Siete un produttore e avete a disposizione un cast tutto al femminile e una sceneggiatura piena di ironia? Affidate entrambi a Paul Feig. Saprà lui come far fruttare al meglio il vostro capitale. D'altronde, come dimostrano i successi commerciali di film come Le amiche della sposa e Corpi da reato, il regista statunitense è un maestro nel dirigere le attrici sul set. Si veda, anche se i freddi numeri del box office dicono il contrario, il suo Ghostbusters con protagoniste Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones.

In Un piccolo favore, da oggi disponibile in prima visione nel catalogo di Prime Video, Feig cambia registro. Rinuncia ai toni da commedia, si allontana dalla sua confort-zone, sperimenta coraggiosamente più generi in un thriller che è un turbinio di colpi di scena. Insieme alla sceneggiatrice Jessica Sharzer delinea due personaggi che all'apparenza sono immediatamente riconoscibili.

I personaggi in questione, ovviamente donne, sembrano dei cliché viventi. Emily è affascinante, seducente, elegantissima, ha capelli biondi e un corpo ammaliante; vive una vita che sembra perfetta con famiglia e carriera ad alti livelli. Al contrario Stephanie, madre single che dedica mille attenzioni al proprio figlio, arranca dietro ai mille impegni, mostrando più ingenuità che sicurezze. È impacciata, goffa, spesso autoironica.

Le due sono amiche anche se la loro amicizia, a onor del vero, appare a senso unico. Un giorno, in una mattinata che sembra uguale a tante altre, non si hanno più tracce di Emily, sparita in circostanze misteriose. Stephanie, mossa da sentimenti contrastanti, prova a indagare entrando sempre più in contatto con Sean, il marito di Emily. È l'inizio di una serie sconvolgente di rivelazioni.

Thriller che ha molti degli elementi della black comedy, Un piccolo favore porta con sé tante domande fino ad una conclusione che non può non lasciare sorpreso anche il più attento dei telespettatori.

Il film, glamour e ultrachic in moltissime delle sue sequenze, potrebbe piacere a chi ha ammirato Nicole Kidman, Laura Dern e Reese Witherspoon nell'acclamatissimo Big Little Lies (guarda la video recensione). Del resto le atmosfere, gli ambienti, i riferimenti e i temi - le bugie e i tradimenti in esistenze che non sono mai quelle che sembrano - vanno inequivocabilmente verso quella direzione.

In questo suo ultimo lavoro cinematografico Paul Feig ha potuto contare su due interpreti che sanno come prendersi la scena. Da una parte c'è Blake Lively, attrice che, dopo essersi messa alle spalle le stagioni televisive di Gossip Girl, ha trovato sempre più continuità sul grande schermo lavorando anche a fianco di registi del calibro di Oliver Stone e Woody Allen. Dall'altra spicca Anna Kendrick, volto di punta di saghe cinematografiche (Twilight e Pitch Perfect) e film molto apprezzati dalla critica (Tra le nuvole, Cake, 50 e 50, Into The Woods).

Completano il cast di questo thriller, ispirato all'omonimo romanzo di Darcey Bell, diversi attori noti a vario titolo nello star system hollywoodiano: Henry Golding (Crazy & Rich), Andrew Rannells (The New Normal), Linda Cardellini (I segreti di Brokeback Mountain, Green Book), Rupert Friend (The Young Victoria, Homeland), Eric Johnson (Cinquanta sfumature di nero, Cinquanta sfumature di rosso) e Jean Smart (Frasier, 24, Fargo).