vito spericolato
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martedì 22 novembre 2016
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scientificamente improponibile
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Il regista ha voluto portarci nei meandri della relatività, con i suoi tempi che si dilatano, ma ha dimenticato di rendere credibile tutto il resto. A cominciare dall'inizio, quando il protagonista riesce in quattro e quattr'otto dal suo pc portatile a collegarsi ad un drone comparso in cielo, per giunta durante un turbolento inseguimento in auto. Non ci sarebbe riuscito neanche Neo di Matrix. Dopodichè il nostro bravo space cowboy riesce a riconoscere immediatamente un wormhole dall'immagine di un oggetto presente nei dintorni di Saturno: eccerto, tutti sanno come sono fatti i wormhole! Infine, the last but not the least, sul pianeta acquatico onde altissime percorrono una distesa d'acqua alta pochi decimetri, visto che i nostri eroi ci camminano dentro.
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Il regista ha voluto portarci nei meandri della relatività, con i suoi tempi che si dilatano, ma ha dimenticato di rendere credibile tutto il resto. A cominciare dall'inizio, quando il protagonista riesce in quattro e quattr'otto dal suo pc portatile a collegarsi ad un drone comparso in cielo, per giunta durante un turbolento inseguimento in auto. Non ci sarebbe riuscito neanche Neo di Matrix. Dopodichè il nostro bravo space cowboy riesce a riconoscere immediatamente un wormhole dall'immagine di un oggetto presente nei dintorni di Saturno: eccerto, tutti sanno come sono fatti i wormhole! Infine, the last but not the least, sul pianeta acquatico onde altissime percorrono una distesa d'acqua alta pochi decimetri, visto che i nostri eroi ci camminano dentro. Peccato che un'onda non può essere alta più del fondale, altrimenti si rompe e frange, come succede con i cavalloni nelle nostre spiagge. Svarioni imperdonabili che rendono l'idea di quale sia la credibilità della storia messa in piedi.
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dandy
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mercoledì 18 ottobre 2017
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stellare?in parte.
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Nello stile del regista(co-produttore e sceneggiatore col fratello Jonathan),un blockbuster diverso,personale,complesso ed ambizioso.La narrazione è un complicatissima,tanto che lo spettatore dalla seconda parte in poi finisce per trovarsi come i protagonisti,in un altro pianeta.Gli spiegoni scientifici non aiutano di certo,ma il messaggio di fondo resta chiaro:l'amore è ciò che trascende tutto,ed è ciò che ci spinge a risolvere i problemi più impensati.Non è una novità,è certe soluzioni sono sbrigative(il modo in cui Cooper riesce ad aiutare la figlia,nella scena più toccante di tutto il film;l'impossibile attracco sull'Endurance alla deriva)o troppo debitrici delle esigenze hollywoodiano a cui anche Nolan deve comunque sottostare.
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Nello stile del regista(co-produttore e sceneggiatore col fratello Jonathan),un blockbuster diverso,personale,complesso ed ambizioso.La narrazione è un complicatissima,tanto che lo spettatore dalla seconda parte in poi finisce per trovarsi come i protagonisti,in un altro pianeta.Gli spiegoni scientifici non aiutano di certo,ma il messaggio di fondo resta chiaro:l'amore è ciò che trascende tutto,ed è ciò che ci spinge a risolvere i problemi più impensati.Non è una novità,è certe soluzioni sono sbrigative(il modo in cui Cooper riesce ad aiutare la figlia,nella scena più toccante di tutto il film;l'impossibile attracco sull'Endurance alla deriva)o troppo debitrici delle esigenze hollywoodiano a cui anche Nolan deve comunque sottostare.E svelare cosa c'è in un buco nero non fa più l'effetto di "2001-Odissea nello spazio",che moltissima si aspetteva di rivedere aggiornato in questo film(e gli è andata male).Forse un pò più di mistero avrebbe giovato.La spettacolarità è indubbia,nonostante gli effetti speciali stiano quasi in sordina rispetto alle vicende narrate.Bellissime le sequenze sul pianeta coperto d'acqua,o il desiner dei robot.E McConaughey rende bene la sofferenza di un personaggio che interiorizza il dramma inimmaginabile che comporta la sua missione.Non un capolavoro assoluto,ma comunque affascinante e intrigante,forse a suo modo anarchico.Belle musiche di Hans Zimmer dai toni sinfonici.
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silvy
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venerdì 16 marzo 2018
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perplessità e dialoghi poco interessanti
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Ho visto il film in tv .Innanzitutto vorrei dire che quando un regista sceglie di far durare un film ben 3 ore deve avere qualcosa di molto interessante da dire altrimenti le immagini a lungo andare non colmano la lacuna,poi direi che il film é qualitativamente ben eseguito, con attori importanti e percio promette molto bene sin dall'inizio...A lungo andare ci si trova nella situazione di seguirlo e iniziare a non capire tutto mano a mano ....
Per quanto riguarda la parte scientifica mi fido ciecamente dal momento che non ne so molto..però alcune cose iniziano ad essere fin troppo assurde e poco convincenti..La cosa più eclatante e il lancio finale del protagonista con fuoriuscita dalla navicella verso il buco nero e l ignoto io credo che solo ad uscire sarebbe già morto per vari motivi tra cui la temperatura ,ma invece continua ad andare verso l interno del buco nero fino a trovarsi in questo mondo parallelo in cui all' inizio non riesce a comunicare con la figlia che vede nell altra dimensione.
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Ho visto il film in tv .Innanzitutto vorrei dire che quando un regista sceglie di far durare un film ben 3 ore deve avere qualcosa di molto interessante da dire altrimenti le immagini a lungo andare non colmano la lacuna,poi direi che il film é qualitativamente ben eseguito, con attori importanti e percio promette molto bene sin dall'inizio...A lungo andare ci si trova nella situazione di seguirlo e iniziare a non capire tutto mano a mano ....
Per quanto riguarda la parte scientifica mi fido ciecamente dal momento che non ne so molto..però alcune cose iniziano ad essere fin troppo assurde e poco convincenti..La cosa più eclatante e il lancio finale del protagonista con fuoriuscita dalla navicella verso il buco nero e l ignoto io credo che solo ad uscire sarebbe già morto per vari motivi tra cui la temperatura ,ma invece continua ad andare verso l interno del buco nero fino a trovarsi in questo mondo parallelo in cui all' inizio non riesce a comunicare con la figlia che vede nell altra dimensione.Qui tra le varie cose non mi tornano i conti :sarebbero passati sulla terra circa 70 anni dal viaggio del padre ma la figlia che alla partenza ne aveva 10 ora ne ho circa 30....Non si sa più a un certo punto se vederlo come un film di fantascienza o un film surreale ...Mi ha lasciato molti dubbi.
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slp92
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domenica 9 novembre 2014
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"non andartene docile in quella buonanotte"
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E' stato un viaggio..ed è stato un viaggio memorabile. E' stato il cammino tra le debolezze di un'umanità che non può fare a meno di mentire, il cammino dell'istinto che prevalica il buonsenso, il cammino dell'amore che vince ogni legge..ogni logica. Un trattato di tremenda verità. Il mondo ci sta sfuggendo dalle mani, la presunzione di voler avere tutto ci ha spinto a sfidare una natura più grande di noi: e allora il nulla, e allora la polvere. Un trattato di speranza. "Loro" siamo noi. Quella mistica trascendenza a cui sempre ci affidiamo non è altro che la forza di un uomo che non si è arreso ad un destino superiore: gli occhi al cielo li alziamo per farci domande.
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E' stato un viaggio..ed è stato un viaggio memorabile. E' stato il cammino tra le debolezze di un'umanità che non può fare a meno di mentire, il cammino dell'istinto che prevalica il buonsenso, il cammino dell'amore che vince ogni legge..ogni logica. Un trattato di tremenda verità. Il mondo ci sta sfuggendo dalle mani, la presunzione di voler avere tutto ci ha spinto a sfidare una natura più grande di noi: e allora il nulla, e allora la polvere. Un trattato di speranza. "Loro" siamo noi. Quella mistica trascendenza a cui sempre ci affidiamo non è altro che la forza di un uomo che non si è arreso ad un destino superiore: gli occhi al cielo li alziamo per farci domande..le risposte, però, sono qui. E allora combattiamo, stiamo vicini, troviamo la forza nei legami più sinceri..l'amore è la risposta, "l'amore è l'unica cosa che trascende il tempo e lo spazio". E' un'emozione continua: si piange, si trema, si sente il cuore in gola, si sussulta..e poi si sorride. Nolan ci ha regalato un'opera d'infinita bellezza..sta a noi coglierla e farne tesoro. Una fotografia magistrale, musiche di uno Zimmer che non delude mai, silenzi angoscianti ed un Matthew che un Oscar sarebbe troppo poco. Durante il film interrogatevi ma non perdetevi.
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zarar
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martedì 18 novembre 2014
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amor che muove il sole e l’altre stelle
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Sapete tutto sui buchi neri, sulla materia esotica antigravitazionale, sui cunicoli spazio-temporali e simili arditissimi argomenti? Allora forse non avrete bisogno di questo film per emozionarvi e potrebbe persino seccarvi vedere ridotte ipotesi scientifiche a dialoghetti semplificati sino al punto di danzare nell’aria come parole in libertà. Non ne sapete niente?, Non sarà questo film a chiarirvi le idee: in particolare nella seconda parte, a partire dal bieco tradimento del dottor Mann, gli eventi sono così confusi che lo spettatore o si abbandona al fascino ipnotico delle immagini o cerca tra mille frustrazioni di trovare un debole filo di comprensione che lo conduca sano e salvo, anche se un po’ acciaccato mentalmente, al lieto fine.
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Sapete tutto sui buchi neri, sulla materia esotica antigravitazionale, sui cunicoli spazio-temporali e simili arditissimi argomenti? Allora forse non avrete bisogno di questo film per emozionarvi e potrebbe persino seccarvi vedere ridotte ipotesi scientifiche a dialoghetti semplificati sino al punto di danzare nell’aria come parole in libertà. Non ne sapete niente?, Non sarà questo film a chiarirvi le idee: in particolare nella seconda parte, a partire dal bieco tradimento del dottor Mann, gli eventi sono così confusi che lo spettatore o si abbandona al fascino ipnotico delle immagini o cerca tra mille frustrazioni di trovare un debole filo di comprensione che lo conduca sano e salvo, anche se un po’ acciaccato mentalmente, al lieto fine. Potrà sempre poi, per fortuna, leggere su Wiki la trama completa in dettaglio, che suggerirei di fornire agli spettatori insieme al biglietto. E potrà continuare ad interrogarsi su temi affascinanti. Non si può dire però che non ci siano cose comprensibili anche per gli amanti del cinema tout court: una bella capacità di condurre la storia a più livelli spazio-temporali, passando con maestria dall’uno all’altro; i grandi paesaggi polverosi o falciati da una luce hopperiana violenta e livida della terra in disfacimento; la dinamica da camera delle meraviglie del tesseract, le sequenze emozionanti dell’orizzonte del pianeta d’acqua che si trasforma in onda gigantesca, il momento forse più “cosmico” del film. E alla fine siamo comunque contenti di sapere che è sempre l’amore quello che muove il sole e le altre stelle.
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indiepercui
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sabato 22 novembre 2014
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cooper il miglior pilota e nolan oltre il passato.
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dopo averlo visto due volte e non essendo soddisfatto di nessuna e dico nessuna spiegazione online mi soffermo sull'inizio, ma nessuno ne parla L'incidente.
SPOILER SPOILER SPOILER
Cooper è un pilota aerospaziale, il migliore, all'inizio inquadrano l'interno di una navicella, dieci anni prima l'avvento di tutti i fatti del film, non si sa dove si trova, ma avviene un incidente lui non ricorda niente...le spiegazioni online parlano di esseri evoluti che esistono nelle cinque dimensioni e fregnacce del genere, o meglio spiegazioni plausibili, ma più che altro confutabili: se questi esseri sono l'evoluzione dell' essere umano come hanno fatto a posizionare il wormhole per salvare se stessi??? Non parliamo di paradossi per cortesia, ma facciamo luce dando un senso al tutto altrimenti ogni cosa va bene purchè posizionata in un ambiente onirico e delirante.
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dopo averlo visto due volte e non essendo soddisfatto di nessuna e dico nessuna spiegazione online mi soffermo sull'inizio, ma nessuno ne parla L'incidente.
SPOILER SPOILER SPOILER
Cooper è un pilota aerospaziale, il migliore, all'inizio inquadrano l'interno di una navicella, dieci anni prima l'avvento di tutti i fatti del film, non si sa dove si trova, ma avviene un incidente lui non ricorda niente...le spiegazioni online parlano di esseri evoluti che esistono nelle cinque dimensioni e fregnacce del genere, o meglio spiegazioni plausibili, ma più che altro confutabili: se questi esseri sono l'evoluzione dell' essere umano come hanno fatto a posizionare il wormhole per salvare se stessi??? Non parliamo di paradossi per cortesia, ma facciamo luce dando un senso al tutto altrimenti ogni cosa va bene purchè posizionata in un ambiente onirico e delirante.
O gli altri sono alieni, o gli altri è Dio o gli altri è Cooper che ha compiuto il viaggio nel passato, si è evoluto nel futuro ed è tornato indietro per salvare l'umanità.
Il resto è poesia.
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cinemaniac98official
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giovedì 19 marzo 2015
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interstellar .. un quasi capolavoro
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Mi aspettavo di meglio , molto meglio , invece è solamente un bel film , parecchie buone idee , bravissimi gli attori , soprattutto il caro Matthew , la trama è stupenda peccato che Nolan anche nei film che potrebbe riuscire al cento per cento , riesce ad infilarci dialoghi puramente insensati come quello della Hathaway .... Personaggi stupidi che fanno cose stupide , ne è un esempio la attrice resa famosa da Il diavolo veste Prada , citata prima .
bellissime le musiche , fantastico l'immaginario di Kip Thorne , ma il buco nero e ciò che c'è dentro ... Per me non funziona , non mi da l'idea di realtà a cui tanto aspirava Nolan girando questo film .
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Mi aspettavo di meglio , molto meglio , invece è solamente un bel film , parecchie buone idee , bravissimi gli attori , soprattutto il caro Matthew , la trama è stupenda peccato che Nolan anche nei film che potrebbe riuscire al cento per cento , riesce ad infilarci dialoghi puramente insensati come quello della Hathaway .... Personaggi stupidi che fanno cose stupide , ne è un esempio la attrice resa famosa da Il diavolo veste Prada , citata prima .
bellissime le musiche , fantastico l'immaginario di Kip Thorne , ma il buco nero e ciò che c'è dentro ... Per me non funziona , non mi da l'idea di realtà a cui tanto aspirava Nolan girando questo film ..... Buone idee , bravi gli attori , belle le musiche , ma Nolan alla perfezione ancora non ci arriva , un film di due ore e cinquanta che annoia a tratti e a tratti sorprende .... Fantastica sorpresa il mutato nell'animo , Matt Damon , che sorprende e non te lo aspetti ... Bel film , ma Moon di Duncan Jones lo supera alla grande e lo supera alla grande anche il fantastico e spettacolare Gravity del mitico Cuaron .
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gianleo67
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sabato 21 marzo 2015
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"transumanar significar per verba..."
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In un mondo reso sterile dallo sfruttamento intensivo delle risorse naturali e avviato ad una inevitabile desertificazione, le colture estensive si sono ormai ridotte alle poche specie che possono sfamare una popolazione sempre più numerosa e dove l'agricoltura sembra l'unica attività di sussistenza in grado di mantenere un sistema economico e sociale sempre più fragile e precario. Già ingegnere, abile pilota della NASA e padre di due figli orfani di madre, Cooper manda avanti tra mille difficoltà la sua fattoria aiutato dall'anziano genitore e dal giovane figlio Tom. Quando, grazie all'aiuto della figlia Murph, scopre per caso dell'esistenza di un programma spaziale segreto di viaggi interstellari che ha lo scopo di trasmigrare l'umanità verso altri mondi extra-solari, viene coinvolto nel progetto da un suo vecchio professore che lo costringe a scegliere tra la sua famiglia e la salvezza del genere umano.
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In un mondo reso sterile dallo sfruttamento intensivo delle risorse naturali e avviato ad una inevitabile desertificazione, le colture estensive si sono ormai ridotte alle poche specie che possono sfamare una popolazione sempre più numerosa e dove l'agricoltura sembra l'unica attività di sussistenza in grado di mantenere un sistema economico e sociale sempre più fragile e precario. Già ingegnere, abile pilota della NASA e padre di due figli orfani di madre, Cooper manda avanti tra mille difficoltà la sua fattoria aiutato dall'anziano genitore e dal giovane figlio Tom. Quando, grazie all'aiuto della figlia Murph, scopre per caso dell'esistenza di un programma spaziale segreto di viaggi interstellari che ha lo scopo di trasmigrare l'umanità verso altri mondi extra-solari, viene coinvolto nel progetto da un suo vecchio professore che lo costringe a scegliere tra la sua famiglia e la salvezza del genere umano. La missione, difficile e perigliosa, si rivelerà foriera di scoperte sensazionali in grado di sovvertire la stessa concezione del genere umano ed il suo ruolo centrale nell'universo.
"Transumanar significar per verba non si poria. Però l'essemplo basti, cui esperienza grazia serba"; per dirla come Dante la rappresentazione di un'esperienza che trascende l'umana percezione delle dimensioni a noi conosciute (lo spazio ed il tempo) dovrebbe rimanere confinata nell'ambito di una suggestiva allusività che ne preservi il mistero pur rendendone immediata la complessità di significati che essa si porta dietro. Questo pare non sia l'avviso della pubblicistica nella tradizione cinematografica a stelle e strisce, nè tantomeno del prolifico e magniloquente Nolan che pure a confronto con generi più umanistici ('Memento'- 2000, 'Insomnia' 2002) aveva dato prova di saperci fare con 'l'inner space' delle ossessioni e dei labirintici percorsi della mente umana. Frutto di un adattamento ipertrofico delle teorie divulgative del fisico teorico Kip Thorne e pienamente inserito in un filone fantascientifico dove gli ingredienti melodrammatici legati all'amor di patria (USA VS Resto del Mondo) e di famiglia (unità minima di aggregazione sociale d'oltreoceano) ne rappresentano i cardini ideologici, questa prolisso eppur godibile blockbuster action-adventure targato Warner e Paramount (165 milioni di dollari!) ci vuole stupire con effetti speciali ed in larga parte non si sottrae dal farlo, pur demandando ad un immaginario del già visto tra Star Treck e l'Odissea nello spazio che fu (correva l'anno,ricordiamolo, 1968!) quell'armamentario iconografico e figurativo che ci saremmo aspettati di trovare. Reggendo egregiamente (il montaggio ha fatto davvero miracoli) le quasi tre ore di metraggio e portando alle estreme conseguenze la tesi buonista secondo cui gli eroi non muoiono mai (anche se attraversano la schiacciante gravità di un buco nero ribattezzato secondo l'uso corrente al pari di una comune 'tempesta tropicale' e rimangono senza ossigeno alla deriva nello spazio cosmico) nè tantomeno i loro figli, questa salvazione del mondo a misura di famiglia (altro che legge di Murphy) è una summa di come la sfrontatezza irriverente e pragmatica di certo cinema americano abbia in dispregio tanto il ridicolo di alcuni passaggi inverosimili (una pioniera dei viaggi interstellari e figlia d'arte in cerca di un innamorato disperso tra le stelle) che una retorica da 'topgun' in grado di attraccare una stazione orbitale senza controllo ed in caduta libera, semplicemente attraverso l'annullamento in sincrono del momento angolare. Ma, si sa, lo spettacolo non ama (giustamente) la coerenza e si fonda sul (sacrosanto) diritto di confondere il vero col verosimile, facendoci godere di panorami mozzafiato dove la risacca di maree da 'Black Hole' ti fa arrivare l'acqua alle caviglie per poi annientarti con onde chilometriche, o palpitare per le conseguenze melodrammatiche di una 'perdita di tempo' (in lustri) dettata dalla relatività generale. Tornado all'assunto dell'incipit poi, rimane confinato nel solco di una tradizione disneyana la trovata di una multidimensionalità 'gravitazionale' che, scimmiottando la ricaduta di una teoria delle stringhe e dei paradossi di conoscenza delle circuitazioni temporali, conduca un padre a dialogare con una figlia ancora piccola convinta dell'esistenza dei fantasmi od a lanciarsi messaggi dal futuro nella speranza di convincere sè stesso che a volte è il caso di starsene tranquilli in casa invece di andarsene a zonzo per il periglioso Universo-Mondo. Così tra il nichilismo romantico di Dylan Thomas e le stazioni idroponiche orbitanti su Saturno tutto sembra risolversi per il meglio ed un padre, avendo salvato capra e cavoli, può congedare la figlia invecchiata e morente attorniata dalla numerosa discendenza, negletto a parentado tutto ed all'intera opinione pubblica che ne sconosce le gesta e l'eroismo; allora tanto vale riprender la strada delle stelle sulle tracce dell'amor perduto...(to be continued). Premio Oscar 2015 per i Migliori effetti speciali e spledide musiche di Hans Zimmer.
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giorpost
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martedì 7 aprile 2015
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tra sociologia e scienza, un capolavoro incompiuto
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Nel 2060 la Terra è ormai senza risorse alimentari e sotto l’ assedio di una misteriosa piaga. Improvvise tempeste di sabbia coprono ogni cosa, i giorni sono cupi e la razza umana è sull’ orlo dell’ estinzione. In un punto imprecisato di un’ America diversamente civilizzata vive un nucleo familiare composto da Cooper, capo-famiglia ex pilota di jet oltre che esperto agricoltore, i figli Tom e Murphy e nonno Donald. A seguito di strani fenomeni magnetici verificatisi nella stanza di “Murph”, ragazza dallo spiccato intelletto ma con tendenze ribelli, padre e figlia scoprono strane coordinate apparse inspiegabilmente sul pavimento e, scegliendo di assecondarle, raggiungono dopo un breve viaggio in auto nientemeno che il quartier generale della NASA.
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Nel 2060 la Terra è ormai senza risorse alimentari e sotto l’ assedio di una misteriosa piaga. Improvvise tempeste di sabbia coprono ogni cosa, i giorni sono cupi e la razza umana è sull’ orlo dell’ estinzione. In un punto imprecisato di un’ America diversamente civilizzata vive un nucleo familiare composto da Cooper, capo-famiglia ex pilota di jet oltre che esperto agricoltore, i figli Tom e Murphy e nonno Donald. A seguito di strani fenomeni magnetici verificatisi nella stanza di “Murph”, ragazza dallo spiccato intelletto ma con tendenze ribelli, padre e figlia scoprono strane coordinate apparse inspiegabilmente sul pavimento e, scegliendo di assecondarle, raggiungono dopo un breve viaggio in auto nientemeno che il quartier generale della NASA. Da molti anni le esplorazioni scientifiche sono illegali e i governi hanno deciso di orientare i propri sforzi verso la salvaguardia della vita sulla Terra rispetto alla ricerca spaziale, e allora perché una base segreta dell’ agenzia che un tempo era la più importante del mondo? Le risposte vengono presto dispensate: l’ uomo è ormai un morto che cammina, perfino l’ allunaggio è stato dichiarato nient’ altro che un enorme bluff propagandistico servito solo all’ affondamento economico dell’ URSS; i voli interstellari non interessano più nessuno ma, alla fine del percorso, la natura ha smesso di funzionare ed ecco che le uniche speranze di dare un seguito alla nostra specie ricadono comunque sulla scienza ed in particolare sulle ricerche del professor Brand, il quale scopre una scorciatoia spazio-tempo (chiamata in gergo warmhole, “buco di verme”) apparsa nei dintorni di Saturno e che potrebbe consentire di accorciare i viaggi intergalattici. Ma l’ unico modo per arrivarci ed attraversarla è affidarsi all’ ultimo pilota esperto rimasto sul nostro pianeta, dunque ecco spiegato l’ insolito “invito” rivolto a Cooper.
Pur indeciso, egli accetta l’ incarico ben sapendo di dover abbandonare i figli e proprio per questo Murph non la prende bene, avendo già perso la madre, scegliendo la linea dura e negando il saluto al papà in procinto di partire per un viaggio che, al 99%, sarà senza ritorno e che sin da subito pare essere ai limiti dell’ impossibile. L’ astronave Endurance traghetta 3 uomini più la figlia di Brand, Amelia, nell’ esplorazione più importante della Storia, con a bordo due robot tuttofare dalle forme stravaganti.
Il film di Nolan va diviso in 3 fasi: c’è un incipt molto soft e poco fantascientifico dove viene messa in risalto la figura di Murph, oltre che dare spazio ai princìpi base dell’ agricoltura ed allo stato sociale a cui il mondo si è dovuto allineare. La parte centrale è pura azione, senza pausa, ove il bravo Matthew McConaughey prende il timone e consegna il pacco in orario, tra il risveglio dall’ ipersonno (Pandorum) e conflitti interiori, riuscendo a tenere testa alle idee del regista. Nel finale dell’ opera, come diversi illustri critici hanno già messo in risalto, Nolan attinge a piene mani da Kubrick, cercando di spalmare filosofia sul toast fatto di tecniche ed immagini indubbiamente fascinose, allorquando il vascello entra nel tunnel spazio-temporale per poi raggiungere uno ad uno i 3 esopianeti che presumibilmente possono garantire l’ attecchimento dei “semi” dell’ uomo, scopo vero di una missione fatta di bugie e colpi di scena. Il buco nero “Gargantua” fa da traino (in senso lato, visto che inghiotte ogni cosa abbia una massa nei suoi dintorni) ai restanti 30 minuti ove viene fuori il Cristopher Nolan che conosciamo, quello delle curvature della materia, ed in particolare dei paesaggi, già vista in Inception, quel Nolan che mette in scena il “tesseratto” (Cube, Hypercube), un vero rompicapo come del resto tutta la sceneggiatura e come quasi tutta la sua filmografia che ha come fil rouge la complessità delle storie. Interstellar (USA, UK, 2014) è un puzzle di fisica quantistica e antimateria, un mix di scienza pura, presa in prestito dal fisico americano Thorne, gran sostenitore di viaggi interstellari, e fantascienza vera e propria che sfocia altresì, e solo per alcuni tratti, nel fantasy in stile A.I., anche se in maniera non troppo spinta. Nel complesso il lungometraggio si fa guardare nonostante l’ eccessiva durata (quasi necessaria per questa tipologia di film) e verrà ricordato per il finale atipico. Faccio notare le prove della Hathaway, senza troppi virtuosismi, e del grande Michael Caine, perfetto nel ruolo dello scienziato che muore senza aver risolto l’ ultima equazione, fondamentale per lui e per l’ umanità. Ma purtroppo c’ è il classico personaggio senza il quale la fine dei giorni sarebbe inevitabile e non si tratta del pilota ma di sua figlia e, a guardar bene, dell’ amore stesso, e qui certamente un piccolo richiamo ad Il Quinto Elemento è d’ obbligo e forse è proprio questo il limite di un film interessante ma troppo banale nella scelta della soluzione, pur nel labirintico plot. Nota stonata la presenza di Matt Damon nei panni di uno dei 3 esploratori partiti anni prima alla scoperta dei pianeti papabili: poteva essere scelto qualcuno più credibile? Si, con tutto il rispetto per il biondo interprete bravissimo in pellicole ambientate sulla Terra.
Questo, dicevo, è indubbiamente un bel film ma è inutile fare paragoni, 2001: Odissea nello spazio è ancora lontano anni luce e non c’ è warmhole che possa accorciare distanze da quell’ opera e non c’è robot più o meno mobile che possa sostituirsi ad HAL9000. Almeno al momento quel capolavoro resta inarrivabile.
Voto: 7,5 (soprattutto per gli effetti visivi e la tesissima colonna sonora)
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tavanteros
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venerdì 7 novembre 2014
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film dell'anno
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La più grande rappresentazione di un attore su pellicola. La storia più incredibile e geniale raccontata tramite uno schermo. Una colonna sonora che ti mette i brividi dall inizio alla fine. Una regia fuori dal comune. Penso che ci tornerò almeno un altra volta a vedere questo capolavoro , senza dubbio il film dell'anno !! voto 11
[+] tornaci.......
(di pisiran)
[ - ] tornaci.......
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