Ecco i personaggi che hanno trasformato Ben Stiller nel comico più influente d'America. Dall'11 febbraio al cinema con Zoolander 2.
di Gabriele Niola
Un film di Ben Stiller.
Con Ben Stiller, Owen Wilson, Christine Taylor, Milla Jovovich, Jerry Stiller.
Comico,
Ratings: Kids+13,
durata 89 min.
- USA, Australia, Germania 2001.
"Zoolander è un mondo a parte, una realtà unica non condivisa da nessun altro film" ci ha spiegato lo stesso Ben Stiller, venuto a Roma per accompagnare l'imminente uscita di Zoolander 2 "per fare un film che sia 100% Zoolander devi, come prima cosa, centrare quel mondo e quei personaggi, creare quell'atmosfera".
con il secondo film abbiamo scelto di premere l'acceleratore sulle componenti più assurde, di piegare quanto possibile la realtà, insistendo sul potere di Derek di fermare gli oggetti con un'espressione
Attorno alla gag di un universo di belli senza testa che credono in valori distorti ma funzionali al proprio mondo, vantando una professionalità incredibile e invisibile a tutti gli altri, Stiller aveva creato un film unico che, nel 2001, passò inosservato nelle sale per poi crescere con l'Homevideo. Veniva dalla tv Derek Zoolander, da alcuni interventi in programmi comici e sketch televisivi ma da subito aveva aperto un intero continente comico da zero: il mondo della moda e l'assurdità della sua estetica. L'inadeguatezza stilleriana diventava un vanto, il bello che può permettersi di non sapere né capire niente di nulla, di non essere adatto alla vita civile pur avendo accesso a denaro e donne per meriti inspiegabili.
Un film di Ben Stiller.
Con Robert Downey Jr., Ben Stiller, Jack Black, Bill Hader, Nick Nolte.
Commedia,
durata 107 min.
- USA, Germania 2008.
Siamo dalle parti di Derek Zoolander ma in un'altra era della carriera del suo autore. Al massimo della fama Ben Stiller scrive, interpreta e gira una satira di Hollywood, prende la contaminazione dei generi e le assurdità di Zoolander per applicarle ad un ambiente che conosce molto meglio.
Affiancato da altri personaggi per la prima volta in difficoltà e inadeguati tanto quanto lui, Speedman non è il centro di ogni gag ma un agevolatore.
In Tropic Thunder sono riconoscibili i veri attori presi in giro dietro i nomi fasulli (l'australiano dal metodo folle sembra Russell Crowe ad esempio), molte delle gag si basano sulla conoscenza dei meccanismi dell'industria del cinema come lo strapotere dei produttori e l'attitudine di questi a maltrattare chiunque per avere ciò che desiderano o le regole per vincere un Oscar.
Un film di Shawn Levy.
Con Ben Stiller, Carla Gugino, Dick Van Dyke, Mickey Rooney, Bill Cobbs.
Titolo originale Night At the Museum.
Azione,
durata 108 min.
- USA 2006.
Abbassando drasticamente l'età media del target di Stiller nasce la serie di Una notte al museo, a metà tra cartone e reale, tra fantasia e plausibilità. Padre di famiglia amorevole che, per necessità, diventa guardiano del museo di storia naturale di New York, Larry Daley è, ogni volta, inadeguato al ruolo che il suo lavoro impone. Cambiano i film e cambiano i musei ma ogni volta l'umorismo nasce dal suo non comprendere esattamente cosa accada intorno a lui.
Spesso messo accanto ad altri personaggi più ridicoli di lui deve lavorare per far funzionare le loro gag, è spalla prima ancora che comico, carnefice prima ancora che vittima designata.
Rinunciando al target più adulto qui Stiller rinuncia anche alla sagacia delle sue gag, rifugiandosi nello slapstick puro e semplice (sebbene nel terzo film sappia ritrovare qualche strizzata d'occhio più raffinata): "Alle volte il segreto del successo del film sta nel bilanciamento delle gag. Non puoi avere solo momenti in cui la risata è raffinata. L'impresa sta nel creare un equilibrio in cui le battute sofisticate sono in armonia con quelle più note, scontate e prevedibili, in cui l'umorismo più basso funzioni assieme a quello più alto" ha spiegato per Zoolander 2 ma in fondo sembra andare bene anche per Una notte al museo.
Un film di Jay Roach.
Con Robert De Niro, Ben Stiller, Teri Polo, Blythe Danner, Jon Abrahams.
Titolo originale Meet the Parents.
Comico,
Ratings: Kids+13,
durata 108 min.
- USA 2000.
Discorso diverso per Greg Fotter, infermiere e uomo medio preso in una tela più grande di lui, vera punta massima dell'inadeguatezza e simbolo del modo di approcciare l'umorismo del suo interprete. A differenza di Derek Zoolander il problema di Greg Fotter è la mancanza di qualità che spicchino, il suo essere un uomo comune su cui pesa il compito di apparire straordinario.
Greg Fotter non fa ridere per come si muove ma più per quello che dice e le reazioni che scatena. È l'unico caso della carriera di Stiller in cui sfrutti realmente un umorismo di situazione
Ti presento i miei è una serie di film che si basa tutta sull'assunto dell'immedesimazione, rifiutano l'estremo e il fantasioso e anzi cercano, quanto più possibile, il realistico e il probabile. A partire da alcune caratteristiche scatenanti (un padre della sposa troppo invadente ed eccessivamente maniaco del controllo) mettono Greg Fotter in una condizione che non gli appartiene ma a cui si deve adattare, finendo per essere ridicolo. Non si tratta dello scemo comico che distrugge tutto come l'ispettore Clouseau ma una persona normale che, suo malgrado, è messo in quella posizione dagli eventi e dalle proprie fobie.