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Film in Tv: Dopo le feste, il grande freddo

Il ritorno ai ritmi quotidiani si accompagna ad ottimi titoli internazionali e al miglior cinema italiano "di impegno".
di Edoardo Becattini

Amori, amicizie e follie
Ralph Fiennes (Ralph Nathaniel Twisleton-Wykeham Fiennes) (61 anni) 22 dicembre 1962, Ipswich (Gran Bretagna) - Capricorno. Interpreta Dennis Cleg 'Spider' nel film di David Cronenberg Spider.

giovedì 8 gennaio 2009 - Televisione

Amori, amicizie e follie
Nel grande freddo climatico che viviamo in questo avvio di anno nuovo, un altro "grande freddo" ci sorprende fin dalla domenica pomeriggio, facendoci ritrovare i volti garbati ed immaturi di due divi "amichevoli" come David Schwimmer e Gwyneth Paltrow. Nel film di Matt Reeves (futuro regista di un'opera di avanguardia commerciale come Cloverfield) Tre amici, un matrimonio e un funerale (La7, 16.00), il giovane Ross di Friends è un timido neo-laureato, da sempre innamorato della sua compagna di scuola Julie (la Paltrow, futura premio Oscar come musa di Shakespeare). Più oscure e grottesche le opere che dispensa il palinsesto notturno, a partire dai cineasti siciliani Ciprì e Maresco che in Il ritorno di Cagliostro (RaiTre, 1.15) raccontano, con l'ausilio del loro caratteristico oscillamento fra miseria estetica e formalismo poetico, la storia dei fratelli La Marca, meschini produttori che volevano trasformare Palermo in una nuova Hollywood. Con Spider (Italia 1, 2.40) invece, il grande artigiano della "visioni incarnate" David Cronenberg, muta il suo stile solitamente esplicito e materico in un freddissimo saggio di psicanalisi freudiana con protagonista Ralph Fiennes.
Lunedì sera ad un piano d'azione composto da un'inedita quanto perfettamente compatta accoppiata composta da Bruce Willis e da Jason Statham, rispettivi protagonisti di Hostage (Italia 1, 21.10) e The Transporter (Italia 1, 23.15), si oppongono le stimolazioni altrettanto forti eppure straordinariamente più profonde di due capolavori del passato: la spettacolare fuga del falsario Dustin Hoffman e dell'omicida Steve McQueen, detto Papillon (La7, 21.10) dalla prigionia nella Guyana francese, oppure il labirintico processo di discesa nella follia dello scrittore Jack Torrance, guardiano invernale dell'Overlook Hotel nel capolavoro Shining (Rete 4, 23.20).

Il pugile, il gangster e il cannibale
Una commedia in perfetto vecchio stile ci avvicina martedì sera alla struttura dei classici in bianco e nero della Hollywood che fu. Il film di Lasse Hallström (Chocolat; Buon compleanno Mr. Grape) Qualcosa di cui sparlare (Rete 4, 21.10) mette al centro una coppia di coniugi in preda a crisi di mezza età e di mezza infedeltà (Dennis Quaid e Julia Roberts) ed un intorno fatto di tanti parenti, comprimari e molte chiacchiere brillanti. Segue il percorso di espiazione di un gangster della Chicago anni '30 nel bel film di Sam Mendes Era mio padre (Rete 4, 23.30): un percorso che porta Tom Hanks ad abbandonare la strada della malavita cui fa capo uno straordinario Paul Newman, e ad essere braccato dallo spietato killer-fotografo Jude Law.
Le tonalità pastello di una Montmartre incantata sono i colori predominanti di mercoledì sera, con una prima serata in cui il ritorno del mondo del calcio infrasettimanale dopo la pausa delle feste viene sfidato dal candido positivismo di Audrey Tautou e de Il favoloso mondo di Amelie (La7, 21.10). Segue il mito del pugile che saltava come una farfalla e colpiva come un'ape Cassius Clay, ai più noto come Alì (Rete 4, 23.20) nell'omaggio per immagini che gli ha tributato il grande Michael Mann. L'ombra di Michael Mann (ahimé, solo l'ombra...) riecheggia anche nella serata di giovedì, quando va in onda il remake del suo Manhunter, Red Dragon (Rete 4, 21.10). All'origine di entrambi il romanzo con cui Thomas Harris ha avviato la prolifica saga di Hannibal Lecter, raffinato assassino dalla mente geniale e dall'appetito cannibale. Altro thriller psicologico della serata è The Hole (Italia 1, 24,00), pellicola di origine britannica che, in un continuo ricorso a flashback e flashforward, ricostruisce la storia di quattro studenti rimasti intrappolati in un sotterraneo di una foresta inglese.

L'Italia dell'impegno e l'America delle feste (in ritardo)
In un omaggio al grande scrittore, cronista e giallista siciliano Leonardo Sciascia (di cui ricorre quest'anno il ventennale dalla morte), La7 dedica la sua intera programmazione di venerdì sera a due ottime riduzioni cinematografiche di due suoi libri, messa in scena da altrettanti maestri del cinema. Il giorno della civetta (La7, 21.10) racconta la Sicilia delle forze dell'ordine e di quei civili che resistono al regime di colpevole omertà che protegge le organizzazioni mafiose, con lo stile diretto e coinvolgente del maestro del poliziesco Damiano Damiani. Fra le ultime grandi interpretazioni di Gian Maria Volonté figura invece il bel film del neo-direttore del Torino Film Festival Gianni Amelio Porte aperte (La7, 23.10), intenso atto di politica civile contro la pena di morte in Italia. Su tutt'altro versante l'estetica del cinema d'azione nel mondo della globalizzazione trova una summa nel film prodotto da Luc Besson Danny The Dog (RaiDue, 23.45); e a proposito di estetica, già più di quindici anni fa Robert Zemeckis realizzava un ritratto fra il fantastico e il grottesco sulla nostra epoca di estetismo commercializzato con il film La morte ti fa bella (Rete 4, 23.25), ricorrendo anche ad un uso quasi da avanguardia della chirurgia degli effetti speciali.
Il sabato pomeriggio tira fuori tempo massimo quegli addobbi natalizi rimasti chiusi in soffitta quest'anno: film per ragazzi, buoni ad illudere per un momento che le feste non siano già finite. Primo in lista è il Karate Kid (Italia 1, 14.05) di John Avildsen, di cui si paventa un imminente remake; lo segue Arnold Schwarzenegger, uomo d'affari troppo oberato dal lavoro per poter soddisfare i desideri consumistici del figlioletto in Una promessa è una promessa (Italia 1, 19.30), ed infine la più recente commedia familiare Mi sono perso il Natale (Italia 1, 21.10). A marcare il passaggio dall'infanzia all'età adulta, la piccola retrospettiva commemorativa dedicata a Robert Mulligan, regista scomparso il mese scorso. Fuori Orario presenta nella notte due suoi importanti lavori, realizzati successivamente al sommo capolavoro Il buio oltre la siepe: Su per la discesa (RaiTre, 1.30) e Una strada chiamata domani (RaiTre, 3.30).

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