L'esperienza di un festival
Ha quasi quarant'anni ma è ancora il festival più giovane. Quello più capace di raccontare il mondo degli adolescenti e di coinvolgere le loro passioni. Tanto che, giunto alla 39esima edizione, a quello che un tempo era solo la "Rassegna del Cinema per i Ragazzi e la Gioventù" non basta più neanche la dicitura di Giffoni Film Festival a contenerne la rilevanza intercontinentale, e adotta così il titolo di Giffoni Experience. Un nome che ne caratterizza non solo l'ottica intercontinentale e comunitaria, ma che riporta anche alla sfera dell'esperienza, che è caratteristica comune tanto della fruizione cinematografica quanto del desiderio primo di ogni adolescente. E che è anche l'imprinting fondamentale del Giffoni, da sempre caratterizzato a fornire a giovani provenienti da tutto il mondo l'esperienza critica da giurato di un festival e lo stimolo degli incontri con importanti personalità del mondo del cinema. A questo grande progetto aderisce da quest'anno anche MYmovies, in qualità di media partner e come patrocinatore di un premio che verrà assegnato da due giurati appositamente selezionati attraverso "Diventa giurato MYmovies", che consegneranno al vincitore un premio realizzato in vetro di Murano dall'artista Giuliano Tosi.

Le superanteprime
Il Giffoni Experience è stato presentato oggi a Roma alla presenza di tutte le figure politiche del panorama campano. Le parole spese dal governatore della regione Antonio Bassolino, dal neo-presidente della provincia di Salerno Edmondo Cirielli e dal sindaco di Giffoni Paolo Russomando, sono state tutte dedicate ad esaltare il grande momento di festa, di vita e di cultura che il festival rappresenta per la Campania, al quale hanno deciso di dare maggiore sostegno e finanziamenti a dispetto della crisi economica attuale, perché, come ha tenuto a precisare Bassolino "la cultura è sempre la risorsa più importante e, soprattutto in un paese come l'Italia, rappresenta un investimento sull'identità e sul futuro della civiltà". Dopo di loro hanno parlato le due figure che da sempre stanno dietro a questo festival ormai "istituzionale" a tutti gli effetti, il presidente Carlo Andria e il direttore Claudio Gubitosi, motore primo del festival fin dalla sua nascita. Quest'ultimo in particolare, dopo aver letto un'appassionata lettera di un ex-giurato che chiede un segnale forte di sostegno per la rivolta dei giovani di Teheran, ha dato particolare enfasi al respiro sempre più globale della rassegna. I numeri raccontano di 2800 giurati provenienti da 39 diversi paesi del mondo e destinati a giudicare sei differenti sezioni, suddivise in base alla fascia di età di riferimento. Le opere in concorso, riunite sotto il tema comune della rottura di un taboo, raccontano argomenti e valori universali come amore, amicizia, morte o più vicini alla modernità come la crisi della famiglia. Molte delle anteprime invece, si distinguono rispetto al passato per il fortissimo senso di attesa che le caratterizza. Il superevento è ovviamente l'anteprima di Harry Potter e il principe mezzosangue, che verrà presentato in apertura del festival il 12 luglio come primo e massimo evento della rassegna. Alla sesta e tanto sospirata avventura del maghetto britannico, seguiranno poi le anteprime dei più attesi film d'animazione della prossima stagione, come "cronache animalesche" de L'era glaciale 3 e di G-Force, e i primi venticinque minuti dell'importante co-produzione anglo-spagnola Planet 51. Oltre alle forze animate, gli altri grandi film in anteprima saranno il concerto in 3D dei Jonas Brothers, la nuova commedia per famiglie con Eddie Murphy Immagina che e il seguito del cult-movie di Richard Kelly S. Darko, presentato in una mini-maratona dedicata alla famiglia di "time traveller".

Lezioni e incontri di eccezione
Ai più grandi e più "decorati" ex-giurati sarà poi concessa l'esperienza di MasterClass, ovvero un ciclo di lezioni seminariali condotte da attori di mestiere come Luigi Lo Cascio, Sergio Castellitto, Milo Manara e lo scrittore-sceneggiatore Vincenzo Cerami, e finalizzate alla produzione di un corto. Oltre agli incontri con i "docenti" d'eccezione, passeranno nelle varie sedi del festival per incontrare il pubblico anche un plotone di star italiane ed internazionali fra i quali Baz Luhrmann, Winona Ryder, Eva Mendes, la coppia Naomi Watts-Liev Schreiber, Laura Morante, Filippo Timi, Claudio Santamaria e Giovanna Mezzogiorno che consegnerà un premio intitolato alla memoria del padre Vittorio.
Ma il Giffoni non parla solo il linguaggio del cinema, ma crea anche una serie di eventi extra-filmici che animeranno le piazze della città di Giffoni Valle Piana con mostre di arte contemporanea, spettacoli teatrali e anche con concerti di world music o di artisti italici piuttosto noti come Bandabardò o Cesare Cremonini.
A dare ulteriore dinamismo all'appassionata descrizione del direttore Gubitosi due piccoli coups de théâtre. Il primo, apertura di conferenza, arriva dal governatore Bassolino, che annuncia ufficialmente l'investimento di venti milioni di euro per la realizzazione del progetto Giffoni Multimedia Valley: un vero e proprio luogo di formazione nel campo cinematografico per i giovani situato all'interno della città di Giffoni, con schermi, arene attrezzate e un piccolo museo di cimeli che risulteranno funzionali anche per il festival. Il secondo colpo di scena arriva dal direttore di TgCom Paolo Liguori, che proprio poco prima dei saluti finali dichiara che il festival verrà seguito con uno speciale a ciclo continuo in onda sul web a cura dei giovani giornalisti del master Iulm-Mediaset.