Anno | 2006 |
Genere | Horror, |
Produzione | Nuova Zelanda |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Jonathan King |
Attori | Nathan Meister, Danielle Mason, Tammy Davis, Peter Feeney, Oliver Driver Glenis Levestam, Matthew Chamberlain, Nick Fenton (II), Sam Clarke, Eli Kent, Nick Blake, Richard Chapman (II), Louis Sutherland, Tandi Wright, Ian Harcourt, Tom Schilling. |
Uscita | venerdì 19 settembre 2008 |
Distribuzione | Mediafilm |
MYmonetro | 2,87 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Quando degli ambientalisti liberano un agnello da un laboratorio di sperimentazione, centinaia di pecore si trasformano in predatori assetati di sangue. In Italia al Box Office Black Sheep ha incassato 27,1 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Nuova Zelanda. Henry Oldfield ha un trauma nel suo passato. Il fratello Angus, quando erano poco più che bambini, un giorno uccise una pecora e ne indossò il vello sanguinante per spaventarlo. Quella paura, legata anche a un doloroso avvenimento, è rimasta nell'intimo dell'ormai uomo Henry che torna dopo 15 anni di assenza alla fattoria ormai saldamente nelle mani del fratello. Il quale ha assoldato una scienziata perché proceda a esperimenti genetici mai tentati prima sulle pecore.
Quando Grant e la sua amica Experience, due animalisti convinti, riescono a entrare in possesso di uno degli agnelli sottoposti a sperimentazione l'orrore ha inizio. Grant viene infatti morso dall'animale e ha inizio la sua trasformazione in ovino carnivoro. Ben presto l'epidemia si diffonde e il numero delle pecore assetate di sangue si fa elevato. Toccherà proprio ad Henry, vincendo la sua fobia, a Experience e al fattore Tucker cercare di contrastare la loro ferocia.
Soffia un buon vento dalla Nuova Zelanda se, dopo il famosissimo Peter Jackson, ci viene offerta l'opera prima di un regista che certamente si ispira al fratello cinematograficamente maggiore e ai suoi primi film ma che sa anche trovare una propria cifra stilistica.
Jonathan King (pura e semplice coincidenza di cognome con il Maestro dell'horror contemporaneo) dimostra di saper padroneggiare il genere mescolando con maestria il gore, il ribaltamento di ruoli (la pecora che diventa lupo) riuscendo anche a sfiorare il grottesco consapevolmente e senza mai perdere di vista la tensione narrativa.
Gli omaggi più o meno espliciti a tipologie di genere consolidate si fondono con un j'accuse nei confronti della scienza che stravolge le regole della Natura che rimane negli occhi e nella mente (d'ora in avanti guarderete pecore e affini con altri occhi) senza che ci sia mai il benché minimo accenno predicatorio o moraleggiante. La pecora Dolly ha senz'altro un diritto di primogenitura per quanto riguarda lo script ma King ha saputo tosarla a dovere per produrre una lana di buona qualità.
Ecco un film da segnalare. Mi piacciono i registi di personalità, quelli a cui non basta fare il compitino. Questo Jonathan King è uno di quelli. Anche Zappoli l'ha capito. Tre stelle. Tre stelle a questa "cosa". Si, perchè King, ripeto, non si è accontentato, è voluto andare oltre, e il risultato è uno dei film più orrendi (sul piano artistico, se esiste in questa pellicola ) e stupidi (sul piano [...] Vai alla recensione »
anche questo film lo reputo veramente pessimo, con un genere horror che è secondo me una tragicommedia che non fa ridere, anzi è per spettatori poco intelligenti. credo che sia una perdita di tempo vedere questo film. pecore palesemente finte, effetti bruttissimi, scenografica di basso rango e soprattutto idiota la scena in cui l'animale guida la macchina.
Nei film bisogna trovare quello che si cerca..... forse involontariamente il regista ha toccato qualche tasto di una comicità paradossale. Mi ricorda qualche scena di "Frankestein junior". Quello della pecora assassina è un tema che fa crepare dalle risate. Neanche un bambino riesce a spaventarsi. Anche l'approssimazione degli effetti speciali è veramente spettacolare.
Le pretese erano alte, un film indipendente splatter e demenziale. Praticamente il primo Peter Jackson...e invece...invece...il film è semplicemente ignobile. Non spaventa, non fa ridere e non fa nemmeno schifo (nel senso dello splatter).
Ogni commento è superfluo. Forse, è apprezzabile dai soli amanti dello splatter. Per tutti gli altri è inaccettabile.
Un horror-splatter demenziale,diretto col giusto brio dal regista(che interpreta l'uomo aggredito davanti all'auto)che,oltre al primo Peter Jackson,sembra puntare a reminiscenze di "Gli uccelli" di Hitchcock.Nonostante la trama ridicola ed esilissima,gli interpreti sono azzeccati e gli effetti speciali discreti(spassoso il pecorone mutante ).
Non fatevi ingannare dal titolo, non si tratta di un horror, ma di un'esilarante e autoironica commedia splatter dove il regista con molta sottigliezza affronta con fantasia (neanche tanto fantastica) lo sfruttamento e la modernizzazione dei pascoli. La prima parte del film, molto più lenta e armonica della seconda, scorre e diverte, buone battute e belle musiche, poi il film alza il ritmo [...] Vai alla recensione »
se questo è un horror! Terribile, non si sa se ridere o piangere; di certo non fa paura neanche un po'.
pecore assassine è una commedia horror da pisciarsi sotto per le risate. tra le verdi colline della nuova zelanda, esperimenti alla resident evil di zootecnia (e anche zoofilia) trasformano le mansuete erbivore in feroci carnivori. simpatica la scena della motosega.
UN CHIARO MESSAGGIO CONTRO L'ABUSO DELLA TECNOLOGIA SCENTIFICA AI DANNI DI ESSERI INFERIORI ALL'UOMO (INEVITABILE IL RIMANDO ALLA PECORA DOLLY) E IL CHIARO MESSAGGIO NEGATIVO CHE IL REGISTA VUOLE COMUNICARE ALLO SPETTATORE SULLO SQUILIBRIO CHE CIO' POTREBBE COMPORTARE. QUI SONO LE POVERE BESTIOLE CHE SI PRENDONO UNA SANA RIVINCITA DIVENTANDO DEI MOSTRUOSI LUPI MANNARI (LE TRASFORMAZIONI SONO DI NOTEVOLE [...] Vai alla recensione »
Un discreto film che grazie alle sua originalità e sfruttando altri film storici riesce a regalarci una piacevole storia di orrore fresco e comico!Io non posso che gioirne perchè ne sentivamo il bisogno basta di film impegnativi che si voglio prendere troppo sul serio per poi crollare sulle propie basi!!Viviamo questa storia con un sorriso e vediamo cosa sono capaci le nostre amiche pecore!Il [...] Vai alla recensione »
Pecore assassine. Dimenticate Bracardi ("Li pecuri" tormentone di Alto gradimento), la "brebis fatale" Daisy (la pecora amata da Gene Wilder in Tutto quello che avreste voluto sapere... di Allen), "Er Pecora" Teodoro Buontempo o le placide greggi dell'Intervallo Rai di un tempo. La pecora azzanna che è una meraviglia (anche in volo) nella commedia horror Black Sheep scritta e diretta da Jonathan King. [...] Vai alla recensione »
On ne peut pas accueillir tous les jours les batailles épiques du Seigneur des anneaux. Cette fois, les vertes collines de Nouvelle-Zélande ont dû se contenter d'abriter le tournage de Black Sheep, hybride un peu difforme de comédie et de film d'horreur. Dans une ferme de Nouvelle-Zélande d'où l'on exporte ces gigots congelés qui mettent en fureur nos bergers européens, vivaient deux frères, l'un [...] Vai alla recensione »