XX Milano Film Festival, il programma dei 11 film. Milano - 10/20 settembre 2015. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Si tratta del primo film etiope selezionato all'interno di Un Certain Regard al Festival di Cannes. Espandi ▽
Ephraim non si separa mai dalla sua pecora. Costretto a stare con dei parenti lontani dopo aver perso il padre, cerca di immergersi nel lavoro come agricoltore ma non è molto bravo. Si diletta bene invece nei panni di cuoco. Ephraim sarà disposto a tutto per tornare a casa e salvare la sua pecora quando lo zio gli comunicherà di voler sacrificare la pecora per le prossime festività religiose. Recensione ❯
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Un giovane newyorchese lotta per riprendere in mano la sua vita dopo che la sua famiglia è stata travolta da importanti cambiamenti. Espandi ▽
James White ha circa 20 anni, è inquieto e cerca di stare a galla in una New York frenetica. Mentre sprofonda in uno stile di vita sempre più dissoluto sua madre, gravemente malata, ha una serie di ricadute che lo costringono ad assumersi le sue responsabilità. Recensione ❯
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Carmin Tropical è un noir anfibio che attinge alla tradizione poliziesca come al melodramma, dove l'odio per la diversità sessuale e la ricerca di una propria identità sono il filo doppio su cui intessere un intreccio complesso e magnetico. Espandi ▽
Mabel torna nel suo villaggio natio Juchitán per indagare sulla morte della sua migliore amica: Daniela. Mabel, come l'amica assassinata, è un Muxe, ovvero un uomo che ha deciso di essere donna. In un clima di strisciante odio, di fronte a un mondo che sembra essersi cristallizzato nel tempo, le indagini di Mabel avanzano tra vecchie foto, ricordi e scampoli di un idillio perduto. Recensione ❯
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Jennifer è una giovane ragazza che vive in un piccolo villaggio in Svezia. Quando dichiara di essere stata violentata da un compagno di classe, lei e tutta la sua famiglia cominciano ad essere evitati dalla comunità. Espandi ▽
Una violenza subita, la voce di un'outsider che si staglia contro la spietata incredulità di un'intera comunità in un piccolo villaggio nel Nord della Svezia. Sin dalle scene da un matrimonio in apertura del film, mentre il gruppo è coeso nel rispetto dei festeggiamenti e dei dogmi della celebrazione, si palesa l'entità di chi è diverso, di chi si porta dietro colpe ataviche, vivendo ai margini dei canoni condivisi dalla comunità. La livida luce del nord fa lentamente emergere le crepe e le contraddizioni di un Paese (che è la Svezia, ma in realtà è un ritratto che racconta di tutti noi) apparentemente inossidabile, inizialmente nascoste sotto una coltre di perbenismo. E così, la corruzione morale del branco (flocken) prende forma: la dicotomia tra una comunità fedele ai suoi principi, ma il cui valore principale rimane quello della coesione a tutti i costi, capace di diventare facile barbarie. [Courtesy of MFF] Recensione ❯
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Il regista ha iniziato la sua carriera artistica come apprendista nell'art department degli studi di Bollywood a soli 17 anni. Espandi ▽
Se Bollywood ci ha abituati a un'immagine primaverile del cinema indiano, con i suoi colori, luminosità, brani musicali e coreografie, Sunrise ci ricorda che anche l'ex colonia britannica ha il suo cuore di tenebra. Nel caso ci fossimo dimenticati delle notizie di cronaca nera che con cadenza ricorrente trovano spazio anche tra le pagine dei nostri quotidiani. Perché, dietro le sue proverbiali ospitalità e spiritualità, l'India rimane pur sempre uno degli stati con il più elevato tasso di crimini contro la donna. Courtesy of Milano Film Festival Recensione ❯
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A Las Vegas, sotto i casinò illuminati e gli hotel di lusso, c'è chi vive in rifugi temporanei, case precarie e fortuite costruite nei tunnel per gli scarichi della non-metropoli del divertimento. Nello Utah una donna si prepara a volare sopra la Terra, verso Marte, per una missione senza ritorno. E nel deserto un veterano di guerra si è costruito un bunker per larga dalla società sopra, sotto e dentro.
Above and Below è un'immersione semi-razionale in queste esistenze al limite. Recensione ❯
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La storia di un gruppo di amici benestanti di Johannesburg la cui vita viene sconvolta dal suicidio di una ragazza. Espandi ▽
La storia di un gruppo di amici benestanti di Johannesburg la cui vita viene sconvolta dal suicidio di una ragazza. Emily decide di suicidarsi il giorno dell'anniversario della rivolta di Soweto del 1976, 16 giugno: lo fa nel giardino di casa, curandosi di mettere in streaming il proprio congedo dalla vita; dopo più di un anno, mentre una troupe sta girando un documentario, nella convinzione che possa contribuire a trovare le ragioni di quel gesto doppiamente estremo, gli amici, quelli che la conoscevano più o meno bene, cercano di esorcizzare il fantasma della sua scelta: ci sono Jabz e September, che girano i sobborghi di Johannesburg su una Jaguar presa a prestito, mescolando alcool, barbiturici e omelie autoinflitte sulla razza, sul sesso e sull'amicizia; oltre a loro ci sono Tanya, Bogosi, Nikki, Tali, Rafi, Lauren, Matty: anche loro discutono, si stordiscono, si incrociano, si sfiorano, ma forse non si capiranno mai. [Courtesy of MFF] Recensione ❯
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Il regista francese Jean-Gabriel Périot ricostruisce l'origine e la storia del gruppo terrorista tedesco Rote Armee Fraktion tra i '60 e i '70 solo attraverso immagini d'epoca. Espandi ▽
Il regista francese Jean-Gabriel Périot, che da anni rilegge la violenza attraverso materiali d'archivio, ricostruisce nel suo lungometraggio d'esordio Une jeunesse allemande l'origine e la storia del gruppo terrorista tedesco Rote Armee Fraktion tra i '60 e i '70 solo attraverso immagini d'epoca. Recensione ❯
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Il film è stato girato nel corso di 10 anni, dal momento in cui il regista scoprì di avere la SLA ad oggi. Espandi ▽
Patrick O'Brien, aspirante filmmaker, ha trent'anni quando gli viene diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica. Nonostante la minaccia di avere pochi anni di vita davanti, comincia a documentare tutto quello che gli succede a livello corporeo. E dopo dieci anni, il suo primo film è pronto. Courtesy of Milano Film Festival Recensione ❯
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Il film è stato realizzato con attori non professionisti, location autentiche e un budget ristretto. Espandi ▽
Prince si apre con l'immagine di un conflitto pronto ad esplodere. Atipico western in un sobborgo olandese, con una messa in scena rigorosa che evidenzia il contrasto tra un gruppo di ragazzini - ancora divisi tra nonsense adolescenziale e i primi sguardi a ragazze forse troppo belle e troppo grandi per loro - e i bulli del quartiere a bordo di quad iper-tamarri. In secondo piano, una serie di figure che rappresentano ben più di uno sfondo: un padre eroinomane, una madre che vive in interni cercando l'amore 2.0 e l'enigmatico gangster Kalpa. Courtesy of Milano Film Festival Recensione ❯
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Il film è il primo lungometraggio di Maria Tarantino, prodotto dalla WILDUNDOMESTICATED (fondata nel 2009 da lei stessa). Espandi ▽
Bruxelles: il ritratto caleidoscopico, corale di una città dall'identità complessa e dissonante, non solo capitale di un Belgio spaccato da tensioni interne che è capitale dell'Unione Europea e sede di altri organismi internazionali, dove la riqualificazione urbanistica è eseguita chirurgicamente, e milioni di metri cubi edificati, progettati per uffici, attendono di essere utilizzati; ma anche, soprattutto, una città che ha tanti centri, tanti cuori, non per forza il centro storico e le sue vicende blasonate, quanto i cuori pulsanti delle comunità multiculturali, dei quartieri: una città che è il luogo di chi cerca la sicurezza, il lavoro, la libertà, e li trova nonostante la burocrazia, o ci prova comunque, e fa di essa la propria casa, portando con sé gli echi di altre civiltà, di altre culture, di altre città. Courtesy of Milano Film Festival Recensione ❯
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