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Renato Pozzetto

Renato Pozzetto è un attore italiano, regista, scrittore, sceneggiatore, musicista, è nato il 14 luglio 1940 a Milano (Italia).
Nel 1975 ha ricevuto il premio come miglior attore esordiente al Nastri d'Argento per il film Per amare Ofelia. Renato Pozzetto ha oggi 83 anni ed è del segno zodiacale Cancro.

Renato e Pozzetto

A cura di Fabio Secchi Frau

Attore, regista, cabarettista, cantante e sceneggiatore italiano molto amato dal pubblico Anni Settanta e Ottanta. Dotato di un umorismo surreale (inizialmente sottolineato dagli sketch che metteva in scena con il suo collega Cochi Ponzoni, quando formavano il duo Cochi e Renato), ha irresistibilmente legato il suo cognome alla commedia italiana grazie a una mimica facciale riconoscibilissima e a tormentoni che, ancora oggi, sono fortemente rimasti impressi nella mente degli italiani che, al solo sentir pronunciare Pozzetto, hanno in mente gran parte della sua filmografia.

Studi
Renato Pozzetto nasce il 14 luglio 1940 a Milano, da una coppia di operai, ma trascorre la sua infanzia e la sua adolescenza nel paese vicino di Gemonio. Dopo aver studiato all'istituto tecnico per geometri, dotato di una straordinaria verve comica, tenta la strada del cabaret cominciando a esibirsi nei club milanesi.

Il duo Cochi e Renato
Nel 1964, incontra Cochi Ponzoni, un altro giovane comico, con il quale debutta all'Osteria dell'Oca. Visti i buoni risultati della serata, i due decidono di fare coppia fissa creando il duo Cochi e Renato. Mesi più tardi, vengono invitati a esibirsi al Cab 64, dove conosceranno altri artisti come Enzo Jannacci, Felice Andreasi, Bruno Lauzi e Lino Toffolo, con i quali costituiranno Il Gruppo Motore e grazie ai quali arriveranno a esibirsi al Derby di Milano.

L'arrivo in televisione
La RAI punta i suoi occhi su di loro e li invita a esibirsi di fronte alle loro telecamere. In brevissimo tempo, fra il 1968 e il 1974, diventano non solo ospiti, ma anche conduttori di programmi ("La domenica", "Il buono e il cattivo", "Il poeta e il contadino - L'incontro che non doveva avvenire", "Canzonissima").

I singoli di successo
Parallelamente, cominciano a incidere diverse canzoni comiche, facendosi aiutare da Jannacci. Di particolare successo saranno i singoli "La gallina", "Canzone intelligente" e "E la vita, la vita".

I film
Intorno alla metà degli Anni Settanta, Pozzetto decide di separarsi da Ponzoni e di proseguire in solitaria la sua carriera artistica. Sono gli anni del suo debutto cinematografico con il film Per amare Ofelia (1974), che lo confermerà un ottimo e convincente attore, tanto da meritarsi nel 1975 un David di Donatello Speciale per il nuovo tipo di umorismo espresso nelle sue performances e un Nastro d'Argento come miglior attore esordiente. Seguiranno altre commedie che sono alla base della cinematografia italiana Anni Settanta-Ottanta: Oh! Serafina (1976); La patata bollente (1979); Mia moglie è una strega (1980); Sono fotogenico (1980); il cult Il ragazzo di campagna (1984); 7 chili in 7 giorni (1987); Le comiche (1990); Le comiche 2 (1991); Le nuove comiche (1994); Miracolo italiano (1994). Ma fra tutti questi film, il titolo più interessante rimane Da grande (1988), che lo farà candidare a un Nastro d'Argento come miglior attore protagonista e dal quale probabilmente Gary Ross e Anne Spielberg si ispirarono per il soggetto e la sceneggiatura di Big (1988) di Penny Marshall e con Tom Hanks come protagonista.

Le sceneggiature
Ma non è solo un attore, Pozzetto si cimenta anche nelle sceneggiature per registi come Salvatore Samperi ( Sturmtruppen ), Sergio Corbucci e Steno ( Tre tigri contro tre tigri, Fico d'india , Mani di fata, Questo e quello), Pasquale Festa Campanile ( Nessuno è perfetto, Culo e camicia, Un povero ricco ), il grande Nanni Loy (Testa o croce). Di questi film è anche protagonista.

Le regie
E sarà lui stesso regista (purtroppo non con risultati eccelsi). Nel 1978, debutta con un episodio incentrato sull'odio coniugale (ovviamente portato ai limiti dell'assurdo) di Io tigro, tu tigri, egli tigra. Malgrado il buono sputo narrativo, si zoppica. Ci riprova lo stesso anno con il troppo confuso Saxofone, storia di una moglie infelice che cerca una nuova filosofia di vita nelle parole di uno stravagante personaggio che va in giro con un sax. Il film viene stroncato dalla critica cinematografica che arriva addirittura a consigliargli di trovarsi un regista vero oppure di prendersi un semestre di vacanza, di andare a vedere due film al giorno, scegliendoli possibilmente e con cura fra la filmografia di Ernst Lubitsch, Billy Wilder, Blake Edwards e Dino Risi. Seguiranno altre sporadiche prove di regia con una cadenza di circa dieci anni l'una dall'altra. Nel 1987, firma l'invisibile Il volatore di aquiloni, una sorta di commedia-documentario su Milano che ha trovato la sua uscita esclusivamente in home video. Nel 1996, arriva il più divertente Papà dice messa, basato principalmente sull'estro di Teo Teocoli in versione travestito che tenta di aiutare un sacerdote a trovare il figlio misteriosamente scomparso. Anche qui, però, un soggetto che, in mani americane, sarebbe potuto diventare una commedia alla Judd Apatow o in pieno stile Anni Novanta, si trasforma in uno "sparare alla Croce Rossa". I critici cinematografici non gli fanno sconti (talvolta esagerando). Papà dice messa viene definito una "lardosa, squallida e stentata farsa, formicolante di buffoneria repellente" e la sua visione "come mangiare a cucchiaiate un sacco di farina". È obiettivamente vero però che la sceneggiatura è fiacca, così come la regia è casereccia. Nel 2007, è il turno dello sfortunato flop, adattamento del romanzo "Yono Cho" dello psichiatra Vittorino Andreoli, Un amore su misura (2007). Il regista di questo film, in realtà, sarebbe dovuto essere José Maria Sanchez, ma dopo la sua morte, Pozzetto ha preso le redini del progetto, purtroppo con conseguenze definite "catastrofiche" dalla critica italiana per la qualità della sceneggiatura, della regia e dell'interpretazione.

Il doppiaggio
Si cimenterà anche nel doppiaggio, prestando la sua voce al cane di Senti chi parla adesso (1993).

Il ritorno con Cochi e i nuovi progetti
Dopo un periodo di oblio alla fine degli Anni Novanta, per un cambiamento di gusti cinematografici da parte del pubblico, nel 2000, torna in coppia con Cochi Ponzoni sia a teatro che in televisione, saranno infatti ospiti speciali del programma "Zelig". Nel 2013, ritorna nel piccolo schermo come protagonista della fiction Casa e bottega e, nel 2015, è nel cast del film Ma che bella sorpresa di Alessandro Genovesi. Nel 2021 interpreterà Giuseppe Sgarbi nel film di Pupi Avati Lei mi parla ancora.

Campagne pubblicitarie
Nel 2009, ha partecipato alla campagna del Governo Italiano contro il fumo dal titolo "Fumare uccide: difenditi!!" e, nel 2013, come testimonial di Orocash.

Vita privata
Renato Pozzetto era sposato dal 1967 con Brunella Gubler. La donna, che lo ha reso padre di due figli Francesca e Giacomo (quest'ultimo molto spesso lavorerà accanto a lui in qualità di attore), muore il 21 dicembre del 2009 a Milano.

Ultimi film

Commedia, (Italia - 2009), 118 min.
Commedia, (Italia - 2006), 94 min.
Comico, (Italia - 1996), 98 min.
Commedia, (Italia - 1995), 99 min.

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Regia di Pupi Avati. Un film con Stefania Sandrelli, Isabella Ragonese, Renato Pozzetto, Lino Musella, Fabrizio Gifuni....
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