Dominik Graf volge lo sguardo alla Germania prima dell'avvento del Nazismo, adattando il romanzo di Erich Kästner. Melodramma eccessivamente lungo ma con suggestioni interessanti e quanto mai attuali
di Miriam Raccosta La Rivista del Cinematografo
Quando si riflette sulla Storia, di qualsivoglia epoca, si tende a considerare i fatti piuttosto che soffermarsi ed empatrzzare con le conseguenze che questi hanno avuto su chi li ha vissuti, o meglio, subiti. Il cinema, inteso come mezzo esplicativo, ha spesso cercato di mettere in atto una sorta di rovesciamento gerarchico dell'assioma causa-effetto, dedicandosi ad esplorare le ripercussioni implicite e la posteriorità degli eventi storici. Fabian - going to the dogs, l'ultima opera di Dominik Graf, incarna questo funzionamento. [...]
di Miriam Raccosta, articolo completo (4438 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 22 agosto 2022