Serie drammatica che mescola sapientemente horror e fantascienza spruzzandoci sopra ampie dosi di tensione claustrofobica. Espandi ▽
Una piccola e sconosciuta cittadina nel mezzo degli Stati Uniti è una vera e propria trappola per chi ci arriva. Per tutti coloro che vi entrano è impossibile uscire ma diventa sempre più difficile sopravvivere visto che è assediata da terribili creature notturne che arrivano dalla foresta circostante. Ma è la stessa città a nascondere dei segreti che per i visitatori si rivelano mortali. Recensione ❯
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La materia - il ribaltamento del punto di vista sullo spogliarello femminile - è difficile da trattare e la regia scivola nella superficialità. Drammatico, Francia2022. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Non sei mai stato in un strip-club. Ma hai sempre avuto voglia di farlo... almeno una volta. Solo che non hai mai osato, tutto qui. Questo film racconta la storia di qualcuno che al contrario ha voluto osare. Espandi ▽
La dottoranda Manon ha un sogno: diventare una professionista dello striptease, spogliarsi di fronte agli altri, farsi guardare e desiderare. Coraggiosa e sicura di sé, si presenta in un locale di Parigi e si fa assumere come spogliarellista. Lo fa per passione, ma per gestire lei stessa il gioco dell'amore e della seduzione. Con il passare delle serate e degli spettacoli, tra i piaceri e i pericoli di una professione al limite tra arte e prostituzione, Manon si innamora della collega e amica Mia, con la quale inizia una intensa relazione. Manon sembra non volere un futuro per sé, mentre Mia sogna di diventare attrice e le loro strade, inevitabilmente, dovranno separarsi.
Tra uno spoglierello, uno spettacolo privato per clienti facoltosi, una scena d'intimità fra amiche, una scena d'amore fra amanti e le audizioni di Mia come attrice teatrale, in Solo per me si parla di consapevolezza femminile, di rispetto, di coscienza femminile, ma tutto è sconfessato da una regia laccata e incapace di gestire una materia (visiva e narrativa) difficile da trattare.
Dove sta il limite tra esibizione e sfruttamento, o tra piacere e guadagno, o tra sicurezza e aggressione? Di questo il film parla solo in modo superficiale, preferendo scegliere nella seconda parte la via del dramma sentimentale (per di più interminabile), chiudendo con un elogio della sorellanza che suona quantomeno casuale, se non posticcio. Recensione ❯
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Irma Vep torna sullo schermo con una seria atipica, stratificata e riflessiva, che ci chiede di abbandonarci all'universo di Olivier Assayas. Drammatico, USA2022.
Una famosa attrice hollywoodiana arriva a Parigi per girare una serie d'autore, remake di un cult del cinema muto. Una serie che adatta l'omonimo film del 1996 firmato da Olivier Assayas. Espandi ▽
26 anni dopo il primo Irma Vep, creato attorno alle riprese di un remake cinematografico del capolavoro muto di Feuillade e all'epoca interpretato dalla vera star del cinema di Hong Kong Maggie Cheung, Olivier Assayas riprende l'idea di quel progetto e la adatta ai nostri tempi, girando per HBO la sua prima serie internazionale. La nuova Irma Vep di Alicia Vikander, bravissima protagonista di questa atipica serie, viene da lontano. Nell'incontro fra reminiscenze e rifacimenti, e nel confronto fra corpi veri e fantasmatici, di fronte allo spettatore più paziente si dischiude un gioco di scatole cinesi che prosegue in modo libero e dispersivo lungo otto episodi. Alicia Vikander prende il posto di Maggie Cheung, che non scompare veramente Dalla scena. Due donne, due corpi, due film, e in realtà un sogno solo: quello del cinema, che oggi appare offuscato dalla serialità, ma vive sempre negli occhi degli spettatori pronti a innamorarsi di Alicia Vikander come un tempo di Maggie Cheung e prima ancora di Musidora. La vera, non unica Irma Vep. Recensione ❯
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Avery, Emma e Tracy, amiche dai tempi del college, acquistano in un negozio di antiquariato un antico velo nuziale intorno al quale ruota una strana leggenda: chiunque ne entra in possesso, trova il vero amore. Recensione ❯
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Un fatto di cronaca è il punto di partenza di un film sul non detto in bilico tra realtà e ricostruzione parziale. Thriller, Francia2022. Durata 102 Minuti.
Quando Alexandre scopre che la moglie Juliette lo tradisce, si scatena una violenta lite. Juliette fugge e muore. Il giorno dopo, piogge torrenziali spazzano via il suo corpo e parte il processo all'uomo. Espandi ▽
Un uomo scopre il tradimento della seconda moglie e ne causa, del tutto involontariamente, la morte. Causa altrettanto involontaria della scoperta è stata la figlia di primo letto che lui coinvolge in un intrico di false testimonianze. Anne Le Ny realizza questo suo film a partire da un fatto di cronaca che in Francia ha avuto una grande risonanza. Quella che la regista costruisce è un'indagine sulle verità nascoste che tutti nel film, tranne un bambino, conservano nell’intimo. Ne nasce quindi un film sul non detto che, quando finisce con il palesarsi, assume contorni in bilico tra la realtà e la ricostruzione parziale. Recensione ❯
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La storia di una giovane donna che vive solitaria e immersa nella sua routine quotidiana. Ma quali sono i suoi pensieri? Espandi ▽
Eleanor va tutti i giorni al lavoro, dal lunedì al venerdì, da 9 anni. Senza prendere ferie o permessi. Vive solitaria e in disparte, non si fa notare. Anche nel weekend non è sociale e si occupa della sua pianta, bevendo vodka e leggendo qualche buon libro. Eleanor sta benissimo. Recensione ❯
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Una squadra di agenti interviene per impedire la fine del mondo facendo tornare indietro il tempo. Espandi ▽
L'ennesima serie a base di loop temporali inseriti però in un côté di spionaggio internazionale e cospirazioni, con esiti movimentati ma non sempre convincenti.
Difficile prendere Progetto Lazarus tanto sul serio quanto vorrebbe, ed è un peccato perché nelle scene d'azione i registi, capitanati dal tedesco Marco Kreuzpaintner se la cavano bene con inseguimenti piuttosto vari ed elaborati e con qualche buona sparatoria.
Anche il cast è di livello: la qualità degli interpreti riesce a trasmettere le emozioni dei personaggi e a rendere convincenti anche le loro decisioni più estreme, ma sono il mondo tutto intorno e le azioni in cui si cimentano a fare acqua. Recensione ❯
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L'adattamento del romanzo "La lenta fine di Luciana B.". Espandi ▽
Convinta che un noto romanziere per il quale ha lavorato sia coinvolto nelle tragiche morti dei suoi cari, Luciana ricorre a un giornalista per svelare la propria verità. Recensione ❯
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Un'autofiction rigorosa che riscrive e rimette a fuoco un decennio di conquiste sociali supersoniche. E altrettante contraddizioni. Documentario, Drammatico - 2022. Durata 61 Minuti.
La scrittrice francese Annie Ernaux, Premio Nobel 2022 per la Letteratura, ci apre il baule dei ricordi, tirando fuori video amatoriali girati tra il 1972 e il 1981. Espandi ▽
Nel 1972 Annie Ernaux e suo marito Philippe, rispettivamente insegnante (non ancora scrittrice) e segretario comunale, vivono ad Annecy. Quando acquistano una cinepresa Super 8, tra le novità tecnologiche portatili di quegli anni, a filmare è quasi sempre Philippe. Dopo la separazione tra i due, nei primi anni '80, quelle immagini rimangono a lungo non viste, finché non vengono riportate alla luce dal figlio David. Si tratta di istantanee di vita familiare, ricorrenze, escursioni all'aperto e di alcuni viaggi compiuti dai quattro tra il 1972 e il 1981. Il figlio David (1968) ne immagina un nuovo assemblaggio, se pure osservando l'ordine cronologico e propone alla madre di apporre ad esse un commento critico, antidescrittivo, da incidere con la propria voce narrante.
Una nuova narrazione, con l'occhio dell'autrice riconosciuta, che ha il lusso e l'onere di potersi riguardare con la distanza non solo temporale ma emotiva con cui scrive i propri libri.
Una autofiction rigorosa, quasi un documentario naturalista, scientifico, non privo di punti di tensione, che sul piano della colonna audio non lascia spazio a facili commozioni - moderati gli interventi sonori e rumoristici sulle immagini altrimenti mute (ma la playlist di riferimento è nominata, a favore di chi vuole recuperarla). Recensione ❯
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Quattro ragazze e tre ragazzi decidono di trascorrere una notte di sballo all'interno di un grande stabilimento cinematografico di sviluppo e stampa. Sarà l'inizio di una notte di terrore. Espandi ▽
Un gruppo di amici ha scelto un luogo particolare per una serata all'insegna dello sballo e del sesso. Si tratta di un edificio molto grande e solitario dedicato allo sviluppo e alla stampa di film, con annesso un vasto magazzino di pellicole storiche che mandano in solluchero Norman, uno dei protagonisti, grande appassionato di horror. Il custode dello stabilimento si raccomanda che si comportino bene e lascino tutto in ordine dopo che hanno finito e li indirizza verso la sala proiezioni, luogo riservato alla loro festa. I ragazzi cominciano a bere e a drogarsi per massimizzare il divertimento. A un certo punto, nella sala viene proiettato un breve filmato che sembra uno snuff movie e vede all'opera un serial killer con una maschera da bambolotto a coprirgli il volto. I ragazzi sono divertiti e impressionati, ma poco dopo lo stesso assassino comincia a imperversare nell'edificio e la mattanza ha inizio.
Ben diretto da Dario Germani, autore anche della fotografia, con attenzione alla scelta di inquadrature che incutono minaccia, mentre i protagonisti braccati e spesso nell'occhio gelido delle telecamere di sorveglianza tentano una difficile via di salvezza.
Apprezzabile anche la recitazione di un gruppo di attori motivati e ben coordinati. In definitiva, un piccolo horror indipendente che mantiene quello che promette: massacri, suspense e delitti, con un piccolo tocco di erotismo che fa tanto vintage. Ben realizzati anche gli effetti speciali. Recensione ❯
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Un racconto intrigante con sprazzi di humor pungente e misteri soprannaturali, Outer Range analizza il nostro modo di confrontarci con l'ignoto. Espandi ▽
Nel ranch degli Abbot, in Wyoming, è apparso un buco nel terreno, perfettamente circolare e senza fondo apparente. Questo evento sovrannaturale disturba la quiete tanto del capofamiglia Royal, che ne viene ossessionato, quanto quella del suo vicino Wayne Tilerson, a sua volta in qualche modo legato al fenomeno e deciso a comprare il terreno ove si è manifestato. I figli di entrambi gli uomini si vedono di cattivo occhio e una scazzottata finisce con il morto. Royal, per salvaguardare la famiglia, cerca di occultare il cadavere gettandolo nel buco, che riserva però sorprese... A complicare ulteriormente le cose c'è una ragazza di nome Autumn, una hippie con molti soldi, che è però ben più di una turista: conosce infatti il misterioso buco e ha una teoria in merito...
Il neo-western televisivo in stile Yellowstone si incontra con un mistero insondabile da Ai confini della realtà. Registi e attori di livello non bastano però a elevare Outer Range oltre il peso delle proprie pretese.
Quando si parla di Western si parla dell'America, dei suoi miti, e destrutturarli attraverso una sorta di paradosso spazio temporale è operazione molto ambiziosa. Brian Watkins, giovane drammaturgo esordiente come showrunner in Tv e che aveva già dedicato al Wyoming una delle sue piéce, è forse fin troppo cosciente della serietà del tema ed evita ogni ironia, puntando sull'atmosfera dilatata e gli elementi disturbanti. Recensione ❯
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Un action thriller dove il cattivo è un agente federale corrotto. Espandi ▽
Un cecchino della CIA si allea con un agente della sicurezza nazionale e una killer professionista per punire un agente federale corrotto, coinvolto in un traffico di esseri umani. Recensione ❯
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Il prequel del thriller horror Orphan di Jaume Collet-Serra. Espandi ▽
Dopo aver orchestrato una brillante fuga da una struttura psichiatrica estone, Esther si reca in America impersonando la figlia scomparsa di una famiglia benestante. Recensione ❯
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