie è un film fervente che crede fermamente nel potere della finzione, della letteratura e del cinema, di tenerci in vita. Senza creazione non c'è desiderio e viceversa. E tutto il desiderio arriva dal romanzo omonimo di Philip Roth che Arnaud Desplechin ha pensato di adattare per anni, senza trovare mai l'occasione e la maniera. Desplechin tiene un profilo basso e firma un film emozionante il cui vero soggetto, appena nascosto e appena ostentato, è l'apprensione dell'età, la paura della malattia e il terrore della morte. Del romanzo di Roth, Desplechin fa meraviglie, fa un film profondamente intelligente e sensibile, un film sorprendente di voci off, in, sopra, sotto, di dentro, voci ebbre, tenere, furiose, intime, letterarie, un film di salti temporali e geografici, dentro i sogni, dentro i ricordi, dentro le pagine. Recensione ❯
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Una disarmante dissezione della natura umana e della contemporaneità, pervasa da tensioni, intolleranza e paura. Drammatico, Romania2022. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film per comprendere come nasce e si diffonde il razzismo oggi. Espandi ▽
Benché il titolo lasci pensare alla Romania, ridotta alle sue sole consonanti, il riferimento ufficiale è a agli esami clinici – R.M.N. è l’acronimo rumeno della risonanza magnetica - a cui viene sottoposto Papa Otto, un anziano pastore rispettato da tutti. Ma come le macchine passano allo scanner le condizioni neurologiche di Otto, così Mungiu sottopone a un’indagine approfondita lo stato delle cose in Romania e più in generale nella contemporaneità europea, pervasa da tensioni, intolleranza e paura. Mungiu ha la forza di rappresentare questo cumulo di contraddizioni mediante gli ormai celebri piani sequenza atti a “inseguire” i personaggi o con scene corali di pregevole fattura. Ad aggiungere una ulteriore quota di novità nello stile del regista di Un padre, una figlia, è l’abbandono di un realismo tout court in favore dell’applicazione di tecniche e stili realisti a una materia che esonda verso il surreale. Recensione ❯
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Un'opera prima che mostra le radici culturali del regista e riflette sul tema della genitorialità. Drammatico, Mongolia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia sull'infanzia e la genitorialità, ambientata tra gli incantevoli paesaggi della Mongolia. Espandi ▽
Tulgaa è da tempo andato a vivere in città lasciando il villaggio nella campagna della Mongolia. Una telefonata lo avverte che il patrigno sta per morire e lui lo raggiunge. Dopo il decesso mantiene la promessa fattagli di portare a termine il lavoro di fienagione. Nei campi lo raggiungerà Tuntuulei, un ragazzino decenne che vive con i nonni. I due, poco a poco, impareranno a conoscersi.
Amarsaikhan Baljinnyam, alla sua opera prima, offre l'occasione di conoscere nel profondo un mondo che raramente compare sui nostri schermi.
Baljinnyam, grazie ai due personaggi protagonisti, riesce a mostrare la propria terra e le sue radici culturali ma anche a riflettere sul tema della genitorialità. Lo spettatore è portato a chiedersi che cosa ne sarà del rapporto sempre più strettamente affettivo tra i due. La risposta che Baljinnyam ci dà non è di tipo consolatorio perché vuole lasciarci uno spazio di lettura libera. Cosa accadrà dopo lo decideremo noi. Recensione ❯
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Un film semplice e disarmante sulla vita che racconta la brutalità dell'esistenza. Drammatico, Francia2022. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'incontro casuale con un vecchio amico, Clément, si trasforma per Sandra in una relazione appassionata. Clément però è sposato e Sandra non può abbandonarsi a questo grande amore come vorrebbe... Espandi ▽
Un beau matin è un film semplice e disarmante sulla vita, nient'altro che la vita. Partendo da un'esperienza personale, Mia Hansen-Løve sceglie due regimi di rappresentazione: il travolgimento amoroso si riflette nel lutto di un padre che non è più veramente presente. Un uomo entra nella vita della protagonista e un altro se ne va. Qualcosa muore e qualcosa (ri)nasce spontaneamente, parole e gesti d'amore contro gli assalti di una malattia invalidante.
Un beau matin è senz'altro il film più carnale dell'autrice, alla fatalità della vecchiaia fa eco l'amore contrastato, all'orizzontalità tragica del genitore, ricoverato in clinica, fa eco l'orizzontalità degli amanti, spogliati letteralmente e psicologicamente. L'autrice segue la pendenza della sera e il movimento discendente della perdita della memoria e della coscienza del proprio caro ma poi parte alla ricerca di pepite di vita. Come in un verso di Battiato, il film trova "l'alba dentro all'imbrunire", il respiro dentro le scene più crepuscolari, trasformando in oro la pena, cavalcando il trauma e sormontandolo con la quiete della sua eroina. Recensione ❯
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Un film sul potere della creazione e dell'immaginazione, che danza tra Walt Disney e Fellini nella nostalgia di un fantasy che guarda al passato. Drammatico, USA2022. Durata 108 Minuti.
Una storia epica intrisa di fantasy e romanticismo: un dialogo eccentrico tra un genio e una donna. Espandi ▽
Alithea Binn è un'accademica che vive da sola e ha dedicato gran parte della sua vita agli studi di storia e mitologia. Mentre si trova a Istanbul per una conferenza, compra un'ampolla in un negozio di oggetti antichi. E, quando si trova nel bagno dell'hotel dove alloggia, esce improvvisamente un djinn (“genio”). Pieno di invenzioni (Albert Einstein che esce dalla tv per posarsi sulla mano del Genio, l'amico immaginario della protagonista proiezione disegnata dalla sua mente?), Three Thousand Years of Longing è l'esempio un cinema che sa ancora spostarsi in mondi lontanissimi. Tra il mito e la scienza, Miller sa già da che parte stare, danza tra Walt Disney e Fellini e filma sottotono una delle scene d'amore più intense nel ritorno a casa di Alithea dal lavoro. Un film sul potere della creazione e dell’immaginazione. Ma è anche un cinema che ci mette davanti a un bivio: siamo disposti a credere a tutto quello che vediamo? Se la risposta è sì, allora si vola molto in alto. Recensione ❯
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Una reunion nostalgica che allarga il cuore dei fan lasciandoli con la voglia di tornare ancora a Hogwarts. Documentario, Family - Gran Bretagna, USA2022. Durata 100 Minuti.
L'attesissima retrospettiva targata Max Original che in Italia sarà in prima tv assoluta su Sky, su un canale interamente dedicato, Sky Cinema Harry Potter e in streaming su NOW. Espandi ▽
Sono passati vent’anni da quando la saga letteraria di Harry Potter ha fatto la sua comparsa sul grande schermo, e oggi il cast principale si ritrova per ricordare gli otto film girati insieme e quel lungo periodo di crescita personale e professionale cominciato nell’infanzia e terminato da giovani adulti. Accanto a loro ci sono i registi degli otto film più gli interpreti di molti dei personaggi che hanno caratterizzato la saga.
Purtroppo ci sono anche molti assenti, i motivi sono vari, e ovviamente mancano alcuni attori purtroppo deceduti.
Forse sono anche queste scomparse definitive e queste riflessioni legate al passare del tempo a imprimere alla riunione un carattere malinconico che si mescola con il timbro nostalgico dei ricordi dei tre protagonisti.
Return to Hogwarts è soprattutto efficace nel ricreare quella magia che si è creata sul set, in mezzo a scenografie piene di meraviglia e grazie alla chimica fra attori che si sono gettati anima e corpo nell’impresa, a cominciare dai tre protagonisti che ancora oggi appaiono legati da qualcosa di misterioso e indefinibile, una sorta di fratellanza istintiva. E l’inevitabile melassa di queste riunioni nostalgiche lascia spazio a momenti di autentica intimità che allargherà il cuore dei fan, lasciandoli con la voglia di tornare a Hogwarts, o anche solo di ritornare bambini. Recensione ❯
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Il ritratto intraprendente di una donna che ci ricorda di lottare contro le leggi imposte dal potere dominante degli uomini. Drammatico, Italia, Francia2022. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza scatena l'ira del figlio del boss del paese. Espandi ▽
Nella Sicilia degli anni Sessanta, Lia Crimi ha ventun anni e un sogno 'celeste': essere una Madonna nella rappresentazione natalizia. Ma il prete, come il Paese, fa resistenza a questa ragazza che ama dissodare i campi col padre e ha una simpatia spiccata per Lorenzo Musicò, figlio del boss locale. Ma quel sentimento di ammirazione volge presto in disprezzo. Rapita e violata da Lorenzo, lo denuncia ai carabinieri. Inizia per Lia un lento calvario che la condurrà in tribunale a sfidare una legge che tutela la 'fuitina' e lo stupro, che protegge il maschio aggressore e riduce la donna a un corpo violabile. Con la complicità di Marta Savina, Gusmano disegna un ritratto dinamico e intraprendente di una giovane donna con aspirazioni (essere attrice della propria vita e dentro un ‘quadro vivente’), con desideri precisi e affatto conformi.
Film a tesi, Primadonna si concentra sul trauma, sulla necessità di lottare e di illuminare il pubblico su idee consolidate, intorno alla mascolinità e al suo potere dominante, dalla legge e dagli uomini. Recensione ❯
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Un noir malinconico che richiama Zodiac e riflette su un'umanità incapace di accettare il mistero degli altri. Thriller, Francia2022. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza bruciata viva, un capitano di polizia che indaga ossessivamente, una lista troppo lunga di sospetti e di moventi... Espandi ▽
In un paesino di montagna nella Francia sud-orientale, in una tranquilla notte d’autunno, la giovane Clara viene orribilmente uccisa da uno sconosciuto che le dà fuoco in strada. Dietro la tranquillità della provincia anonima si celano come sempre segreti e misteri, ma il caso di Clara rischia di diventare uno dei tanti destinati a rimanere irrisolti… Dietro la trama del film di Dominik Moll ci sono le tante storie vere degli omicidi che rimangono senza un colpevole. Il pensiero va ovviamente anche a Zodiac, per via di una trama destinata a rimanere sospesa: ma la razionale costruzione dell’indagine da parte di Fincher qui è sostituita da uno sguardo più dimesso, quasi rassegnato. Con il suo noir malinconico, Moll trasforma Clara nella vittima sacrificale di una società indifferente e il detective che indaga nel suo redentore chiamato a fallire. La ragione per cui l’omicidio di una povera ragazza bruciata viva rimane insoluto sta perciò nella sua ferocia repressiva, incomprensibile ma ineliminabile, di fronte alla quale non c’è essere umano che sappia trovare una spiegazione. Recensione ❯
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La morte dell'imam segna l'inizio di una battaglia per la sua successione. Espandi ▽
Boy from Heaven è un thriller politico e una spy story, e la figura del Colonnello Ibrahim, magnificamente interpretato dall'attore libanese naturalizzato svedese Fares Fares, è degna dei personaggi di John Le Carré o Graham Greene. Ma il tema si amplia ad includere il complicato rapporto fra laicità e religione nei Paesi arabi, e vede al centro la figura di un animo puro con un problema in più, rispetto ai "tipi qualunque" gettati in circostanze difficili di altre spy story: è cresciuto in una cultura e una fede che sanciscono che "nessuno può decidere del proprio destino". A centro della storia non c'è né l'Islam (e le sue radicalizzazioni) né il governo egiziano ma un Potere assoluto e metaforico che corrompe e rende gli uomini capaci delle peggiori nefandezze, in contraddizione alla loro retorica e ai loro ruoli di guide, secolari o spirituali. L'antidoto è l'istruzione, che porta a leggere "quei libri che fanno paura ai tiranni e ai re" e che non può essere indottrinamento, laico o religioso. La regia di Saleh è talvolta grezza e scolastica, ma conserva un'onestà di fondo nel mettere in scena una storia di scollinamenti morali progressivi che mettono alla prova, e a nudo, la vera natura di ogni persona e di ogni istituzione, soprattutto quelle preposte a decidere delle vite dei cittadini. Recensione ❯
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Un progetto di grande interesse che talvolta si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa. Drammatico, Polonia, Italia2022. Durata 86 Minuti.
La rilettura di un classico di Bresson che inquadra le relazioni sociali nel mondo moderno. Espandi ▽
Jerzy Skolimowski si mette nella testa dell’asino, animale intelligente e sensibile, costretto allo spettacolo dell’umana violenza e dell’umana insensatezza, e ne visualizza i pensieri, i ricordi, i desideri. Il risultato è un film che vorrebbe essere quasi senza autore, identificarsi con il cinema stesso, con l’atto della visione, che è sempre soggettiva, investita e dettata dalle emozioni. L’intenzione, dunque, è di grande interesse e ci sono dei momenti del film che ne raggiungono l’ambizione, ma in altri, sfortunatamente, il regista si fa sedurre dal gusto della stranezza fine a se stessa (cavalcata, con la proverbiale ironia, dalla regina di queste incursioni attoriali ai limiti del situazionismo: Isabelle Huppert) oppure da un’estrema semplificazione del discorso, che sfocia nel sentimentalismo. Recensione ❯
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Mentre Mills s'interroga sulla genitorialità, Joaquin Phoenix tiene il film a galla spargendo sensibilità su un terreno troppo cerebrale. Drammatico, USA2021. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Joaquin Phoenix è Johnny, un giornalista radiofonico molto preso da un progetto di lavoro che lo porta in giro per l'America a intervistare i bambini sul futuro incerto del nostro mondo. Sua sorella Viv (Gaby Hoffmann) gli chiede di badare a suo figlio di 8 anni Jesse (Woody Norman), mentre lei si occupa del padre del bambino, che ha problemi mentali. Johnny si trova a legare con il nipote in una maniera che mai avrebbe previsto, portandolo con sé in un viaggio da Los Angeles a New York e New Orleans. Recensione ❯
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