Per Paola Bizzarri, La Matassa è il primo film comico nel significato più intrinseco del termine. "E' stata un'esperienza molto divertente dove per forza di cose ho dovuto instaurare un rapporto diverso rispetto agli altri film fatti. Le richieste di Ficarra e Picone sono state finalizzate a necessità recitative più determinanti rispetto alla scenografia, con gli spazi selezionati e scelti in base alle reazioni erò mancavano dei veri e propri spazi comici." Una scommessa che la Bizzarri ha voluto portare a termine nonostante le difficoltà iniziali:" E' stato molto difficile convincerli a fidarsi completamente di me, conquistarli è stata una grossa impresa. Erano molto diffidenti, sospettosi: non gli bastava vedere un bozzetto, un progetto. Abbiamo iniziato a scioglierci vicendevolmente appena dal disegno siamo passati alla pratica, quando abbiamo iniziato a girare le prime scene: ci siamo rilassati un po' di più. Io ero comunque abbastanza serena, perché quando scelgo un ambiente ho già ben chiaro come lo trasformerò. Rappresentare una città simbolo del sud senza caratterizzarla nella sua essenza come loro mi hanno chiesto è stato un po' pesante perché come detto all'inizio non si fidavano. Appena abbiamo iniziato è stato tutto in discesa". Un lavoro intenso, una trasformazione di ambienti, esterni e interni che hanno impegnato senza sosta tutta la squadra, attenta al minimo dettaglio, riuscendo in toto a portare a termine un lavoro che ha lasciato spiazzati un po' tutti:"Sono molto soddisfatta del lavoro fatto, fiera di aver lavorato per una commedia surreale, sottile". E sui due protagonisti aggiunge: "Sinceramente li conoscevo poco, ma da più parti mi arrivavano input che mi dicevano di lavorare con loro, che erano adatti a me. Non ci siamo sbagliati. Mi è piaciuto molto lavorare con questi due ragazzi siciliani doc, seppur entrambi ovviamente hanno due approcci totalmente differenti: Valentino vede la scenografia con una lente d'ingrandimento, mentre Salvo nonostante abbia le sue fisse, ha una visione molto più generale. Entrambi però hanno avuto la stessa capacità di commuovermi per il sincero apprezzamento per il lavoro svolto, che mi hanno fatto in diverse occasioni. Non lo fanno in molti. E' stato un bel gesto, una cosa che non dimenticherò".