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Ermanno Olmi anticipa a Venezia

La serata di pre-apertura della Mostra del Cinema dedicata al Leone d'Oro alla Carriera.
di Rita Andreetti

Proiezione de La leggenda del Santo Bevitore
Ermanno Olmi 24 luglio 1931, Bergamo (Italia) - 7 Maggio 2018, Asiago (Italia).

martedì 19 agosto 2008 - News

Proiezione de La leggenda del Santo Bevitore
Tratto dal romanzo breve di Joseph Roth, il film del maestro Ermanno Olmi La leggenda del Santo Bevitore verrà proiettato nella serata precedente all'inaugurazione ufficiale, martedì 26 agosto, ore 21, Arena di Campo San Polo. La scelta di proiettare questa perla del cinema di Olmi non è casuale: infatti la pellicola vent'anni fa (edizione 1988) ottenne sia il Leone d'Oro che il Premio Fipresci. Per il direttore della Mostra Marco Muller e per il responsabile della Biennale Paolo Baratta, rappresenta questo un piccolo omaggio all'opera trascorsa dell'autore, che in questa stessa edizione del festival otterrà il Leone d'Oro alla Carriera.
Il premio, molto ambito, e già assegnato lo scorso anno al più giovane Tim Burton, quest'anno torna in casa nostra col regista bergamasco a cui verrà attribuita la statuetta il giorno 5 settembre, presso la Sala Grande del Palazzo del Cinema.
L'opera di Olmi introduce le altre pellicole italiane in programma durante le due settimane di festival, esordendo con un film dai risvolti sentimentali toccanti: è la storia infatti di un vagabondo alcolista, che si imbatte in una serie di casualità che lo portano a compiere una buona e caritatevole azione nei confronti del prossimo. Il film spopolò non solo a Venezia, ma anche ai Nastri d'Argento e ai David di Donatello, dimostrando le generale approvazione che la regia di Olmi e l'interpretazione di Rutger Hauer (il replicante protagonista di Blade Runner) suscitarono. Venezia, poi, ha deciso di celebrare l'attribuzione del Premio alla Carriera con una ricca rassegna delle produzioni passate: La circostanza, Lunga vita alla Signora!, I recuperanti, Il segreto del bosco vecchio, Il tempo si è fermato, Genesi: la creazione e il diluvio; e in aggiunta un excursus dei prodotti minori (in termini di lunghezza) e quindi non facilmente visibili sui circuiti tradizionali.
Gli ospiti alla proiezione de La leggenda del Santo Bevitore avranno la fortuna di incontrare il regista e di favorire della serata gratuitamente, semplicemente munendosi dell'invito (informazioni sul sito della Biennale).

Pubblicato il programma giornaliero della Mostra del Cinema
Precede Ermanno Olmi una piccola sezione dedicata a Domenico Modugno (Tutto è musica e Nel blu dipinto di blu); ma la vera inaugurazione sarà affidata al nuovo film dei fratelli "Oscar" Coen: Burn after reading. Atteso per l'evento uno dei protagonisti George Clooney (che nella storia è spalleggiato da Brad Pitt).
Nei giorni a seguire, una fetta della torta spetterà anche al contributo offerto dal Far East Festival, che proporrà Monster X Strikes Back: Attack the G8 Summit! e Queens of Langkasuka.
Pontecorvo accompagnerà gli orientali Kitano e Kiarostami (quest'ultimo in concorso) durante il secondo giorno, rispettivamente con Pa-ra-da, Achille e la tartaruga e Shirin. Per seguire le orme di Olmi, poi, un deja vue tra Pasolini e Fellini con revisioni critiche, cortometraggi e scene inediti (Padre selvaggio e Lo Sceicco Bianco); contributi filmici anche di Zampa, Monicelli, Rossellini, Risi e addirittura Carmelo Bene (il 30 agosto in Sala Volpi alle 22.30, Nostra Signora dei Turchi) solo per citare alcuni dei più famosi.
Al 29 agosto l'esordio di Arriaga con The Burning Plain e a seguire il misterioso Inju, la bête dans l'ombre; il giorno dopo ci si aspetta grande partecipazione in Sala Grande per l'anteprima del film di Özpetek, dove l'amore è ancora al centro della scena e dell'interesse del regista.
Particolari le due pellicole presenti sempre al 30 di agosto: la prima è una co-produzione di molteplici nazionalità, Plastic City di Lik-Wai; e la seconda è un prodotto indiano, lontano tuttavia dai canoni di Bollywood, Zero Bridge di Tariq Tapa.
Lo scontro Italia-resto del mondo continua di domenica con Il papà di Giovanna di Avati (nuova sfida per Silvio Orlando) contro il francese L'autre di Bernard-Trividic: ogni riferimento ad avvenimenti sportivi realmente accaduti è puramente casuale. Dall'Europa si passa alla Turchia e al Messico (Süt e Voy a Explotar), con un po' di Iran nel nuovo film di Amir Naderi, fino al Brasile di Marco Bechis: intenso 1° settembre che offre anche una panoramica dei lavori di cortometraggio del Leone alla Carriera di cui si è parlato in precedenza (visibili al pubblico il 5 settembre, nel pomeriggio della premiazione di Olmi).
Cinema riflessivo in Sala Grande il martedì 2 settembre: i portoghesi Bressane e Dias ci offrono una pellicola di indagine sulla morte e sull'anima; il russo Alexey German Jr. concentra lo sguardo sulla realtà della sua terra natale e sui cambiamenti sociali qui in atto; il tedesco Werner Schroeter si rivolge ai moti rivoluzionari civili di un Paese immaginario, così come l'etiope Hailè Gerima indaga gli aspetti politici di un regime repressivo.
In forza i francesi il giorno 3 settembre, nella rassegna Corto Cortissimo, ma anche con i film Parc e Les Plages d'Agnès; la sera in Sala Grande, sospirato il ritorno di Jonathan Demme che dopo una felice parentesi sul documentario torna alla finzione con una commedia interpretata dagli occhioni di Anne Hathaway: Rachel Getting Married.
Programmi scoppiettanti nella serata del 4 settembre, che si prevede interessante prima di tutto per l'annuncio felicemente confermato della proiezione di Yuppi Du di Adriano Celentano: una pellicola che ha vissuto vicende alterne non troppo fortunate, ma che finalmente delizierà gli schermi di Venezia come preventivato. La precede un ritorno in garanzia della maga (una delle poche) dello sci-fi al femminile, Kathryn Bigelow, con Hurt Locker.
Come già ribadito, il 5 settembre è in previsione la premiazione di Olmi per mano di Celentano; ma il programma prevede pellicole internazionali di grande interesse, e una full-immersion di cortometraggi: Corto Cortissimo in Sala Volpi dalle 11 alle 18.30 e i contributi dalla Biennale dell'Architettura la sera in Sala Pasinetti. In Sala Grande alle 19.30 un inedito Mickey Rourke che scazzotta e compie acrobazie sul ring (da non imitare) di The Wrestler, per poi tornare alla calma con la commedia di Pappi Corsicato Il seme della discordia.
Per gli irriducibili, in chiusura, una trilogia di studio della felicità e della sofferenza di Lav Diaz, testimone del tentativo di affermazione su scala internazionale della realtà del cinema filippino: si tratta di Melancholia parte prima, seconda, terza e quarta in programma in Sala Perla. La serata di chiusura della 65° edizione, oltre alle premiazioni d'obbligo, concluderà la maratona cinematografica con Orfeo 9, fresco musical contemporaneo ideale per terminare in allegria. Nel pomeriggio, tuttavia, spazio alla riflessione per mano italiana sul caso ThyssenKrupp, sulla scia degli stimoli forniti da Yuppi Du: ThyssenKrupp Blues e La fabbrica dei tedeschi.
Convinti che gli appassionati dormiranno notti brevi durante le due settimane di Mostra del Cinema, non ci rimane che attendere l'inizio dei lavori e le scelte della giuria.

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