Titolo originale | Fabian oder Der Gang vor die Hunde |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Germania, Austria |
Regia di | Dominik Graf |
Attori | Tom Schilling, Albrecht Schuch, Saskia Rosendahl, Anne Bennent, Luise Aschenbrenner Eva Medusa Gühne, Thomas Dehler, Petra Kalkutschke. |
Uscita | giovedì 18 agosto 2022 |
Distribuzione | PFA Films, RS Productions |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 agosto 2022
In una Berlino tormentata, Fabian coltiva i suoi sogni ideologici.
CONSIGLIATO N.D.
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Berlino, 1931. Un ambiente tra subaffitti e malavita, dove i bordelli sono studi di artisti, i nazisti urlano insulti per le strade, Babelsberg sogna di produrre "cinema psicologico". La società sta fermentando e corrodendosi. Finché ha ancora un lavoro, Jakob Fabian, che ha un dottorato in studi tedeschi, scrive testi pubblicitari durante il giorno e frequenta le strutture più stravaganti della città con Stephan Labude di notte. Mentre il suo amico - che in seguito confesserà di aver fallito "nelle materie della vita e della professione" - è un precursore quando si tratta di comunismo e sesso, Fabian rimane sobrio e distante. Senza crederci davvero, aspetta la "vittoria della decenza". Il suo amore per Cornelia è l'unica cosa che gli fa dubitare del suo ironico fatalismo. Diventa un raggio di speranza nella sua esistenza fatiscente.
fabian **/* Al più tardi a partire dal successo della serie Babylon Berlin il periodo della repubblica di Weimar, i ruggenti Anni Venti, è tornato ad essere quello che è sempre stato ovvero un periodo capace, come pochi altri, di produrre nella cultura europea del Novecento un'autentica mitologia, neanche la Parigi del '68 e la Roma della "Dolce Vita" hanno saputo dar vita a una costellazione così [...] Vai alla recensione »
Il punto di fuga è la Germania di oggi - ma potremmo anche dire l'Europa... È evidente da come Dominik Graf apre Fabian - Going to the Dogs, il film che ha tratto dal romanzo del 1931 di Erich Kästner, presentato in Concorso nei giorni scorsi alla Berlinale 71: tra i pochi non visibili sul sito della Berlinale, singolare destino di sottrazione e oscuramento per un'opera basata su un libro che quando [...] Vai alla recensione »