Advertisement
Prossimamente al cinema: Il paese del petroliere, Sweeney Todd e John Rambo

È il momento del grande cinema d'autore made in USA in odore di Oscar.
di Chiara Renda

Autori americani in grande stile

mercoledì 30 gennaio 2008 - Rubriche

Autori americani in grande stile
Dalla seconda metà di febbraio, avvicinandoci all'atmosfera celebrativa dell'ottantesima edizione degli Oscar (la cerimonia di premiazione si terrà il 24 febbraio), siamo pronti ad accogliere diversi film candidati a ricevere le prestigiose statuette. In particolare i due attesi titoli che hanno collezionato il maggior numero di nomination: il nuovo film dei fratelli Coen Non è un paese per vecchi e Il petroliere, ritorno alla regia in grande stile per l'ormai cresciuto enfant prodige di Hollywood Paul Thomas Anderson (Magnolia, Boogie Nights). Due film profondamente americani, radicati nella cultura e nel paesaggio statunitense, ed entrambi tratti da opere letterarie.
Il film dei Coen, ispirato al romanzo del Premio Pulitzer Cormac McCarthy, è un'ulteriore conferma del talento dei fratelli americani che hanno reinventato i generi attraverso un cinema raffinato, citazionista ed estremamente colto, ancorato alla cultura americana anche quando la sbeffeggia. Questo nuovo thriller sarà un'avvincente – e sicuramente anche divertente - storia di denaro e droga ambientata nel deserto del Texas.
Texana è pure la storia de Il petroliere, ambizioso ritorno alla regia di Paul Thomas Anderson sei anni dopo il controverso ma originalissimo Ubriaco d'amore. Il regista che ha tra i suoi modelli Martin Scorsese affronta una storia nello stile che si addice all'autore di Gangs of New York. E proprio il vincitore dell'Oscar per quel film è il petroliere del film di Anderson: l'eclettico Daniel Day-Lewis interpreta infatti un minatore texano che mette in atto un'ambiziosa scalata al potere in seguito al fortuito ritrovamento di un giacimento di petrolio. Tratto dal romanzo di Upton Sinclair "Petrolio!", Il petroliere è già in aria di Oscar, che potrebbe essere la definitiva consacrazione del giovane regista californiano.

Due attesissimi
Ma attesissimo (e candidato all'Oscar per il miglior attore) è anche il nuovo fantasioso progetto targato Tim Burton: Sweeney Todd è la trasposizione cinematografica del musical di Stephen Sondheim "Sweeney Todd: The Demon Barber Of Fleet Street", successo di Broadway di fine anni '70. Si tratta della storia di un sanguinario barbiere vendicativo, una storia violenta e piena di sangue ma in pieno stile Burton, visionario ed espressionista. Tra le dichiarate fonti di ispirazione del regista c'è il cinema di Mario Bava, ma anche i vecchi horror con Peter Lorre e Boris Karloff, modelli anche per Johnny Depp, protagonista ormai inseparabile dal gotico regista fin dai tempi di Edward mani di forbice.
Dall'horror macabro, musicato e comico di Burton all'atteso ritorno di Sylvester Stallone in John Rambo, che dopo il fortunato ritorno di Rocky lo scorso anno ha puntato sul reduce del Vietnam che gli ha dato il successo negli anni '80. Diretto e interpretato dal macho americano, il film vedrà l'attempato eroe impegnato a difendere alcune isole minacciate dall'invasione di pirati senza scrupoli in Thailandia.

Pellicole d'essai in odore di Oscar
Dopo aver già ottenuto diversi riconoscimenti in giro per il mondo, sbarcano anche sugli schermi italiani tre film d'autore in lizza per gli Oscar. Persepolis, il cartone animato sulle vicende iraquene, è tratto dall'omonimo fumetto di Marjane Satrapi – e da lei diretto insieme a Vincent Paronnaud – ed è candidato all'Oscar come miglior pellicola d'animazione. Mentre Away from Her – Lontano da lei è l'opera prima di Sarah Polley, giovane attrice particolarmente convincente per le toccanti prove di Non bussare alla mia porta e La vita segreta delle parole. Già vincitore di un Golden Globe per Julie Christie, questo malinconico ritratto della solitudine, quella di una donna colpita dall'Alzheimer, è candidato all'Oscar per la miglior attrice e la miglior sceneggiatura non originale (tratta da un racconto di Alice Munro).
Chiude la triade di questi film d'autore il film di Julian Schnabel Lo scafandro e la farfalla, racconto toccante e umano tratto da una storia vera, quella del giornalista Jean-Dominique Bauby, rimasto improvvisamente paralizzato e capace di comunicare col mondo solo attraverso il battito delle ciglia. Grazie a questo metodo l'uomo è stato in grado di scrivere il libro da cui l'artista americano ha tratto questa intensa e poetica pellicola, già pluripremiata.

Romantico esordio alla regia per Muccino jr.
Uscirà strategicamente a San Valentino il romantico Parlami d'amore, esordio dietro la macchina da presa di Silvio Muccino, che dopo le collaborazioni con Verdone per la sceneggiatura di Il mio miglior nemico, non poteva non seguire le orme registiche del fortunato fratello. Come soggetto Muccino (anche protagonista del film) ha scelto il suo stesso romanzo "Parlami d'amore", scritto con Carla Vangelista, che racconta la vicenda di un giovane scapestrato cresciuto in una comunità di recupero che si affaccia alla vita rimanendo coinvolto nelle vite di due donne molto diverse tra loro (Carolina Crescentini e la più matura Aitana Sánchez-Gijón).
Nella colonna sonora anche una canzone di Skin scritta apposta per il film, "Tear down these houses", il cui video è interpretato da Muccino e Carolina Crescentini (che anche nella vita hanno avuto una relazione) ed è diretto da Marco Salom, aiuto regista in Parlami d'amore.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati