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5x1: Ben Affleck, il ritorno dell'eroe

L'attore di Armageddon e Pearl Harbor torna con Smokin' Aces.
di Stefano Cocci

Quando l'amore rischia di bruciare l'attore
Ben Affleck (Benjamin Geza Affleck) (51 anni) 15 agosto 1972, Berkeley (California - USA) - Leone. Interpreta Jack Dupree nel film di Joe Carnahan Smokin' Aces.

venerdì 20 luglio 2007 - Celebrities

Quando l'amore rischia di bruciare l'attore
Dopo i riconoscimenti di Hollywoodland, Ben Affleck torna all'azione con Smokin' Aces. L'idea del film di Joe Carnahan è di mettere alle costole di Buddy Aces Israel tutti i killer più spietati di Las Vegas. Ad Affleck saranno bastati cinque minuti per accettare il copione, che doveva ricordargli le sue vicende personali, quando tutti i cronisti mondani e scandalistici del mondo davano la caccia a lui e a Jennifer Lopez per divorare un pezzo della loro storia d'amore.
Oggi, legato sentimentalmente alla collega Jennifer Garner, da cui ha avuto una figlia, Affleck sta lentamente raccogliendo i resti della sua carriera che proprio la love story con l'attrice e cantante latino americana stava mandando in pezzi, come lui stesso ha recentemente dichiarato. Tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del secolo era una delle star più apprezzate di Hollywood, una vera manna per il box office. La sovraesposizione mediatica lo fece a brandelli e un paio di flop come Amore estremo - Tough Love e Jersey Girl rischiarono di essere i chiodi sulla sua bara da attore. Ma lenta è iniziata la risalita. Ecco in cinque punti, il meglio della storia di Ben Affleck.

Bounce
Il film di Don Roos uscì in Italia 10 giorni dopo i fatti dell'11 settembre. Si apre con un disastro aereo ed è ovvio che la cosa abbia inciso sulla valutazione emotiva dell'opera. Il nostro Ben interpreta Buddy, un pubblicitario rampante, che lascia il suo posto in aereo a uno scrittore teatrale che vuole tornare rapidamente dai suoi cari. L'aereo precipita e Abby (Gwyneth Paltrow) rimane vedova con due figli. Il senso di colpa distrugge Buddy che, dopo un anno, parte alla ricerca di Abby. Se ne innamora. Affleck si comporta bene nella mescolanza tra commedia e melodramma. Del resto nella sua vita e carriera non ha fatto altro che saltare da un posto all'altro, da una situazione comica a una meno divertente, da un flop a un blockbuster. Ben conosce bene le montagne russe della vita. E qui lo dimostra.

Dogma
È uno dei tanti film girati al fianco dell'amico di una vita, Matt Damon, e con dietro la macchina da presa un altro grande amico, Kevin Smith. Dopo aver dissacrato il mondo dei commessi con Clerks Smith cerca di passare alla carta vetrata quello della religione. Ne esce fuori un film che rimane in bilico ma interpretato bene, con una leggerezza e una spensieratezza difficili da trovare.
Ben e Matt sono due angeli caduti dalla grazia di Dio che cercano, anche a costo di distruggere il mondo, di tornare in Paradiso. Una cattolica in crisi dovrà cercare di fermarli con l'aiuto del tredicesimo apostolo (di colore), due profeti e una musa. In un puzzle che mette insieme fumetto, religione e film d'azione, Affleck fa bene in quel che gli riesce meglio: mescolare sorriso e intensità, prestanza e lacrima. Ma come il film, a tratti ha successo, in altri un po' meno.

Shakespeare in Love
Nel pluripremiato film di John Madden, Ben interpreta ancora volta se stesso, ovvero fa l'attore. In un cast in cui troviamo due attrici che proprio grazie a questa pellicola porteranno a casa l'Oscar (la Paltrow e Judi Dench) insieme a Geoffrey Rush, Joseph Fiennes, Rupert Everett, Colin Firth e Imelda Staunton, far ricordare la presenza del palestrato Ben è impresa degna di segnalazione. Il nostro ci riesce perfettamente, non sfigurando di fronte a colleghi ben più preparati. Lui si cala bene in un personaggio elisabettiano da vivere con la forza del XX secolo. Vuoi vedere che Affleck è un attore vero?

Will Hunting genio ribelle
La risposta alla precedente domanda si trova in effetti in un altro dei capitoli fondamentali della carriera del ragazzone di Berkeley. Affleck non è solo un attore ma è anche un ottimo sceneggiatore. Infatti, mentre attendiamo la prossima uscita del suo sforzo da regista con Gone, Baby, Gone, ricordiamo Will Hunting genio ribelle che gli valse un Oscar e un Golden Globe proprio per la sceneggiatura, scritta a quattro mani con l'amico Matt Damon. Furono la sorpresa dell'anno, come scrittori e attori. Da allora, l'ascesa di Damon non si è più fermata, quella di Affleck ha conosciuto qualche battuta d'arresto ma anche molti successi con il gentilsesso.

Hollywoodland
È il momento del rilancio definitivo, ovvero di quando Ben Affleck riesce finalmente a rimettere la testa fuori dalla montagna di carta stampata sulla sua vita privata, Jennifer Lopez, prima, e Jennifer Garner, dopo, una figlia e diversi flop. Ancora una volta Affleck è un attore che interpreta un attore. Nei panni, infatti, di George Reeves si guadagna una Coppa Volpi a Venezia, un evento impensabile fino al momento in cui fu annunciato il riva alla laguna. Così è stato recuperato un attore alle cronache di chi ama i film, ed è stato sottratto un protagonista alle rubriche di gossip. Ai posteri spetterà decidere se effettivamente noi tutti abbiamo guadagnato davvero qualcosa.

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