Anno | 2013 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Peter Berg |
Attori | Mark Wahlberg, Taylor Kitsch, Emile Hirsch, Ben Foster, Ali Suliman, Alexander Ludwig Eric Bana, Sammy Sheik, Corey Large, Matthew Page, Rich Ting, Frank Powers, Scott Elrod. |
Uscita | giovedì 20 febbraio 2014 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,23 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 28 febbraio 2014
Basato sull'autobiografia del Navy Seal Marcus Luttrell, il progetto del film nacque nel 2007 durante la lavorazione di The Kingdom, di cui Berg scrisse l'adattamento dopo aver passato un mese con un'unità dei Navy Seal. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto 2 Critics Choice Award, ha vinto un premio ai SAG Awards, In Italia al Box Office Lone Survivor ha incassato 466 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Afghanistan, giugno 2005. Nella base aerea di Bagram l'ufficiale Erik Kristensen informa e predispone i suoi uomini alla missione: catturare e uccidere Ahmad Shah, temibile capo talebano responsabile della morte di numerosi marines nell'Afghanistan dell'est. Marcus, Mickey, Danny e Axe vengono mandati in ricognizione sulle montagne intorno al villaggio dove Ahmad Shah si rifugia, vessando e giustiziando la sua gente. Forze speciali della Marina degli Stati Uniti, i quattro Navy Seal localizzano il leader integralista e attendono nascosti nuovi ordini. Ma il sopraggiungere improvviso di pastori e l'impossibilità di comunicare via radio con la base, li rende molto presto bersagli vulnerabili. Accerchiati e attaccati dal fuoco nemico, proveranno a sopravvivere, resistendo ai colpi inflitti e sperando nella buona sorte e nell'arrivo della cavalleria.
"Basato su una storia vera", quello di Marcus Luttrell e dei suoi compagni d'armi impegnati nel 2005 nell'operazione Red Wings, Lone Survivor è un film che sfugge la guerra virtuale, quella combattuta nelle sale dei centri di controllo e delle sedi istituzionali, e infila l'intimità della battaglia e la prossimità dello scontro. Dopo aver adattato allo schermo il noto gioco da tavola 'Battaglia navale' (Battleship), Peter Berg riprende il piglio sostenuto e la cool attitude di The Kingdom, scendendo di nuovo in campo. Pensato come film commemorativo, per celebrare i compagni caduti e la vita scampata del Navy Luttrell (l'unico del titolo), Lone Survivor al contrario li 'sacrifica' sull'altare dell'intrattenimento. Più interessato all'inquadratura bella che alla denuncia della crudeltà degli scontri, il dramma bellico di Berg apre sul principio formale dello scrapbook, (un memorabilia di foto, lettere, oggetti, trofei), langue nell'atmosfera surreale dell'attesa ed esplode nell'estetica western che filtra il conflitto a fuoco in montagna. Il dettaglio sull'occhio insanguinato ed esangue del Navy Axe, la morte al ralenti e 'inginocchiata' del Navy Michey (rubata a quella magniloquente di Platoon) o la foresta tagliata da una luce che impasta foglie e divise, compongono una galleria di immagini ricercate che corrono il rischio dell'oscenità. Senza scomodare il vecchio carrello di Kapò, lasciamo al lettore l'onere di rileggersi l'interpretazione di Rivette del film di Gillo Pontecorvo, è comunque necessario ritornare sulla questione delle immagini e sulla produzione dell'immaginario bellico. Peter Berg esteriorizza il sentimento e lo fa diventare narrazione estesa, giocando sulla recitazione di attori formidabili come Mark Wahlberg, Emile Hirsch o Ben Foster, sui loro volti, sui loro corpi, veicoli di emozioni e di storie dove la narrazione nasce dal ricordo di chi è sopravvissuto. Trasposizione del romanzo omonimo di Marcus Luttrell, Lone Survivor sembra un pretesto per mostrare tutto quanto il pudore e il senso etico di norma escludono dal racconto. Il film di Berg insiste sulla necessità del vedere ma curiosamente l'orrore che è davanti ai nostri occhi cade sulle spalle e impressiona i volti dei (soli) soldati americani. Il selettivo elogio della sofferenza non interessa il nemico o la gente del villaggio, intervenuta nell'epilogo e, secondo un antichissimo codice sull'ospitalità, in favore del Navy scampato. Proprio come The Kingdom, Lone Survivor soffre un dozzinale manicheismo nel descrivere lo stato di conflitto tra due orizzonti in tensione, dove all'esuberanza atletica del soldato americano che fa footing in mutande e muscoli in mostra, si contrappone il profilo orientale e bieco del nemico, sempre urlante e 'decapitante' al suono di "Allah akbar" (Dio è il più grande). In mezzo, e nel rispetto di un distinguo limpido, gli amici del villaggio. Avviato sulle immagini di archivio dei Navy Seal e concluso sulle fotografie dei compagni caduti di Luttrell, Lone Survivor traccia una brutta apologia, dove 'i nostri' non cedono mai, marcano la loro differenza etica e uccidono tormentati dal rimorso.
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Ci sono quei film che, oltre all'aspetto prettamente tecnico, sono in grado di emozionare e di lasciare qualcosa di indefinito dentro a ciascuno di noi e a parer mio (parere certamente modesto), questo è il caso di Lone Survivor. Il Cinema "bellico" nel proseguo degli anni ha donato a noi pubblico, molto pretenzioso, capolavori appartenenti a diversi filoni, dai due film capolavoro per antonomasia [...] Vai alla recensione »
E' un film unico nel suo genere. Solo in apparenza può sembrare ipocrita e di propaganda. E' anzi un film profondo sul senso etico e dell'onore. Valori che in alcuni rari casi vengono ancora percepiti superiori a quelli della stessa vita. La sig.ra Gandolfi ha capito ben poco di questo film forse troppo influenzata dalla retorica buonista.
Lasciando da parte ogni discorso politico e propagandistico, è un gran bel film. E' la storia della missione denominata "Redwing" del 2005 e basata sul libro dell'unico sopravvissuto Marcus Luttrell, che narra di quattro Navy Seals spediti dal loro comandante sulle impervie montagne dell'Afghanistan per intercettare un pericolosissimo leader talebano.
Ho visto la prima volta il film in aereo nel volo da Dubai a Hong Kong, lo scorso settembre. Assieme ad altri cinque o sei. Il bello dei viaggi in aereo è che puoi vedere film che non saresti portato a vedere o film che in Italia non circolano (russi, asiatici, etc.). Lone Survivor è l'unico dei film che mi ha lasciato qualcosa. Per questo l'ho rivisto in DVD BR ieri sera.
Il film è basato su una storia vera(...ma non sappiamo quanto, dove e in che modo il film sia stato "romanzato" rendendolo difforme dalla realtà, per meglio "adattarlo" allo schermo): quella di un reparto dei Navy Seals che si infiltra nel territorio montano afgano per localizzare un capo dei Taliban (da eliminare). Localizzati per colpa di alcuni pastori locali, incontrati per caso (e che i Seals [...] Vai alla recensione »
il film è basato su una storia vera narrata nel romanzo "Lone Survivor" (sopravvissuto solitario) di Marcus Luttrel interpretato da Mark Wahlberg e racconta l'operazione Red Wings che nel 2005 un gruppo di Navy Seals condussero in Afghanistan per catturare un gruppo di talebani. I 4 militari americani giunti sulla montagna di Hindu Kush si imbattono in un anziano pastore di capre [...] Vai alla recensione »
A livello tecnico davvero ben realizzato (la scena dello scontro sulla montagna è da far accaponare la pelle), attori in parte (nonostante trovi un pò parodistico il cinema americano dove sembrano tutti fotomodelli) quello che apparentemente può probabilmente a causa di un titolo piuttosto infelice sembrare un B-Movie d'azione qualsiasi, scava più in profondità [...] Vai alla recensione »
Attenzione: contiene spoilers! Ennesima produzione di propaganda stelle strisce che sembra pensata per una campagna di reclutamento nei reparti speciali dell'esercito. I soliti eroici e indefessi bistecconi americani che stavolta portano la civiltà, sulle punte dei loro proiettili blindati, nel ridente Afghanistan. Liberamente ispirato a fatti realmente accaduti, racconta [...] Vai alla recensione »
Un film che non ti fa distrarre e ti incolla allo schermo è sempre riuscito per più della metà. Il film ci dovrebbere far riflettere come gli interventi militari americani finalizzati a neutralizzare individui o strutture nefaste come, qui per esempio, i talebani, siano profondamente condizionati dal clamore mediatico. Ci fa vedere come , anche una volta individuato il carnefice, [...] Vai alla recensione »
Non ho letto l'autobiografia di Marcus Luttrell, ma questo film di peter berg è una produzione in puro stile hollywoodiano, con i soldati americani, ovvero i Buoni, che vanno alla guerra in nome del loro paese e delle loro famiglie, e si scontrano i talebani, ovvero i Cattivi; nel mezzo tra le due fazioni troviamo la popolazione autoctona, ritratta spudoratamente in chiave romantica per [...] Vai alla recensione »
Gran bel film nonostante non sono esperto del genere questo è davvero scorrevole e ben fatto trattando di una storia di guerra accaduta , da cornice nel finale le foto e video di coloro che persero la vita buttate non lì a caso ma accompagnate da storie di vita di coloro che la vita la persero ,quello che però a mio avviso lo pone una spanna sopra gli altri è sicuramente [...] Vai alla recensione »
Provando a seguire la vostra critica ufficiale, peraltro condivisibile da molte persone soprattutto italiane e comunque non u.s.a., risulta difficile da accettare l'americanismo guerrafondaio pervaso da un'epica contrapposizione tra i buoni (soltanto loro) e i cattivi (tutti quelli che a qualsiasi titolo non la pensano come loro), difficile da digerire la lunga sparatoria e tutto quello che l'orrore [...] Vai alla recensione »
credo che un film di guerra debba portare a qualche riflessione e non essere solo un occasione per raccontare una storia. o almeno se si vuole raccontare una storia questa debba avere qualcosa di particolare ed emozionante. visivamente il film è bello da vedere e tranne qualche rara caduta di tensione tiene lo spettatore incollato alla storia. inoltre viene raccontato anche con una credibilità sufficiente [...] Vai alla recensione »
Storia (vera) di un team di Navy Seals (corpo di elite della marina americana) che durante una pericolosa e difficile missione antiterroristica tra le montagne dell'Afganistan subirono un'imboscata da parte di un manipolo di ribelli talebani in cui perirono diversi soldati americani e se ne salvò soltanto uno dalla cui autobiografia sono tratti soggetto e storia.
La storia è sempre la stessa. Ci sono gli americani, fisicati e simpaticoni che giocano al campo in afghanistan. Poi arriva una missione, partono in 4 e ne torna uno. L'eroe. Quelloo che doveva essere l'elemento principe della storia, ovvero l'ospitalità della popolazione locale, viene ritagliata in 10 minuti. C'è un'ora di scontro a fuoco. Non si discute che la camera sa il fatto suo, ma un'ora di [...] Vai alla recensione »
Non capisco perché Marzia Gandolfi abbia voluto "massacrare" questo buon film, intenso, sofferto, riempiendo la recensione di citazioni non necessarie e paroloni fuorvianti. Lone Survivor è un buon film di guerra, pur senza essere eccelso; ben recitato, con la giusta dose di tensione, che non cala mai, e dove trovano spazio anche brevi, ma intensi, approfondimenti [...] Vai alla recensione »
Afghanistan 2005. Un gruppo di Navy Seals viene mandato sul campo allo scopo di catturare e uccidere un pericoloso capo talebano. La missione però subirà problemi inaspettati. Tratto da una storia vera. Allora partiamo subito da quello che c'è da scremare: il fisiologico patriottismo americano che purtroppo per noi non può mai mancare e una discussione filosofica un po' troppo dilatata tra i soldati [...] Vai alla recensione »
Noi siamo i più forti, i più belli, i meglio equipaggiati, i più tolleranti, i più democratici. Siamo Yankee e mai nessun ci fermerà. Un già visto che sa di patetica campagna elettorale, storia vera? Si certo, e chi lo mette in dubbio, in fondo siamo tutti abituati all'alta moralità delle truppe USA, o no? Viva la libertà da noi "esportata&quo [...] Vai alla recensione »
credo che la tua critica sia equa ,il film è tra i migliori del genere di guerra ,superiore a tanti altri osannatissimi capolavori. ,non sono un amante delle stragi, ma il film mi è piaciuto parecchio, il film è americano, non amo le americanate ,detesto il sogno americano, ma il film mi è piaciuto parecchio. credo che il merito sia di un regista che dimostra ampiamente [...] Vai alla recensione »
Non sono un militare ,quindi da profano esprimo la mia idea che il comportamento della squadra sia di una imbecillità incredibile. O.K. avevano ordine di non toccare eventuali civili, ma cosa gli impediva di rilasciarli in concomitanza dell'arrivo elicottero x ritorno base? Se pensavano di ingaggiare guerriglieri, potevano richiedere rinforzi e quindi preparare trappola.
Film che mette a nudo la drammaticità in cui riversa il territorio afgano. La pellicola pone sotto i riflettori i valori di Amicizia, Onore, Patriottismo e senso del Coraggio, tutti elementi che compongono un ottimo film. Non mancano, inoltre, scene di pura adrenalina grazie alla grande quantità di momenti di azione. Ottima pellicola. Vivamente consigliata!
Angosciante. Non male, si soffre insieme ai soldati, più che nella maggior parte dei film horror degli ultimi tempi. Fatto molto bene e bravi gli attori, peccato sia un pò troppo action hollywoodiano con soldati credo un pò troppo resistenti ai proiettili.... Tratto da una storia vera, alla fine dei film scorrono foto dei veri soldati morti nell'operazione.
Il punto è che ci sono tanti modi di girare uno scontro a fuoco. Questo film rifiuta la rappresentazione da videogame di uno scontro armato, il montaggio clippato, le sequenze costruite su un puro ping-pong visivo in cui non si capisce nemmeno chi spara a chi perché lo spettatore si presuma sia capace di seguire inebetito solo il flusso di immagini.
Non è affatto un action come si temeva. E' un film che nella prima parte costruisce benissimo il suspense, poi riesce sempre a tenere un buon livello nonostante le cadute sul piano strettamente progpagandistico. E' raccapricciante vedere che i critici di mymovies lo reputano addirittura inferiore a roba imbarazzante come "Amori elementari".
Ciao. Il circo Barnum di un certo tipo di propaganda non cessa mai i suoi periodici spettacoli. In questa occasione, siamo di fronte all'ennesima variante (ormai definibile come arte contemporanea) del Little Big Horn adeguatamente traslato ad est di zio Sam. La vicenda appartiene alle consuete, drammatiche, vicissitudini patite dai "blue soldiers" in terra altrui.
Da una storia vera tratto questo bel film di guerra su azioni in Afghanistan
Per me 2,5 stelle, e quindi più che vedibile ; peccato abbiano "arianizzato" i personaggi.
Il film comincia con una particolare e apprezzabile regia che mostra l'allenamento dei NAVY SEALS attraverso ralenty e fotogrammi. Poi si passa alla missione dei quattro marines che combattono contro un'orda di talebani in una scenografia molto bella: boschi fitti e massi in mezzo ai quali si mimetizzano gli americani superequipaggiati e armati, che però devono far fronte alla velocità [...] Vai alla recensione »
Se amate i film di azione, le storie adrenaliniche, le trame che non lasciano un attimo di respiro, ebbene: questo film è per voi. Perderlo sarebbe un peccato mortale, che vi sarà addebitato nell'aldilà.
Film emozionante, terribile nella crudezza delle immagini,un film vero tratto dal racconto di uno (l'unico) sopravvisuto. Ti fa sentire li' nell'azione vissuta realmente da quei poveri soldati, ti descrive l'atteggiamento della popolazione divisa tra talebani (i nemici) e i pashtun (coraggiosi fino a rischiare la vita per aiutare il soldato sopravvisuto).
La rappresentazione degli eroi é buona, il cast é sopra le righe, purtroppo un'intera ora di sparatoria é veramente troppo, ci si annoia.
Storia vera di una caccia al talebano malamente finita alle ortiche. Seals sugli scudi che braccati dai terroristi vendono a caro prezzo la pelle ed uno di loro si salvera solo grazie all'ospitalita' delle genti di un villaggio. Se la storia fa un pò d'acqua le immagini sono mozzafiato e di grande livello. Da vedere per i patiti della caccia ai cani rabbiosi
prodotto di qualità superiore, non statico, con la migliore fotografia mai vista.
La rappresentazione delle scene di guerra è complessa e dipende da ciò che si vuole mostrare o nascondere: orrore, eroismo, mezzi militari, tecnologia. A seconda del punto di vista adottato dal regista si esce soddisfatti o profondamente delusi. In questo film vediamo, in tempo reale, un'azione di attacco mirato a un bersaglio nemico di grande importanza, un capo talebano.
Bello mi è piaciuto molto lo consiglio è anche un bel film d'azione e anche un po' triste 4 stelle
«Lone survivor» sconta una pessima distribuzione, ma è un imperdibile film di guerra degno di cult come «Black Hawk Down». Ridotta, infatti, al minimo indispensabile, la quota problematica, dialogica e, per gli antipatizzanti, enfatico-patriottica assegnata al sottotesto di storia recente, lo schermo s'incendia di pura adrenalina grazie a uno stile scabro e «fisico» teso a trasmettere il pathos del [...] Vai alla recensione »
Eccitante, almeno nelle scene d'azione, dramma di guerra ispirato a una storia vera. Anno 2005, Aghanistan. Quattro Navy Seals, incaricati di catturare un capo talebano, restano intrappolati sulle montagne. Peccato che i moschettieri dell'ardimento non si distinguano l'uno dall'altro per via delle barbe. E che il titolo e il prologo, con il racconto di fine spedizione, sgonfino la suspense.
"Survival" militare basato su un episodio autentico della guerra in Afghanistan: l'operazione Red Wings che, nel 2005, portò un commando di Navy Seals dietro le linee nemiche, col compito di localizzare e uccidere un capo talebano. Furono gli americani, invece, a essere individuati, circondati e presi in trappola. Ripercorrendo la cronaca degli avvenimenti di Marcus Lutrell, unico sopravvissuto, il [...] Vai alla recensione »