sandro64
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venerdì 5 maggio 2023
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una flebo di valium
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Stento a riconoscere Tarantino, a parte qualche lampo finale dir che il film sia fine a se stesso sarebbe un eufemismo
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marcello mazzini
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giovedì 29 dicembre 2022
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attoroni e registino
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Due ore e mezza di film, ma la trama non inizia e non finisce mai. Quentin questa volta è confuso ma non originale e la sua storia non entusiasma e non brilla. L'unico motivo che non rende il film una perdita di tempo è la sublime prestazione di un Leonardo con "la recita dentro la recita" e un Brad "galoppino nichilista". Purtroppo questa volta l'ottimo Quentin non è riuscito a stare al passo dei due protagonisti: due attoroni e un registino.
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mondolucio
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martedì 26 luglio 2022
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a lavar la testa all''asino si perde tempo e sapone
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Fa specie vedere gente che assegna 4 o 5 stelle a orrori come Eternals o The Batman (del 2022), mentre ad un palese gioiello come questo 1 o 2 stelle... anzi, fa RABBIA.
Servirebbe a qualcosa spiegare la venerazione di Tarantino per la Tate? E in onore di questo "andar contro" il western, ossia il suo genere preferito? Definire i dettagli di quel contraddittorio con Bruce Lee? Delle difficoltà riguardo le ambientazioni visto che in quel luogo abbattono stabili dopo 10 anni?
E Dio non voglia che vi esploda il cervello nello spiegarvi anche l'aspetto tecnico.
No, no, tranquilli :-)
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fabrizio friuli
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lunedì 14 febbraio 2022
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l'' ambiente è perfetto ma il film no
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Rick Dalton e Cliff Booth sono due grandi amici e due celebrità decadute che tentano di rinascere dalle ceneri nel mondo di Hollywood durante l' anno 1969 , inoltre, per Cliff Booth risulta ancora più difficile l'inserimento dato che viene accusato di essere l'assassino di sua moglie e poi ha perfino avuto un battibecco con una celebrità conosciuta come Bruce Lee , e nel frattempo, una setta di Hippie ha in mente di compiere un agguato per assassinare delle celebrità, tra cui la leggendaria Sharon Tate.
Once Upon a Time in Hollywood vanta un casting attoriale di prim'ordine, essendo presenti attori del calibro di Leonardo Di Caprio , Brad Pitt e Margot Robbie che interpreta Margot Robbie e lei è stata una scelta eccellente, non solo perché le dive hanno lo stesso tipo di bellezza , ma anche perché l' attrice Nargot Robbie è capace di sbalordire tutti gli spettatori pur apparendo in un numero limitato di scene, ed il regista è il solo e unico Quentin Tarantino, che ha generato un film non perfetto , ma un film che vanta un' ambientazione assemblata in ma ieri impeccabile, infatti quando viene visionato il lungometraggio, è come trovarsi nella vera Hollywood dell'anno 1969 , ma per quale motivo il film non risulta essere perfetto , perché l'inizio del film risulta essere scarsamente scorrevole e il conflitto finale con gli scellerati membri della setta di Charles Munson poteva essere realizzato in modo diverso, nonostante il regista abbia deciso di far concludere la vicenda in maniera positiva, evitando che Sharon Tate e gli altri venissero assassinati in modo atroce , cosa che nella realtà purtroppo non è successo e Sharon Tate ha perso anche il bambino che portava in grembo ( nella realtà), esclusi questi dettagli, la sceneggiatura del film è ottima, i costumi sono ben realizzati ed anche l' attore che impersonato l'iconico Bruce Lee ha dimostrato delle notevoli doti recitative , anche se probabilmente, hanno reso la celebrità, eccessivamente pomposa.
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Rick Dalton e Cliff Booth sono due grandi amici e due celebrità decadute che tentano di rinascere dalle ceneri nel mondo di Hollywood durante l' anno 1969 , inoltre, per Cliff Booth risulta ancora più difficile l'inserimento dato che viene accusato di essere l'assassino di sua moglie e poi ha perfino avuto un battibecco con una celebrità conosciuta come Bruce Lee , e nel frattempo, una setta di Hippie ha in mente di compiere un agguato per assassinare delle celebrità, tra cui la leggendaria Sharon Tate.
Once Upon a Time in Hollywood vanta un casting attoriale di prim'ordine, essendo presenti attori del calibro di Leonardo Di Caprio , Brad Pitt e Margot Robbie che interpreta Margot Robbie e lei è stata una scelta eccellente, non solo perché le dive hanno lo stesso tipo di bellezza , ma anche perché l' attrice Nargot Robbie è capace di sbalordire tutti gli spettatori pur apparendo in un numero limitato di scene, ed il regista è il solo e unico Quentin Tarantino, che ha generato un film non perfetto , ma un film che vanta un' ambientazione assemblata in ma ieri impeccabile, infatti quando viene visionato il lungometraggio, è come trovarsi nella vera Hollywood dell'anno 1969 , ma per quale motivo il film non risulta essere perfetto , perché l'inizio del film risulta essere scarsamente scorrevole e il conflitto finale con gli scellerati membri della setta di Charles Munson poteva essere realizzato in modo diverso, nonostante il regista abbia deciso di far concludere la vicenda in maniera positiva, evitando che Sharon Tate e gli altri venissero assassinati in modo atroce , cosa che nella realtà purtroppo non è successo e Sharon Tate ha perso anche il bambino che portava in grembo ( nella realtà), esclusi questi dettagli, la sceneggiatura del film è ottima, i costumi sono ben realizzati ed anche l' attore che impersonato l'iconico Bruce Lee ha dimostrato delle notevoli doti recitative , anche se probabilmente, hanno reso la celebrità, eccessivamente pomposa. Tra gli attori presenti , è possibile notare anche il leggendario Al Pacino , un tale che lavora nell' ambito cinematografico e che ammette di essere un grande fan di Rick Dalton , e di amare i suoi film , interloquendo anche di un lungometraggio inncui utilizza un lanciafiamme per uccidere dei nazisti , e quel lanciafiamme utilizzato da Rick Dalton ( Leonardo Di Caprio ) non è un oggetto di scena , è un vero lanciafiamme e viene utilizzato nuovamente da Leonardo Di Caprio durante lo scontro finale. Magari questo film potrà non essere amato da tutti, però merita di essere visionato dall'inizio alla fine almeno una volta per poter restare ammaliati da come è stato realizzato l' anno in cui si verifica la vicenda, ed anche per conoscere il delitto organizzato dall'infido Charles Manson.
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lunedì 16 agosto 2021
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ancora una prova di classe di q.tarantino
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Scrive Giuseppe Cosco nel documentato "Il ritorno di Satana": "Il fenomeno del satanismo e' anche dilagante nel mondo del cinema... Altri attori satanisti furono Bobby Beausoleil, Jayne Mansfield, Kim Novak, Roman Polanski e Sammy Davis jr., tutti appartenenti alla Chiesa di Satana di San Francisco fondata nel 1966 da Anton Szandor La Vey..... Un mondo del cinema insospettato dove molte stars, a livello mondiale, praticavano il culto di Satana." Nel notevole film di Tarantino, in bilico tra fantasia e vera cronaca di divismo cinematografico, appare appunto il regista Polanski con Sharon Tate, la moglie, poi uccisa nella sua villa al numero 10050 di Cielo Drive, Bel Air, Los Angeles, California il 9 agosto 1969.
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Scrive Giuseppe Cosco nel documentato "Il ritorno di Satana": "Il fenomeno del satanismo e' anche dilagante nel mondo del cinema... Altri attori satanisti furono Bobby Beausoleil, Jayne Mansfield, Kim Novak, Roman Polanski e Sammy Davis jr., tutti appartenenti alla Chiesa di Satana di San Francisco fondata nel 1966 da Anton Szandor La Vey..... Un mondo del cinema insospettato dove molte stars, a livello mondiale, praticavano il culto di Satana." Nel notevole film di Tarantino, in bilico tra fantasia e vera cronaca di divismo cinematografico, appare appunto il regista Polanski con Sharon Tate, la moglie, poi uccisa nella sua villa al numero 10050 di Cielo Drive, Bel Air, Los Angeles, California il 9 agosto 1969. E ancora Cosco nota che "di casa ad Hollywood vi era pure la violenza piu' efferata". Un "raddoppiamento", per dir cosi', del celebre gruppo criminale di Manson viene presentato da Tarantino nel clamoroso finale quando i due protagonisti, Rick Dalton e Cliff Booth, impersonato da un ottimo Brad Pitt, raramente visto cosi' convincente nelle parti del "duro" sornione, si devono difendere dall'accerchiamento degli "hippies" trasformati in setta satanica. Questo film si puo' approssimativamente suddividere in due parti: la prima, infarcita di allusioni e citazioni metalinguistiche tipiche della "factory" del regista, si basa sulle iniziative di Rick Dalton, impersonato da un debordante Di Caprio, per risalire la sua carriera di attore cinematografico, accompagnato dalla presenza protettiva di Clive, la controfigura. Si puo' riscontrare l'inizio della seconda parte, basata su rapporti di "cronaca nera", che rimandano al delitto su Sharon Tate del '69, nell'episodio della visita della controfigura Clive alla comune "hippy", dopo la quale gli stessi toni del film, da scanzonati - brillante anche la scazzottata di Clive con Bruce Lee - diventano cupi ed inquietanti, come in un registro di genere "noir". Potremmo concludere come forse invita a fare il regista che il Male e la Corruzione possono ancora venir contrastati da un individualismo ben indirizzato.
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roberta ricci
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mercoledì 11 agosto 2021
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tarantino e la falsificazione della storia
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Arrivo tardi , ma finalmente sono riuscita a vedere il film . All'epoca in cui si svolsero i fatti ero piccola ma c'ero , ricordo come un pugno in faccia la morte , in seguito alla strage ispirata al condizionamento di Manson della bellissima Sharon Tate in procinto di partorire e della cerchia degli amici che le facevano compagnia quella notte . Quelle morti posero molte domande sulla personalità degli assassini che irruppero nella casa quella notte e che fecero la strage . La ricostruzione di Tarantino non segue la storia com'è stata, millanta addirittura che non sia successo niente. Mentre sappiamo tutti che non è vero. Cambiare le carte in tavola della storia anche se sei Tarantino non può essere, si falsificano i fatti e alla fine si convive con una opinione che in quella notte di strage non sia successo niente.
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Arrivo tardi , ma finalmente sono riuscita a vedere il film . All'epoca in cui si svolsero i fatti ero piccola ma c'ero , ricordo come un pugno in faccia la morte , in seguito alla strage ispirata al condizionamento di Manson della bellissima Sharon Tate in procinto di partorire e della cerchia degli amici che le facevano compagnia quella notte . Quelle morti posero molte domande sulla personalità degli assassini che irruppero nella casa quella notte e che fecero la strage . La ricostruzione di Tarantino non segue la storia com'è stata, millanta addirittura che non sia successo niente. Mentre sappiamo tutti che non è vero. Cambiare le carte in tavola della storia anche se sei Tarantino non può essere, si falsificano i fatti e alla fine si convive con una opinione che in quella notte di strage non sia successo niente. Roman Polanski tramite la moglie, l'attrice Emmanuelle Seigner aveva fatto sapere che Polanski, parte lesa, in questo film, non avesse gradito. Costumi e ambientazioni sono eccellenti, gli attori perfetti come sempre, ed è realistica anche la costruzione del ranch dove vivono gli hippy eTarantino apre un dubbio sulla pacificità del movimento . Personalmente non dimentico la strage di quella notte e non condivido il rimaneggiarla storicamente , e sono sempre dalla parte di Polanski e del suo dolore . Mi dispiace Quentin .
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giuseppetoro
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mercoledì 4 agosto 2021
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bellino
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Film da oscar solo per gli attori presenti. Storia strana e confusionaria con sprazzi anche belli.
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biscotto51
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venerdì 16 luglio 2021
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inutile, insulso
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Io ho resistito 35 minuti, poi ho alzato bandiera bianca. Mi sono arreso di fronte ad una non-storia, senza trama, senza sceneggiatura, senza senso. Un film fatto solo per distribuire cachet a regista e attori.
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federico
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sabato 12 giugno 2021
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una domanda per i più esperti
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Una domanda per coloro che sono esperti del pensiero di Tarantino, cioè che hanno visto o letto sue riflessioni personali: ma il fatto che Tarantino abbia inserito, in un film di fatto dedicato a Roman Polanski, una ragazzina che sembra più grande di quello è (da come parla), è un caso? O è un messaggio, nemmeno tanto subliminale, voluto? E che poi abbia inserito una ragazza minorenne che propone a Brad Pitt, appena lo ha conosciuto, di fargli sesso orale, è sempre un caso?
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dandy
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giovedì 4 marzo 2021
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tarantino nel ''69.
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Come sempre anche sceneggiatore,Tarantino racconta quella Hollywood che si è perso,dalla parte dei reietti dell'epoca delle serie tv del decennio precedente costretti ai "compromessi" del cinema europeo o della tv in rapida ascesa,e sullo sfondo dell'incombente vicenda di Charles Manson e Sharon Tate.Scegliendo nuovamente di modificare la Storia come in "Bastardi senza gloria",ma buttandosi nel citazionismo più sfrenato si avvicina assai più a "Grindhouse".Praticamente ogni inquadratura presenta una citazione tra poster,nomi,titoli,canzoni e serie(tra le altre cose si spazia dal western allo spaghetti western al bellico allo spionistico e si citano Steve MacQueen,Sam Wanamaker,Bruce Lee,Sergio Corbucci e Antonio Margheriti e c'è la rituale comparsa delle sigarette Red Apple,nello spot con dalton sui titoli di coda).
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Come sempre anche sceneggiatore,Tarantino racconta quella Hollywood che si è perso,dalla parte dei reietti dell'epoca delle serie tv del decennio precedente costretti ai "compromessi" del cinema europeo o della tv in rapida ascesa,e sullo sfondo dell'incombente vicenda di Charles Manson e Sharon Tate.Scegliendo nuovamente di modificare la Storia come in "Bastardi senza gloria",ma buttandosi nel citazionismo più sfrenato si avvicina assai più a "Grindhouse".Praticamente ogni inquadratura presenta una citazione tra poster,nomi,titoli,canzoni e serie(tra le altre cose si spazia dal western allo spaghetti western al bellico allo spionistico e si citano Steve MacQueen,Sam Wanamaker,Bruce Lee,Sergio Corbucci e Antonio Margheriti e c'è la rituale comparsa delle sigarette Red Apple,nello spot con dalton sui titoli di coda).E Sharon Tate rivede se stessa nei film "Missione compiuta stop.Bacioni Matt Helm" e "La valle delle bambole".Ma dietro tutto questo si avverte la mancanza di vera ispirazione per non dire di una solida ragion d'essere per scomodare uno dei più famigerati fatti di cronaca nera dell'America.Il film infatti non fa che divagare sulle gesta dei due protagonisti lasciando ai marigini sia i bersagli di Manson che lo stesso Manson(in scena per una trentina di secondi in tutto il film) e i suoi seguaci fino all'ultima mezz'ora.Gesta che ribadiscono in modo piuttosto scontato l'elogio dell'amicizia e dei perdenti che si riscattano,Cliff in primis visto che alla fine è solo merito suo se Rick avrà una svolta nella carriera e la tragedia verrà scongiurata.Se il cast sulla carta è promettente,DiCaprio e Pitt non sembrano proprio entusiasti assieme,e Pacino è imperdonabilmente relegato a un paio di sequenze.Escludendo qualcosa qua e là(il discorso tra Rick e la ragazzina sul set di "Lancers",lo scambio di battute tra Cliff e Pussycat e poi con il vecchio George Spahn,la discussione dei seguaci di Manson sul ruolo che Rick e la tv hanno avuto nella loro crescita e la decisione di ucciderlo)anche i dialoghi non sono granchè e pure le sequenze divertenti(Cliff che pesta l'hippy allo Spahn Ranch,il truculento scontro finale)o memorabili(la Tate che si entusiasma al cinema sentendo gli spettatori applaudire per le sequenze in cui appare,l'ultima rispresa dall'alto)sono poche.E la riduzione a macchietta di Bruce Lee(che ha scatenato le proteste della figlia dell'attore)è di pessimo gusto.Ma il vero punto debole del film è la svolta finale:se in "Bastardi senza gloria" il cambiamento del reale era spiazzante e geniale,qui sa di ripetizione e sa di mancanza di buon gusto,da parte di un Tarantino che pare credere ciecamente di poter giustificare il tutto con la propria imponente passione cinefila ed ottenere adorazione assoluta dal pubblico qualsiasi cosa giri.Infatti,il successo è stato notevole in tutto il mondo.10 nominations e 2 Oscar:Pitt(il suo primo) e scenografia.Ultima apparizione per Luke Perry.Il ruolo di Dern sarebbe dovuto andare a Burt Reynolds,scomparso poco prima dell'inizio delle riprese.Michael Madsen fa un cammeo nel ruolo dello Sceriffo Hacket.Kurt Russell è Randy Miller e fa da voce narrante.Harley Quinn Smith è Froggie.
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