Anno | 1988 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Ermanno Olmi |
Attori | Anthony Quayle, Rutger Hauer, Sandrine Dumas, Dominique Pinon, Cécile Paoli, Sophie Segalen Jean-Maurice Chanet, Joseph De Medina, Franco Aldighieri, Francesco Aldighieri, Françoise Pinkwasser, Joséphine Lecaille, Maria Mazzocco, Dalila Belatreche. |
Tag | Da vedere 1988 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,38 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 agosto 2012
Un alcolizzato ex minatore vive come un barbone a Parigi. Ha vinto 2 Nastri d'Argento, ha vinto 4 David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
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Dal romanzo di Joseph Roth. Il primo film di Ermanno Olmi su soggetto altrui. Riuscito benissimo, peraltro (la cosa migliore del regista bergamasco dall'epoca dell' Albero degli zoccoli). Protagonista è un alcolizzato ex minatore che vive come un barbone a Parigi. Un giorno è toccato dalla Grazia (un misterioso signore l'aiuta a più riprese). Lo sventurato Andreas muore felice in chiesa davanti all'immagine di Santa Teresa di Lisieux.
LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE disponibile in DVD o BluRay |
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io non ho letto il libro di roth da cui il film trae ispirazione e confesso che questo è uno di quei film che pur avendomi colpito subito per la sua bellezza misteriosa, dovuta all'arte sofisticata di ERMANNO OLMI ho dovuto rivedere più volte per poterne apprezzare fino in fondo tutte le sfumature surreali intrise da pochi dialoghi che lasciano spazio alle immagini e ai silenzi che si fondono coerenti [...] Vai alla recensione »
Olmi crea opere d'arte rudi e al contempo raffinate. Tutto sussurra, gli attori con lui devono imparare il linguaggio degli alberi, delle piante, della natura. Gli attori diventano alberi. e anche se, come in questo caso, la natura non è protagonista, in verità i sentieri e le querce e le montagne stanno lì, da qualche parte, ma non si vedono. Rutger è impressionante nella sua interpretazione, forse [...] Vai alla recensione »
Andreus è un ex minatore caduto in disgrazia dopo aver ucciso accidentalmente il marito di una collega, collega anch'egli. Vive a Parigi sotto i ponti, ma un giorno un uomo gli da' 200 franchi che dovrà portare un giorno a Santa Teresa. Ma ogni domenica capita un imprevisto che non gli permette mai di saldare il debito. Eppure, una serie di fortune gli permette di vivere dignitosamente.
Non mi piace l’estetismo di Olmi che qui raggiunge l’apice anche grazie alla bellissima fotografia di Spinotti, né quel suo modo di raccontare, lento, monocorde, grigio, in una parola noioso. E’ lo stile con il quale aveva avuto successo dieci anni prima con il film ritenuto a torto il suo capolavoro ossia L’albero degli zoccoli. Preferisco l’Olmi degli inizi folgoranti in bianco e nero de’ Il posto [...] Vai alla recensione »
Opera d'arte di una maestria eccezionale del grande maestro Olmi che ci regala un film capolavoro in cui un grandissimo Rutger Hauer riesce in un interpretazione magistrale, In una Parigi quasi onirica una storia che colpisce al cuore e fa riflettere sul senso della vita e su Dio grandioso ed indimenticabile
Molto lento. Sfugge il senso di alcune scene, bisogna però essere consapevoli che si tratta di una specie di favola drammatica sulla vita di un ubriaco barbone. L'atmosfera surreale che caratterizza il film gli consente di non essere banale nonostante la semplicità del racconto è questo è dovuto forse alla maestria del regista.
"Volle la provvidenza o, come direbbero le persone meno credenti, il caso...": così inizia il tredicesimo capitoletto di La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth. Basta questo inciso, questo "o" messo lì con apparente noncuranza, perché il lettore senta l’ironia malinconica, la quieta disperazione che pervade il racconto. Provvidenza o caso, disegno preordinato e "personale" o cieco accadere: [...] Vai alla recensione »
«Conceda Dio a tutti noi, a noi bevitori, una morte così lieve e bella». L’epigrafe di Ermanno Olmi, scritta per il suo La leggenda del santo bevitore , la dice lunga. Il film girato nel 1988 (domani in edicola con Il Messaggero ) è stato un grande successo, uno di quelli di cui quasi solo Olmi è capace. Non solo ha vinto il Leone d’oro alla Mostra di Venezia nel 1988, il Nastro d’argento per la miglior [...] Vai alla recensione »