Quattro storie ambientate ai piedi dei Sibillini, nel cuore dell'Italia. Espandi ▽
È il 2016 e nella cornice dei Monti Sibillini vivono quattro famiglie. Al centro del racconto c'è Jacopo, che gira per boschi citando Dante e omaggiando ogni giorno la bellezza della natura. È figlio di Alba e Dante, un'attrice e un drammaturgo che vivono in una casa sull'Appennino Marchigiano, amandosi come fosse il primo giorno. A pochi chilometri di distanza vive Lucia, che appena abbandonata dal marito, si ritrova a gestire una fattoria da sola; mentre a iniziare un nuovo capitolo del loro amore ci sono David ed Elisabetta, in attesa del primogenito. L'ultimo arrivato è invece Don Ghali, giovane parroco africano, giunto a gestire una piccola parrocchia. Accomunati dall'appartenenza a quei luoghi, questi personaggi lo saranno presto anche da un evento tragico che scuoterà la terra.
Scritto a sei mani con David Miliozzi e Jonathan Arpetti, La ballata dei gusci infranti è un film corale in cui, va detto subito, le interpreti femminili spiccano su quelli maschili, come l'espressiva Lina Sastri nei panni di Alba o Paola Lavini in quelli di Lucia, fattora appena abbandonata dal marito, che al contrario di lui non ha alcun timore della durezza delle montagne e della vita da allevatrice.
La ballata dei gusci infranti si fa forte anche di immagini che riescono a rendere onore alla bellezza dei Monti, riuscendo in fondo a scampare il pericolo di farsi subito spot per il territorio, trappola in cui spesso il cinema nostrano rischia di inciampare (spesso e volentieri riuscendoci).