Titolo originale | Carmín Tropical |
Anno | 2014 |
Genere | Documentario |
Produzione | Messico |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Rigoberto Pérezcano |
Attori | Luis Alberti, Juan Carlos Medellín, José Pescina, Marco Pétriz, Everardo Trejo Marco Antonio Aguirre, Marco Antonio Argueta (II), Sharon Celeste Conde Villanueva, Rosario Zúñiga, Gabriel Pascual Velázquez, Elizabeth Camaño, Guillermo Villegas, Nallely Cardona, Gabriela Martínez, Mónica Mora, Cuauhtli Jiménez, Liliana Alberto, María Luisa Leyto, Karen Deneida, Miguelito. |
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Ultimo aggiornamento martedì 15 settembre 2015
Carmin Tropical è un noir anfibio che attinge alla tradizione poliziesca come al melodramma, dove l'odio per la diversità sessuale e la ricerca di una propria identità sono il filo doppio su cui intessere un intreccio complesso e magnetico.
CONSIGLIATO N.D.
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Mabel torna nel suo villaggio natio Juchitán per indagare sulla morte della sua migliore amica: Daniela. Mabel, come l'amica assassinata, è un Muxe, ovvero un uomo che ha deciso di essere donna. In un clima di strisciante odio, di fronte a un mondo che sembra essersi cristallizzato nel tempo, le indagini di Mabel avanzano tra vecchie foto, ricordi e scampoli di un idillio perduto. In un mondo desertico e arcaico, attraversato dalle traiettorie di personaggi ambigui e poetici, Rigoberto Perezcano compone un complesso mosaico di relazioni e tradimenti in cui si mescolano con intelligenza noir, melò, cinema documentario e thriller. Mentre i passi della sua protagonista Mabel avanzano nelle indagini, la pellicola si apre al respiro sensuale di un erotismo tropicale, ammaliante e crudele al contempo. Carmin Tropical è un noir anfibio che attinge alla tradizione poliziesca come al melodramma, dove l'odio per la diversità sessuale e la ricerca di una propria identità sono il filo doppio su cui intessere un intreccio complesso e magnetico. Uno sguardo che attraversa il passato di Mabel e Daniela, fatto di ricordi e i sogni infranti, mentre il carminio del titolo diventerà, scena dopo scena, il rosso di un rossetto, il colore del sangue o il segno indelebile di un sentimento dimenticato.
Courtesy of Milano Film Festival