Il film segue la relazione tra un padre e un figlio che sono entrambi direttori d'orchestra. Espandi ▽
François e Denis Dumar sono due direttori d’orchestra, ma sono soprattutto sono padre e figlio. Il loro rapporto, tutt’altro che idilliaco, è messo ancor più in discussione dopo un annuncio che rappresenta il sogno di una vita per chi ricopre un ruolo come il loro: la possibilità di dirigere un’orchestra al teatro alla Scala di Milano.
Maestro(s) è un film sul potere, spesso salvifico, della musica, sapientemente usata, non solo come contorno, ma anche come vero e proprio protagonista. Una musica che la fa da padrona e che prende sempre più campo, intensificandosi nei momenti chiave della vicenda, quasi prepotentemente. E, sempre prepotentemente, quasi sparisce nel momento di dialogo centrale, come a voler lasciare spazio a chi ha davvero bisogno di un confronto. Quella messa in piedi da Bruno Chiche è un’opera riflessiva che, pur se prettamente drammatica, regala anche dei momenti più leggeri che aiutano a comprendere le tante sfaccettature di due personaggi tutt’altro che semplici, ma indubbiamente autentici.